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ERRORE E REDIMIBILITA': CATEGORIE DELLA RIFLESSIONE PEDAGOGICA E DELL'INTERVENTO EDUCATIVO / Error and Redeemability: Categories of Pedagogical Reflection and of Educational Intervention

La tesi si articola in tre capitoli, allo scopo di esaminare il tema dell'errore secondo tre differenti prospettive: antropologica, epistemologica e pedagogica. L'azione educativa, in questo caso centrata l'impiego dell'errore come strumento di crescita, non può esimersi dal porsi le domande riguardanti l'identità della persona (antropologia) e la validità dell'azione educativa messa in atto (epistemologia). La riflessione su tali questioni chiarifica, in primo luogo, quali sono i limiti dell'azione educativa, cioè cosa può essere fatto e cosa no sulla base di una ben precisa scelta valoriale; in secondo luogo, il modo migliore per attuare un determinato intervento. Dalle riflessioni sviluppate risulta chiara la nostra adesione all'antropologia personalisticamente orientata e all'approccio sistemico. Tali opzioni ci appaiono come le più adatte per l'avvaloramento dell'errore come occasione educativa. La riflessione pedagogica, per reinterpretare l'errore in chiave comunicativa, è chiamata a separare la valutazione della persona da quella di un suo atto concreto. L'intervento educativo ha da mirare a sviluppare nell'educando la voglia di sperimentarsi in prima persona, senza temere che la realizzazione di un errore venga considerato come compromettente il proprio percorso di crescita. Nel contempo, spetta all'educatore interrogarsi sulle proprie modalità comunicative, considerando che anch'esse come soggette all'errore e che, come tali, possono influire in modo negativo sulla persona a lui affidata. / The thesis is composed by three chapters, with the purpose of examining the theme of error from three different perspectives: anthropological, epistemological and pedagogical. Educational action, focused on the use of error as instrument of growth, has got to answer questions concerning the identity of human being (anthropology) and the effectiveness of the concrete educational intervention (epistemology). The reflection about these arguments explains, first of all, the boundaries of educational action, that means what can be done and what does not have to be done on the reason of a particular choice of values; then, the best way to act an educational intervention. By the reflections, it is evident our assent to the personalistic anthropology and to the systemic approach in epistemology. These choices seem to be the most suitable to interpret the error like an opportunity for education. Pedagogical reflection, to analyse the error in a communicational perspective, has got to separate the judgement of a person from the judgment of a concrete act. Educational intervention should develop the desire of young people to walk by themselves, without fearing that an error could compromise their own journey of growth. At the same time, the educator has got to reflect about his own communicative styles, considering that they are subject to error and that, in this way, they have a negative influence on young people.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/323
Date03 April 2008
CreatorsCONCHIERI, MICHELE
ContributorsVIGANO , RENATA MARIA, PATI, LUIGI
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageItalian
Detected LanguageEnglish
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsopen

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