Introduzione L’efficacia dei chemio/radioterapici ha aumentato notevolmente l’aspettativa di vita delle pazienti oncologiche, tuttavia, questi trattamenti possono compromettere la funzionalità ovarica. La crioconservazione di tessuto ovarico, con il successivo reimpianto, ha lo scopo di preservare la fertilità delle pazienti a rischio di fallimento ovarico precoce.
Scopo dello studio Definire la migliore procedura di crioconservazione e reimpianto in grado di ottenere la neovascolarizzazione del tessuto reimpiantato nel minor tempo possibile al fine di diminuire la perdita follicolare causata dall’ischemia durante la procedura.
Materiali e metodi Per ciascuna paziente (3) le biopsie ovariche, sono state prelevate laparoscopicamente e crioconservate secondo il protocollo di congelamento lento/scongelamento rapido. Campioni di corticale ovarica sono stati processati per l’analisi istologica, ultrastrutturale, immuistochimica e confocale per valutare la preservazione morfologiaca del tessuto. Le fettine di corticale ovarica sono state scongelate e reimpiantate ortotopicamente (2), nelle ovaia e in due tasche peritoneali, o eterotopicamente (1), in due tasche create nel sottocute sovrapubico.
Risultati Le analisi di microscopia hanno mostrato il mantenimento di una discreta morfologia dello stroma, e dei vasi criopreservati e un lieve ma non significativo danneggiamento dei follicoli scongelati. Tutte le pazienti hanno mostrato la ripresa della funzionalità endocrina rispettivamente dopo 2/4 mesi dal reimpianto. Il color-doppler, inoltre ha rivelato un significativo aumento della vascolarizzazione ovarica rispetto alla quasi totale assenza di vascolarizzazione prima del reimpianto, quando le pazienti mostravano una conclamata menopausa.
Conclusioni Lo studio ha confermato la ripresa della vascolarizzazione dell’ovaio in seguito a reimpianto avascolare di fettine di corticale, senza l’impiego di fattori esogeni o meccanici aggiuntivi, in tempi concordanti con i dati della letteratura.
I risultati sono incoraggianti e l’avanzare degli studi e della ricerca potranno contribuire allo sviluppo di nuove metodologie di reimpianto che possano avere un successo clinico ed una sicurezza superiori a quelle finora ottenute. / Recent advances in the diagnosis and the introduction of new protocols of chemo/radiotherapy have significantly increased the survival rate of oncological patients. However, these treatments are gonadotoxic and can severely affect the reproductive potential of patients.
Ovarian tissue cryopreservation represents a valid strategy to preserve reproductive function and steroidogenic activity in patients with a high risk of POF.
The aim of this procedure is to reimplant cryopreserved ovarian cortical strips allowing the recovering of vascularization and ovarian function.
Biopsies samples were laparoscopically removed from both ovaries (3 oncological patients) and frozen according to the slow freezing rapid thawing protocol.
Samples of ovarian cortex were processed for histological, ultrastructural, confocal and immuistochimica analysis, to evaluate the morfologiacal tissue preservation. The slices of ovarian cortex were thawed and replanted orthotopically (2), in the ovary and in two peritoneal pockets, or eterotopically (1), in two pockets created in the suprapubic subcutaneous tissue.
The microscopy analysis have shown maintenance of a discrete morphology of the cryopreserved stroma, and vessels and a slight but not significant damage to the thawed follicles. All patients showed the resumption of endocrine function respectively after 2/4 months after planting. The color-doppler, also revealed a significant increase in ovarian blood flow compared to the almost total absence of vascularization before replanting, when the patients showed n menopause.
The study has confirmed the recovery of the vascularization of the ovary after avascular replanting of cortical slices slices, without the use of exogenous factors , in times consistent with the literature data.
The results are encouraging and advancing studies and research will contribute to the development of new methods of reimplant that may have better clinical success and security than those obtained.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5610 |
Date | 16 April 2013 |
Creators | Magnani, Valentina <1982> |
Contributors | Pasquinelli, Gianandrea |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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