Conformemente ai trattati, l'UE sviluppa una politica comune in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere esterne, fondata sulla solidarietà e sul rispetto dei diritti fondamentali e, a tal fine, avvia relazioni strategiche con i Paesi terzi e le Organizzazioni internazionali. Un fenomeno “senza frontiere”, quale quello migratorio, esige del resto un'azione coerente e coordinata sia sul piano interno sia su quello esterno. La messa in atto di quest'ultima, tuttavia, si scontra con difficoltà di rilievo. Innanzitutto, l'UE e i suoi Stati membri devono creare i presupposti per l'avvio della collaborazione internazionale, vale a dire stimolare la fiducia reciproca con i Paesi terzi, rafforzando la propria credibilità internazionale. A tal fine, le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'UE e gli Stati membri devono impegnarsi a fornire un modello coerente di promozione dei valori fondanti, quali la solidarietà e il rispetto dei diritti fondamentali, nonché a coordinare le proprie iniziative, per individuare, insieme ai Paesi terzi e alle Organizzazioni internazionali, una strategia d'azione comune. In secondo luogo, l'UE e gli Stati membri devono adottare soluzioni volte a promuovere l'efficacia della collaborazione internazionale e, più precisamente, assicurare che la competenza esterna sia esercitata dal livello di governo in grado di apportare il valore aggiunto e utilizzare la forma collaborativa di volta in volta più adeguata alla realizzazione degli obiettivi previsti. In definitiva, l'azione esterna dell'UE in materia di politica migratoria necessita di una strategia coerente e flessibile. Se oggi la coerenza è garantita dalla giustiziabilità dei principi di solidarietà, di rispetto dei diritti fondamentali e, giustappunto, di coerenza, la flessibilità si traduce nel criterio del valore aggiunto che, letto in combinato disposto con il principio di leale cooperazione, si pone al centro del nuovo modello partenariale proposto dall'approccio globale, potenzialmente idoneo a garantire la gestione efficace del fenomeno migratorio. / The EU migration policy is traditionally viewed as having both an internal and an external dimension, inextricably intertwined. Indeed, as this policy field deals with a cross-border phenomenon, it is no surprise that the EU strives to deepen its relations with Third Countries, which appear to be an inescapable element to furthering the Treaties' objective: a common policy on asylum, immigration and external border control, based on solidarity and respect for fundamental rights. However, the EU external action in this policy field faces various difficulties. Primarily, the EU and the Member States shall meet the requirement for the international collaboration to begin, namely the establishment of a spirit of mutual trust with Third Countries, through the strengthening of their international reliability. To this purpose, the EU institutions, organs and organisms and the Member States are required to provide a model which coherently promotes their founding values and to coordinate their initiatives for the setting up, in cooperation with Third Countries and International Organisations, of a common strategy. Secondarily, the EU and the Member States shall guarantee the effectiveness of the international collaboration. More precisely, they shall ensure that the external competence is exercised by the political level providing the added value and make use of any cooperation tool suitable for the achievement of the set objectives. Conclusively, the EU migration policy external action shall be backed by a coherent and flexible strategy. Where, at present, coherence is guaranteed by the justifiable nature of the principles of solidarity, respect for fundamental rights and, obviously, coherence, flexibility is better transposed by the added value criteria which, read in conjunction with the principle of loyal cooperation, is to be considered a key element of the new partnership model proposed by the global approach, potentially apt to guarantee the effective management of migration flows.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5279 |
Date | 27 May 2013 |
Creators | Toso, Federica <1978> |
Contributors | Rossi, Lucia Serena |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | English |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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