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Ricerca di criteri analitico-progettuali per la riqualificazione paesaggistica di strutture e infrastrutture in aziende agricole multifunzionali. / Research of analytical-planning criteria aimed to landscaping re-qualification of structure and infrastructure in multifunctional farms.

Marchi, Silvia <1973> 11 May 2012 (has links)
Obiettivo generale dello studio è rivolto alla definizione di linee d’indirizzo volte alla riqualificazione paesaggistica, per l’integrazione ed il recupero delle corti e degli edifici moderni dei centri aziendali agricoli a carattere multifunzionale in territorio rurale, attraverso soluzioni appropriate sia sul piano tecnologico-formale che su quello economico-funzionale. Con riferimento ad un’area studio sovracomunale della provincia di Bologna (Regione Emilia-Romagna), si è determinato, quale obiettivo specifico, l’individuazione delle possibili soluzioni di riqualificazione, da realizzarsi in economia, cioè primariamente attraverso i mezzi e le competenze normalmente disponibili in un’azienda agricola di questo tipo. A seguito del riconoscimento dei caratteri specifici e dei tipi edilizi degli edifici rurali tradizionali nella pianura emiliano romagnola, dell’identificazione delle metodologie d’indagine dei caratteri degli edifici rurali in letteratura, nonché dell’analisi della normativa di riferimento in materia di aziende multifunzionali, sono state definite le aziende studio, appartenenti ad aree geografiche differenti. La metodologia d’indagine individuata è stata condotta per la determinazione delle tipologie costruttive, dei materiali utilizzati e dei requisiti delle aziende, in relazione alle diverse specificità, alla definizione funzionale degli spazi costruiti, degli spazi aperti e delle differenti relazioni fra essi e l’identificazione ed analisi dei percorsi delle diverse tipologie di fruitori. L’identificazione delle criticità dei caratteri architettonici riscontrate, sia negli edifici agricoli sia nella corte, ha condotto al riconoscimento degli ambiti di intervento per la progettazione delle soluzioni di riqualificazione funzionale e paesaggistica, attraverso lo studio delle possibili soluzioni per la schermatura o rivalorizzazione sia degli edifici moderni di servizio all’agricoltura (analizzando le potenzialità progettuali offerte dalle pareti verdi, dai brise soleil, dalle facciate ventilate o da intonaci e tinteggiature), sia per la riqualificazione dei percorsi e degli aspetti paesaggistici (intervenendo sulla proposta di materiali da pavimentazione, e delle essenze da utilizzare), da realizzarsi in economia, ma comparati con alternative proposte di tipo commerciale. / The purpose of this study is to define the guidelines for landscape re-qualification of farms. In particular the study is addressed to recovery the farmyards and modern rural buildings and it is focused on the research of technical and economic solutions, specific for multi-function farms. With reference to an area in the province of Bologna (Emilia Romagna region), the study has defined some possible solutions of re-qualification to be carried out cheaply, by means of instruments and know-how available in the farms themselves. Case studies (divided on a geographical basis) have been defined after the identification of the specific characteristics and the materials utilized. Also the identification of a method to define the rural buildings and the analysis of the standard references has been carried out to analyze the case studies. The analysis methodology identified has aimed to determine the construction types, the materials used and the requirements of the farms. This methodology is referred to the identification of the different building typologies, to the functional definition of open spaces and built areas and to the identification of the paths utilized by users. The identification of the critical aspects of the architectural characters, both in the rural buildings and in the farmyards, has allowed the recognition of the intervention areas to plan the solutions of functional and landscape re-qualification. These intervention areas have been defined through the study of possible shielding solutions or architectonic improvement of rural modern farm buildings, and the re-qualification of paths and vegetation elements of the farmyard.
