La tesi indaga la risignificazione storico-concettuale del lavoro in rapporto alla cittadinanza nell'opera di Locke, evidenziando come l'attività lavorativa abbia operato come un dispositivo di inclusione differenziale degli abitanti del Commonwealth. Sulla linea della tipologia di lavoro, del rapporto di dipendenza/indipendenza e dello status Locke marca la distanza tra coloro che possono godere dei pieni diritti di cittadinanza, estesi anche ai ceti produttivi ma non nobili, e coloro che ne sono esclusi (i poveri e i salariati). Lo studio del pensiero lockiano, raffrontato con le considerazioni sul tema di altri autori della tradizione filosofica occidentale e del contesto inglese coevo, ci consente di vedere sotto un'altra luce il legame tra cittadinanza e lavoro, che storicamente ha contribuito non solo a comprendere nei termini della cittadinanza le classi subalterne, ma anche a consolidare le gerarchie sociali. Tale punto di vista risulta utile alla comprensione delle aporie del presente che interessano il nesso tra cittadinanza e lavoro, messo in crisi della trasformazioni sociali e produttive della contemporaneità .
Identifer | oai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/368020 |
Date | January 2019 |
Creators | Mengali, Fabio |
Contributors | Mengali, Fabio, Ghia, Francesco |
Publisher | Università degli studi di Trento, place:TRENTO |
Source Sets | Università di Trento |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | info:eu-repo/semantics/doctoralThesis |
Rights | info:eu-repo/semantics/closedAccess |
Relation | firstpage:1, lastpage:358, numberofpages:358 |
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