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Enantioselective Reactions Promoted by Organocatalytic Species From The Natural Chiral PoolGioia, Claudio <1984> 12 April 2012 (has links)
During the course of my Ph.D. in the laboratories directed by Prof. Alfredo Ricci at the Department of Organic Chemistry “A. Mangini” of the University of Bologna, I was involved in the study and the application of a number of organocatalytic systems, all coming from the natural chiral pool.
The first part of this thesis will be devoted to new homogeneous organocatalytic reactions promoted by Cinchona alkaloid-based organocatalysts. Quinine based catalysts were found to be a very effective catalyst for Diels-Alder reactions involving 3-vinylindoles. Excellent results in terms of yields and enantioselectivities were achieved, outlining also a remarkable organocatalytic operational mode mimicking enzymatic catalysis. The same reaction with 2-vinylindoles showed a completely different behaviour resulting in an unusual resolution-type process. The asymmetric formal [3+2] cycloaddition with in situ generated N-carbamoyl nitrones using Cinchona-derived quaternary ammonium salts as versatile catalysts under phase transfer conditions, outlines another application in organocatalysis of this class of alkaloids.
During the seven months stage in the Prof. Helma Wennemers’ group at the Department of Chemistry of the University of Basel (Switzerland) I have been involved in organocatalysis promoted by oligopeptides. My contribution regarded the 1,4-addition reaction of aldehydes to nitroolefins.
In the work performed at the Department of Organic Chemistry “A. Mangini” of the University of Bologna, in collaboration with the ‘Institut Charles Gerhardt-Montpellier, of Montpellier (France) the possibility of performing for the first time heterogeneous organocatalysis by using a natural polysaccharide biopolymer as the source of chirality was disclosed. With chitosan, derived from deacetylation of chitin, a highly enantioselective heterogeneous organocatalytic aldol reaction could be performed. The use of an eco-friendly medium such as water, the recyclability of the catalytic specie and the renewable nature of the polysaccharide are assets of this new approach in organocatalysis and open interesting perspectives for the use of biopolymers.
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Nuovi materiali da nucleosidi modificatiLena, Stefano <1972> 28 May 2007 (has links)
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Studio dei meccanismi della farmacoresistenza nell'osteosarcoma umano per la pianificazione di nuove strategie terapeutichePasello, Michela <1973> 27 June 2007 (has links)
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Catalizzatori altamente versatili per reazioni regio e stereoselettive in fase omogenea ed eterogeneaTommasi, Simona <1980> 16 May 2007 (has links)
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Stereomutazioni in sistemi arilici orto sostituitiMinzoni, Mirko <1975> 15 May 2007 (has links)
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Dallo statico al Network RTK: l'evoluzione del rilievo satellitareRonci, Ernesto <1975> 24 July 2007 (has links)
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Analisi di immagini aerofotogrammetriche e telerilevate per la caratterizzazione qualitativa e quantitativa di ecosistemi forestali e della loro evoluzioneMognol, Alessandro <1977> 24 July 2007 (has links)
L’obiettivo della tesi riguarda l’utilizzo di immagini aerofotogrammetriche
e telerilevate per la caratterizzazione qualitativa e quantitativa di ecosistemi
forestali e della loro evoluzione. Le tematiche affrontate hanno riguardato, da una
parte, l’aspetto fotogrammetrico, mediante recupero, digitalizzazione ed
elaborazione di immagini aeree storiche di varie epoche, e, dall’altra, l’aspetto
legato all’uso del telerilevamento per la classificazione delle coperture al suolo.
Nel capitolo 1 viene fatta una breve introduzione sullo sviluppo delle nuove
tecnologie di rilievo con un approfondimento delle applicazioni forestali; nel
secondo capitolo è affrontata la tematica legata all’acquisizione dei dati
telerilevati e fotogrammetrici con una breve descrizione delle caratteristiche e
grandezze principali; il terzo capitolo tratta i processi di elaborazione e
classificazione delle immagini per l’estrazione delle informazioni significative.