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Studio dell’evoluzione dei segni del paesaggio rurale tradizionale: una proposta di metodo parametrico ed applicazione alla scala dell’azienda agricola / The development study of traditional rural landscape signs: a proposal of parametric method and its application to farm scale

Ludwiczak, Zuzanna <1982> 11 May 2012 (has links)
Il presupposto della ricerca consiste nel riconosciuto valore storico-testimoniale e identitario e in un significativo potenziale d’indicazione pianificatoria e progettuale che detengono in sé i segni del paesaggio rurale tradizionale. Allo stato attuale, sebbene tali valori vengano ampiamente affermati sia nell’ambiente normativo-amministrativo che in quello scientifico, è tuttora riscontrabile una carenza di appropriati metodi e tecniche idonei a creare opportuni quadri conoscitivi per il riconoscimento, la catalogazione e il monitoraggio dei paesaggi rurali tradizionali a supporto di politiche, di piani e di progetti che interessano il territorio extraurbano. La ricerca si prefigge l’obiettivo generale della messa a punto di un set articolato ed originale di strumenti analitici e interpretativi di carattere quantitativo idonei per lo studio delle trasformazioni fisiche dei segni del paesaggio rurale tradizionale e per la valutazione del loro grado di integrità e rilevanza alla scala dell’azienda agricola. Tale obiettivo primario si è tradotto in obiettivi specifici, il cui conseguimento implica il ricorso ad un caso studio territoriale. A tal proposito è stato individuato un campione di 11 aziende agricole assunte quali aree studio, per una superficie complessiva pari all’incirca 200 ha, localizzate nel territorio dell’alta pianura imolese (Emilia-Romagna). L’analisi e l’interpretazione quantitativa delle trasformazioni fisiche avvenute a carico dei sopraccitati segni sono state condotte a decorrere da prima dell’industrializzazione all’attualità e per numerosi istanti temporali. Lo studio si presenta sia come contributo di metodo concernente la lettura diacronica dei caratteri tradizionali spaziali e compositivi del territorio rurale, sia come contributo conoscitivo relativo alle dinamiche evolutive dei paesaggi tradizionali rurali dell’area indagata. / The study is based on the assumption that traditional signs of rural landscape have remarkable cultural, historical and identity values, as well as a significant potential to support planning and design guidelines. These values are currently widely recognized in the legislative and scientific fields. However, we still can point out a lack of appropriate methods and techniques for the creation of sound knowledge frameworks for the identification, classification and monitoring of traditional rural landscapes, suitable to support the definition of policies, plans and projects focusing on the countryside. The aim of the research is to develop an original set of quantitative analytical and interpretative tools for the study of the physical signs of traditional rural landscapes, and for the assessment of their degree of integrity and relevance at the farm scale. This general aim was articulated into specific objectives, achieved through suitable case studies: 11 farms located in the Imola plain, covering a total surface area of about 200 hectares (Emilia-Romagna Region). The quantitative analysis and interpretation of physical changes in the traditional signs of rural landscape have been carried out referring to a span of time ranging from the pre-industrial period to the present day. The study represents a methodological contribution to the diachronic identification and interpretation of the traditional spatial and compositional features of the countryside. Moreover, it contributes to a further knowledge of changes in the traditional rural landscapes of the investigated area.
