• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 103
  • 77
  • 35
  • 5
  • 4
  • 4
  • 4
  • 3
  • 3
  • 3
  • 1
  • 1
  • 1
  • Tagged with
  • 220
  • 220
  • 139
  • 138
  • 138
  • 96
  • 51
  • 47
  • 47
  • 44
  • 41
  • 37
  • 28
  • 28
  • 26
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
181

Le Agenzie pubbliche esecutive: il caso "Agenzia delle Entrate". Dal "Government" alla "Governance" del fenomeno tributario italiano / Executive Public Agencies: "The Italian Revenue Agency" Case. From "Government" to "Governance of Italian Fiscal Phenomenon

RONDANINI, MARCO 27 March 2008 (has links)
Il contributo si propone – attraverso anche l'individuazione di punti di forza e di debolezza, di opportunità e di sfide (c.d. “SWOT Analysis”) – l'esame di una delle principali Agenzie pubbliche (esecutive) italiane, l' “Agenzia delle Entrate”: l'analisi dell'internazionale processo di c.d. “Agencification”, unitamente alla più sensibile dottrina versata nell'argomento, ne costituisce il presupposto teorico e comparato. La considerazione dell'adattamento al contesto italiano della modellistica internazionale (sub specie esecutiva: “structural disaggregation”; “reregulation”; “performance contracting”) e l'esame degli antecedenti storico-istituzionali e giuridici (interni) si palesano importanti linee di ricerca percorse. Lo specifico approfondimento dei profili storici, funzionali, strutturali e comparati – utilizzando lo strumentario euristico della contemporanea Scienza dell'Amministrazione – della recente esperienza istituzionale “Agenzia delle Entrate” mostra una sensibile, ma ancora parziale (specie sotto il profilo della c.d. “reregulation”), attuazione della ricordata modellistica agenziale esecutiva, ed al contempo evidenzia interessanti ipotesi di sviluppo istituzionale, già avvenute od in corso di manifestazione, per un passaggio – nella gestione del fenomeno tributario italiano – da un sistema a “Government” (ovvero verticistico e centralistico-ministeriale) ad un modello a “Governance” (cioè partecipato e qualificato dal principio di “sussidiarietà” istituzionale, verticale ed orizzontale), prima monolivello e stellare (la situazione attuale) e, quindi, multilivello e plurinodale (con l'avvento del c.d. “federalismo fiscale”). / The paper proposes - through the identification of strengths and weaknesses, opportunities and threats (so-called “SWOT Analysis”) – the examination of one of the major public (executive) Italian Agencies, the “Agenzia delle Entrate”: the analysis of international process so-called “Agencification”, together with the more sensitive doctrine well-versed in the argument, constitutes the theoretical and compared assumption. The adaptation to the Italian context of international modelling (sub executive specie: “structural disaggregation”, “reregulation” and “performance contracting”) and the exam of the historical-institutional and legal antecedents reveal important covered lines of search. The specific deepening of historical, functional, structural and comparative profiles - using the heuristic tools of contemporary “Science of Administration” – of the recent institutional experience “Agenzia delle Entrate” shows a sensitive, but still partial (especially in terms of s.c. “reregulation”), implementation of the mentioned agencial-executive modeling, and, at the same time, highlights interesting hypothesis of institutional development, already happened or in course of show, toward a transition – managing Italian fiscal phenomenon - from a “Government” system (top - down and centralist - ministerial) to a “Governance” model (participated and qualified by institutional, vertical and horizontal “subsidiarity”), first monolevel and stellar (current situation), therefore, multilevel and networked (with the advent of s.c. “fiscal federalism”).
182

ANALISI DELL'AZIONE DIPLOMATICA DELLA SANTA SEDE NELLA RICERCA DI UN NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RUOLO DELL'ONU E DELLA CSCE - OCSE / Papal Diplomacy and the Pursuit of a New International Order: the role of UNO and CSCE/OSCE

