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Il contratto di rete e i rapporti orizzontali tra partecipanti / The network contract & the horizontal relations between participants

Il legislatore, con la previsione di cui al comma 4- ter dell'art. 3 del d.l. 10
febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009, n. 33,
e sostituito dall'art. 42, comma 2-bis del d.l. 31 maggio 2010 n. 78, ha introdotto
una nuova figura contrattuale avente la chiara finalità di favorire lo sviluppo
dell'economia del paese.
Il lavoro, partendo da una ricognizione empirica dei singoli contratti
effettivamente stipulati, intende procedere ad una ricostruzione economicagiuridico
del nuovo strumento della rete contrattuale tra imprese, fondandola sulla
possibilità di costituire rapporti orizzontali tra partecipanti, che il legislatore ha
espressamente previsto nella disciplina di legge, intendendosi tali tutte le
obbligazioni che vengono assunte, al fine di realizzare il «programma comune di
rete», da parte di uno o più degli aderenti nei confronti e a favore di uno o più
degli altri partecipanti.
Tale ricerca, anzitutto, verifica nel primo capitolo, la rilevanza che i rapporti
orizzontali costituibili all'interno del nuovo contratto possono avere nel
raggiungimento dei fini di politica economica perseguiti dalla norma: a tal fine si
procede, dunque, sinteticamente all'analisi delle caratteristiche del sistema
economico italiano, individuando i concetti economici e giuridici di “distretto” e
“rete fattuale di imprese” ed evidenziando come gli stessi siano fondati su
relazioni economiche recepibili in forma di rapporti orizzontali tra partecipanti al
nuovo strumento contrattuale e si accerta che la
potenzialità/effettività/volontariatetà di questi ultimi permette di tracciare il
confine tra le stesse figure.
La ricerca prosegue, poi, a verificare se la previsione di tali rapporti orizzontali tra
i partecipanti - permettendo, al nuovo strumento contrattuale, di recepire a livello
giuiridico la effettiva struttura economica delle modalità produttive a rete del
nostro paese (distretti e reti fattuali d'impresa) - sia rilevante rispetto alla politica
economica legislativa ed individua quali vantaggi ciò possa generare a livello di
economie esterne alle singole imprese aderenti, ma interne alla rete stessa (in
particolare rispetto alla finanziabilità delle imprese partecipanti alle reti).
Appurato che, almeno in via teorica, la possibilità di costituire rapporti orizzontali
tra partecipanti può essere utile nel perseguimento della finalità di politica
economica, si procede a comprendere quanto tale previsione abbia comportato
nella strutturazione giuridica del contratto.
Nel secondo capitolo, riprendendo l'analisi delle attuali categorie contrattuali e
considerata anche la loro evoluzione, si ricostruisce, da un punto di vista
dogmatico-giuridico, il contratto di rete e, analizzando ed escludendo quelle
teorie che attribuiscono allo stesso una natura “ibrida” ed una sua possibile
riconducibilità ai contratti di scambio, si evidenziano tutte le motivazioni che
portano a ritenerlo sempre e comunque un contratto associativo. Dato atto di ciò,
ripercorrendo le caratteristiche di questa categoria contrattuale, nella ricerca si
procede ad evidenziare le problematiche conseguenti all'applicazione delle norme
di cui agli artt. 1420, 1446, 1459 e 1466 c.c., espressamente richiamate dal
legislatore: tali norme, nate per disciplinare contratti che prevedono
esclusivamente rapporti verticali tra l'ente e gli associati (caratterizzati, pertanto,
esclusivamente da un “sinallagma per partecipazione”) appaiono non del tutto
adeguate a regolare un contratto ove, in presenza di rapporti orizzontali, sussiste
anche una sinallagmaticità “per corrispettività”, la quale rende necessaria una
riconsiderazione dei criteri interpretativi delle suddette norme, che permetta di
offrire adeguate tutele ad ogni interesse contrattuale.
La terza parte analizza se, all'interno della categoria dei contratti associativi, la
rete contrattuale sia un contratto del tutto nuovo ovvero se sia riconducibile a
preesistenti figure e, nel caso, entro quali limiti: nel procedere a tale esame,
tenendo conto che il dettato legislativo contiene un espresso riferimento ad alcune
norme che disciplinano il fondo comune consortile, si verifica se sia giustificabile
una riconduzione della rete contrattuale all'interno della generale tipologia
consortile, evidenziando, peraltro, che i rapporti orizzontali permettono di
qualificarla come nuova tipologia consortile, che offre strumenti ulteriori rispetto
a quelle preesistenti e che la presenza di tali rapporti è di ostacolo alla possibilità
che la rete possa assumere forme societarie.
La conclusione del lavoro evidenzia che il legislatore, con l'introduzione del
contratto di rete, ha introdotto una innovativa species associativa, riconducibile al
genus consortile, consentendo, per la prima volta, che la strutturazione di un tale
tipologia di contratto possa avvenire non solo attraverso gli abituali rapporti
verticali, che obbligano i partecipanti nei confronti dell'ente, ma, pure, attraverso
rapporti orizzontali, i quali concorrono, insieme con gli ordinari rapporti verticali,
a rendere possibile, anche attraverso la combinazione delle attività dei partecipanti
e lo scambio tra di essi sia di prestazioni sia di risorse, la realizzazione dell'attività
