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ARCHEOLOGIA URBANA A LECCE. LE TRASFORMAZIONI DELLA CITTA' DALL'ETA' DEL FERRO ALL'ETA' TARDOROMANAPOLITO, CATERINA 16 April 2010 (has links)
La ricerca s’inserisce nel quadro delle attività promosse dall’Università del Salento all’interno del Progetto “Lecce Sotterranea”, un’iniziativa nata nel 2000 che mira a sviluppare a Lecce le moderne prospettive dell’Archeologia Urbana. La stretta collaborazione avviata fra Università, Comune e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ha portato negli anni 2000-2009 alla realizzazione di numerosi scavi archeologici all’interno del centro storico.
Questi interventi hanno evidenziato la ricchezza stratigrafica del sottosuolo leccese portando alla luce nuovi e significativi elementi per la ricostruzione della topografia della città e delle trasformazioni che ne hanno definito la fisionomia attuale.
Il lavoro di ricerca è basato principalmente sull’analisi e lo studio di dati ancora inediti che, sommati ai numerosi ritrovamenti effettuati a partire dalla fine dell’Ottocento, spesso occasionali o avulsi dal contesto di provenienza, hanno permesso di pervenire ad una lettura diacronica delle fasi della città di Lecce compresa tra l’Età del Ferro e l’Età moderna.
Il progetto di ricerca ha previsto lo studio analitico e contestuale di tutte le evidenze rinvenute fino ad oggi. Sono stati presi in esame, inoltre, tutti i cantieri urbani attivati nell’ambito del Progetto Lecce Sotterranea illustrando i dati emersi secondo una suddivisione in periodi e fasi cronologiche.
L’utilizzo della tecnologia GIS ha permesso di gestire agevolmente la grande mole di dati recuperata negli ultimi anni e di creare una base cartografica informatizzata diacronica che comprende la sistematica localizzazione di tutte le evidenze acquisite fino ad oggi.
Questa cartografia costituisce una griglia critica sulla quale posizionare ed elaborare tutti gli scavi futuri.
All’interno della Piattaforma GIS di Lecce confluisce il GIS di scavo di Palazzo Vernazza, un grande archivio dati facilmente interrogabile ed in futuro consultabile attraverso il web.
Sono stati individuati complessivamente IX periodi più ampi, corrispondenti alle grandi trasformazioni che hanno interessato l’area di indagine che coprono un arco cronologico che va dall’Età del Ferro a quella moderna.
L’analisi contestuale di tutti i dati editi e di quelli inediti ha permesso una organica rilettura della ricostruzione urbanistica e topografica della città, permettendo di cogliere le sue trasformazioni, le continuità e le cesure avvenute durante i secoli che hanno contribuito a modellare il paesaggio urbano attuale.
Il recupero di tutta la documentazione edita e di tutti i dati pregressi ha consentito, inoltre, la realizzazione di una Carta Archeologica dei rinvenimenti per la città di Lecce, al momento inesistente. Il dato grafico, rappresentato attraverso una simbologia che permette di visualizzarne il grado di affidabilità, è corredato da schede descrittive che compendiano le informazioni visualizzate nella Carta.
La cartografia archeologica della città permetterà una corretta valutazione delle sue risorse archeologiche e sarà utilizzabile oltre che in ambito scientifico (ricerche archeologiche e storiche) anche in quello amministrativo (programmazione degli interventi, protezione del patrimonio). / Urban archaeology Lecce
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L'artigianato metallurgico nella Cisalpina romana: i casi di Milano e Verona. Aspetti insediativi e tecnologiciGRASSI, ELISA MARIA 03 April 2009 (has links)
Analisi di due siti di lavorazione metallurgica in
altrettanti centri urbani della Cisalpina romana, Milano e Verona, contestualizzandoli nel
complesso delle conoscenze già acquisite relative alle attività di lavorazione dei metalli nelle due
città, a loro volta inserite nella più vasta problematica delle città dell’Italia Settentrionale.
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L'ISTRUZIONE SECONDARIA CLASSICA NELLA MILANO DELLA RESTAURAZIONE. PROFESSORI, STUDENTI, DISCIPLINE. (1814-1851)CHIERICHETTI, VALENTINA 05 March 2011 (has links)
La tesi si propone di ricostruire il passato di prestigiosi istituti scolastici milanesi inquadrandoli nella storia socio - culturale e pedagogica del tempo. Sono oggetto di studio i ginnasi di Brera, di Sant’Alessandro, di Santa Marta e i licei di Porta Nuova e di Sant’Alessandro. Il lavoro svolge un approfondimento sulla didattica applicata negli istituti, illustrando i programmi e i libri di testo in uso durante l’età della Restaurazione. La ricerca, inoltre, ricostruendo le carriere, traccia il profilo del corpo docente, e attraverso i registri scolastici analizza l’estrazione sociale, la provenienza geografica, l’età, la condotta e i risultati degli studenti. / The purpose of the thesis is to reconstruct the past of prestigious school institutes in Milan setting them in the social-cultural and educational history of their time. The grammar schools of Brera, St. Alessandro, St. Marta and the high schools of Porta Nuova and St. Alessandro are the subject of the rearch. The work shed lights on the didactics adopted in the institutes, on curricola and textbooks used during the Restoration. Moreover the research draws the teaching staff profile, reconstructs teachers’ career and, through the school registers, analyzes the social extraction, the place of birth, the age, the school behaviour and results of the students.
