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Analisi funzionale di cloni genomici e subgenomici di parvovirus B19Filippone, Claudia <1978> 14 May 2007 (has links)
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Analisi e formazione del valore nelle filiere agroalimentariDi Clemente, Cristian <1975> 20 June 2007 (has links)
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La Supply Chain e la misurazione delle performancePovolo, Giampietro <1968> 20 June 2007 (has links)
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La produzione editoriale in Italia: il processo di intermediazione nel campo letterarioPareschi, Luca <1981> 27 May 2011 (has links)
La tesi studia l’intermediazione attuata da agenti costituenti il campo letterario, nel processo di ammissione di autori esordienti. E’ il processo che inizia con un aspirante autore, con un dattiloscritto inedito, e termina con una casa editrice che accetta il dattiloscritto per la pubblicazione. Il risultato è duplice: da un lato permette una comprensione nuova e profonda del campo letterario italiano, che non ha ricevuto sufficiente attenzione. Dall’altro, lo studio dei processi di intermediazione ha ricadute teoriche più generali.
Il campo letterario, così come definito da Bourdieu, comprende tutti gli agenti e le istituzioni che, da posizioni diverse, contribuiscono alla produzione simbolica e materiale dei libri, in quanto oggetti culturali. In questo ambito, teorie sull’intermediazione che ci sono utili sono la definizione bourdesiana di intermediario culturale, il concetto di gate-keeper, utilizzato come metafora dei filtri che si frappongono al flusso della produzione di oggetti culturali, quello di knowledge broker, figura in grado di generare innovazione, svolgendo un ruolo di intermediazione della conoscenza fra domini in cui esiste ma non è fruttuosa ed altri in cui non esiste e, infine, quella di intermediari studiati dall’economia della qualità, che non fanno scelte di produzione o consumo, ma influenzano le scelte fatte dai consumatori.
Coerentemente con la sua natura esplorativa e l’approccio induttivo, la ricerca è condotta attraverso 64 interviste semistrutturate ad agenti del campo letterario italiano: editor, editori, agenti letterari, scrittori ed altri agenti, che svolgano un ruolo di intermediazione. Il primo risultato è una descrizione ricca del campo letterario italiano e degli agenti ed istituzioni che lo costituiscono. Si analizzano i criteri di selezione di autori ed opere inedite ed i canali che permettono l’accesso al campo letterario, insieme agli intermediari che li attivano. Degli intermediari si analizzano aspetti soggettivi ed oggettivi, per capire chi siano, cosa fanno e perché.
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Corporate governance ed evoluzione degli strumenti di controllo di gestione nelle cooperative vinicoleMelotti, Raffaella <1977> 20 June 2007 (has links)
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Studio archeometrico-tecnologico e conservazione dei mosaici romani del sito archeologico di SuasaAbu Aysheh, Moh'd Saoud Abdallah <1973> 09 June 2008 (has links)
Una breve introduzione sulla storia del mosaico: dalle origine alle sue evoluzione tipologiche e
tecnologiche nel tempo, di come si organizzavano le antiche botteghe del mosaico e le suddivisione
dei compiti tra il pictor imaginarius, pictor parietarius e il musivarius (la gerarchia) all’interno di
essi; la tecniche esecutiva per la messa in opera dei mosaici pavimentali romani.
Visto che i mosaici si trovano a Suasa, quindi è stata riassunta la storia della città romana di Suasa
con le sua varie fase edilizie, con maggior approfondimenti per gli edifici che presentano
pavimentazione a mosaico: in primo luogo è la domus dei Coiedii contenente più di diciotto
pavimenti in opus tessellatum. Il secondo è quello del così detto Edificio 4 (ancora inedito e di
incerta natura e destinazione) portato in luce solo parzialmente con due settore a mosaico.
Successivamente è stato effettuato in maniera dettagliata lo studio dello stato di conservazione dei
vani musivi che sono state oggetto in senso stretto dei varie interventi conservativi, sia nella domus
dei Coiedii (vano AU, oecus G e vano BB) che in Edificio 4 (vano A e vano D), evidenziando così
le diverse morfologie di degrado in base “Normativa UNI 11176/2006 con l’aiuto della
documentazione grafica ed fotografica.
Un ampio e complessivo studio archeometrico-tecnologico dei materiali impiegati per la
realizzazione dei musaici a Suasa (tessere e malte) presso i laboratori del CNR di Faenza..
Sono stati prelevati complessivamente 90 campione da tredici vani musivi di Suasa, di cui 28
campione di malte, comprese tra allettamento e di sottofondo,42 tessere lapidee e 20 tessere vitree;
questi ultimi appartengono a sette vani della domus. Durante l’operazione del prelevo, è stato presso
in considerazione le varie tipologie dei materiali musivi, la cromia ed le morfologie di degrado che
erano presente. Tale studio ha lo scopo di individuare la composizione chimico-mineropetrografico,
le caratteristiche tessiturali dei materiali e fornire precisa informazione sia per fine
archeometrici in senso stretto (tecnologie di produzione, provenienza, datazione ecc.), che come
supporto ai interventi di conservazione e restauro.
Infine si è potuto costruire una vasta banca dati analitici per i materiali musivi di Suasa, che può
essere consultata, aggiornata e confrontata in futuro con altri materiali proveniente dalla stessa
province e/o regione.