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Un modello multicriteriale di supporto alla pianificazione territoriale finalizzato alla classificazione del territorio rurale e alla caratterizzazione dell’Impronta Agro ambientale delle aree agricole periurbane. / A multi-criteria model aimed to support the spatial planning process in the classification of the countryside and characterisation of the periurban agro-environmental footprint

Diti, Irene <1985> 09 May 2013 (has links)
La ricerca proposta si pone l’obiettivo di definire e sperimentare un metodo per un’articolata e sistematica lettura del territorio rurale, che, oltre ad ampliare la conoscenza del territorio, sia di supporto ai processi di pianificazione paesaggistici ed urbanistici e all’attuazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale. Un’approfondita disamina dello stato dell’arte riguardante l’evoluzione del processo di urbanizzazione e le conseguenze dello stesso in Italia e in Europa, oltre che del quadro delle politiche territoriali locali nell’ambito del tema specifico dello spazio rurale e periurbano, hanno reso possibile, insieme a una dettagliata analisi delle principali metodologie di analisi territoriale presenti in letteratura, la determinazione del concept alla base della ricerca condotta. E’ stata sviluppata e testata una metodologia multicriteriale e multilivello per la lettura del territorio rurale sviluppata in ambiente GIS, che si avvale di algoritmi di clustering (quale l’algoritmo IsoCluster) e classificazione a massima verosimiglianza, focalizzando l’attenzione sugli spazi agricoli periurbani. Tale metodo si incentra sulla descrizione del territorio attraverso la lettura di diverse componenti dello stesso, quali quelle agro-ambientali e socio-economiche, ed opera una sintesi avvalendosi di una chiave interpretativa messa a punto allo scopo, l’Impronta Agroambientale (Agro-environmental Footprint - AEF), che si propone di quantificare il potenziale impatto degli spazi rurali sul sistema urbano. In particolare obiettivo di tale strumento è l’identificazione nel territorio extra-urbano di ambiti omogenei per caratteristiche attraverso una lettura del territorio a differenti scale (da quella territoriale a quella aziendale) al fine di giungere ad una sua classificazione e quindi alla definizione delle aree classificabili come “agricole periurbane”. La tesi propone la presentazione dell’architettura complessiva della metodologia e la descrizione dei livelli di analisi che la compongono oltre che la successiva sperimentazione e validazione della stessa attraverso un caso studio rappresentativo posto nella Pianura Padana (Italia). / The research aims to define, test and validate a methodology for a comprehensive and systematic analysis of the countryside, suitable to broaden the knowledge of the rural landscape, and support the landscape and urban planning process and the implementation of rural development policies. An in-depth study of the state of the art concerning the evolution of urbanisation processes and their consequences in Italy and Europe, analysis of local and regional policies focused on rural and suburban areas, and of the scientific literature in the field of spatial analysis methodologies, have allowed the definition of the basic concept of the research. A multi-criteria and multi-level methodology for the analysis of rural areas has been developed in a GIS and tested on a case study. The proposed method is based on clustering algorithms and maximum-likelihood classification techniques, and focuses on periurban agricultural areas. The method allows to achieve an objective synthesis of the several variables selected and defined to cover various agro-environmental and socio-economic landscape components, by means of an innovative interpretative key, the “Agri-environmental Footprint (AEF)”, which aims to quantify the potential impacts of rural areas on the urban system. The specific goal of the proposed methodology is to identify homogeneous extra-urban areas through their objective characterisation at different scales (from the territorial to the farm level), in order to classify the whole rural landscape, and in particular to identify peri-urban agricultural areas. The thesis presents the overall architecture of the proposed methodology and the in-depth description of its levels of analysis. The method is then tested and validated on a representative case study in the Po Valley (Italy).
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Verso una sociologia della sostenibilità: il caso delle Città in Transizione. Prospettive e limiti di un percorso bottom-up / Towards a sociology of sustainability: the case of Transition Towns. Perspectives and limits of a bottom-up path

Landi, Alessandra <1983> 31 May 2013 (has links)
