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Asset ownership as a framework to produce measures of wealth vulnerability resistant: the case of Albania

CANOVA, LUCIANO 08 May 2008 (has links)
Questa tesi studia la possibilità di costruire diversi indicatori di benessere socio-economico della famiglia, indicatori che possano tenere conto delle dimensioni del rischio e dell'incertezza. Indicatori che, in qualche modo, catturino la capacità di far fronte ad un eventuale shock negativo. La costruzione di indicatori basati sulla proprietà di beni durevoli è applicata al contesto albanese. / This thesis aims at investigating the different possibilities of measuring indicators of socio-economic status at the household's level. These indicators should be able to take account of the dimensions of uncertainty and risk, thus catching the ability of people of coping with negative economic shocks. The construction of such indicators asset-based is focused on the Albanian context.
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RICERCHE SU TALUNI INDICATORI DI TIPO BIOCHIMICO FISIOLOGICO ATTI A VALIDARE I MODELLI DI VALUTAZIONE DEL BENESSERE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA LATTE / Researches on some biochemical and physiological markers to validate the models of animal welfare assessement in dairy cows farms.

CARE', SARA 22 April 2010 (has links)
La valutazione oggettiva del benessere negli allevamenti di bovine da latte, risulta peraltro molto complessa e controversa. I principali problemi riguardano la scelta degli indicatori da utilizzare nel modello e l’aggregazione dei risultati ottenuti con ciascun indicatore in un punteggio globale che sia espressione del benessere reale. Alla luce di queste considerazioni, è evidente che un modello applicativo di valutazione del benessere necessita di una validazione scientifica. I nostri risultati hanno mostrato che sono soprattutto i valori di fruttosamina riscontrati fra la 3a e la 5a settimana di lattazione quelli che maggiormente riflettono la glicemia media delle settimane precedenti, quindi l’entità del deficit energetico e della riduzione delle condizioni nutrizionali degli animali Nella valutazione del benessere animale un altro aspetto fondamentale è rappresentato dall’individuazione di un eventuale status di stress cronico, ricorrendo ad esempio alla cortisolemia plasmatica. Tra gli indicatori di tipo fisiologico che sono sembrati molto importanti per la validazione dei modelli di valutazione del benessere animale, troviamo i parametri relativi a fatti infettivo-infiammatori (proteine positive della fase acuta, tra cui si ricordano l’aptoglobina e la ceruloplasmina, e quelle negative, specialmente le albumine e il colesterolo). Viceversa, l’utilizzo contemporaneo di una serie di indicatori di tipo biochimico-fisiologico, potrebbe fornire indicazioni per una valutazione più completa dei diversi aspetti del benessere. Ciò al fine di accertare se i suddetti parametri possano fungere da indicatori “assoluti” per ottenere indicazioni più oggettive delle reali condizioni di benessere/malessere degli animali allevati, costituendo pertanto un valido “riferimento” per i modelli di campo. Le informazioni prodotte con questo tipo di analisi possono fornire utili indicazioni sia in termini teorici di validazione del benessere (soprattutto per meglio precisare i vari aspetti che lo compongono e che confluiscono nel benessere globale) e sia in termini applicativi di miglior ridefinizione dei pesi relativi con cui aggregare i diversi aspetti del benessere nel modello di campo. Altri parametri fisiologici utilizzati come riferimento, e risultati molto importanti, sono il cortisolo e la fruttosamina. In particolare, i risultati ottenuti con questo approccio multivariato, applicato ai parametri biochimico-fisiologici hanno mostrato un parziale accordo fra la valutazione del benessere ottenuta con il modello SDIB. / The objective assessment of lactating dairy cows welfare is complex and controversial. The main concerns are the choice of the model indicators and the aggregation of obtained results in a global score that represents the effective welfare. According to these considerations, the animal welfare determination needs a scientific validation. Our results shows that the value of fructosamine between the third and fifth week in lactation strongly reflects the average blood glucose in the previous weeks, therefore it shows the energetic deficit and the low nutritional status. The determination of chronic stress is also fundamental to determine the animal welfare, it can be measured by the plasmatic cortisolemic value. Some indicators of inflammators-infective stress, such as the positive proteins of acute phase (aptoglobins and ceruloplasmin) and the negative ones (albumins and cholesterol) are some of the best physiological indicators capable of validating the determination of animal welfare. On the contrary, the contemporary utilisation of different biochemical-physiological indicators could give more comprehensive determination of animal welfare. The latter could be used as “absolute” indicators to obtain more objective indications of the real conditions of breeding animals' welfare, therefore, being a valid “reference” for field models. These kind of analysis can give useful theorical indication to validate the welfare (above all considering the global view of it), and also in practical applications capable of defining the relative scores aggregating several aspects of welfare in field models. Also cortisol and fructosamine are very important physiological indicators. Particularly, the results obtained by this multivariate approach, which was applied to biochemical and physiological parameters, showed partial agreement between the welfare evaluation by SDIB model.
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LIFE SKILLS E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ITALIA E ROMANIA: MODELLI DI INTERVENTO A CONFRONTO

