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I vincoli di destinazione reale

Cicchetti, Agnese <1981> 04 May 2011 (has links)
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La tutela della proprietà intellettuale nella società delle informazioni

Wei, Xiao <1981> 04 May 2011 (has links)
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La responsabilità civile nelle attività sanitarie

Miriello, Cesare <1975> 16 January 2012 (has links)
La materia della responsabilità medico-sanitaria è stata interessata nell’ultimo decennio da significative innovazioni, innescate da diversi fattori, quali gli eccezionali progressi scientifici e tecnologici, l’influenza dei diritti stranieri e, in particolare, quello di fonte comunitaria. Tale fenomeno trascende il rapporto diretto medico-paziente e coinvolge la struttura sanitaria e la dimensione organizzativa della stessa. Sintomatica di tali innovazioni è la profonda evoluzione terminologica. Attualmente, infatti, si fa riferimento alla responsabilità medica o medico-sanitaria e non più alla responsabilità del medico, in quanto non può trascurarsi l’indispensabile apporto del personale infermieristico, delle ostetriche, degli assistenti sanitari e dei tecnici delle diverse branche della medicina. Si assiste, pertanto, ad un fenomeno di «spersonalizzazione» ed aggravamento della complessità dell’attività sanitaria: al trattamento propriamente diagnostico e terapeutico, si affiancano altre attività, di tipo informativo, alberghiero, assistenziale, così come nuove tipologie di trattamenti, quali la chirurgia estetica e ricostruttiva, il potenziamento fisico e muscolare, la sterilizzazione, la modificazione dei caratteri sessuali esterni. Ultimamente, poi, l’attenzione si è spostata sul destinatario dell’attività medica e, in particolar modo, sul consenso informato ai trattamenti sanitari e, soprattutto, alle modalità in cui lo stesso viene prestato. Al contempo, sono emersi aspetti di diritto costituzionale, attinenti alla tutela della persona, dei dati personali e sensibili, al diritto alla salute, concepito come diritto dell’essere umano in quanto tale, a prescindere dal requisito della cittadinanza, di diritto amministrativo, riguardanti l’organizzazione delle strutture sanitarie, di diritto penale e di deontologia professionale. All’incedere dei progressi scientifici e tecnologici raggiunti, tuttavia, corrisponde l’accanito desiderio di rivalsa in caso di fallimento delle cure e dei trattamenti o di esiti nefasti degli stessi, la quale ha condotto ad una sensibile accentuazione dei giudizi di responsabilità in campo medico. Basti pensare che, nell’ultimo decennio, i processi civili sono addirittura triplicati per il concatenarsi di molteplici concause: l’aumento delle patologie curate, l’evoluzione qualitativa dei mezzi di cura, la sensibilizzazione delle associazioni a difesa dei diritti del malato, l’allungamento della vita media dell’uomo, la pressione dei mass-media, la maggior consapevolezza dei propri diritti da parte del cittadino, la stessa evoluzione della responsabilità civile e delle sue funzioni. Ciò ha comportato, tra l’altro, un certo grado di uniformità nella disciplina applicabile agli illeciti, a prescindere dal titolo contrattuale o extracontrattuale della responsabilità. / The thesis is based on the consideration that the medical liability system is configured today as a composite system: it is not only based on the doctor-patient direct relationship, a traditional topic for the study of medical liability, but rather on the overall relationships that, in addition to the private one, are established when a person is the beneficiary of medical services of any sort: diagnostic, preventive, therapeutic, surgical, welfare, etc. Furthermore, the attention to the condition of the subject of this activity (the patient) has increased, giving particular consideration to the terms and conditions whereby the consent has been granted, its premises, its contents and effects. Thus, the matter of civil liability affects several fields of law, which range from the healthcare to the organization and discipline of public and private institutions providing medical, hospital and welfare services and of course aspects of professional ethics. Many of these aspects have been interrelated and coordinated in the thesis in order to accomplish a multidisciplinary study. The thesis, from the particular point of view of civil law, shows a significant reverse in trend: until the late 90's the doctor-patient relationship was characterized by a substantial favor for the doctor, because, by practicing a free profession – typical of an uncertain science - the result of the performance was only tendentious, so that any negligence or fault were to be evaluated considering the difficulty of the performance. Nowadays, the issue has become more complex for several reasons: from the development of the profession, practiced with a less "personal" approach, with a less close relationship between doctor and patient to gradually more advanced stages.
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Reti di contratti e reti di imprese / Network of contracts and networks of enterprises

