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Le decisioni di pensionamento e il modello option value: il caso Italia / Retirement Decisions and the Option Value Mode: the Case of ItalyRANZANI, MARCO 10 April 2007 (has links)
Il primo capitolo studia le decisioni di pensionamento dei lavoratori dipendenti nel settore-privato atraverso un approccio in forma quas-ridotta . seguendo il lavoro di stock e wise (1990), vengono modellate le decisioni individuali concentrandosi sugli incentivi insiti nel sistema pensionistico italiano catturate dalla ricchezza pensionistica e da altre misure di incentivo.
il secondo capitolo consolida i risultati del primo e riconosce che attraverso un approccio detto esperimento naturale e l'utilizzo di variazioni esogene generate dalla riforma pensionistica del 1992 si può migliorare in termini di identificazione dell'effetto della ricchezza pensionistica sulla decisione di pensionamento. il capitolo contiene anche un insieme di simulazioni che predicono il comportamento dei lavoratori con diversi regimi pensionistici e rappresenta un test della validità predittiva del modello usato nel primo capitolo.
il terzo capitolo è un'applicazione del modello option value in cui vengono stimati i parametri delle funzioni di utilità, e dove i lavoratori decidono quando andare in pensione confrontando il valore atteso di lavorare un anno aggiuntivo con il valore atteso di andare in pensione subito. / The first chapter studies the exit behaviour of private-sector employees through a simple "quasi-reduced form" approach. Starting from the seminal paper by Stock and Wise (1990), it models individual determinants of retirement choices focusing on the incentives embedded in the Italian Social Security system, captured by Social Security wealth and some incentive measures.
The second chapter exploits the results of the first and it is devoted to their consolidation Using a different framework, namely that of a "natural experiment", much more can be gained in terms of identification of the relevant incentive effects by means of the exogenous variation introduced by the reform legislated in 1992. Further, the chapter contains a set of simulations in order to test the predictive validity of the results in the first chapter and to know how the exit behaviour of workers would have been under different pension regimes.
The last chapter is an application of the option value model. It requires the estimation of the utility parameters of the model where workers compare the expected utility of working one more year and the expected utility of retiring immediately.
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PHYSIOLOGICAL AND MOLECULAR ANALYSIS OF DROUGHT RESPONSE IN SWEET SORGHUMBERGONTI, MAURO 21 February 2013 (has links)
Il sorgo zuccherino utilizzato per produrre cibo, mangimi e carburante con limitato impiego di risorse, risponde ai criteri dell’agricoltura moderna ed è impiegato nella produzione di bioenergia. È una pianta C4 adattata agli ambienti semi-aridi, caratteristica che dovrebbe essere mantenuta e migliorata nel processo di ottenimento di nuovi genotipi. Per comprendere le basi genetiche e fisiologiche della tolleranza alla siccità, genotipi di sorgo (IS 19453, Mpwekwa, SDS19483, IS33350, BR505, BR501) sono stati valutati in camera di crescita e in serra. Lo stress idrico è iniziato quando le piante avevano consumato l'80% di acqua disponibile. L’RNA totale è stato estratto da piante irrigate e non a diversi livelli di stress idrico. L'analisi di espressione genica è stata eseguita attraverso l’uso delle tecniche microarray e q-RT PCR. Il numero dei geni differenzialmente espressi aumentava all’aumentare del livello di stress. Gran parte dei geni sovra espressi erano coinvolti nei meccanismi di difesa, di trasporto, di regolazione genica, e nel metabolismo lipidico, proteico e degli zuccheri. Nelle piante non irrigate, al più alto livello di stress, i geni sovra-regolati presentavano livelli di espressione di 2-5 volte superiori rispetto ai campioni di controllo. Questi risultati serviranno all’identificazione di ”single nucleotide polymorphisms” nelle sequenze dei geni candidati e al loro impiego come marcatori nel processo di miglioramento genetico assistito. / Sweet sorghum providing food, feed and fuel with a limited use of resources, responds to the criteria of sustainable bioenergy production. Sorghum is a C4 plant adapted to semi-arid environments, characteristic that should be maintained and further improved in the process of breding new genotypes for bioenergy production. To understand the genetic and physiological basis of drought tolerance, sorghum genotypes (IS 19453, Mpwekwa, SDS19483, IS33350, BR505, BR501) were evaluated in growth chamber and greenhouse experiments. Drought stress started when plants had consumed 80% of transpirable soil water. Total RNA was extracted from irrigated and not irrigated plants at different levels of water stress, and gene expression analysis was carried out using microarray and q-RT PCR techniques. The number of differentially expressed genes increased with the stress level. Most of the up regulated genes were involved in cell rescue, transport, nucleic acid binding, and in lipid, protein and sugar metabolism. In non-irrigated plants, at the higher stress level, up-regulated genes presented levels of expression 2-5 fold higher compared to control samples. These preliminary results will be useful for the identification of single nucleotide polymorphisms in candidate genes sequences in order to use them as markers for assisted breeding.
