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La governance dei rifiuti in Europa. Territori, conflitti e partecipazione

I rifiuti come oggetti impegnano tutte le istituzioni umane in una lotta di definizione del posto che occupano
e quindi del valore che assumono. In tale dinamica la gestione dei rifiuti diventa un fatto sociale totale che
coinvolge tutte le istituzioni umane in una lotta di definizione territorializzata. La storia del movimento
ambientalista ci mostra come partendo dal disagio nei confronti dell’oggetto si è passati ad un disagio nei
confronti delle idee che lo generano. Modernizzazione ecologica e modernizzazione democratica sembrano
andare per un certo periodo d’accordo. Nei casi di conflittualità recente, e nello studio di caso approfondito
di un piano provinciale della gestione rifiuti, il carattere anticipatore dell’attivismo ambientalista, sta
rendendo sempre più costosi e incerti, investimenti e risultati strategici . Anche i principi delle politiche sono
messi in discussione. La sostenibilità è da ricercare in una relativizzazione dei principi di policy e degli
strumenti tecnici di valutazione (e.g. LCA) verso una maggiore partecipazione di tutti gli attori. Si propone
un modello di governance che parta da un coordinamento amministrativo territoriale sulle reti logistiche,
quindi un adeguamento geografico degli ATO, e un loro maggior ruolo nella gestione del processo di
coordinamento e pianificazione. Azioni queste che devono a loro volta aprirsi ai flussi (ecologici ed
economici) e ai loro attori di riferimento: dalle aziende multiutility agli ambientalisti. Infine è necessario un
momento di controllo democratico che può avere una funzione arbitrale nei conflitti tra gli attori o di
verifica. La ricerca si muove tra la storia e la filosofia, la ricerca empirica e la riflessione teorica. Sono state
utilizzate anche tecniche di indagine attiva, come il focus group e l’intervista. / Wastes as objects ask for every human institutions to be involved in a struggle on definition of their room
and value. From this perspective waste management becomes a social total fact which involves human
institutions in a localized social conflict of definition. Environmental movement history shows how an
annoyance of object has outweighed by an annoyance of the idea which has been generating it. In our recent
history cases, one of them deeper, the anticipatory kind of environmental activism has been making strategic
outcomes and investments more and more expensive and uncertain. Policy principles are questioned as well.
Sustainability can be found in a discursive and participatory way amongst all territorial actors to deal with
policy principles and technical assessment instruments, such as Life Cycle Assessment. Territorial
administrative optimal waste management areas should be adjusted towards a better geographical shaping as
well as enforced coordination capabilities. This asset should open to ecological and economical flows as
represented by waste management companies to environmentalist NGOs. Finally, a direct democratic
momentum as dispute arbitrage or social audit is needed.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:1104
Date05 June 2008
CreatorsMengozzi, Alessandro <1970>
ContributorsBonora, Paola
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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