Spelling suggestions: "subject:"clinica"" "subject:"glinica""
111 |
Sindrome vestibolare nel cane e nel gatto: valutazione clinica e tomograficaBiserni, Roberta <1965> 04 May 2007 (has links)
No description available.
|
112 |
I markers cardiaci nello studio delle aritmie del cavalloCandini, Daniela <1977> 04 May 2007 (has links)
No description available.
|
113 |
Rilevanza prognostica di marker di angiogenesi in corso di malattie linfoproliferative nella specie caninaAgnoli, Chiara <1977> 18 May 2007 (has links)
No description available.
|
114 |
Prevalenza della peste dei piccoli ruminanti (PPR) in PuntlandSheikh, Mohamed Nur Abdullahi <1954> 24 April 2007 (has links)
No description available.
|
115 |
Diagnosi e prognosi molecolare nel linfoma caninoCalzolari, Claudia <1976> 18 May 2007 (has links)
No description available.
|
116 |
McMaster Model of Family Functioning: adattamento alla realtà italiana, implicazioni cliniche e di ricercaFabbri, Stefania <1973> 07 May 2007 (has links)
Il presente lavoro comincia con una descrizione dettagliata del “McMaster
Model of Family Functionig” (MMFF), modello che al suo interno integra una
teoria multidimensionale sul funzionamento familiare, diversi strumenti di
auto ed etero valutazione e chiare indicazioni terapeutiche racchiuse
all’interno della “Problem Centered System Therapy of the Family” (PCSTF).
Grazie alla sua completezza il Modello fornisce ai clinici metodi coerenti,
pratici ed empiricamente validi per valutare e trattare le famiglie, essi inoltre,
sono stati formulati in modo da essere adattabili a differenti setting clinici e di
ricerca, applicabili ad un’ampia gamma di problematiche e verificabili
empiricamente.
Obiettivo finale della presente ricerca è stato quello di porre le basi per
l’esportazione del MMFF in Italia e poter quindi procedere alla sua
applicazione in ambito clinico.
La ricerca è cominciata alla Brown University con la traduzione dall’inglese
all’italiano del Family Assessment Device (FAD), uno degli strumenti di
autovalutazione compresi nel MMFF, ed è in seguito continuata con la
validazione del suddetto strumento in un campione di 317 soggetti
appartenenti alla popolazione generale italiana. Il FAD si è dimostrato uno
strumento valido ed affidabile, in grado quindi di fornire valutazioni stabili e
coerenti anche nella sua versione italiana.
Il passo successivo è stato caratterizzato dalla somministrazione di FAD,
Symptom Questionnaire (SQ) e delle Psychological Well-Being scales (PWB)
a 289 soggetti reclutati nella popolazione generale. In accordo con il modello
bipsicosociale che vede l’ambiente familiare come il più immediato gruppo di
influenza psicosociale dello stato di benessere o malessere dell’individuo, i
nostri dati confermano una stretta relazione tra scarso funzionamento
familiare, spesso espresso attraverso difficoltà di comunicazione, di problem
solving e scarso coinvolgimento affettivo e distress psicologico esperito con
sintomi depressivi, ansiogeni ed ostilità. I nostri dati sottoliano inoltre come
un funzionamento familiare positivo sia altamente correlato ad elevati livelli di
benessere psicologico.
Obiettivo della parte finale del lavoro ed anche il più importante, è stato quello
di esplorare l’efficacia della Problem Centered Systems Therapy of the Family
nella gestione della perdita di efficacia degli antidepressivi nel trattamento
della depressione ricorrente. 20 soggetti con diagnosi di depressione maggiore
ricorrente secondo il DSM-IV sono stati randomizzati a due diverse condizioni
di trattamento: 1) aumento del dosaggio dell’antidepressivo e clinical
management, oppure 2) mantenimento dello stesso dosaggio di antidepressivo
e PCSTF. I dati di questo studio mettono in evidenza come, nel breve termine,
PCSTF e farmacoterapia sono ugualmente efficaci nel ridurre la
sintomatologia depressiva. Diversamente, ad un follow-up di 12 mesi, la
PCSTF si è dimostrata altamente superiore all’aumento del farmaco ner
prevenire le ricadute. Nel gruppo sottoposto all’aumento del farmaco infatti
ben 6 soggetti su 7 ricadono entro l’anno. Nel gruppo assegnato a terapia
familiare invece solo 1 soggetto su 7 ricade. Questi risultati sono in linea con i
dati della letteratura che sottolineano l’elevata probabilità di una seconda
ricaduta dopo l’aumento dell’antidepressivo all’interno di una farmacoterapia
di mantenimento e suggeriscono l’efficacia dell’utilizzo di strategie
psicoterapiche nella prevenzione della ricaduta in pazienti con depressione
ricorrente.
|
117 |
The impact of cardiac rehabilitation on lifestyles, psychological correlates and the clinical course of cardiac disease / L’impatto della riabilitazione cardiologica su stili di vita, correlati psicologici e decorso clinico della malattia cardiacaGostoli, Sara <1982> 15 April 2013 (has links)
Objectives: The aim of this research was to evaluate the impact of Cardiac Rehabilitation (CR) on risky lifestyles, quality of life, psychopathology, psychological distress and well-being, considering the potential moderating role of depression, anxiety and psychosomatic syndromes on lifestyles modification. The influence of CR on cardiac morbidity and mortality was also evaluated.