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Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica. / Networks in Sciences: Three Essays on Scientific CollaborationTOGNI, LARA 16 April 2013 (has links)
Questa tesi di dottorato si pone come scopo lo studio della relazione complessa tra produttività e collaborazione scientifica sia di tipo formale sia informale. L’approccio che è adottato cerca di superare il classico trade-off che emerge dalla letteratura sulle reti e sulla teoria dei giochi; infatti, questa tesi rappresenta il tentativo di sviluppare una sintesi dell’approccio micro e macro allo studio delle collaborazioni scientifiche. A tal fine, il classico bagaglio metodologico è stato arricchito utilizzando tecniche di analisi complementari, quali l’analisi delle reti (e.g.: indici di centralità delle reti e coefficienti di clustering), l’econometria (e.g.: modelli di regressione ZIP e modelli di regressione troncati) ed infine l’economia sperimentale (e.g.: esperimenti in laboratorio). In particolare, sono state prese in considerazione due diverse comunità scientifiche con lo scopo di porre in evidenza le caratteristiche che le contraddistinguono: la comunità dei Geografi Top e la comunità degli Economisti italiani. Questa tesi è strutturata con il fine ultimo di porre in evidenza il ruolo che gli incentivi individuali degli scienziati parte della rete giocano nel modellare le strutture di collaborazione all’interno della rete stessa; ma, allo stesso tempo, nell’influenzare la propria produttività scientifica. Questa tesi è composta da tre diversi elaborati, ciascuno dei quali guarda al fenomeno della collaborazione e della produzione scientifica seguendo prospettive differenti, per permettermi di mettere in evidenza il ruolo giocato da quattro pilastri (i.e.: reti, comunità scientifiche, comportamenti collaborativi, incentivi individuali e conseguenze collettive) sulla base dei quali si fondano le strutture e la dinamica del “mondo della scienza”. / The aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
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CICLI DEL CREDITO ED ASPETTATIVE ETEROGENEE: UN'ANALISI TEORICA E SPERIMENTALE / CREDIT CYCLES AND HETEROGENEOUS EXPECTATIONS: A THEORETICAL AND EXPERIMENTAL ANALYSIS / CREDIT CYCLES AND HETEROGENEOUS EXPECTATIONS: A THEORETICAL AND EXPERIMENTAL ANALYSISIANNOTTA, GABRIELE 30 September 2021 (has links)
Questa tesi esamina l’interazione tra aspettative eterogenee e il rapporto creditore-debitore. In letteratura, non è ancora chiara la natura dell’interazione tra cicli del credito e aspettative individuali. Per questo motivo ho capito che sarebbe stato importante iniziare dai lavori seminali in entrambi i campi, ovvero Kiyotaki & Moore (1997) e Brock & Hommes (1997). Il mio principale obbiettivo è stato quello di studiare più nel dettaglio il funzionamento del vincolo di garanzia. Il fil rouge dell’intera tesi, infatti, è l’analisi del ruolo delle frizioni finanziarie nell’andamento del prezzo di un asset collateralizzato. In particolare, presento un modello dove l’ipotesi di aspettative razionali viene abbandonata. I risultati del primo capitolo rivelano che le aspettative individuali sono una fonte importante di instabilità, anche se la configurazione iniziale risulta stabile. L’elemento che provoca questa instabilità è la bancarotta causata dalla divergenza tra le aspettative di creditori e debitori sul prezzo dell’asset collateralizzato. Poi, nel secondo capitolo, effettuo un esperimento di learning-to-forecast. Fondato sul modello del primo capitolo, ha come obbiettivo quello di testare se e come la volatilità è legata alle percezioni di rischio dei creditori. Ciò che emerge è che ridurre il credito in risposta ad un aumento delle insolvenze in realtà conduce a scenari addirittura peggiori dove il benessere totale si deteriora e il numero delle bancarotte aumenta. / This thesis examines the interaction between heterogeneous expectations and the borrower-lender relationship. In the literature, the nature of the interaction between credit cycle and individual expectations is still unclear. Therefore I realized it was important to start from the seminal works in both fields, that is Kiyotaki & Moore (1997) and Brock & Hommes (1997). My main concern has been to gain insights into the collateral constraint. The common thread of the whole thesis, indeed, is to analyse the role of financial frictions in the price development of a collateralized asset. In particular, I introduce a model where rational expectations are dropped. The results of the first chapter reveal that even in a simple and stable setting, individual beliefs are an important source of instability. The driver of this instability is the bankruptcy caused by the divergence between borrowers' and lenders' price expectations on a collateralized asset. Then, I conduct an online learning-to-forecast experiment. Founded on the model of the first chapter, it tests whether and how volatility is related to lender-level risk perceptions. What emerges is that to shrink credit in response to an increase in defaults actually leads to worse scenarios where total welfare deteriorates and the number of bankruptcies increases.
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