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To be, or not to be, Protovillanova? : Problematizing the term Protovillanova through the study of decoration patterns on biconical jars and zoomorphic handles from San Giovenale and Luni sul Mignone / Att vara, eller icke vara, Protovillanova? : Problematiseringen av Protovillanova genom studien av dekorationer på bikoniska kärl och zoomorfiska handtag från San Giovenale och Luni sul MignoneGierow, Kristine January 2020 (has links)
This thesis presents the claimed Protovillanova pottery from Luni sul Mignone and San Giovenale through a typological study. The pottery from San Giovenale and Luni is then compared to Bronzo Finale, Bronzo Recente and Protovillanova pottery from various sites in central and northern Italy. The reason for the comparison is to establish if the pottery should be categorized as a cultural expression or to a certain time period. Included in this study is a discussion on whether the term Protovillanovan should be used or not and if it really describes cultural phenomenon active during the Bronze Age or if it describes the same phenomena of the Bronze Age but with a different name.
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L’eredità di Giambologna in Tirolo: Hans Reichle, scultore tra Firenze e la BavieraPadovani, Francesca 17 November 2021 (has links)
La tesi consiste in uno studio monografico aggiornato, il primo in lingua italiana, dedicato allo scultore bavarese Hans Reichle, che fu un abile interprete della Maniera fiorentina al di là e al di qua delle Alpi. Il bavarese frequentò la bottega di Giambologna dal 1587 c. al 1594, anni di intenso studio durante i quali gettò le basi sulle quali costruì il successo di una vita: la memoria degli anni fiorentini e l’influenza del maestro si percepiscono in tutte le opere del catalogo del bavarese, dagli esordi fino alla piena maturità. La tesi è dedicata interamente all’esame della vita e dell’attività dello scultore. Inizialmente si ripercorre la biografia di Reichle, esaminando le opere realizzate nel corso della vita e il prestigio che queste guadagnarono. In questa prima parte emerge l’evoluzione del linguaggio dello scultore e, in particolare, il suo cimentarsi con tecniche che finora gli studi non avevano ammesso nel catalogo: si tratta di importanti novità che gettano luce su aspetti del tutto inediti della carriera dello scultore. Invece nella seconda parte della tesi si discutono alcuni casi-studio relativi alle imprese principali di Reichle. Un capitolo è poi dedicato all’eredità lasciata dallo scultore in Tirolo e agli allievi e collaboratori che affiancarono Reichle nel corso della sua vita. Le ultime due parti della tesi sono dedicate all’esame dell’inventario inedito del bavarese - che ha portato alla luce significative novità relative tanto alla biografia quanto alla sua attività - al catalogo delle opere di Reichle e dei suoi allievi, e infine all'appendice documentaria.
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Ricostruzione delle strategie di sussistenza in Italia durante l’età del Bronzo : il contributo delle analisi isotopiche / Reconstructing patterns of diet in Italy during the Bronze Age : a stable isotope approach / Stratégie de subsistance en Italie à l’Age du Bronze : une approche isotopique de l’alimentation humaineVaralli, Alessandra 15 October 2015 (has links)
L’Âge du Bronze est un moment de changement pour les groupes humains en Italie : les attestations archéologiques montrent comment les nouvelles pratiques agricoles, le système d’élevage et le développement de nouvelles activités économiques sont diffusés différemment selon les régions, conformément à l’environnement et aux facteurs sociaux. L’étude des stratégies de subsistance et des comportements socio-économiques à travers l’analyse des patrons alimentaires en Italie, pendant l’Âge du Bronze est donc proposée. L’enjeu est de comprendre comment les habitudes alimentaires reflètent ces transformations et d’analyser l’introduction et consommation de nouvelles ressources végétales et animales. Sur la base d’une approche diachronique et géographique, l’évolution des habitudes alimentaires à travers les analyses des isotopes stables dans le collagène des os humains et animaux est présentée. L’étude se concentre sur dix sites datant de 2300-930 av. J.