RODEGHIERO, MARCO 27 March 2008 (has links)
Nel corso della sua lunga storia la Santa Sede è sempre stata protagonista attiva delle relazioni tra popoli, regni, Stati e nazioni. Un ruolo importante viene da essa svolto anche nel '900, specialmente a partire dalla Prima Guerra Mondiale, nell'ambito del tentativo di costruire un nuovo ordine internazionale fondato più sulla forza del diritto che sul diritto della forza. L'Enciclica Pacem in Terris ed il Concilio Vaticano II segnano l'inizio di un più deciso appoggio alla diplomazia multilaterale ed alle organizzazioni internazionali, specialmente ONU e CSCE-OSCE, come si può vedere nel caso della Prima Crisi del Golfo (1990-1991) e della dissoluzione della ex Jugoslavia (1991-1999). La Santa Sede elabora così, progressivamente, un proprio concetto di nuovo ordine internazionale, fondato sul diritto, sulla parità giuridica, sulla uguaglianza sostanziale degli Stati, dotato di un'Autorità centrale imparziale, a carattere democratico, in grado di imporre il rispetto di determinati principi fondamentali per una pace duratura, nella piena osservanza del principio di sussidiarietà. Un ideale ancora lontano dall'essere raggiunto. / Along his long history the Holy See has always played an important role in the relations between kingdoms, States and nations. This role remains important also in the 20th century, especially from World War One, in the pursuit of a new international order based more on the force of right than on the right of force. The Encyclical Pacem in terris and the II Vatican Council are the beginning of a deeper support to multilateral diplomacy and international organisations, particularly UNO and CSCE-OSCE, as it may be noticed during the First Gulf War (1990-1991) and the dissolution of former Yugoslavia (1991-1999). Thus, the Holy See has gradually developed a concept of new international order based on human rights and international law, juridical equality of all States, and on a central, impartial Authority capable of enforcing the respect of a given set of fundamental principles which are essential for the maintenance of peace, in the respect of the principle of subsidiarity. An ideal still far from reality.
183

Saggi sulle Dinamiche di Povertà dei Bambini e delle loro Famiglie / Essays on the Poverty Dynamics of Children and their Families

DAMIOLI, GIACOMO 30 March 2009 (has links)
Studi recenti hanno evidenziato come la comprensione del fenomeno della povertà si arricchisca integrando il concetto più tradizionale di povertà cross-sectional con un concetto longitudinale. La crescente letteratura sulle dinamiche di povertà si occupa del tempo in cui individui diversi rimangono poveri e le transizioni dentro e fuori la condizione di povertà. Chapter 1 è una review delle strategie econometriche che sono state suggerite nella letteratura. L’attenzione è posta sulla derivazione econometrica di ogni modello, ma l’obiettivo è anche di chiarire le domande specifiche a cui ogni modello vuole dare risposta e le relative implicazioni di politica. Poiché è una regolarità empirica ben documentata che le famiglie con figli sono sovra-rappresentate al fondo della distribuzione dei redditi di molti paesi così come che i bambini che crescono in situazione di svantaggio sono associati a basse capacità cognitive e relazionali, il resto della tesi si incentra su diversi aspetti dinamici del fenomeno della povertà. In particolare, Chapter 2 studia la presenza di dipendenza dallo stato nella povertà infantile in Italia tra il 1993 e il 2006, mentre il Capitolo 3 è una valutazione dell’effetto di particolari politiche di sostegno alle famiglie che sono state introdotte in Gran Bretagna alla fine degli anni ’90 sulla durata delle esperienze di povertà. / Recent studies gave evidence on how a better understanding of the phenomenon of poverty is achieved by integrating the more traditional concept of cross-sectional poverty with a longitudinal concept. The increasing literature on poverty dynamics deals with the time different individuals spend in poverty and the transitions in and out of poverty. Chapter 1 is a review of the econometrical strategies that have been employed in the literature. The focus is on the econometrical derivation of each model, but I aim also at clarifying the specific research questions each model wants to answer and the related policy implications. As it is a well-established finding that families with children are over-represented at the bottom of the income distribution in many countries as well as that children who grow up in disadvantaged environments are associated with diminished cognitive and social skills, the remaining of the thesis focuses on different dynamics facets of the poverty phenomenon. In particular, Chapter 2 investigates the presence of state dependence in Italian child poverty between 1993 and 2006, while Chapter 3 is an assessment of the effect of particular families oriented policies introduced in Britain in the late 1990s on the duration of poverty experiences.
184

Saggi sull'economia della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici. / Essays on the Economics of Mitigation and Adaptation to Climate Change