Nei tre capitoli seguenti vengono mostrati tre casi di applicazioni di
fotogrammetria e telerilevamento nello studio di ecosistemi forestali.
Il primo caso (capitolo 4) riguarda l’area del gruppo montuoso del Prado-
Cusna, sui cui è stata compiuta un’analisi multitemporale dell’evoluzione del
limite altitudinale degli alberi nell’arco degli ultimi cinquant’anni. E’ stata
affrontata ed analizzata la procedura per il recupero delle prese aeree storiche,
definibile mediante una serie di successive operazioni, a partire dalla
digitalizzazione dei fotogrammi, continuando con la determinazione di punti di
controllo noti a terra per l’orientamento delle immagini, per finire con
l’ortorettifica e mosaicatura delle stesse, con l’ausilio di un Modello Digitale del
Terreno (DTM). Tutto ciò ha permesso il confronto di tali dati con immagini
digitali più recenti al fine di individuare eventuali cambiamenti avvenuti
nell’arco di tempo intercorso.
Nel secondo caso (capitolo 5) si è definita per lo studio della zona del
gruppo del monte Giovo una procedura di classificazione per l’estrazione delle
coperture vegetative e per l’aggiornamento della cartografia esistente – in questo
caso la carta della vegetazione. In particolare si è cercato di classificare la
vegetazione soprasilvatica, dominata da brughiere a mirtilli e praterie con
prevalenza di quelle secondarie a nardo e brachipodio. In alcune aree sono inoltre
presenti comunità che colonizzano accumuli detritici stabilizzati e le rupi
arenacee. A questo scopo, oltre alle immagini aeree (Volo IT2000) sono state
usate anche immagini satellitari ASTER e altri dati ancillari (DTM e derivati), ed
è stato applicato un sistema di classificazione delle coperture di tipo objectbased.
Si è cercato di definire i migliori parametri per la segmentazione e il
numero migliore di sample per la classificazione. Da una parte, è stata fatta una
classificazione supervisionata della vegetazione a partire da pochi sample di
riferimento, dall’altra si è voluto testare tale metodo per la definizione di una
procedura di aggiornamento automatico della cartografia esistente.
Nel terzo caso (capitolo 6), sempre nella zona del gruppo del monte Giovo,
è stato fatto un confronto fra la timberline estratta mediante segmentazione ad
oggetti ed il risultato di rilievi GPS a terra appositamente effettuati. L’obiettivo è
la definizione del limite altitudinale del bosco e l’individuazione di gruppi di
alberi isolati al di sopra di esso mediante procedure di segmentazione e
classificazione object-based di ortofoto aeree in formato digitale e la verifica sul
campo in alcune zone campione dei risultati, mediante creazione di profili GPS
del limite del bosco e determinazione delle coordinate dei gruppi di alberi isolati.
I risultati finali del lavoro hanno messo in luce come le moderne tecniche di
analisi di immagini sono ormai mature per consentire il raggiungimento degli
obiettivi prefissi nelle tre applicazioni considerate, pur essendo in ogni caso
necessaria una attenta validazione dei dati ed un intervento dell’operatore in
diversi momenti del processo.
In particolare, le operazioni di segmentazione delle immagini per
l’estrazione di feature significative hanno dimostrato grandi potenzialità in tutti e
tre i casi. Un software ad “oggetti” semplifica l’implementazione dei risultati
della classificazione in un ambiente GIS, offrendo la possibilità, ad esempio, di
esportare in formato vettoriale gli oggetti classificati. Inoltre dà la possibilità di
utilizzare contemporaneamente, in un unico ambiente, più sorgenti di
informazione quali foto aeree, immagini satellitari, DTM e derivati.
Le procedure automatiche per l’estrazione della timberline e dei gruppi di alberi
isolati e per la classificazione delle coperture sono oggetto di un continuo
sviluppo al fine di migliorarne le prestazioni; allo stato attuale esse non devono
essere considerate una soluzione ottimale autonoma ma uno strumento per
impostare e semplificare l’intervento da parte dello specialista in
fotointerpretazione.
