In tempi recenti il concetto di cosmopolitismo riscuote una certa popolarità nel campo della ricerca sociologica. Dopo diversi anni di riflessione teoretica, gli studi sul cosmopolitismo si focalizzano oggi sulla ricerca empirica. In linea con questa tendenza, il presente lavoro intende osservare un cosmopolitismo “dal basso”, che si manifesta nelle vite delle persone come una forma di apertura globale, nonché come un processo di trasformazione del sé. In particolare, questa tesi si focalizza sul cosmopolitismo come una categoria interpretativa utile a leggere i giovani nell’ambito di un’esperienza interculturale di vita all’estero, quale il Servizio Volontario Europeo. Più nel dettaglio, la ricerca si concentra sul volontariato europeo come ambito d’indagine in cui è possibile osservare nuove forme di appartenenza e di identificazione, oltre all’emergere di nuove pratiche. Attraverso una serie di interviste biografiche realizzate con giovani volontari, infatti, si è potuto constatare come le diverse appartenenze si affianchino a diversi atteggiamenti e rappresentazioni della dimensione locale, nazionale ed europea, in vista di una più ampia apertura al mondo. La ricerca descrive queste appartenenze che formano la base di una cultura ambivalente e cosmopolita così come viene sperimentata dai giovani volontari durante l’esperienza di mobilità internazionale da essi vissuta. Il lavoro mira dunque a chiarire il concetto di cosmopolitismo e propone un percorso di ricerca attraverso cui studiare il fenomeno mettendo in luce la nascita di nuove relazioni sociali, pratiche solidali e processi di trasformazione e di comprensione del sé. / Recently the concept of cosmopolitanism raises a great popularity within the sociological research. After several years of theoretical reflections, nowadays, the cosmopolitanism studies focus on the empirical research. According to this trend, this work observes a cosmopolitanism “from below”, among ordinary people as a form of global openness as well as a process of self-transformation. In particular, this thesis focuses on cosmopolitanism as an interpretative category, useful to read young people within an intercultural experience to spend a certain period of time practicing and living abroad, such as the European Voluntary Service. More in detail, this research studies the European Voluntary Service like a field where it is possible to observe new forms of belonging and identification and new practices. By a number of biographical interviews to young volunteers it has been possible to discover that different belongings go together with different attitudes and representations of the local, the national and the European dimension, towards a global openness. The research describes these attachments, which forms the basis of an ambivalent cosmopolitanism culture as it is experienced by young volunteers during their international experiences. Finally, the work aims to clarify the concept of cosmopolitanism and suggest a way to study this fenomenous by documenting the raise of new social relations, practices, solidarities and process of self-transformation and self-understanding.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/1691 |
Date | 15 February 2013 |
Creators | RIZZO, CATERINA |
Contributors | BICHI, RITA, BICHI, RITA, CICCHELLI, VINCENZO |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | partially_open |
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