Mollo, Francesca <1985> 07 May 2012 (has links)
Il lavoro di ricerca prende le mosse da una premessa di ordine economico. Il fenomeno delle reti di impresa, infatti, nasce dalla realtà economica dei mercati. In tale contesto non può prescindere dal delineare un quadro della situazione- anche di crisi- congiunturale che ha visto coinvolte specialmente le imprese italiane. In tale prospettiva, si è reso necessario indagare il fenomeno della globalizzazione, con riferimento alle sue origini,caratteristiche e conseguenze. Ci si sofferma poi sulla ricostruzione dogmatica del fenomeno. Si parte dalla ricostruzione dello stesso in termini di contratto plurilaterale- sia esso con comunione di scopo oppure plurilaterale di scambio- per criticare tale impostazione, non del tutto soddisfacente, in quanto ritenuto remissiva di fronte alla attuale vis espansiva del contratto plurilaterale. Più convincente appare lo schema del collegamento contrattuale, che ha il pregio di preservare l’autonomia e l’indipendenza degli imprenditori aderenti, pur inseriti nel contesto di un’operazione economica unitaria, volta a perseguire uno scopo comune, l’“interesse di rete”, considerato meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico ex art. 1322 2.co. c.c. In effetti il contratto ben si presta a disegnare modelli di rete sia con distribuzione simmetrica del potere decisionale, sia con distribuzione asimmetrica, vale a dire con un elevato livello di gerarchia interna. Non può d’altra parte non ravvisarsi un’affinità con le ipotesi di collegamento contrattuale in fase di produzione, consistente nel delegare ad un terzo parte della produzione, e nella fase distributiva, per cui la distribuzione avviene attraverso reti di contratti. Si affronta la materia della responsabilità della rete, impostando il problema sotto due profili: la responsabilità interna ed esterna. La prima viene risolta sulla base dell’affidamento reciproco maturato da ogni imprenditore. La seconda viene distinta in responsabilità extracontrattuale, ricondotta nella fattispecie all’art. 2050 c.c., e contrattuale. / The research starts from an of economic preamble. The phenomenon of enterprise networks, in fact, stems from the economic reality of the markets. In this context, it couldn't be left out of consideration to outline a picture of the situation -even in crisis- which involved especially the Italian companies. Therefore, it was necessary to investigate the phenomenon of globalization, with reference to its origins, characteristics and consequences. Then the research focuses on the reconstruction of the dogmatic phenomenon. Starting from its reconstruction in terms of multilateral contract up to criticize this approach, not entirely satisfactory, as it is considered submissive opposed to the current expansion of the multilateral agreement. More convincing appears to be the scheme of the contractual connection, which has the advantage of preserving the autonomy and independence of the participating entrepreneurs, although framed in the context of an economic unit, which aims to achieve a common goal: the 'network common-good', well worthy of protection according to the article 1322 2.co. of the Civil code. In fact, the contract fits well to define network models both with symmetrical distribution of the decision-making power, and with asymmetric distribution, that is to say with a high level of internal hierarchy. On the other hand, couldn't be neglected the similarity with the hypothesis of contractual connection in the production stage; consisting in delegating to a third a share of the production, and in the distribution phase, thus the distribution occurs through networks of contracts. It also addresses the subject of responsibility for the network, setting the problem in two aspects: external and internal accountability. The first is resolved on the basis of trust mutual gained by each employer. The second is divided into non-contractual liability, linked up, in this case, to the art. 2050 Civil code, and contractual.
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La responsabilità civile da prodotto farmaceutico / Civil liability for damages caused by pharmaceutical product