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Tecniche digitali per il rilievo, la modellazione tridimensionale e la rappresentazione nel campo dei beni culturaliGirelli, Valentina Alena <1976> 24 July 2007 (has links)
Le soluzioni tecnologiche rese oggi disponibili dalle discipline della moderna Geomatica, offrono opportunità di grande interesse per il rilevamento nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda il momento primario del rilievo, cioè la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto concerne la questione della rappresentazione per oggetti di interesse archeologico, artistico, architettonico. Lo studio oggetto della presente tesi si propone, sulla base di numerose esperienze maturate nel corso del Dottorato dal Laboratorio di Topografia e Fotogrammetria del DISTART, di affrontare e approfondire le problematiche connesse all’utilizzo della fotogrammetria digitale e del laser a scansione terrestre per applicazioni nell’ambito dei Beni Culturali. La ricerca condotta è prettamente applicata, quindi è stata primaria l’esigenza di avere a disposizione reali casi di studio su cui sperimentare le tecniche di interesse; è però importante sottolineare che questo è un campo in cui ogni esperienza presenta proprie caratteristiche e peculiarità che la rendono interessante e difficilmente descrivibile con schemi convenzionali e metodologie standardizzate, quindi le problematiche emerse hanno di volta in volta indirizzato e spinto la ricerca all’approfondimento di certi aspetti piuttosto che altri. A tal proposito è stato evidenziato dalle esperienze effettuate che il campo dei Beni Culturali è forse il più emblematico delle potenzialità rese oggi disponibili dalle moderne tecnologie della Geomatica, e soprattutto dalle possibilità offerte da un approccio integrato e multi – disciplinare di tecniche e tecnologie diverse; per questo nell’Introduzione si è voluto sottolineare questo aspetto, descrivendo l’approccio metodologico adottato in molti lavori in contesto archeologico, che include generalmente diverse tecniche integrate tra loro allo scopo di realizzare in modo veloce e rigoroso un rilievo multi – scala che parte dal territorio, passa attraverso l’area del sito archeologico e degli scavi, ed arriva fino al singolo reperto; questo approccio è caratterizzato dall’avere tutti i dati e risultati in un unico e ben definito sistema di riferimento. In questa chiave di lettura l’attenzione si è poi focalizzata sulle due tecniche che rivestono oggi nel settore in esame il maggiore interesse, cioè
fotogrammetria digitale e laser a scansione terrestre. La struttura della tesi segue le fasi classiche del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione dei prodotti di rappresentazione; i primi due capitoli, incentrati sull’acquisizione del dato metrico, riguardano quindi da un lato le caratteristiche delle immagini e dei sensori digitali, dall’altro le diverse tipologie di sistemi laser con le corrispondenti specifiche tecniche; sempre nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche metodologiche e tecnico – operative e le relative problematiche delle due tipologie di rilievo. Segue un capitolo sulle procedure di calibrazione delle camere digitali non professionali, imperniato sull’utilizzo di software diversi, commerciali e sviluppati in house per questo scopo, prestando attenzione anche agli strumenti che essi offrono in termini di risultati ottenibili e di controllo statistico sugli stessi. La parte finale della tesi è dedicata al problema della rappresentazione, con l’obiettivo di presentare un quadro generale delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie: raddrizzamenti, ortofoto, ortofoto di precisione e infine modelli tridimensionali foto – realistici, generati a partire sia da dati fotogrammetrici sia da dati laser.
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A case study development of chemical indexes, originated from the application of chemometric methods to the Nuclear Magnetic Resonance (NMR), in the assesment of the quality and of the geographical origin of vegetable productsSavorani, Francesco <1973> 22 May 2007 (has links)
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Asymmetric synthesis of 1,n diaminesFiorelli, Claudio <1977> 16 May 2007 (has links)
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