TINGIRE, MIRELA 04 July 2017 (has links)
Evidenze scientifiche rivelano che gli stili di vita adottati dalle persone influiscono sulla propria salute determinando, nel tempo, alcune tra le maggiori cause di morte che colpiscono la nostra società. Queste condotte, spesso maturate in giovane età, comprendono il consumo di tabacco, di sostanze psicotrope, di alcol, un’alimentazione poco salutare, un’attività fisica e comportamenti sessuali inadeguati. In questo scenario, emerge il bisogno di sviluppare e promuovere nuove abilità, come ad esempio le life skills, in grado di equipaggiare le giovani generazioni per poter affrontare meglio le situazioni particolari di vita. Nel 2015, il Rapporto Unesco Education for All. Global Monitoring Report ribadisce l’importanza di “garantire che le esigenze di apprendimento di tutti i giovani e gli adulti vengano soddisfatte attraverso un equo accesso ad adeguati programmi di apprendimento e di sviluppo delle life skills”. L’Agenda post 2015 intitolata Trasformare il nostro mondo: Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile esprime la necessità di “assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” e “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”. Tuttavia, l’approccio più comune usato per molti anni per prevenire il consumo di sostanze tra i giovani, era basato sull’informazione, sull’intimidazione e sulla paura. La valutazione di queste strategie si era rivelata inefficace. Inoltre, mancavano le evidenze scientifiche per verificarne l’efficacia. Risulta quindi necessario trovare strategie e modelli adatti per promuovere le abilità di vita che riescano a modificare i comportamenti a rischio. In questo scenario, la ricerca indaga le modalità con le quali i modelli basati sul potenziamento delle life skills vengono adattati e impiegati nei contesti scolastici della Lombardia e Romania; approfondisce le modalità di impiego di alcuni programmi di prevenzione, promozione ed educazione alla salute basati sulle life skills e ritenuti particolarmente significativi, per farne emergere particolarità, differenze, criticità e potenzialità. I programmi selezionati e analizzati sono: LifeSkills Training Program e Unplugged per il contesto italiano e il “Programma Nazionale di Educazione alla Salute” e “Necenzurat” (Incesurato) per il contesto rumeno. / Scientific findings reveal that the lifestyles adopted by people influence their health leading, over time, to some of the major causes of death that affect our society. These behaviors, often gained at a young age, include the consumption of tobacco, alcohol, drugs, an unhealthy diet, improper physical activity and sexual behaviors. In this scenario, the need to develop and promote new skills able to equip the younger generation in order to better face the special situations of life, emerges. The Unesco Education for All. Global Monitoring Report1 reiterated the importance of "ensuring that the learning needs of all children and adults are met through a fair access to appropriate learning and life skills development programmes". The document Transforming our world: The 2030 Agenda for Sustainable Development expressed the need to "ensure the health and wellbeing for all and for all ages" and to "provide quality education, fair and inclusive growth and learning opportunity for all." However, the most common approach used for many years to prevent drug use among children, was based on information, intimidation and fear. The assessment of these strategies has proved to be ineffective. Furthermore, it lacked of scientific evidences to prove its effectiveness. It is, therefore, necessary to find strategies suitable for promoting the life skills need to change risky behaviors. The research investigates the ways in which the models based on the development of life skills are adapted and employed in school settings in Lombardy and Romania; explores the use of some programs deemed especially significant, to bring out particularity, differences, challenges and potential. The programs are: LifeSkills Training Program and Unplugged for the Italian context and “The National program of health education" and "Necenzurat" for the Romanian context.
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CRESCITA UMANA E BENESSERE ORGANIZZATIVO NUOVE PROSPETTIVE DI PEDAGOGIA DEL LAVORO