Oggetto di indagine del lavoro è il movimento ambientalista e culturale delle Città in Transizione che rappresentano esperimenti di ri-localizzazione delle risorse volte a preparare le comunità (paesi, città, quartieri) ad affrontare la duplice sfida del cambiamento climatico e del picco del petrolio. A partire dal Regno Unito, la rete delle Transition Towns si è in pochi anni estesa significativamente e conta oggi più di mille iniziative. L’indagine di tale movimento ha richiesto in prima battuta di focalizzare l’attenzione sul campo disciplinare della sociologia dell’ambiente. L’attenzione si è concentrata sul percorso di riconoscimento che ha reso la sociologia dell’ambiente una branca autonoma e sul percorso teorico-concettuale che ha caratterizzato la profonda spaccatura paradigmatica proposta da Catton e Dunlap, che hanno introdotto nel dibattito sociologico il Nuovo Paradigma Ecologico, prendendo le distanze dalla tradizionale visione antropocentrica della sociologia classica. Vengono poi presentate due delle più influenti prospettive teoriche della disciplina, quella del Treadmill of Production e la più attuale teoria della modernizzazione ecologica. La visione che viene adottata nel lavoro di tesi è quella proposta da Spaargaren, fautore della teoria della modernizzazione ecologica, secondo il quale la sociologia dell’ambiente può essere collocata in uno spazio intermedio che sta tra le scienze ambientali e la sociologia generale, evidenziando una vocazione interdisciplinare richiamata anche dal dibattito odierno sulla sostenibilità. Ma le evidenze empiriche progressivamente scaturite dallo studio di questo movimento che si autodefinisce culturale ed ambientalista hanno richiesto una cornice teorica più ampia, quella della modernità riflessiva e della società del rischio, in grado di fornire categorie concettuali spendibili nella descrizione dei problemi ambientali e nell’indagine del mutamento socio-culturale e dei suoi attori. I riferimenti empirici dello studio sono tre specifiche realtà locali in Transizione: York in Transition per il Regno Unito, Monteveglio (Bo) e Scandiano (Re) in Transizione per l’Italia. / The object of investigation of this work is the environmental and cultural movement of Transition Towns. Transition Towns are experiments of re-location of resources aimed to prepare communities (villages, cities, neighborhoods) to face the twin challenge of climate change and peak oil. From the United Kingdom, Transition Towns network has significantly spread in few years and now has more than thousand initiatives. The investigation of this movement required in the first instance to focus on the field of sociology of the environment. The focus is on the troubled process of recognition which made the sociology of the environment an autonomous branch, and on the theoretical-conceptual path that characterized the deep break proposed by Catton and Dunlap, which introduced the New Ecological Paradigm within the sociological debate, distancing itself from the traditional anthropocentric view of classical sociology. We then present two of the most influential theoretical perspectives of the discipline, the Treadmill of Production and the current theory of ecological modernization. The vision adopted in the work is that proposed by Spaargaren, author of the theory of ecological modernization, according to which sociology of the environment can be placed in an intermediate space between environmental sciences and general sociology, highlighting the interdisciplinary nature also evoked by the current debate on sustainability. But the empirical evidence gradually arising from the study of this movement which calls itself cultural and environmental, required a more extensive theoretical framework that can provide conceptual categories expendable in the description of environmental problems and for the investigation of socio-cultural change and its actors. It was therefore chosen to fit into the framework of reflexive modernity and risk society. The empirical references of the study are three specific local contexts in Transition: York in the United Kingdom, and Monteveglio (Bo) e Scandiano (Re) for the Italian case.
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Modellazione edilizia e simulazione energetica per le analisi delle prestazioni e la progettazione integrata delle cantine aziendali / Buildign modeling and energy simulation for performance assessment and farm winery integrated design

Barbaresi, Alberto <1978> 30 May 2014 (has links)
