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OBBLIGO DI FEDELTA’ DEL PRESTATORE DI LAVORO. IL PATTO DI NON CONCORRENZA. MODELLI ORGANIZZATIVI, SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO E POLITICHE DI FIDELIZZAZIONE DEL PERSONALEANTONELLI, SERGIO 11 May 2010 (has links)
Obbligo di fedeltà del prestatore di lavoro -
Il patto di non concorrenza -
Modelli organizzativi - Sviluppo del capitale umano e politiche di fidelizzazione del personale / Duty of loyalty - Covenant not to compete - Post termination of employment - Employment retention schemes
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Fidelidade em tradução : análise das traduções brasileiras de três romances de Umberto EcoCavallo, Patrizia January 2015 (has links)
L‟obiettivo del presente lavoro è riflettere sul concetto di fedeltà in traduzione, seguendo l‟evoluzione di questa nozione nel corso dei secoli fino alla prospettiva critica del XXI secolo, con i suoi progressi tecnologici e il cambio di paradigmi teorico-pratici. Per condurre la riflessione proposta, inserita nell‟area della Letteratura Comparata e degli Studi di Traduzione, è stata realizzata l‟analisi delle traduzioni verso il portoghese brasiliano di tre romanzi italiani scritti da Umberto Eco. I romanzi scelti sono Il Pendolo di Foucault, pubblicato nel 1988 in Italia e tradotto in Brasile da Ivo Barroso nel 1989, con il titolo O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, del 1994, arrivato in Brasile con la traduzione di Marco Lucchesi nel 1995 e intitolato A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, pubblicato in Italia nel 2004 e in Brasile nel 2005 con la traduzione di Eliana Aguiar intitolata A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Per svolgere la ricerca e presentare i risultati ottenuti, è stato esaminato un corpus conciso, ma accurato, composto da un capitolo rappresentativo di ogni romanzo, a partir dal quale sono stati identificati i pilastri dell‟analisi: metafore vive, liste e forestierismi. Questi elementi, che abbondano nelle opere di finzione di Umberto Eco e caratterizzano il suo stile erudito, sono stati estratti dai testi originali, inseriti in tabelle e allineati con i loro equivalenti brasiliani. Metafore vive, liste e forestierismi meritano un‟attenzione speciale dal punto di vista sia linguistico che culturale, ragion per cui lo studio delle scelte realizzate dai tre traduttori è particolarmente rilevante per gli obiettivi che questa ricerca si propone. Il corpus creato a partire dai capitoli selezionati dei romanzi include 95 metafore vive, 29 liste e 60 forestierismi. Il lavoro mira ad analizzare gli esempi più significativi di questi campioni, ossia le loro traduzioni e i vari modi in cui si manifesta la fedeltà. Nell‟indagine realizzata in questo studio, la fedeltà è concepita in termini di compromesso, negoziazione, lealtà e rispetto. In questo rinnovato dibattito si discute, altresì, della relazione che esiste tra autore e traduttore, dando voce, attraverso un questionario, ai tre traduttori dei romanzi analizzati, un‟ulteriore e fondamentale tappa per riflettere sul compito impegnativo e ricco di sfide che rappresenta la traduzione. / O objetivo do presente estudo é de refletir sobre o conceito de fidelidade em tradução, destacando a evolução desse entendimento ao longo dos séculos até a perspectiva crítica do século XXI, com seus avanços tecnológicos e a mudança de paradigmas teórico-práticos. Para conduzir a reflexão proposta, inserida na área da Literatura Comparada e dos Estudos de Tradução, realiza-se a análise das traduções, para o português brasileiro, de três romances italianos escritos por Umberto Eco. Os romances escolhidos são Il Pendolo di Foucault, publicado em 1988 na Itália e traduzido no Brasil por Ivo Barroso em 1989, com o título O Pêndulo de Foucault; L‟Isola del Giorno Prima, de 1994, lançado no Brasil com tradução de Marco Lucchesi em 1995, intitulado A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, publicado na Itália em 2004 e no Brasil em 2005, tradução de Eliana Aguiar intitulada A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Para desenvolver a pesquisa e ilustrar os resultados obtidos, examinou-se um corpus conciso, mas acurado, composto por um capítulo representativo de cada romance e, a partir desse, identificaram-se os focos principais de análise: as metáforas vivas, as listas e os estrangeirismos. Esses elementos, que são abundantes nas obras ficcionais de Umberto Eco e caracterizam seu estilo erudito, foram extraídos dos textos originais, colocados em tabelas e alinhados aos seus equivalentes brasileiros. Metáforas vivas, listas e estrangeirismos merecem uma atenção especial do ponto de vista tanto linguístico quanto cultural, razão pela qual o estudo das escolhas realizadas pelos três tradutores é particularmente relevante para os objetivos que esta pesquisa se propõe. O corpus criado a partir dos capítulos selecionados dos romances inclui 95 metáforas vivas, 29 listas e 60 estrangeirismos. O trabalho visa a analisar os exemplos mais significativos dessas amostras no