MASSETTI, EMANUELE 30 March 2009 (has links)
La prima parte della Tesi si occupa dello studio delle strategie di investimento ottime nel settore energetico e in ricerca e sviluppo, nell'ambito di politiche di stabilizzazione dei gas serra nell'atmosfera. La seconda parte tratta invece metodi per la quantificazione degli impatti economici dei cambiamenti climatici sul settore agricolo, considerando tutte le possibilità di adattamento. / The first part of the Thesis discusses optimal investment strategies in the energy sector and in R&D for knowledge advancements to stabilize atmospheric concentrations of GHG. The second part deals instead with the measurement of impacts of climate change on agriculture considering all possible adaptation options.
185

THREE ESSAYS ON OPEN ECONOMY MACROECONOMICS AND POLICY

BRAGOLI, DANIELA 09 June 2009 (has links)
La seguente tesi e’ costituita da tre diversi elaborati, il primo e’ l’estensione di un modello di equilibrio generale a due regioni (Benigno JIE 2004) con l’intento di calcolare i pesi ottimali per l’inflazione dell’area euro utilizzando micro dati sull’eterogeneità delle rigidità dei prezzi in Europa. Il secondo e il terzo elaborato si focalizzano invece sulle crisi d’insolvenza con l’obiettivo di selezionare le variabili che forniscono maggiori informazioni per la previsione della crisi. La metodologia utilizzata e’ l’analisi della transvariazione. Mentre il secondo ‘essay’ si concentra sulla versione univariata, il terzo estende la metodologia al caso multivariato. Il primo analizza le crisi d’insolvenza più severe degli anni ’90, la seconda utilizza invece gli episodi di crisi analizzati da Frankel e Rose (1996). / The present work is made of three different essays, the first is an extension of a two region general equilibrium model (Benigno JIE 2004), with the intent of calculating optimal weights for EU inflation using micro data on the level of price rigidities, the second and the third have as main focus financial and currency country crises, with the task of selecting the most important variables in terms of crisis prediction by means of a descriptive statistics methodology called transvariation analysis. While the second essay focuses on univariate transvariation, the third extends the methodology to a multivariate framework. The last two essays are based on two different datasets. The first studies the most recent deep financial crises of the 1990s and the source is IMF, International Financial Statistics, the second uses a vast sample of currency crisis episodes taken from Frankel and Rose (1996) dataset made of annual data on more than one hundred developed countries from 1971 through 1992 and defining currency crash as a large change of nominal exchange rate that is also a substantial increase in the rate of change of nominal depreciation. The source in this case is World Bank, World Development Indicators.
186

LE CONNESSIONI TRA ECONOMIA E POLITICA: L'EVIDENZA EMPIRICA IN ITALIA 1987-2006 / POLITICAL CONNECTIONS: THE EMPIRICAL EVIDENCE IN ITALY 1987-2006

PELLEGRINI, LAURA 02 July 2010 (has links)
Questo lavoro prende in esame le connessioni fra economia e politica in Italia nel periodo compreso tra il 1987 e il 2006. Tale filone di studi si situa all’interno del sempre più variegato e crescente interesse per il legame fra corporate governance, potere di mercato, struttura finanziaria e performance dell’impresa. Dopo una prima parte volta a mettere in luce alcuni principali lineamenti teorici ed istituzionali del tema in oggetto, segue una seconda parte, di natura prettamente empirica. In primo luogo si vogliono mettere in luce quali siano state le società quotate connesse nel periodo considerato e le modalità con cui ha avuto luogo la connessione, nonché illustrare alcuni aspetti descrittivi dei soggetti e delle società connesse che costituiscono il campione. In secondo luogo, seguendo la letteratura internazionale in materia, viene svolta un’analisi empirica al fine di testare se esistano particolari differenze tra società politicamente connesse e società non connesse in termini di leverage, redditività, efficienza produttiva e potere di mercato. In particolare, il terzo capitolo contiene una puntuale esposizione delle fonti e delle metodologie che hanno portato alla definizione dei database utilizzati ed implementati, fornendo alcune prime evidenze di tali connessioni. Nel capitolo IV si forniscono le statistiche descrittive del campione preso in esame relativo alle società italiane industriali ed holding di partecipazione quotate sul MTA e MTAX nel periodo 1987-2006, in termini sia di capitalizzazione di mercato, sia di redditività, struttura proprietaria e finanziaria. Infine, nel capitolo V viene proposta una verifica empirica sul campione così determinato, provando ad enfatizzare le relazioni esistenti tra alcune grandezze determinate quali il grado di indebitamento, il potere di mercato e alcuni indicatori di redditività ed efficienza e principalmente una variabile volta a individuare la presenza o meno di connessioni politiche nelle società stesse. / This study analyses politically connected firms in Italy, since 1987 to 2006. We take into consideration this nation because in Italy political connections are supposed to have been more valuable and relevant than in other countries. We focus our attention on listed industrial corporations, leaving out of consideration banks and insurance companies. We try to develop two main questions: which listed industrial corporations have been politically connected in this period? Have these firms been politically connected through top officers or large shareholders, President of the Republic, members of Parliament or ministers? Which is the value of political connections and which are the differences between politically connected and non connected firms? This study tries to highlight the features and the sizes of the political connection in the Italian context, giving evidence of the economic, political and institutional framework. According to the existing literature we argue that firms with political connections gain financial benefits in terms of greater market power, but show poorer performances and efficiency than non connected firms because of the relevant private benefits that characterize the politically connected ones. Moreover we argue that politically connected firms show lower leverage than their non-connected peers defining a more complex framework in comparison to other relevant studies.
187