Methods: The experimental group (N=108), undergoing CR, was compared to a control group (N=85) of patients affected by cardiovascular diseases, not undergoing CR, at baseline and at 1-month, 6- and 12-months follow-ups. The assessment included: the Structured Clinical Interview for DSM-IV, the structured interview based on Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR), GOSPEL questionnaire on lifestyles, Pittsburgh Sleep Quality Index, Morisky Medication Adherence Scale, MOS 36-Item Short Form Health Survey, Symptom Questionnaire, Psychological Well-Being Scale and 14-items Type D Scale.
Results: Compared to the control group, CR was associated to: maintenance of the level of physical activity, improvement of correct dietary behaviors and stress management, enhancement of quality of life and sleep; reduction of the most frequently observed psychiatric diagnoses and psychosomatic syndromes at baseline. On the contrary, CR was not found to be associated with: healthy dietary habits, weight loss and improvement on medications adherence. In addition, there were no relevant effects on sub-clinical psychological distress and well-being, except for personal growth and purpose in life (PWB). Also, CR did not seem to play a protective role against cardiac recurrences. The presence of psychosomatic syndromes and depressive disorders was a mediating factor on the modification of specific lifestyles.
Conclusions: The findings highlight the need of a psychosomatic assessment and an evaluation of psychological sub-clinical symptomatology in cardiac rehabilitation, in order to identify and address specific factors potentially associated with the clinical course of the heart disease. / Obiettivi: Lo scopo della presente tesi di dottorato è stato valutare l’impatto della Riabilitazione Cardiologica (RC) sulla modificazione di stili di vita, qualità di vita, psicopatologia, distress e benessere psicologico, considerando il possibile effetto moderatore di disturbi depressivi, ansiosi e sindromi psicosomatiche sul cambiamento degli stili di vita. È stata inoltre valutata l’influenza della RC su morbilità e mortalità cardiaca.
Metodi: Il gruppo sperimentale (N=108), sottoposto a RC, è stato confrontato con un gruppo di controllo (N=85), composto da pazienti cardiopatici non sottoposti a RC, sia alla baseline che a 1 mese, 6 e 12 mesi. L’assessment ha incluso: la Structured Clinical Interview for DSM-IV, l’intervista strutturata basata sui Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR), il questionario GOSPEL sugli stili di vita, il Pittsburgh Sleep Quality Index, la Morisky Medication Adherence Scale, il MOS 36-Item Short Form Health Survey, il Symptom Questionnaire, la Psychological Well-Being Scale e la 14-items Type D Scale.
Risultati: La RC, rispetto alla condizione di controllo, è risultata associata a: mantenimento dei livelli di attività fisica, aumento dei comportamenti alimentari corretti e della capacità di gestione dello stress, miglioramento della qualità di vita e del sonno; diminuzione delle diagnosi psichiatriche e psicosomatiche più frequentemente riscontrate alla baseline. Al contrario, non è risultata associata a: stile alimentare sano, perdita di peso e miglioramento dell’aderenza farmacologica. Inoltre, non sono stati riscontrati effetti rilevanti riguardo a benessere e distress psicologico sub-clinico, fatta eccezione per la crescita personale e lo scopo nella vita (PWB). La RC non ha inoltre svolto un ruolo protettivo sul decorso clinico. La presenza di sindromi psicosomatiche e disturbi depressivi ha influenzato l’andamento di specifici stili di vita.
Conclusioni: I risultati evidenziano l’importanza di una valutazione psicologica integrata in riabilitazione cardiologica, allo scopo di identificare e gestire fattori potenzialmente associati al decorso clinico della patologia cardiaca.
|
118 |
Correlati psicologici dell'esito clinico nel trapianto cardiaco: uno studio longitudinale, prospetticoSirri, Laura <1978> 07 May 2007 (has links)
No description available.
|
119 |
Quadri clinici in situazioni di: acidosi metabolica, iper L-lattacidemia e iper D-lattacidemia sperimentalmente indotte nel vitello lattanteSconza, Sarah <1976> 18 May 2007 (has links)
No description available.
|
120 |
Aspetti radiografici della distribuzione dell'edema polmonare cardiogeno nel cane: ipotesi eziopatogeniche ed osservazioni personaliPivetta, Mauro <1977> 26 May 2008 (has links)
No description available.
|
Page generated in 0.0365 seconds