Villani, Livia <1980> 07 May 2012 (has links)
Il tema della ricerca ha riguardato preliminarmente la definizione di farmaco descritta nel d.lgs. n. 219 del 2006 (Codice dei farmaci per uso umano). Oltre al danno prodotto da farmaci, la ricerca ha approfondito anche la tutela ex ante ed ex post riguardante la produzione di dispositivi medici (Direttiva della Comunità Economica Europea n. 42 del 1993 e Direttiva della Comunità Economica Europea n. 374 del 1985). E’ stato necessario soffermarsi sull’analisi del concetto di precauzione per il quale nell’ambito di attività produttive, come quelle che cagionano inquinamento ambientale, o “pericolose per la salute umana” come quelle riguardanti la produzione di alimenti e farmaci, è necessario eliminare i rischi non conosciuti nella produzione di questi ultimi al fine di garantire una tutela completa della salute. L’analisi della Direttiva della Comunità Economica Europea n. 374 del 1985 nei suoi aspetti innovativi ha riguardato l’esame dei casi di danno da farmaco (Trib. Roma, 20 Giugno 2002, Trib. Roma 27 Giugno 1987, Trib. Milano 19 Novembre 1987, Cassazione Civile n. 6241 del 1987): profilo critico è quello riguardante la prova liberatoria, mentre l'art. 2050 prevede che «si debbano adottare tutte le misure necessarie per evitare il danno», l'art. 118, lett. e), c. cons.) prevede una serie di casi di esonero di responsabilità del produttore (tra cui il rischio di sviluppo). Dall'analisi emerge poi la necessità da parte del produttore di continuo utilizzo del duty to warn (Art. 117 del Codice del Consumo lett. A e B ): esso consiste nel dovere continuo di informazione del produttore tramite i suoi rappresentanti e il bugiardino presente nelle confezioni dei farmaci. Tale dovere è ancor più importante nel caso della farmacogenetica, infatti, al fine di evitare reazioni avverse nel bugiardino di alcuni farmaci verrà prescritta la necessità di effettuare un test genetico prima dell’assunzione. / In this research there is a description of pharmaceutical products, drugs (d.lgs. n. 219 del 2006, Community Code relating to medicinal products for human use and 85/374CEE Directive)and medical devices (93/42 CEE Directive). The aim of the research is the analysis of civil liability for damages caused by pharmaceutical product (drugs and medical device). After this first investigation the research analyses the precautionary principle. The precautionary principle enables rapid response in the face of a possible danger to human, animal or plant health, or to protect the environment. In particular, where scientific data do not permit a complete evaluation of the risk, recourse to this principle may be used to stop distribution or order withdrawal from the market of products likely to be hazardous. In the 85/374CEE Directive there are important concepts: duty to warn (sentence of Supreme Court n. 20985 of 2007) and state of art (sentence of Rome Court, July, 20th 2002 and July, 27th 1987, Milan Court November, 19th 1987, Supreme Court n. 6241 of 1987). About state of art, there is a big difference between the proof that is in the article 2050 of Civil Code and in the article 6 of 85/374CEE Directive (“the state of scientific and technical knowledge at the time when he puts the product into circulation was not such as to enable the existence of the defect to be discovered”). Another important issue is the duty to warn because in the absence of a suitable warning, an individual who carries a genetic polymorphism that increases the risk of an adverse drug reaction (ADR) from a particular drug could bring a lawsuit against the drug manufacturer, arguing, that the manufacturer should have provided a warning about this susceptibility.
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L'interpretazione del contratto internazionale / The Interpretation of International Contracts