New Keynesian and Post Keynesian: Analysis of Monetary Policy and Banking Sector Behavior

FONTANA, OLIMPIA 13 May 2013 (has links)
Questo lavoro si compone di due parti. La prima parte, costituita dal capitolo primo, fornisce una comparazione teorica di due teorie economiche in ambito di dottrina monetaria, ovvero la teoria New Keynesiana e quella Post Keynesiana. Nella seconda parte, viene ideato e implementato attraverso il software un modello teorico macroeconomico di impostazione Post Keynesiana. L’argomento di analisi è il processo di cartolarizzazione – illustrato nel capitolo 2 – che è stato al centro della crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti nel 2007-2009. L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare, attraverso la costruzione di un modello – esposto nel capitolo 3 – che utilizza la metodologia Stock-Flow Consistent, i collegamenti tra il settore finanziario e il mercato delle case al fine di stabilire la natura della crisi: si è trattato di una crisi trainata dalla finanza o dal comportamento delle famiglie? La novità del nostro lavoro consiste nella descrizione dettagliata nell’ambito dell’approccio Stock-Flow Consistent del comportamento delle banche private, assumendo una gestione attiva di bilancio da parte delle banche di investimento. / This work is basically divided into two parts. The first part – chapter 1 – provides a comparison between two theory of monetary economics: New Keynesian and Post Keynesian. The second part is represented by the elaboration and implementation of a theoretical macroeconomic model, grounded in Post Keynesian theory. The subject under investigation is the securitization process – illustrated in chapter 2 – which has been at the centre of the 2007-2009 crisis in the United States. The aim is to analyze, through the construction of an elaborate model – in chapter 3 – the links between the financial sector and the housing market and to assess the nature of the crisis: was the 2007-2009 financial crisis a households-led or a finance-led crisis? The novelty of our work is represented by the detailed description in the Stock-Flow Consistent approach of the private banking sector, assuming that investment banks carry out an active management of their balance sheets.
188