Il presente studio si colloca nell’ambito di una ricerca il cui obiettivo è la formulazione di criteri progettuali finalizzati alla ottimizzazione delle prestazioni energetiche delle cantine di aziende vitivinicole con dimensioni produttive medio-piccole. Nello specifico la ricerca si pone l’obiettivo di individuare degli indicatori che possano valutare l’influenza che le principali variabili progettuali hanno sul fabbisogno energetico dell’edificio e sull’andamento delle temperature all’interno dei locali di conservazione ed invecchiamento del vino. Tali indicatori forniscono informazioni sulla prestazione energetica dell’edificio e sull’idoneità dei locali non climatizzati finalizzata alla conservazione del vino Essendo la progettazione una complessa attività multidisciplinare, la ricerca ha previsto l’ideazione di un programma di calcolo in grado di gestire ed elaborare dati provenienti da diversi ambiti (ingegneristici, architettonici, delle produzioni agroindustriali, ecc.), e di restituire risultati sintetici attraverso indicatori allo scopo individuati. Il programma è stato applicato su un caso-studio aziendale rappresentativo del settore produttivo. Sono stati vagliati gli effetti di due modalità di vendemmia e di quattro soluzioni architettoniche differenti. Le soluzioni edilizie derivano dalla combinazione di diversi isolamenti termici e dalla presenza o meno di locali interrati. Per le analisi sul caso-studio ci si è avvalsi di simulazioni energetiche in regime dinamico, supportate e validate da campagne di monitoraggio termico e meteorologico all’interno dell’azienda oggetto di studio. I risultati ottenuti hanno evidenziato come il programma di calcolo concepito nell’ambito di questo studio individui le criticità dell’edificio in termini energetici e di “benessere termico” del vino e consenta una iterativa revisione delle variabili progettuale indagate. Esso quindi risulta essere uno strumento informatizzato di valutazione a supporto della progettazione, finalizzato ad una ottimizzazione del processo progettuale in grado di coniugare, in maniera integrata, gli obiettivi della qualità del prodotto, della efficienza produttiva e della sostenibilità economica ed ambientale. / This study aims to find design criteria for energy performance maximization for wineries in small-medium wine-growing and producing farms. Specifically, the research identifies indicators in order to assess the influence of different design solutions on the winery energy demand and on the temperature trends within wine-ageing and wine-keeping rooms. These indicators provide information about winery energy performances and about non-conditioned-room suitability to preserve and age the wine. The winery design can be a complex, multidisciplinary activity, hence a program has been created in order to manage and calculate data coming from different design areas (oenology, architecture, materials, etc.) returning results in terms of the abovementioned indicators. The program is applied on a case-study farm winery. Two different type of harvest and four architectural solutions have been considered. The building solutions have been generated by the combinations of different thermal insulation and underground/aboveground building. To complete the analysis of the winery case-study, whole building energy simulations have been performed. The simulations have been supported and validated by a thermal and meteorological survey carried out within the case-study farm. The results underline the program capability to show the building criticality in terms of energy efficiency and thermal “comfort” for the wine, allowing an iterated revision of the investigated design solutions. The program proves to be a computerized assessment tool in support of energy-efficiency-oriented design, allowing the user to manage, integrate and combine the aims of product quality, production efficiency and economical and environmental sustainability. Key words: winery, energy efficiency, integrated design, wine-ageing
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Políticas sociales, pobreza y territorio: rupturas y continuidades

Sala, Juan Bautista January 2014 (has links)
El trabajo aborda las tensiones que se vienen observando con respecto a los cambios en la estructura social argentina, la pobreza como problema social, pensando e identificando continuidades y rupturas en la forma de abordaje desde el territorio a partir del fin de la convertibilidad.
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Le aziende vitivinicole: da “machines à produire” a elementi di attrazione nel paesaggio. Proposte e criteri progettuali per l’efficienza funzionale e la qualità architettonica ed ambientale delle strutture ed infrastrutture della trasformazione enologica. / Wine-growing and producing farm buildings: from “machines à produire” to landscape attraction elements. Proposals and design criteria for functional efficiency, architectural and environmental quality of wine-making structures and infrastructures.

Corzani, Valentina <1982> 11 May 2012 (has links)