Vinci, Pierpaolo 07 May 2012 (has links)
La ricerca ha ad oggetto l’analisi di clausole, contenute nei contratti del commercio internazionale, che sembrano finalizzate a fornire in anticipo una metodologia dell’interpretazione del contratto. L’elaborato pertanto analizza i profili di validità ed efficacia di singole e specifiche clausole, come le “clausole d’intero accordo”, le “clausole di non modificazione orale”, le clausole contenenti definizioni, e simili, alla luce delle regole giudiriche di derivazione eteronoma applicabili al contratto, siano esse rappresentate da una legge nazionale, da una convenzione internazionale di diritto materiale uniforme, o da fonti ulteriori c.d. di soft law, come i Principi Unidroit sui contratti del commercio internazionale. La ricerca ha pertanto rivelato che, diversamente da quanto possa apparire a prima vista, svariate tipologie di clausole analizzate non coinvolgono profili legati all'’nterpretazione del contratto, quanto piuttosto di documentazione e forma dello stesso. L’elaborato contiene infine alcune considerazioni di teoria generale del diritto. / The reasearch focuses on the analysis of a number of clauses, contained in international commercial contracts, which seem aimed at providing in advance a methodology for the intepretation of the contract. The study therefore analyzes the validity and efficacy of specific types of clauses, such as “entire agreement clauses”, “no oral modification clauses”, clauses containing definitions, and the like, in light of the rules of law applicable to the contract, being it a national law, an international convention of substantive law, or further rules of so-called soft law, such as the Unidroit Principles on international commercial contracts. The research has therefore revealed that, contrary to what it may appear at first sight, a number of the above-mentioned clauses do not affect interpretation issues, whereas they rather involve issues of evidence and form of the contracts. The study finally contains some preliminary observations on general theory of law.
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Naturaleza jurídica del contrato de mediación / Legal nature of the mediation contract / Natura giuridica del contratto di mediazione

Macanas Vicente, Gabriel <1983> 22 March 2013 (has links)
Desde los plantemientos que entienden la mediación como una mera relación de hecho, se avanzará hasta la consideración de la misma como contrato. Para ello, se separarán las categorías o institutos que no se consideren adecuados a la naturaleza de la mediación, profundizando en sus estructuras más básicas, hasta llegar a la consideración contractual de la misma. Desde el contrato, se tratarán los elementos de sinalagmaticidad, principalidad, onerosidad o consensualidad, entre otras circunstancias, esenciales o naturales, antes de abordar la que quizá sea la circunstancia que merezca un tratamiento más especial: el riesgo aleatorio de la mediación. Además, al tratarse de contratos infrarregulados, la dimensión económica y efectiva de los mismos no sólo permite la reflexión, sino que impulsa la crítica y, si bien no puede ofrecer por sí misma respuestas, sí puede ayudar a descartar opciones menos adecuadas en cada caso. De todo lo anterior se concluirá una única categoría contractual, clara y precisa, enfrentada también a un análisis económico de cada uno de sus elementos, así como una confrontación con las propuestas, sobre los mismos supuestos, del Derecho contractual europeo. Así, se tratará de evaluar, en cada paso, que las conclusiones parciales sobre las que se asienten ulteriores estadios de la investigación no sólo resulten sistemáticas, sino también idóneas para alcanzar la finalidad de contrato y, a su través, la de las partes. El contrato resultante se encontrará categorizado, pero no por ello regulado. De ahí la necesidad, última, de ubicarlo en una categoría contractual más amplia que pueda informar dichos caracteres con una regulación suficiente, desde la que establecer una normatividad real. / From an approachment that considers the mediation as a simple factual relationship, consisting in a juridical act, it can be advanced to its consideration as a contract. With this objective, the separate categories or institutions considered inadequate to the nature of mediation will be analyze, in order to discover its fundamental structures, up to the consideration of the contract itself. In the perspective of the mediation as a contract, it will be dealt with issues such as the reciprocity of the obligations, the autonomy of the contract, onerous character of the relationship, or its consensuality; as well as other circumstances, essentials or naturals, before moving on to face the feature that probably deserves more attention: the random risk of the mediation. Based in the argumentation developed, it will come to define one category of contract, clear and precise, that will be put in connection with an economic analysis of each of its elements. In addition, based on the same assumptions, It will be proceed to a comparison with the most important proposals of European contract law. As a result, we have a contract defined as a category, but not adjusted. Therefore, the last step necessary will be to place it in a broader contractual category, able to inform such characters with a proper framework, from which an actual regulation can be established. / Dagli approcci che considerano la mediazione come una mera relazione di fatto, si avanzerà verso la considerazione della stessa come contratto. Con questo obiettivo, si separeranno le categorie o gli istituti ritenuti inadeguati rispetto alla natura della mediazione, per entrare nei dettagli delle sue strutture fondamentali, fino ad arrivare alla considerazione contrattuale della stessa. Dalla prospettiva contrattuale, si tratteranno elementi quali la sinallagmaticità, la principalità, l’onerosità o la consensualità, oltre ad altre circostanze, essenziali o naturali, per poi passare ad affrontare la caratteristica che probabilmente merita maggiore riflessione: il rischio aleatorio della mediazione. Al trattarsi di un contratto poco regolato, la sua dimensione economica ed i suoi effetti non solo permettono la riflessione, ma favoriscono anche la critica. La quale, benché non possa offrire da sola risposte sufficienti, sì che può aiutare a scartare le opzioni meno idonee in ogni caso specifico. Sulla base di quanto esposto finora, si arriverà a delineare un’unica categoria contrattuale, il più possibile chiara e precisa, messa in relazione anche con un’analisi economica di ognuno dei suoi elementi costitutivi; inoltre, partendo dagli stessi presupposti, si procederà a una comparazione con le proposte del Diritto contrattuale europeo. Come risultato avremo un contratto definito come categoria, ma non per questo regolato. Dunque, l’ultimo passo necessario consistirà nell’inserirlo in una categoria contrattuale più ampia, capace di rendere conto delle sue caratteristiche con una regolazione sufficiente, a partire dalla quale stabilire una normatività reale. In questo senso, ci si propone di valutare, in ognuna delle fasi, che le conclusioni parziali su cui si fonderanno i successivi stadi della ricerca non soltanto siano sistematiche, ma anche idonee ai fini di garantire lo scopo del contratto e, quindi, delle parti.
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Trasmissibilità del mutuo, circolazione del credito e surrogazione / The portability of the loan, circulation of credit and subrogation.