ZINI, PAOLA 05 March 2012 (has links)
La ricerca si propone di delineare alcune proposte pedagogico-educative per il benessere organizzativo. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario rilevare i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, rintracciando le trasformazioni che accomunano tra loro i diversi paesi europei. Inoltre, al fine di ricuperare uno sguardo pedagogico sul lavoro, è stata effettuata una riflessione, movendo dai classici della pedagogia per mettere in luce alcune categorie che risultano essere ancora attuali per leggere il lavoro. La ricerca si avvale dei risultati emersi da tre analisi di caso svolte con imprese eccellenti ubicate nella provincia di Brescia e fortemente impegnate a sempre più migliorare la relazione con i loro stakeholder interni ed esterni. / The research’s aim is to give some educational proposals in order to improve the well being at work. In order to achieve this aim, it has been detected how the world of work is changing. However, to be able to look the work from a pedagogical point of view, I have made a reflection studying the education’s classical authors, in order to find some categories, that are useful to understand the work. For this research I have made 3 case studies in excellent companies in Brescia, engaged to improve the relations with their internal and external stakeholders.
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Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile / Essays on Poverty, Inequality and Well-Being in Brazil

SALARDI, PAOLA 08 May 2008 (has links)
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute . / This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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SVILUPPO DELL'INDICE DI BENESSERE SDIB PER BOVINE DA LATTE FINALIZZATO ALL'OTTIMIZZAZIONE DEGLI ALLEVAMENTI / Development of the welfare model “SDIB” to optimize dairy cows livestock

