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Valutazione di marker diagnostici, epidemiologia e nuove prospettive terapeutiche nell' avvelenamento da rodenticidi anticoagulanti nel cane. / Evaluation of Diagnostic Marker, epidemiology and therapy in naturally anticoagulant rodenticide intoxicated dogs.

In Medicina Veterinaria l'avvelenamento da rodenticidi anticoagulanti è conosciuto e studiato ormai da anni, essendo una delle intossicazioni più comunemente riscontrate
nelle specie non target. In letteratura si rinvengono numerose pubblicazioni ma alcuni aspetti sono rimasti ancora inesplorati.Questo studio si propone di valutare il processo infiammatorio, mediante le proteine di fase acuta (APPs), in corso di fenomeni emorragici, prendendo come modello
reale un gruppo di soggetti accidentalmente avvelenati da rodenticidi anticoagulanti. I 102 soggetti avvelenati presentano un valore più elevato di proteina C reattiva (CRP)con una mediana di 4.77 mg/dl statisticamente significativo rispetto alla mediana delle due popolazioni di controllo di pari entità numerica create con cross match di
sesso, razza ed età; rispettivamente 0.02 mg/dl dei soggetti sani e 0.37 mg/dl dei soggetti malati di altre patologie. Inoltre all'interno del gruppo dei soggetti avvelenati
un valore di CRP elevato all'ammissione può predisporre al decesso. La proteina C reattiva assume quindi un ruolo diagnostico e prognostico in questo avvelenamento.
Un'altra finalità, di non inferiore importanza, è quella di definire una linea guida terapeutica con l'ausilio di biomarker coagulativi e di valutare la sicurezza della
vitamina K per via endovenosa: in 73 cani, non in terapia con vitamina k, intossicati da rodenticidi anticoagulanti, i tempi della coagulazione (PT ed aPTT) ritornano nel
range di normalità dopo 4 ore dalla prima somministrazione di 5 mg/kg di vitamina k per via endovenosa e nessun soggetto durante e dopo il trattamento ha manifestato
reazioni anafilattiche, nessuno dei pazienti ha necessitato trasfusione ematica e tutti sono sopravvissuti. Infine si è valutata l'epidemiologia dell'ingestione dei prodotti
rodenticidi nella specie oggetto di studio e la determinazione dei principi attivi mediante cromatografia liquida abbinata a spettrofotometria di massa (UPLC-MS/MS). / Anticoagulant rodenticides (AR) are the most commonly used pesticides. They inhibit vitamin K epoxide reductase stopping vitamin K recycling. This will cause
depletion of active coagulation factors II-VII-IX-X potentially leading to spontaneous bleeding. The first aim of this study is to measure acute phase proteins in 102 naturally affected dogs by AR intoxication, included in group 0. Two control populations of 102 randomly healthy (group 1) and sick (group 2) dogs were created
and matched to group 0 for age, sex (including neutered status), and breed. In particular C-reactive protein (CRP) concentration was significantly (p<0.001) higher
in group 0 (median 4.77 mg/dl) versus group 1 (median 0.02 mg/dl) and group 2(median, 0.37 mg/dl). The inflammatory process associated with hemorrhage is probably responsible for the higher CRP concentration. In group 0,CRP concentration was higher in non survivors vs survivors (p=0.04). CRP may be a useful diagnostic and prognostic marker in dogs with AR intoxication. The second aim of this study is to evaluate time to normalisation of activated partial thromboplastin time (aPPT) and prothrombin time (PT) after 5 mg/kg intravenously(IV) vitamin K treatment in 73
dogs with naturally AR intoxication. Four hours and 8 hours post-vitamin K administration (T4 and T8) a coagulation profile was repeated. There was a significant decrease in aPTT and PT between T0 and T4 (p<0.0001). All 73 dogs
survived to discharge, none received blood transfusion or had an adverse reaction to IV vitamin k, and by T4 no dogs showed clinical signs of ongoing of external bleeding. This protocol with IV vitamin K administration seems to be safe and effective in treatment of dogs with naturally occurring AR intoxication. Epidemiology of AR intoxication in dogs and determination of responsible compounds by liquid chromatography tandem mass spectrometry has been also evaluated.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:6677
Date11 June 2014
CreatorsSenzolo, Mara <1982>
ContributorsGentilini, Fabio
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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