Baldini, Marta <1985> 16 May 2013 (has links)
La presente ricerca mira ad individuare e risolvere alcuni problemi di inquadramento e di disciplina applicabile in ordine all’istituto regolato dall’art. 8 della legge n. 40/2007, con successive modificazioni ed integrazioni, definito a livello normativo come «portabilità del mutuo». In particolare, ci si è chiesti come la nuova normativa in tema di trasferibilità del mutuo possa inserirsi all’interno della disciplina della surrogazione se quest’ultima non venga considerata come possibile strumento di circolazione del credito e se ci si possa spingere fino a considerare l’art. 8 come una riscrittura moderna dell’istituto codicistico. Sebbene l’art. 8 non sia stato limitato ai finanziamenti ipotecari, tali istituti costituiscono il principale ambito di applicazione della normativa. Per questa ragione si è sostenuto che la disposizione, più che la «portabilità del mutuo», avrebbe lo scopo di incentivare la «portabilità dell’ipoteca», intendendosi quest’ultima come la surrogazione del nuovo finanziatore nel credito ipotecario, ovvero più specificamente nell’ipoteca, ai sensi dell’art. 1202 c.c. Lo studio dei riflessi della surrogazione, così come prevista dalla legge del 2007, sulle garanzie in generale e sull’ipoteca in particolare, ha mostrato come il legislatore, tramite l’introduzione di una disciplina semplificata, abbia inteso adeguare gli istituti giuridici tradizionali alle esigenze pratiche di flessibilità del mercato del credito; ciò tuttavia con scarso successo e lasciando aperti taluni dubbi interpretativi. Al fine di approfondire la ricerca, si è affrontata la materia oggetto di studio in un’ottica comparata, rilevando quali siano a livello europeo le principali differenze in tema di circolazione del credito, portabilità del mutuo e trasferibilità delle garanzie. / The purpose of this study is to identify and resolve some of the problems with the regulations applicable to the case of «the portability of the loan», as defined by art. 8 of italian law n. 40/2007 and subsequent amendments. The main question, on which this study is based, is about how the new legal framework of « the portability of the loan» can be included in the legal regulation of subrogation, in the case in which subrogation is not described as one of the means to achieve circulation of credit. Another problem concerns the possibility to consider art. 8 as a new wording of subrogation, as defined in the italian civile code. Although the application of art. 8 is not restricted to mortgage funding, the discipline in question is often applied to this case. For this reason it can be argued that « the portability of the loan » legislation is intended to encourage «mortgage portability». «Mortgage portability» can be defined as the subrogation of the new financier in the mortgage, according to art. 1202, italian civil code. The italian law n. 40/2007 introduces a more simple discipline to encourage « the portability of the loan». This helps to give a new life to the legal regulation of subrogation, which could become one of the main medium for credit's circulation, although some problems remain unsolved. Thus, is interesting to study the reflections of subrogation on guarantees and, in particular, on mortgages. The study has focused on the comparison of the main differences between European countries in the regulations of circulation of credit, « the portability of the loan» and transferability of guarantees.
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Difetto di informazione e danno da prodotto / Information defects and product liability