PREMI, MICHELE 16 December 2019 (has links)
Dalla panoramica dei sistemi di valutazione del Benessere Animale (BA) si evince che si basa su molteplici indicatori diretti ed indiretti, ma per tutti i sistemi esaminati non vi è mai la possibilità di confermare la stima di benessere con metodi di riferimento oggettivi ed indipendenti. Inoltre, i vari sistemi, pur volendo stimare un dato oggettivo del BA, rispondono a specifiche categorie sociali: opinione pubblica (es. Welfare Quality), politica amministrativa (es. IBA), allevatori (es. FARM, IBS e SDIB), consumatori (FARM, Welfare Quality). Un sistema realmente olistico al momento non esiste, in quanto in relazione all’esigenza principale che deve soddisfare, si tende a semplificare la valutazione omettendo alcuni aspetti significativi. Lo scopo generale di questa attività di ricerca è stato quello di evolvere un sistema di valutazione del BA (modello SDIB) realizzato presso il Dipartimento DIANA di Piacenza, rivolto agli allevamenti in prima istanza, quale strumento di innovazione dell’impresa zootecnica, ma nel pieno rispetto delle normative, della sensibilità sociale e delle istanze etiche. L’obiettivo principale è stato quello di sviluppare un software, denominato IDEAL, dedicato al modello di valutazione SDIB. È stata valutata l’eventuale ridondanza degli indicatori di benessere inclusi nel modello, entro una adeguata popolazione di allevamenti della pianura padana e dello stato dell’Oregon. Inoltre, SDIB ha mostrato incoraggianti risultati circa il suo utilizzo come strumento di valutazione di fattori sovra-aziendali, sono infatti state eseguite valutazioni in gruppi di allevamenti caratterizzati da differenze produttive, e gestionali (es. sistema biologico vs convenzionale; adesione al disciplinare del Grana Padano vs Parmigiano Reggiano; sistema padano vs sistema Oregon) per valutare l’eventuale incidenza sul livello di BA. Applicando questa metodologia l’investigazione di tali fattori esula dalle mode del momento; al contrario, privilegia la risposta degli animali per tali fattori. Nei confronti eseguiti, è stata riscontrata per tutti i gruppi di aziende una elevata variabilità relativa al livello di BA, dimostrando come disciplinari o sistemi di allevamento diversi, non siano da soli, sufficienti a garantire un ottimale livello di BA. Un secondo obiettivo del progetto si è concentrato sullo studio di valori di riferimento ematici nelle varie fasi di lattazione, per fornire una maggiore oggettività ai sistemi di valutazione del BA con dati indipendenti. Pertanto, si sono eseguiti prelievi ematici nelle categorie di allevamento più rappresentative delle bovine durante il ciclo produttivo (asciutta, immediato post-parto, fine del primo mese di lattazione e lattazione avanzata) appartenenti ad allevamenti con un buon livello di benessere in tutti i cluster di SDIB, una adeguata alimentazione in tutte le fasi ed ottimi standard di strutture ed attrezzature, con lo scopo di identificare i livelli di riferimento di vari indicatori fisiologici. Per le 4 fasi sono pertanto stati individuati nuovi range di riferimento che potranno essere usati per validare i vari sistemi di valutazione del BA. / The overview of Animal Welfare (AW) assessment systems shows that it is based on multiple direct and indirect indicators, but for all systems examined, there is never the possibility of confirming the welfare estimate with objective and independent reference methods. Even though the various systems want to estimate an objective data of animal welfare, they respond to specific social categories: public opinion (e.g., Welfare Quality), administrative policy (e.g., IBA), breeders (e.g., FARM, IBS and SDIB), consumers (FARM, Welfare Quality). At the moment, there is no truly holistic system; in relation to the main need to satisfy, there is a tendency to simplify the evaluation by omitting some significant aspects. The general aim of this research activity was to evolve an animal welfare evaluation system (SDIB model), that has been carried out at the DIANA Department of Piacenza. Firstly, this system is suggested for farms as a tool for innovation of the livestock enterprise, but in full compliance with the regulations, social sensitivity, and ethical requirements. The main objective was to develop a software, called IDEAL, dedicated to the SDIB evaluation model. The possible redundancy of the welfare indicators included in the model was evaluated within an adequate population of farms in the Po Valley and in the State of Oregon. In addition, SDIB has shown encouraging results about its use as a tool for the evaluation of extra company factors. In fact, some evaluations have been carried out in groups of farms characterized by differences in production and management (e.g., biological system vs. conventional, adherence to Grana Padano Disciplinary vs. Parmigiano Reggiano Disciplinary, Po Valley system vs. Oregon system) to assess the possible impact on the level of AW. Applying this methodology, the investigation of these factors goes beyond the current trends. On the contrary, it favors the animals' response to these factors. With regard to the comparisons carried out, a high variability relative to the level of animal welfare has been found for all groups of farms, demonstrating how different disciplines or farming systems are not sufficient to ensure an optimal level of AW, if not related to something else. A second objective of the project was to study blood reference values at the various stages of lactation in order to provide greater objectivity to the AW assessment systems with independent data. Therefore, blood samples were taken from the most representative categories of cows during the production cycle (dry, immediate post-partum, end of the first month of lactation and advanced lactation) belonging to herds with a good level of welfare in all SDIB clusters, adequate feeding at all stages and excellent standards of facilities and equipment, with the aim of identifying the reference levels of various physiological indicators. For the 4 phases, new reference ranges have been identified, and they can be used to validate the various assessment systems of the AW.
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IDENTITA' ETNICA E BENESSERE DI ADOLESCENTI E GIOVANI ADULTI IN ADOZIONE INTERNAZIONALE

FERRARI, LAURA 21 February 2012 (has links)
La tesi si focalizza sui processi di costruzione dell’identità in adolescenti e giovani adulti in adozione internazionale analizzandone l’influenza sul benessere. L’approccio quantitativo e l’assunzione di una prospettiva familiare caratterizzano l’impianto di ricerca dei quattro studi che compongono questa ricerca. Il primo studio tratteggia un quadro della famiglia adottiva di fronte all’adolescenza dei figli adottivi prendendone esaminandone dimensioni specifiche a livello individuale, relazionale e sociale. Il secondo studio identifica una tipologia identitaria di adottati alla luce dei pattern di identificazione etnica e nazionale che discrimina rispetto alla qualità della relazione familiare, benessere e motivazioni identitarie dell’adottato. Il terzo studio evidenzia l’influenza di alcune variabili familiari e sociali sui processi identitari degli adottati ed analizza come i diversi esiti identitari siano legati al benessere. Il quarto studio si focalizza sulla socializzazione culturale e la percezione di discriminazione quali predittori della costruzione dell’identità etnica in Italia e negli U.S.A, mettendo in evidenza aspetti comuni e differenze culturali specifiche. Dai risultati emerge che il legame tra il benessere e la capacità di confrontarsi con la duplice appartenenza al proprio gruppo etnico e al nuovo contesto sociale di appartenenza. I genitori assumono un ruolo fondamentale nel sostenere tale processo tramite le strategie di socializzazione culturale. / This work is focused on the identity process among adolescents and young adults internationally adopted and their well-being. The four studies that compose this dissertation are characterize by the quantitative approach and the assumption of a family perspective. The first study explore well-being, ethnic identity, family relations and the perception of social context among adoptees and their parents. The second study identifies a type of identity of adoptees for different patterns of ethnic identification and national. The type of adoptees shows differences with respect to the quality of family relations, well-being and multiple motives on identity construction. The third study develops a model of the explanatory factors determining the adoptees well-being; it confirms the influence of some family and social variables on identity processes and assess whether adoptees’ identity is related to psychosocial well-being. The fourth study is focused on the perception of cultural socialization and discrimination as predictors of ethnic identity in Italy and the USA, highlighting common aspects and specific cultural differences. The results show that family relations and the degree of integration between two cultural identities are important protective factors for psychosocial adjustment and well-being of adoptees. Parents play a vital role in supporting this process through cultural socialization strategies.
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HEALTH SYSTEM REFORMS AND MEDICAL POVERTY TRAP IN RURAL CHINA