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The Scuola Dei Mercanti: Social Networking and Marital Mobility in Sixteenth-Century VeniceErwin, Rachel D 01 August 2010 (has links)
Renaissance marriage is a much-studied subject, yet little attention has been given to the influence of marital practice on the civic affairs of confraternities. By considering the decisions of the Venetian Scuola dei Mercanti confraternity through the lens of Venetian marriage practice, I demonstrate how the Mercanti employed a multi-alignment advancement strategy in a manner similar to that employed by marriage partners seeking upward social mobility. Specifically, I argue that the Mercanti’s maneuvers were carried out for the purpose of transforming itself from a scuola piccolo to a scuola grande. Viewed from this perspective, the Mercanti’s artistic and architectural commissions appear as carefully executed maneuvers designed to elevate its social status. To demonstrate this thesis, I outline the Mercanti’s strategy of aligning with the neighboring Madonna dell’Orto church, the prominent architect Palladio and, especially, the older, established Scuola Grande della Misericordia.
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Gli immigrati come vittime di reati ordinari a Caserta e Napoli: uno studio esplorativo / IMMIGRANTS AS VICTIMS OF ORDINARY CRIME IN CASERTA AND NAPLES: AN EXPLORATORY STUDYCAPUANO, ROMOLO GIOVANNI 21 February 2011 (has links)
La tesi affronta il tema della vittimizzazione degli immigrati nelle province di Caserta e Napoli in Campania attraverso uno studio esplorativo realizzato attraverso la somministrazione di 73 interviste semi-strutturate a immigrati e 20 interviste semi-strutturate a informatori privilegiati. I risultati rivelano che gli immigrati subiscono un numero cospicuo di reati che spesso non sono denunciati alle forze dell’ordine per paura, ignoranza del sistema penale italiano e della lingua e per altri motivi. Il principale di questi, comunque, riguarda la condizione di irregolarità in cui versano molti immigrati che li rende cittadini di secondo ordine e che spesso li espone a sfruttamento sia da parte di italiani sia da parte di altri stranieri. In conclusione, viene suggerito un profilo di vulnerabilità che traccia le caratteristiche socio-demografiche che rendono più vulnerabili gli immigrati e sono avanzati dei suggerimenti tecnici e metodologici per ulteriori, più ambiziose ricerche sull’argomento, che rimane tuttora sostanzialmente inesplorato soprattutto in Italia. Sono anche avanzati suggerimenti di policy per ridurre la vulnerabilità degli immigrati e per rendere il sistema della giustizia e delle forze dell’ordine più friendly nei loro confronti. / The present thesis presents the results of a study conducted in a fringe area in criminology: immigrants as victims of ordinary crime. This topic has only recently begun to draw some interest at an international level, and promises to become a mainstream issue in contemporary society in view of the growing meaning large-scale migrations are acquiring. This work is exploratory in nature and focuses on a limited geographical area in Italy: the Campania region, in particular the town of Caserta and the city of Naples. The main goal is to explore the crimes suffered by immigrants in the above mentioned area. The work is organized into five chapters. The first and the second present a review of the existing literature on the subject and offer an explanation as to why it is still a marginal topic of study in contemporary criminology, while at the same time discussing the limitations of the current statistics and studies available on the subject. The third chapter describes the methodological steps employed to carry out the research. The fourth chapter presents the findings of the research. Finally, chapter five sketches out a vulnerability profile and proposes suggestions for further research and policy implications.
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Domenico Antonio Vaccaro SS. Concezione a Montecalvario : Studien zu einem Gesamtkunstwerk des neapolitanischen Barocchetto /Pisani, Salvatore, January 1994 (has links)
Texte remanié de: Diss.--Saarbrücken, 1992. / Bibliogr. p. 263-275. Index.
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Das venezianische Oratorium, 1750-1820 : einzigartiges Phänomen und musikdramatisches Experiment /Geyer, Helen, January 2005 (has links)
Diss.--Philosophie--Frankfurt, 1996/97--Johann Wolfgang von Goethe-Univ. / Bibliogr. p. 491-501.
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Der Freskenzyklus des Pellegrinaios in S. Maria della Scala zu Siena : Historienmalerei und Wirklichkeit in einem Hospital der Frührenaissance /Scharf, Friedhelm. January 2001 (has links)
Texte remanié de: Diss.--Kassel, 1995. / Bibliogr. p. 309-330. Notes bibliogr.
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Applicazioni informatiche allo studio delle fortificazioni di Trento e del relativo periodo storicoPinotti, Stefano <1972> 23 May 2008 (has links)
No description available.
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Musica come Scienza dell'uomo. I caratteri del sapere musicale nel Settecento britannicoSemi, Maria <1981> 28 May 2009 (has links)
The departure point of the present work is the idea
that in order to understand what music meant to British
society in the Eighteenth-Century an interdisciplinary
approach is necessary. Natural philosophy, moral
philosophy, musical treatises and histories of music: all these
sources concur both to the creation of a new idea about
what music and its ‘science’ are, and to question the place
which music ought to have in the realm of the Science of
Man.
The dissertation is divided into two sections. In the
first one we will take into account philosophical sources
(from John Locke, Joseph Addison and Lord Shaftesbury, to
Lord Kames and Adam Smith), and we will examine their
thoughts on music. In the second one we will deal with
musical sources (from the Treatise of Musick of Alexander
Malcom, to the Histories of Music of Charles Burney and John
Hawkins) in order to show their connection with the
philosophical literature before mentioned.
The main aim of the work it to show that the
development of specific philosophies of the human mind,
such as the ones of John Locke and David Hume, did
influence the way in which music was thought. Particularly
we will point out the case of Adam Smith’s interpretation of
instrumental music, which is heavily indebted to the
humeian model of the human mind.
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