Banorri, Barbara <1971> 16 May 2013 (has links)
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore. / It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
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Sicurezza dei prodotti alimentari e la responsabilità civile nell'Unione europea e negli Stati Uniti: tecniche a confronto / Food safty and products liability law in European Union and in the United States: techniques compared

Magli, Carolina <1981> 16 May 2013 (has links)
Le profonde trasformazioni che hanno interessato l’industria alimentare, unitamente alle accresciute capacità delle scienze mediche ed epidemiologiche di individuare nessi causali tra il consumo di determinate sostanze e l’insorgere di patologie, hanno imposto al legislatore di intervenire nella materia della c.d. sicurezza alimentare mettendo in atto sistemi articolati e complessi tesi a tutelare la salute dei consociati. Quest’ultimo obiettivo viene perseguito, da un lato, mediante disposizioni di natura pubblicistica e di carattere preventivo e, dall’altro lato, dallo strumento della responsabilità civile. Le due prospettive di tutela della salute delle persone costituiscono parti distinte ma al tempo stesso fortemente integrate in una logica unitaria. Questa prospettiva emerge chiaramente nel sistema statunitense: in quel ordinamento la disciplina pubblicistica della sicurezza degli alimenti – definita dalla Food and Drug Administration – costituisce un punto di riferimento imprescindibile anche quando si tratta di stabilire se un prodotto alimentare è difettoso e se, di conseguenza, il produttore è chiamato a risarcire i danni che scaturiscono dal suo utilizzo. L’efficace sinergia che si instaura tra la dimensione pubblicistica del c.d. Public Enforcement e quella risarcitoria (Private Enforcement) viene ulteriormente valorizzata dalla presenza di efficaci strumenti di tutela collettiva tra i quali la class action assume una importanza fondamentale. Proprio muovendo dall’analisi del sistema statunitense, l’indagine si appunta in un primo momento sull’individuazione delle lacune e delle criticità che caratterizzano il sistema nazionale e, più in generale quello comunitario. In un secondo momento l’attenzione si focalizza sull’individuazione di soluzioni interpretative e de iure condendo che, anche ispirandosi agli strumenti di tutela propri del diritto statunitense, contribuiscano a rendere maggiormente efficace la sinergia tra regole preventive sulla sicurezza alimentare e regole risarcitorie in materia di responsabilità del produttore. / Profound changes have affected the food industry over the last decades and medical sciences, epidemiology in particular, are increasingly able to identify causal links between the consumption of certain substances and the onset of diseases. These developments have triggered legislative intervention on food safety-issues, leading to a complex system of rules designed to protect public health. Two instruments aim at achieving this goal, namely public law-regulations designed to protect the consumer in advance and civil law-liability rules. Distinct as these instruments are, they are at the same time strongly interconnected by their shared rationale. This dimension is evident in the U.S. system: in the United States, the public law-rules on food safety defined by the Food and Drug Administration are points of reference when it comes to determining whether a food product is defective and whether, as a result, the manufacturer is liable for damages. Effective synergies between public rules (public enforcement) and private law rules (private enforcement) are further enhanced by instruments of collective protection, among which class actions are of fundamental importance. Switching from the analysis of the U.S. situation to the European perspective, the study examines defects that characterize the national Italian and, more generally, the EU-system. At a later stage, the focus will be on developing – with regard also to US legal instruments – a system in which public food safety-rules and private liability rules interact effectively to protect public health.

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