-C. L’analyse au niveau géographique témoigne d’une diète plus variée dans le Nord et le Centre de l’Italie par rapport au Sud. Concernant l’analyse diachronique, une homogénéité des ressources consommées à l’Âge du Bronze Ancien est remarquée. Pour l’Âge du Bronze Moyen et Final l’émergence de régimes alimentaires basés sur de nouvelles plantes est mise en évidence. Cette période se présente donc comme un moment de rupture et de transition. L’introduction de nouvelles ressources et la diffusion de céréales contribuent à mettre en évidence les dynamiques des échanges culturels qui ont caractérisé les communautés à l’Âge du Bronze, même si l’environnement et les variations climatiques ne doivent pas être négligées. / The Bronze Age is characterised by significant changes in human groups organisation and activities. In Italy, archaeological evidences show that new agricultural practices, livestock farming and new economic activities were introduced. All these aspects evolved differently, depending on geographical areas, local environment and social factors. The study of subsistence strategies and socio-economic behaviours through the analysis of dietary patterns in Italy during the Bronze Age is presented. Main scopes are to delineate Italian society’s food choices and to analyse the introduction of new resources. Stable isotopes analyses contained in collagen of human and animal bone has been performed. A diachronic and geographic approach is presented. The analysis focuses on ten Italian sites dating from ca. 2300 to 930 BC, presenting both diachronic and geographic comparison. The geographic analysis shows a more varied diet in the North and Central Italy, compared to the Southern areas. Concerning the diachronic analysis, data highlight the homogeneity of the resources consumed during the Early Bronze Age. For both Middle and Late Bronze Ages, the introduction of new plants in the diet is evident. Thus, Middle Bronze Age represents a pivotal moment in protohistoric societies, as a phase of rupture and transition. The consumption of different food resources and new cereals diffusion processes contribute to highlight the importance of contacts and cultural exchanges. These relationships had a significant influence on Italian communities during the Bronze Age, including food habits, although the environment and the climatic oscillations of this period cannot be neglected. / L'età del Bronzo è una fase della Protostoria caratterizzata in Italia da importanti cambiamenti per i gruppi umani. Le evidenze archeologiche suggeriscono l'introduzione di nuove pratiche agricole e sistemi di allevamento, a cui si associa la sviluppo di attività di rilevanza a livello economico (e.g. metallugia), e una maggiore organizzazione della società che mostrano al loro interno una strutturazione e gerarchizzazione più marcata: questi aspetti presentano tendenze differenti secondo l'area geografica, in seguito alle caratteristiche ambientali locali e fattori di tipo sociale. Questo lavoro propone lo studio delle strategie di sussistenza e delle tendenze socio-economiche attraverso l'analisi dell'alimentazione. Gli obiettivi sono comprendere come le transformazioni che si manifestano a livello socio-economico si riflettono nella dieta, delineare le tendenze alimentari considerando anche gli aspetti biologici e analizzare il consump di nuove risorse. Lo studio è stato effetuato attraverso l'analisi degli isotopi stabili contenuti nel collagene delle ossa di resti umani e animali. Sono stati selezionati 10 siti della penisola italiana datati tra 2300-930 BC: prendendo in considerazione altri siti disponibili in letteratura, l'analisi è avvenuto applicando un approccio di tipo geografico e cronologico. L'analisi geografica ha messo in evidenza come il Nord e il Centro Italia presentino dei pattern alimentari variegati, contrariamente à quanto si rileva per il Sud Italia. L'analisi cronologica mostra come nel Bronzo Antico si noti una maggior omogeneità nel tipo di risorse consumate, differentemente all'età del Bronzo Medio e Rencete-Finale, dove l'introduzione di nuovi cereali nella dieta,come il miglio, risultaevidente. Questo studio, quindi, mostra come nel Bronzo Antico rappresenti un momento critico, di transizione, per i gruppi umani protostorici. Il consumo di risorse differenti e il processo di diffusione di nuovi cereali sottolinea l'importanza dei contatti e degli scambi culturali tra le diverse comunità. Queste relazioni cominciano ad avere un'influenza rilevante durante l'età del Bronzo, anche a livello di abitudini alimentari, sebbene non possano essere ignorate le caratteristiche ambientali locali e le oscillazioni climatiche di questo periodo.
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