Applicazione dei interventi conservativi: di manutenzione, pronto intervento e di restauro eseguiti
sui vani mosaicati di Suasa che presentavano un pessimo stato di conservazione e necessitavano
l’intervento conservativo, con la documentazione grafica e fotografica dei varie fase dell’intervento.
In particolare lo studio dei pregiatissimi materiali marmorei impiegati per la realizzazione dell’opus
sectile centrale (sala G) nella domus dei Coiedii, ha portato alla classificazione e alla schedatura di
sedici tipi di marmi impiegati; studio esteso poi al tessellato che lo circonda: studio del andamento,
tipologie dei materiali, dei colore, dimensione delle tessere, interstizio ecc., ha permesso con
l’utilizzo delle tavole tematiche di ottenere una chiara lettura per l’intero tessellato, di evidenziare
così, tutti gli interventi antiche e moderni di risarciture, eseguiti dal II sec. d.C. fio ad oggi.
L’aspetto didattico (teorico e pratico) ha accompagnato tutto il lavoro di ricerca
Il lavoro si qualifica in conclusione come un esempio assai significativo di ricerca storicoiconografiche
e archeometriche, con risultati rilevanti sulle tecnologie antiche e sui criteri di
conservazione più idonei.
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Produzioni e commerci a Phoinike e in Epiro settentrionale attravero lo studio delle ceramiche a vernice neraGamberini, Anna <1974> 09 June 2008 (has links)
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Le forme del lavoro associato con particolare riguardo all'associazione in partecipazioneMiscione, Alessandra <1978> 04 June 2008 (has links)
The thesis has three chapters. The first one focuses in general on the
associated employment, trying to give a unitary perspective and to
show the several readings given by scholars. In detail, the thesis
underlines the peculiar features of the associated employment
relationships.
The following chapters deal with the contract of associazione in
partecipazione labour intensive. In the second chapter, this contract
is analysed as it was originally provided by the Civil Code, with
references to the relevant jurisprudence.
In the third chapter, the thesis stresses the most outstanding
characteristics of the contract in recent years, analysing all the
legislative reforms in the field (in particular article 86, par. 2, Decree
n. 276 of 2003 and its consequences in terms of social contribution),
trying to interpret them in the present context.
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The social construction of cooperation: exchange, identification and collective intentions within the organizationSguera, Francesco <1977> 03 June 2009 (has links)
My aim is to develop a theory of cooperation within the organization and empirically test it. Drawing upon social exchange theory, social identity theory, the idea of collective intentions, and social constructivism, the main assumption of my work implies that both cooperation and the organization itself are continually shaped and restructured by actions, judgments, and symbolic interpretations of the parties involved.
Therefore, I propose that the decision to cooperate, expressed say as an intention to cooperate, reflects and depends on a three step social process shaped by the interpretations of the actors involved. The first step entails an instrumental evaluation of cooperation in terms of social exchange. In the second step, this “social calculus” is translated into cognitive, emotional and evaluative reactions directed toward the organization. Finally, once the identification process is completed and membership awareness is established, I propose that individuals will start to think largely in terms of “We” instead of “I”. Self-goals are redefined at the collective level, and the outcomes for self, others, and the organization become practically interchangeable.
I decided to apply my theory to an important cooperative problem in management research: knowledge exchange within organizations. Hence, I conducted a quantitative survey among the members of the virtual community, “www.borse.it” (n=108). Within this community, members freely decide to exchange their knowledge about the stock market among themselves. Because of the confirmatory requirements and the structural complexity of the theory proposed (i.e., the proposal that instrumental evaluations will induce social identity and this in turn will causes collective intentions), I use Structural Equation Modeling to test all hypotheses in this dissertation. The empirical survey-based study found support for the theory of cooperation proposed in this dissertation.
The findings suggest that an appropriate conceptualization of the decision to exchange knowledge is one where collective intentions depend proximally on social identity (i.e., cognitive identification, affective commitment, and evaluative engagement) with the organization, and this identity depends on instrumental evaluations of cooperators (i.e., perceived value of the knowledge received, assessment of past reciprocity, expected reciprocity, and expected social outcomes of the exchange). Furthermore, I find that social identity fully mediates the effects of instrumental motives on collective intentions.
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Monumenti funerari romani ad edicola in Italia settentrionaleNegretto, Francesco <1974> 05 June 2009 (has links)
La ricerca ha analizzato i monumenti funerari ad edicola in Italia settentrionale, una categoria funeraria monumentale diffusa ed importante; sono stati presi in considerazione sia quelli in ottimo stato di conservazione sia quelli attestati da poche membrature superstiti, per un totale di circa quaranta esemplari. La schedatura del materiale è servita per comprendere diversi aspetti inerenti alla diffusione di questa importante forma architettonica nel territorio preso in esame: le numerose varianti architettoniche adottate, specificatamente quella a edicola quadrangolare e quella a tholos circolare; la diffusione geografica in senso assoluto e rapportata alle diverse varianti, approfondita anche per alcune caratteristiche decorative singolari; la diffusione cronologica; la committenza che si è rivolta a questo genere di monumenti funerari; l’influenza esercitata e subita rispetto ad altre forme coeve e successive di sepolture.
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