La ricerca ha per oggetto la messa a punto e applicazione di un approccio metaprogettuale finalizzato alla definizione di criteri di qualità architettonica e paesaggistica nella progettazione di aziende vitivinicole medio-piccole, che effettuano la trasformazione della materia prima, prevalentemente di propria produzione. L’analisi della filiera vitivinicola, della letteratura scientifica, della normativa di settore, di esempi di “architetture del vino eccellenti” hanno esplicitato come prevalentemente vengano indagate cantine industriali ed aspetti connessi con l'innovazione tecnologica delle attrezzature. Soluzioni costruttive e tecnologiche finalizzate alla qualità architettonica ed ambientale, attuali dinamiche riguardanti il turismo enogastronomico, nuove funzionalità aziendali, problematiche legate alla sostenibilità dell’intervento risultano ancora poco esplorate, specialmente con riferimento a piccole e medie aziende vitivinicole. Assunto a riferimento il territorio ed il sistema costruito del Nuovo Circondario Imolese (areale rappresentativo per vocazione ed espressione produttiva del comparto vitivinicolo emiliano-romagnolo) è stato identificato un campione di aziende con produzioni annue non superiori ai 5000 hl. Le analisi svolte sul campione hanno permesso di determinare: modalità di aggregazione funzionale degli spazi costruiti, relazioni esistenti con il paesaggio, aspetti distributivi e materico-costruttivi, dimensioni di massima dei locali funzionali alla produzione. Il caso studio relativo alla riqualificazione di un’azienda rappresentativa del comparto è stato utilizzato per la messa a punto e sperimentazione di criteri di progettazione guidati da valutazioni relative alle prestazioni energetiche, alla qualità architettonica e alla sostenibilità ambientale, economica e paesaggistica. L'analisi costi-benefici (pur non considerando le ricadute positive in termini di benessere degli occupanti ed il guadagno della collettività in termini di danni collegati all’inquinamento che vengono evitati in architetture progettate per garantire qualità ambientale interna ed efficienza energetica) ha esplicitato il ritorno in pochi anni dell’investimento proposto, nonostante gli ancora elevati costi di materiali di qualità e dei componenti per il corretto controllo climatico delle costruzioni. / The thesis develops and implements a meta-design approach aiming at defining building and landscape quality design criteria suitable for small and medium-sized wine-growing and producing farms. Through the analysis of wine production chain, scientific literature, sector codes and examples of “excellent wine architetures” it came out how a particular focus has been made on the design of buildings for industrial wineries and on aspects related to the innovation of their technological equipment and facilities. On the contrary, quite poor attention has been given to constructive and technological solutions finalized to architectural and environmental quality, to actual wine and food tourism dynamics, to some new farm features, to sustainability problems related to building construction and management, especially with reference to small and medium sized wine farms. The study has been developed with reference to the area of the New District of Imola as representative of the wine-growing and producing sector in the Emilia-Romagna region. The analyses allowed to identify a sample of wineries representative of the ones producing up to 5000 hl; functional structures aggregation modalities, distribution and materials solutions, landscape relationships, wine production functional spaces dimensions were defined. The requalification of a wine farm representative of the study area was used to define and implement integrated design criteria considering energy efficiency, architectural quality, environmental, economic and landscape sustainability. The project and cost-benefits analysis demonstrated that the initial investment would be amortized in few year despite the still high costs of materials and technological components finalized to quality architecture and buildings climate control. It came out that a traditional cost-benefits analysis cannot show the positive effects as for occupants comfort and community gains in terms of avoided pollution damages derived from to the choice of designing buildings that can guarantee environmental quality and energy efficiency.
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El principio del uti possidetis americano y nuestro litigio de fronteras con el Perú

Egas M., José María. January 1900 (has links)
Thesis--Guayaquil.
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Design e rilocalizzazione

André, Lucca 25 April 2012 (has links)