RISCHIO, VULNERABILITA' E RESILIENZA TERRITORIALE: IL CASO DELLE PROVINCE ITALIANE

GRAZIANO, PAOLA 13 May 2013 (has links)
L’obiettivo della tesi è ideare uno schema teorico del concetto multidimensionale di rischio territoriale, applicandolo successivamente ad un caso di studio sulle province italiane. Nel primo capitolo si delinea uno schema teorico del concetto di rischio territoriale, utilizzando una lettura del fenomeno di stampo sistemico, secondo cui il rischio è correlato positivamente a fattori di vulnerabilità territoriale e negativamente a fattori di resilienza. Il territorio viene rappresentato nelle tre dimensioni della sostenibilità, quella economica, sociale e ambientale, seguendo un approccio olistico. Nel secondo si applica lo schema teorico ad uno studio sulle province italiane. Si adotta una metodologia di sintesi a passaggi successivi, che prevede l’applicazione di tecniche multivariate. Si giunge ad un sistema di indicatori ed indici sintetici di vulnerabilità e resilienza economica, sociale e ambientale. Nel terzo si giunge agli indici sintetici di vulnerabilità e resilienza territoriale, confrontando metodi di aggregazione differenti. Si individuano così i sistemi locali più a rischio, perchè più vulnerabili e meno dotati di fattori di risposta al cambiamento. Si evidenziano elementi di originalità a livello di disegno teorico, per la trattazione del tema nelle dimensioni distinte Economia, Società e Ambiente, e a livello empirico, per l’utilizzo di metodologie di sintesi ibride. / The aim of the work is to provide a theoretical framework regarding the multidimensional concept of vulnerability of local systems, then applying it to a case study on Italian provinces. The first chapter outlines a theoretical framework of this concept, using a reading of the phenomenon according to a systemic mold, whereby the risk is positively correlated with spatial vulnerability factors and negatively with resilience factors. Region is represented in the three dimensions of sustainability, that is the economic, social and environmental ones, following a holistic approach. The second one applies the theoretical framework for a study on the Italian provinces. We have adopted a method of synthesis by successive steps, which provides the application of multivariate techniques. We arrive at an indicators system and composite indices of economic, social and environmental vulnerability and resilience. In the third one we reach the composite indices of vulnerability and resilience of local systems, comparing different methods of aggregation among themselves. Systems are identified as most at risk, because more vulnerable and less gifted with factors of response to change. Elements of originality are highlighted in terms of theoretical project for the treatment of the theme in the distinct dimensions Economy, Society and Environment, as well as, at empirical level, the usage of hybrid synthesis methods.
189

Three essays on microcredit and poverty

ORSO, CRISTINA ELISA 13 May 2013 (has links)
Partendo da una concettualizzazione multidimensionale della povertà, il presente lavoro di ricerca studia l’effetto prodotto dalla partecipazione a programmi di microcredito su specifiche dimensioni di genere: l’empowerment delle donne e la violenza domestica. Il primo capitolo analizza la letteratura empirica sul tema in un’ottica critica, gettando le basi per lo sviluppo dei successivi. La seconda parte esamina la relazione fra partecipazione al microcredito e due distinte dimensioni di empowerment utilizzando un modello ad equazioni strutturali (SEM). Accanto alla partecipazione a tali programmi, considero, quale potenziale causa del processo di empowerment femminile, le attitudini maschili in merito al ruolo svolto dalle donne all’interno e al di fuori del contesto familiare. Dai risultati emerge un’associazione positiva fra microcredito e dimensioni di empowerment considerate, ma l’effetto delle attitudini maschili non è significativo. Infine, nell’ultimo capitolo esamino come la partecipazione al microcredito, congiuntamente ad altri fattori socio-demografici, influenza il subire violenza domestica e le attitudini femminili circa la giustificazione della stessa in determinati contesti. Dall’analisi empirica emerge un’associazione positiva tra microcredito e violenza domestica, mentre il partecipare a tali programmi non produce alcun effetto significativo sulle attitudini femminili in merito alla giustificazione della stessa. / The focus of this dissertation is about the influence of participation in microcredit programs on gendered dimensions of poverty. Specifically, I refer to multidimensional poverty in terms of women’s empowerment and domestic violence. The first chapter reviews the empirical literature on microcredit and poverty in a critical perspective and lays the foundations for the two later chapters. The second part explores the relationship between participation in microcredit programs and two distinct dimensions of women’s empowerment using a structural equation model with categorical observed variables. I consider a set of potential causes of the empowerment dimensions including participation in microcredit programs and men’s attitudes towards women’s role in intra-household relationships and in the social context. Interestingly, the former is positively associated with empowerment while the men’s perception about the women’s role do not produce a significant effect on both empowerment dimensions. The last chapter investigates how participation in microcredit programs along with other socio-demographic factors affect the likelihood to experience physical violence and the likelihood of women’s beating justification in different situations. The most interesting result concerns the influence of microcredit on the outcomes variables: it doesn’t affect women’s beliefs about beating justification but it is positively associated with physical violence.
190

The economic analysis of climate policy: technology, innovation, forestry and uncertainty

TAVONI, MASSIMO 27 January 2009 (has links)
La tesi analizza una politica climatica dal punto di vista economica, concentrandosi sul ruolo delle tecnologie, dell'innovazione e delle foreste, con una particolare attenzione alla modellizzazione dell'incertezza. / This thesis provides a comprehensive economic evaluation of long term global warming mitigation policies, by focusing on the role of technologies and innovation, forestry ecosystem, and of uncertainty.

Page generated in 0.0831 seconds