que diz respeito às suas traduções e às várias manifestações da fidelidade. As investigações realizadas apontam para um horizonte em que a fidelidade está concebida em termos de compromisso, negociação, lealdade e respeito. Nesse renovado debate discute-se também a relação existente entre autor e tradutor, dando voz, por meio de questionário, aos três tradutores dos romances analisados, ulterior e fundamental etapa para refletir sobre a tarefa desafiadora e exigente da tradução. / The aim of this study is to reflect upon the concept of faithfulness in translation, emphasizing its evolution over time until the critical viewpoint of the 21st century, characterized by technological progress and by the shift in theoretical and practical paradigms. In this investigation, carried out in the framework of Comparative Literature and Translation Studies, the translations into Brazilian Portuguese of three Italian novels written by Umberto Eco were analyzed. The novels chosen for this research are Il Pendolo di Foucault, published in Italy in 1988, and translated in Brazil by Ivo Barroso in 1989, with the title O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, published in Italy in 1994 and in Brazil in 1995 in the translation by Marco Lucchesi as A Ilha do Dia Anterior, and La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, published in Italy in 2004 e in Brazil in 2005, translated with the title A Misteriosa Chama da Rainha Loana by Eliana Aguiar. In order to carry out this study and present the results obtained, a concise but accurate corpus, composed of a representative chapter from each novel, was analyzed and the main foci of the research were identified: live metaphors, lists and foreign words. These elements, which are abundant in Umberto Eco‟s fiction works and characterize his erudite style, were extracted from the original texts, organized into tables and aligned with their Brazilian equivalents. Live metaphors, lists and foreign words deserve special attention from a linguistic and a cultural viewpoint, which is the reason why the study of the choices made by the three translators is particularly relevant for the goals of this research. The corpus, originated from the selected chapters of the novels, includes 95 live metaphors, 29 lists and 60 foreign words. This work aims at analyzing the most significant examples as far as their translations are concerned, and how faithfulness arises from them. In the research conducted in this study, faithfulness is perceived in terms of compromise, negotiation, loyalty and respect. In this renewed framework, the relationship between author and translator is also discussed. Furthermore, the voice was given to the three translators of the analyzed novels, all of whom were asked to fill a questionnaire, thus significantly contributing to the reflection upon the challenging and demanding task of translation.
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Fidelidade em tradução : análise das traduções brasileiras de três romances de Umberto EcoCavallo, Patrizia January 2015 (has links)
L‟obiettivo del presente lavoro è riflettere sul concetto di fedeltà in traduzione, seguendo l‟evoluzione di questa nozione nel corso dei secoli fino alla prospettiva critica del XXI secolo, con i suoi progressi tecnologici e il cambio di paradigmi teorico-pratici. Per condurre la riflessione proposta, inserita nell‟area della Letteratura Comparata e degli Studi di Traduzione, è stata realizzata l‟analisi delle traduzioni verso il portoghese brasiliano di tre romanzi italiani scritti da Umberto Eco. I romanzi scelti sono Il Pendolo di Foucault, pubblicato nel 1988 in Italia e tradotto in Brasile da Ivo Barroso nel 1989, con il titolo O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, del 1994, arrivato in Brasile con la traduzione di Marco Lucchesi nel 1995 e intitolato A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, pubblicato in Italia nel 2004 e in Brasile nel 2005 con la traduzione di Eliana Aguiar intitolata A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Per svolgere la ricerca e presentare i risultati ottenuti, è stato esaminato un corpus conciso, ma accurato, composto da un capitolo rappresentativo di ogni romanzo, a partir dal quale sono stati identificati i pilastri dell‟analisi: metafore vive, liste e forestierismi. Questi elementi, che abbondano nelle opere di finzione di Umberto Eco e caratterizzano il suo stile erudito, sono stati estratti dai testi originali, inseriti in tabelle e allineati con i loro equivalenti brasiliani. Metafore vive, liste e forestierismi meritano un‟attenzione speciale dal punto di vista sia linguistico che culturale, ragion per cui lo studio delle scelte realizzate dai tre traduttori è particolarmente rilevante per gli obiettivi che questa ricerca si propone. Il corpus creato a partire dai capitoli selezionati dei romanzi include 95 metafore vive, 29 liste e 60 forestierismi. Il lavoro mira ad analizzare gli esempi più significativi di questi campioni, ossia le loro traduzioni e i vari modi in cui si manifesta la fedeltà. Nell‟indagine