I comportamenti nutrizionali stanno assumendo sempre maggiore rilievo all’interno delle politiche comunitarie e questo sottolinea che la dieta sta avendo, negli ultimi anni, una maggiore importanza come fattore di causa e allo stesso tempo prevenzione nella diffusione di malattie croniche come il cancro, malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e disturbi dentali.
Numerosi studi mostrano infatti che i tassi di obesità sono triplicati nelle ultime due decadi e si è stimato che, se i livelli di obesità continueranno a crescere allo stesso tasso del 1990, nel 2010 il numero di persone obese raggiungerà i 150 milioni tra gli adulti e i 15 milioni tra bambini e adolescenti. I governi nazionali stanno quindi cercando di risolvere questo problema, a cui sono inoltre legati alti costi nazionali, tramite l’implementazione di politiche nutrizionali.
Analisi di tipo cross-section sono già state evidenziate da studiosi come Schmidhuber e Traill (2006), i quali hanno effettuato un’analisi di convergenza a livello europeo per esaminare la distanza tra le calorie immesse da 426 prodotti diversi. In quest’analisi hanno così dimostrato la presenza di una similarità distinta e crescente tra i paesi europei per quanto riguarda la composizione della dieta. Srinivasan et al. invece hanno osservato la relazione esistente tra ogni singolo prodotto alimentare consumato e le norme nutrizionali dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO)
Lo scopo di questa tesi è quello di evidenziare il problema a livello di aggregati nutritivi e di specifiche componenti nutrizionali come zucchero, frutta e verdura e non relativamente ad ogni singolo prodotto consumato. A questo proposito ci si è basati sulla costruzione di un indicatore (Recommendation Compliance Index) in modo da poter misurare le distanze tra la dieta media e le raccomandazioni del WHO.
Lo scopo è quindi quello di riuscire a quantificare il fenomeno del peggioramento della dieta in diverse aree del mondo negli ultimi quattro decenni,
tramite un’analisi panel, basandosi sui dati sui nutrienti consumati, provenienti dal database della FAO (e precisamente dal dataset Food Balance Sheets – FBS).
Nella prima fase si introduce il problema dell’obesità e delle malattie croniche correlate, evidenziando dati statistici in diversi paesi europei e mondiali. Si sottolineano inoltre le diverse azioni dei governi e del WHO, tramite l’attuazione di campagne contro l’obesità e in favore di una vita più salutare e di una maggiore attività fisica.
Nella seconda fase si è costruito un indicatore aggregato (Recommendation Compliance Index) in modo da analizzare le caratteristiche nella dieta dei diversi Paesi a livello mondiale rispetto alle norme del WHO. L’indicatore si basa sui dati ottenuti da FAOSTAT ed è calcolato per 149 paesi del database dell’FBS per il periodo 1961-2002. Nell’analisi si sono utilizzati i dati sulle percentuali di energia prodotta dalle varie componenti nutritive, quali grassi, grassi saturi e transaturi, zuccheri, carboidrati, proteine e le quantità di frutta e verdura consumate.
Inoltre si è applicato un test statistico per testare se il valore del RCI è significativamente cambiato nel tempo, prendendo in considerazione gruppi di Paesi (Paesi OECD, Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati). Si è voluto poi valutare la presenza o meno di un processo di convergenza, applicando l’analisi di σ-convergenza per osservare ad esempio se la variabilità è diminuita nel tempo in modo significativo.
Infine si è applicato l’indicatore ad un livello micro, utilizzando il database del National Diet and Nutrition Survey, che raccoglie dati di macrocomponenti nutritive e misure antropometriche della popolazione inglese dai 16 ai 64 anni per il periodo 2000-2001. Si sono quindi effettuate analisi descrittive nonché analisi di correlazione, regressione lineare e ordinale per osservare le relazioni tra l’indicatore, i macronutrienti, il reddito e le misure antropometriche dell’ Indice di Massa Corporea (Body Mass Index, BMI) e del rapporto vita-fianchi (Waist-hip ratio, WHR). / The growing economic relevance of the adverse health effects of poor dietary choices is leading governments of developed and developing countries towards the implementation and calibration of nutrition policies, hence requiring a stronger quantitative basis to policy monitoring and evaluation. Quantitative research on the nutrition-health relationship is being pushed towards considering meal and dietary patterns as opposed to the traditional analysis of food consumption on a product-by-product basis. To this purpose, nationally aggregated data comparable across countries might provide support to monitor the impact of dietary guidelines and to model the health-diet relationship.
In this paper we propose an indicator of distance from the WHO recommendations for an healthy diet, based on FAOSTAT time series of energy intakes for 150 countries over the period 1961-2002. Using parametric methods we explore the evolution in diet healthiness evolved over time, with a special focus on disparities and convergence in different World regions.
A single aggregated indicator of distance from the key WHO recommendations for a healthy diet is built using FAOSTAT intake data, bounded between 0 (maximum possible distance from goals) and 1 (perfect adherence). Two hypotheses are tested for different country groupings: (a) whether adherence has improved over time; (b) whether cross-country disparities in terms of diet healthiness have decreased.
Preliminary results show that on average diets in developed countries are becoming healthier over time, with a reduction in disparities across countries. Such trend is not confirmed in least developed countries, nor disparities seem to reduce over time. The recommendation compliance index (RCI) shows significant improvements in adherence to WHO goals for both developing and especially OECD countries. The
latter group of countries show the highest levels of the RCI and the largest increase over time, especially between 1981 and 2002. No improvement is detected for least developed countries. A reduction in disparities (convergence of the RCI) is only observed within the OECD grouping.
Diets are so improving and converging in advanced economies, but developing and especially least developed countries are still far from meeting WHO nutrition goals. This confirms findings on the double burden of malnutrition and suggests that economic drivers are more relevant than socio-cultural factors in determining healthiness of diets.
Finally, we have applied the same index on the National Diet and Nutrition Survey database, that is about nutrient intakes and anthropometric measures of English people from 16 to 64 years old over the period 2000-2001. We have implemented correlations, linear and ordinal regression analysis to show the relationship among the index, the macronutrients, the income and the anthropometric measures of the Body Mass Index and the Waist-hip ratio.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:801 |
Date | 08 May 2008 |
Creators | Sandri, Elisa <1981> |
Contributors | Mazzocchi, Mario |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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