HAN, WEI 09 March 2012 (has links)
La tesi si compone di tre capitoli. Il primo capitolo è una rassegna critica che intende spiegare come mai la riforma del sistema sanitario in Cina non funziona come ci si aspettava. Comparando il caso cinese con le con le riforme avvenute in Messico e Vietnam, vengono individuate alcune ragioni metodologiche sia di policy design che di valutazione d’impatto. Il secondo capitolo propone una fusione tra la letteratura sulla spesa medica e la letteratura inerente alla misurazione multidimensionale della povertà. Viene così analizzato l’impatto della spesa medica non-rimborsabile sul benessere generale. Il nostro studio suggerisce che, nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo, specialmente lì dove il sistema sanitario è agli esordi, le famiglie tendono ad essere messe in condizione di povertà più per colpa di problematiche legate agli aspetti sanitari che per una vera e propria scarsità monetaria. Ne segue che il design e le valutazioni delle politiche di welfare dovrebbero avere un respiro più ampio e non focalizzarsi soltanto sulla povertà in termini di reddito. L’ultimo capitolo è un tentativo di valutare gli impatti di un esperimento sociale ‘block-randomized’ in Cina. E’ stata utilizzata la metodologia Difference-in-Difference per stimare l’average treatment effect con un insieme di variabili relative alle spese mediche non-rimborsabili. I risultati dimostrano come i poveri possano beneficiare di più da questo tipo di interventi. / The thesis consists three chapters. The first one, a critical review, aims at explaining why health care system reform in China does not work as expected. By comparing the case of China with the cases of Mexico and Vietnam, we try to find the explanation from the policy design and evaluation methodology. The second chapter proposes to combine catastrophic health expenditure literature with multidimensional poverty literature to analyze the impact of out-of-pocket health expenditure on overall well-being. Our study suggests that, in the rural area of developing countries, especially where health care system is in its infancy, households may be driven into poverty by health-related deprivation more than monetary deprivation. Therefore, policy-makers should evaluate and design welfare policy from a broader perspective other than only focusing on addressing the monetary poverty. The last chapter attempts to evaluate the impacts of a block-randomized social experiment in rural China, which implemented the provider payment intervention on outpatient services. Difference-in-difference methods are employed to estimate the average treatment effect with a set of outcome variables related to out-of-pocket health expenditure. We find that the poor may benefit more from the interventions.
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BENESSERE E DISAGIO PSICHICO DEI PARTNER NELLA TRANSIZIONE ALLA GENITORIALITA'. DIFFERENTI PROSPETTIVE DI ANALISI / Couple’s well-being and distress in the transition to parenthood. A multi-method approach