Submitted by Lucas Garcia (lucas.garcia@posgrad.ufsc.br) on 2012-04-25T12:40:44Z No. of bitstreams: 1 tesi_andre lucca_web.pdf: 5145903 bytes, checksum: a41d5eff1a8dac494d28cbafdce30d3e (MD5) / Made available in DSpace on 2012-04-25T12:40:44Z (GMT). No. of bitstreams: 1 tesi_andre lucca_web.pdf: 5145903 bytes, checksum: a41d5eff1a8dac494d28cbafdce30d3e (MD5) / Questa tesi ha l’obiettivo di fornire strumenti per l’analisi, la progettazione dei prodotti e la verifica dei risultati ottenuti, in grado di rispecchiare le esigenze delle società emergenti nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Progettare l’innovazione sostenibile nei paesi emergenti significa innanzitutto considerare lo spazio e le attività locali come il punto di partenza per il rinnovamento della socialità. L’esplorazione è stata così indirizzata alla ricerca di alternative orientate al raggiungimento di risultati competitivi e sostenibili attraverso la rilocalizzazione delle attività produttive nel territorio. Per la costruzione di questa proposta è stata effettuata una revisione e analisi delle fonti bibliografiche di modo da permettere l’individuazione degli strumenti concettuali di sostegno al design. In seguito, sono stati valutati casi e selezionati criteri per l’analisi delle necessità nei contesti emergenti. È stata effettuata un’osservazione sul campo delle caratteristiche del contesto brasiliano. Questa osservazione ha consentito di tradurre gli strumenti concettuali in indicazioni progettuali di design. Successivamente, sono stati ricercati gli strumenti progettuali che permettessero ai designer di orientarsi nelle fasi iniziali del progetto. Per concludere, è stato proposto un insieme di suggerimenti metodologici indirizzati ad agevolare l’applicazione e la replicabilità dell’approccio progettuale in nuove azioni di design. Si è visto che un progetto orientato all’innovazione sostenibile nei contesti emergenti non può prescindere da un’attenta indagine e osservazione contestuale; che la capacità propositiva di un progetto può essere ulteriormente ampliata attraverso il coinvolgimento degli attori locali; che l’approccio progettuale interdisciplinare può essere operato attraverso la progettazione partecipata; che ogni risultato deve essere attentamente verificato e controllato, ed infine che i processi di feedback e di valutazione possono avviare nuovi progetti o la riprogrammazione di quelli realizzati. L’argomentazione complessiva del testo richiama i designer dei paesi emergenti ad agire in modo da stimolare e gestire, da soli o con l’apporto di altri professionisti, processi innovativi fondati su metodologie e strumenti propri del design con l’obiettivo di accrescere la competitività complessiva dei sistemi produttivi territoriali.
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Romaria das Águas e Caminho de Sepé Tiaraju : religião, território e cosmopolítica no Rio Grande do Sul

Pieve, Stella Maris Nunes January 2014 (has links)
Este trabalho analisa dois rituais inter-religiosos e ecológicos, a Romaria das Águas e o Caminho de Sepé Tiaraju, que ocorrem no Rio Grande do Sul. Eles se constituem como formas de expressividade e reivindicação de direitos sociais, territoriais e políticos a partir de uma perspectiva cosmopolítica. Esses rituais têm como proposta a construção de espaços de reivindicação social a partir de redes de trabalho das quais fazem parte instituições religiosas, o poder público e organizações sociais formais e informais. Três pontos principais – que busquei articular acompanhando seriamente romeiros e bicicleteiros em peregrinação e suas concepções acerca das possibilidades de investir nos rituais dos quais participavam – permitem relações entre os rituais: ecologia, política e religião. A Romaria das Águas teve início no bairro Arquipélago, em Porto Alegre, a partir da organização da reciclagem do lixo entre seus moradores. Em seguida, foram surgindo ritos que compõem a romaria até hoje, formados por peregrinações entre as Ilhas, peregrinações maiores no Estado e pela procissão fluvial. A Romaria das Águas tem como focos principais a questão inter-religiosa e ecológica e, atualmente, organizada principalmente por católicos e umbandistas, tem como padroeira e Mãe, Nossa Senhora das Águas, e Oxum, o Orixá das Águas Doces. Já a peregrinação ciclística, no Caminho de Sepé Tiaraju, tem foco no encontro entre diferentes grupos de excluídos, especialmente jovens da periferia urbana. A proposta é percorrer de bicicleta, entre os dias 1 a 7 de fevereiro, a última rota de Sepé Tiaraju, que vai das atuais cidades de Rio Pardo a São Gabriel. Durante esse percurso, os bicicleteiros podem conhecer a realidade rural, trocar experiências com seus moradores, saber sobre suas necessidades e demandas assim como mostrar a bicicleta como um meio de transporte não poluente. São visitados locais que fazem referência histórica à guerra guaranítica (1750-1756), além de quilombos, casas de umbanda, associações comunitárias, comunidades rurais, entre outros. Nos últimos dias da pedalada, os bicicleteiros encontram-se com os Guarani, em São Gabriel/RS. Esses Guarani ali reúnem-se, todos os anos, para discutir políticas públicas destinadas a eles e homenagear os companheiros mortos na batalha do Caiboaté, a última batalha entre