La ricerca è dedicata a verificare se e come, a livello dell’Unione europea, la lotta alla criminalità (ed in particolare quella organizzata) venga condotta nel rispetto di diritti e libertà fondamentali, e se la cooperazione tra Stati membri su questo fronte possa giungere a promuovere standard omogenei ed elevati di tutela degli stessi.
Gli ambiti di cooperazione interessati sono principalmente quello giudiziario in materia penale e quello di polizia, e la ritrosia degli Stati a cedere all’Unione competenze in materia si è accompagnata ad un ritardo ancora maggiore dell’emersione, nell’ambito degli stessi, della dimensione dei diritti. Ciò ha reso molto difficile lo sviluppo completo ed equilibrato di uno “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” (art. 67 TFUE). L’assetto istituzionale introdotto dal Trattato di Lisbona e l’attribuzione di valore giuridico vincolante alla Carta hanno però posto le basi per il superamento della condizione precedente, anche grazie al fatto che, negli ambiti richiamati, la salvaguardia dei diritti è divenuta competenza ed obiettivo esplicito dell’Unione.
Centrale è per la ricerca la cooperazione giudiziaria in materia penale, che ha visto la ricca produzione normativa di stampo repressivo recentemente bilanciata da interventi del legislatore europeo a finalità garantista e promozionale. L’analisi degli strumenti nella prospettiva indicata all’inizio dell’esposizione è quindi oggetto della prima parte dell’elaborato.
La seconda parte affronta invece la cooperazione di polizia e quello degli interventi volti alla confisca dei beni e ad impedire il riciclaggio, misure – queste ultime - di particolare rilievo soprattutto per il contrasto al crimine organizzato. Sottesi all’azione dell’Unione in queste materie sono, in modo preponderante, due diritti: quello alla salvaguardia dei dati personali e quello al rispetto della proprietà privata. Questi, anche in ragione delle peculiarità che li caratterizzano e della loro natura di diritti non assoluti, sono analizzati con particolare attenzione. / The research is aimed at verifying whether and how, at the EU level, the fight against crime (particularly against organized crime) is perpetuated in full respect of fundamental rights and freedoms, and whether cooperation among Member States in this field can promote high and homogeneous standards of protection.
Judicial cooperation in criminal matters and police cooperation are the relevant areas of intervention, and Member States’ reluctance to give competences to the Union has been accompanied with an even stronger delay in the emergence of the dimension of rights in those fields. The development of an equilibrated “area of freedom, security and justice” (art. 67 TFEU) has been therefore very difficult. The institutional framework introduced by the Lisbon Treaty and the legally binding value attributed to the Charter have put the basis to overcome the former situation, also thanks to the fact that, in the recalled fields, the safeguard of rights has become competence and objective of the Union.
Judicial cooperation in criminal matters is at the centre of the research as it has witnessed, next to the rich normative production aimed at repression, the recent adoption of a series of legislative acts finalized at guarantying and promoting individual rights. The analysis of both types of instruments in the perspective individuated at the beginning of the presentation constitutes the content of the first part of the work.
The second part concerns police cooperation and the intervention of the Union to confiscate properties and to hinder money-laundering - intervention particularly relevant in fighting organized crime. Those two fields of cooperation create risks especially in relation to two rights: the right to protection of personal data and the right to property. Given their peculiar characteristics and their common nature of non-absolute rights, they receive a particular focus in the analysis.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:6567 |
Date | 13 June 2014 |
Creators | Righi, Silvia <1985> |
Contributors | Balboni, Marco, Kauff-Gazin, Fabienne |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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