NOVELLI, MARGHERITA 17 March 2014 (has links)
La transizione alla genitorialità è da sempre considerato un periodo di criticità per la coppia, questo processo ha inizio già nella fase della gravidanza, in cui il rapporto a due comincia a modificarsi in direzione triangolare, rompendo l’originaria struttura diadica. E’ tuttavia importante che il processo di riorganizzazione della relazione, necessario all’acquisizione del ruolo genitoriale, salvaguardi gli aspetti coniugali, oltre ad includere quelli genitoriali: molte coppie, faticano ad alimentare o dimenticano lo spazio della coniugalità. In termini più generali, per quanto i partner possano essere consapevoli della necessità di far fronte ai cambiamenti, spesso risultano impreparati e, a volte, poco adattabili. In tal senso il periodo perinatale può essere vissuto come un evento potenzialmente molto stressante. Tale progetto si pone l’obiettivo di studiare i possibili percorsi della transizione alla genitorialità focalizzandosi sul benessere/malessere psicologico dei partner in relazione alla loro percezione della qualità della relazione di coppia. I risultati evidenziano differenti traiettorie di benessere/malessere psicologico nel periodo perinatale e una relazione tra la condizione psicologica dei partner e la loro percezione della qualità della relazione di coppia. / In the psychological literature the transition to parenthood has been always considered a critical period for the couples. This process should begin during the pregnancy, the period during which the couple’s relationship should develops from the original dyadic structure to a new triangular structure. It must be underlyned the importance of the process of “renovation” of the relationship. This process includes the acquisition of the parental role and protects relavant marital and parental aspects such as the feeding of the marital relationship. Despite couples’ awerness of the importance to cope with the changes that the transition entails, often result unprepared. In this sense the perinatal period can be seen as a potentially stressfull event. This dissertation aims to study the possible paths of transition to parenthood focusing on partener’s psychological well-being and distress in relation to their perception of the quality of the couple’s relationship. The results show different trajectories of psychological well-being and distress in the perinatal period and a relation between the couples’ psychological condition and their perception of the quality of couple’s relationship.
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L'EREDITA' EDUCATIVA DI EXPO 2015. PEDAGOGIA DELL'AMBIENTE, ALIMENTAZIONE, ECOLOGIA INTEGRALE

GIOVANAZZI, TERESA 04 July 2017 (has links)
La ricerca si propone di esplorare e approfondire secondo una prospettiva pedagogica la tematica alimentare, traendo spunto dalla molteplicità delle sollecitazioni offerte dall’esposizione universale Feeding the Planet, Energy for Life, in stretta connessione con la Lettera Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. La riflessione pedagogica è chiamata ad offrire un’interpretazione complessa del rapporto tra visioni antropologiche ed emergenze educative per elaborare nuove reti di conoscenza e azione nella prospettiva del bene comune e della sostenibilità della vita. Educazione, ricerca e formazione rappresentano strumenti significativi per garantire l’equità e il riconoscimento del diritto fondamentale a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per l’intera umanità. Il principale obiettivo della ricerca è di individuare l’eredità educativa di Expo 2015 di fronte alle sfide alimentari del pianeta, attraverso un approccio sistemico ai problemi sociali, culturali, economici e ambientali. La tesi offre una recensione critica di contributi peculiari sulla cultura alimentare tra tradizione e innovazione, per generare prospettive euristiche nel segno dello sviluppo umano tra passato e futuro. Emblematica è l’esigenza di educare al “benessere sostenibile” per promuovere la qualità della vita e diffondere best practices di alimentazione in ambito familiare, scolastico e delle comunità su scala locale e globale, nell’orizzonte della sostenibilità. Una “pedagogia del benessere” raccoglie la sfida di individuare e “progettare” competenze alimentari, nell’epoca del diritto al cibo tra cura educativa e ecologia integrale, tra stili di vita e custodia del creato. / The research intends to explore and analyze nutrition from a pedagogical point of view, inspired by the universal exposition Feeding the Planet, Energy for Life, in close connection with the Encyclical Letter of Pope Francis, Laudato si'. Pedagogical research offers a complex interpretation of the relationship between anthropological concepts and educational challenges to develop new networks of knowledge and action in the prospect of the common good and sustainability of life. Education, research and training are important tools to ensure equity and the recognition of the fundamental right to healthy, safe and sufficient nutrition for the entire humanity. The main aim of the research is to identify the educational heritage of Expo 2015 in face of the food challenges of the planet through a systemic approach to social, cultural, economic and environmental issues. The thesis offers a critical review of peculiar contributions to food culture between tradition and innovation, to generate heuristic prospects for human development between past and future. The need to educate “sustainable well-being” to promote quality of life and to disseminate best practices of nutrition in family, school and community on a local and global scale is emblematic. A “pedagogy of well-being” raises the challenge of identifying and "designing" food skills in an era of the “right to food”: in educational care and integral ecology, lifestyles and environmental protection.

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