Guaranis e exército luso-hispânico, na qual resultaram 1500 guaranis mortos. A partir do trabalho de campo, entrevistas semiestruturadas e análise de materiais produzidos pelos grupos que acompanhei, foi possível concluir que a Romaria das Águas e o Caminho de Sepé apresentam formas territorializantes, nas quais a questão fundiária é inserida numa pauta a ser compartilhada e que passa a ser permeada por diversas outras pautas – políticas, sociais e ambientais. A luta pela terra e a possibilidade de existir no mundo, impulsionadas por diferentes grupos passam a ser atualizadas nesses momentos. No âmbito desses rituais, Nossa Senhora das Águas e Sepé Tiaraju agenciam outros modos de acionar políticas públicas e, ainda, de promover reivindicação social, permitindo que os múltiplos grupos aqui evidenciados possam agir em conjunto, mas como grupos diferentes, com práticas divergentes. Nessa perspectiva, o que liga os grupos participantes dos rituais aqui apresentados é a condição de vulnerabilidade social na qual se encontram as pessoas que compõem tais grupos e as possibilidades de reivindicação daquilo que lhes é necessário – direito à terra, ao território, à moradia, à manifestação religiosa e a pautas socioambientais – a partir de uma ação cosmopolítica, ou seja, uma relação que evidencie uma interação entre as divindades e o regime de político sob o qual convivem e ainda a possibilidade de compor um ritual que apresente diferentes pautas que se aliem, mas não se unifiquem, mobilizando uma forma de composição de mundos. / This research analyses two inter-religious and ecological rituals, the Romaria das Águas and the Caminho de Sepé Tiaraju that occurs in Rio Grande do Sul state, Brazil. They constitute expression forms of social and territorial claim to political rights, from a cosmopolitics perspective. These rituals propose a construction of spaces of social networks with religious institutions, the government and the formal and informal social organizations. Three main points allow relations between them: ecology, politics and religion. The Romaria das Águas began in the Archipelago neighborhood in Porto Alegre, from the organization of waste recycling among its residents. From that, other rites took part in the event, the pilgrimages between the neighborhood, pilgrimages in the state and the fluvial procession. The Romaria das Águas focuses the interreligious and ecological issues and Catholics and Umbandistas currently organize it. Their deity and Mother are Nossa Senhora das Águas, and Oxum, the Orixá of the waters. The cycling pilgrimage, the Caminho de Sepé Tiaraju focuses on the encounter between different types of excluded groups, especially the urban youth from periphery. The proposal is riding a bike, between 1-7 Februarys, the last Sepé Tiaraju’s route, from Rio Pardo to São Gabriel/RS. During this journey, the bicicleteiros may know the rural reality, exchange experiences with their residents, know about their needs and demands as well as introduce the bicycle as a symbol of non-polluting transportation. Historic sites that refer to the Guerra Guaranítica (an Indigenous War) (1750-1756) are visited, Quilombos, Umbanda's houses, communities associations, rural communities, among others. In the last days of pedaling, the bicicleteiros meet with the Guarani, in São Gabriel/RS. These Guarani gather there every year to discuss public policies to them and honor the fallen ancestors in the Caiboaté battle, the last battle between the Guarani and the Luso-Hispanic army, which resulted in 1500 dead Guarani. From the fieldwork, semi-structured interviews and analysis of materials produced by groups that I have followed, I concluded that the Romaria das Águas and the Caminho de Sepé articulate territory. These rituals share several agendas: political, social and environmental. The struggle for land and the possibility of being in the world, driven by different groups permits an updated of the fight for the land. Within these rituals, Nossa Senhora das Águas and Sepé Tiaraju trigger another ways to public policy, and also to promote social demands, allowing multiple groups to act together, but as different groups and with divergent practices. From this perspective, the linking groups of participants in these rituals presented here in the condition of social vulnerability in which they are. So, the people who make up these groups and the possibilities of claiming what they require – right to land, territory, housing, religious expression and the social and environmental agendas – show a cosmopolitics action, a relation that evidence an interaction between the deities and the political regime under which they have been living and the possibility of composing a ritual to present different agendas that combine, but not unify, mobilizing a form of composition worlds.

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