volta al perseguimento dello scopo comune del contratto in questione. / The Legislator, with the provision of paragraph 4-ter art. 3 of d.l. February 10, 2009, No 5,
converted with some amendments by the law “April 9, 2009, No 33”, and replaced by. Art.42,
paragraph 2-bis of the d.l. nr. 78 of May 31st 2010, has introduced a new figure of contract with the
clear aim of promoting the development of the Country.
The work, starting from an empirical survey of individual contracts actually concluded, intends to
define under new legal and economic background the new instrument of the network contract
between companies, establishing the possibility of establishing horizontal relations between
participants, that the Legislator has expressly provided for in the common law, meaning such
network as all the obbligations that are taken in order to realize the "joint network program”, by one
or more of its members against and in favor of one or more other participants.
This research, first of all, shows in the first chapter, the relevance that horizontal relations
established within the new contract may have in achieving the goals of economic policy pursued by
the law: to this end we proceed, therefore, in a brief analysis of the characteristics the Italian
economic system, identifying the economic and legal concepts of "district" and "factual business
network" and pointing out that the same are based on economic relations that can be represented in
the form of horizontal relations between participants in the new contractual instrument. This
research verifies that the potentiality/ effectiveness/volontariaty of the latter allows you to draw the
line between the same figures.
The research continues, then, to verify if the prediction of such horizontal relationships among the
participants - allowing, to this new type of contract, to transpose in a giuridical way the actual
economic structure of our country's production structure (business districts and de-facto networks of
compaies) - is material in relation to legislative economical policy and identifies what benefits it
may be generated in terms of external economies at the level of individual member company, but
internal to the network itself (in particular with respect to the improved credit eligibility of the firms
participating in networks).
Having verified that, at least in theory, the possibility of establishing horizontal relations between
participants can be helpful in pursuing the aim of economic policy, we proceed to understand how
this provision has resulted in the legal structuring of the contract.
In the second chapter, continuing the analysis of the current contract categories and considered also
their evolution, is defined, from a legal-dogmatic point of view, the “network contract”, and
analyzing and excluding those theories which attribute to it an “hybrid” nature and its possible link
to exchange contracts, the research highlights all the reasons that lead us to conclude that it has
always to be considered an associative contract.
Because of this act, recapitulating the features of this contract category, the research proceeds to
highlight the problems connected to application of Articles. 1420, 1446, 1459 and 1466 cc,
expressly cited by the Legislator: such articles, created to regulate contracts involving only vertical
relationships between the “entity” and the “associates” are not the entirely adequate to set a contract
with horizontal relations, which requires a reconsideration of the criteria for interpretation of those
rules, which allows to offer adequate protection to any contractual interest.
The third part analyzes whether, within the category of associative contracts, the network contract is
a new kind of contract or whether it is reconductable to existing contractual types and, if so, to what
extent: in making such examination, taking into account that the legislation contains a specific
reference to certain rules governing the mutual fund, it is verified if the network contract can be
justified within the general type of consortium contract, emphasizing, however, that the horizontal
relationship qualify it as a new type of consortium, which offers more than existing tools and that
the presence of such relationships is an obstacle to the possibility that the network contract can
assume societary forms.
The conclusion of this paper stresses that the Legislator, with the introduction of the network
contract, has introduced an innovative associative species, reconductable to that of a consortium,
allowing, for the first time, that the structuring of such a type of contract can occur not only through
the usual vertical relationships, which formally link the participants with the Entity, but also through
horizontal relationships, which contribute, together with the ordinary vertical relationships, to make
possible, through the combination of the activities of participants and the exchange between them of
both performances or resources, the implementation of activities aimed at achieving the common
purpose of the contract in question

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/2050
Date17 July 2013
CreatorsBENETTI, MARCELLO
ContributorsREGOLI, DUCCIO, PERRONE, ANDREA
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsreserved

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