realizzata in questo studio, la fedeltà è concepita in termini di compromesso, negoziazione, lealtà e rispetto. In questo rinnovato dibattito si discute, altresì, della relazione che esiste tra autore e traduttore, dando voce, attraverso un questionario, ai tre traduttori dei romanzi analizzati, un‟ulteriore e fondamentale tappa per riflettere sul compito impegnativo e ricco di sfide che rappresenta la traduzione. / O objetivo do presente estudo é de refletir sobre o conceito de fidelidade em tradução, destacando a evolução desse entendimento ao longo dos séculos até a perspectiva crítica do século XXI, com seus avanços tecnológicos e a mudança de paradigmas teórico-práticos. Para conduzir a reflexão proposta, inserida na área da Literatura Comparada e dos Estudos de Tradução, realiza-se a análise das traduções, para o português brasileiro, de três romances italianos escritos por Umberto Eco. Os romances escolhidos são Il Pendolo di Foucault, publicado em 1988 na Itália e traduzido no Brasil por Ivo Barroso em 1989, com o título O Pêndulo de Foucault; L‟Isola del Giorno Prima, de 1994, lançado no Brasil com tradução de Marco Lucchesi em 1995, intitulado A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, publicado na Itália em 2004 e no Brasil em 2005, tradução de Eliana Aguiar intitulada A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Para desenvolver a pesquisa e ilustrar os resultados obtidos, examinou-se um corpus conciso, mas acurado, composto por um capítulo representativo de cada romance e, a partir desse, identificaram-se os focos principais de análise: as metáforas vivas, as listas e os estrangeirismos. Esses elementos, que são abundantes nas obras ficcionais de Umberto Eco e caracterizam seu estilo erudito, foram extraídos dos textos originais, colocados em tabelas e alinhados aos seus equivalentes brasileiros. Metáforas vivas, listas e estrangeirismos merecem uma atenção especial do ponto de vista tanto linguístico quanto cultural, razão pela qual o estudo das escolhas realizadas pelos três tradutores é particularmente relevante para os objetivos que esta pesquisa se propõe. O corpus criado a partir dos capítulos selecionados dos romances inclui 95 metáforas vivas, 29 listas e 60 estrangeirismos. O trabalho visa a analisar os exemplos mais significativos dessas amostras no que diz respeito às suas traduções e às várias manifestações da fidelidade. As investigações realizadas apontam para um horizonte em que a fidelidade está concebida em termos de compromisso, negociação, lealdade e respeito. Nesse renovado debate discute-se também a relação existente entre autor e tradutor, dando voz, por meio de questionário, aos três tradutores dos romances analisados, ulterior e fundamental etapa para refletir sobre a tarefa desafiadora e exigente da tradução. / The aim of this study is to reflect upon the concept of faithfulness in translation, emphasizing its evolution over time until the critical viewpoint of the 21st century, characterized by technological progress and by the shift in theoretical and practical paradigms. In this investigation, carried out in the framework of Comparative Literature and Translation Studies, the translations into Brazilian Portuguese of three Italian novels written by Umberto Eco were analyzed. The novels chosen for this research are Il Pendolo di Foucault, published in Italy in 1988, and translated in Brazil by Ivo Barroso in 1989, with the title O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, published in Italy in 1994 and in Brazil in 1995 in the translation by Marco Lucchesi as A Ilha do Dia Anterior, and La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, published in Italy in 2004 e in Brazil in 2005, translated with the title A Misteriosa Chama da Rainha Loana by Eliana Aguiar. In order to carry out this study and present the results obtained, a concise but accurate corpus, composed of a representative chapter from each novel, was analyzed and the main foci of the research were identified: live metaphors, lists and foreign words. These elements, which are abundant in Umberto Eco‟s fiction works and characterize his erudite style, were extracted from the original texts, organized into tables and aligned with their Brazilian equivalents. Live metaphors, lists and foreign words deserve special attention from a linguistic and a cultural viewpoint, which is the reason why the study of the choices made by the three translators is particularly relevant for the goals of this research. The corpus, originated from the selected chapters of the novels, includes 95 live metaphors, 29 lists and 60 foreign words. This work aims at analyzing the most significant examples as far as their translations are concerned, and how faithfulness arises from them. In the research conducted in this study, faithfulness is perceived in terms of compromise, negotiation, loyalty and respect. In this renewed framework, the relationship between author and translator is also discussed. Furthermore, the voice was given to the three translators of the analyzed novels, all of whom were asked to fill a questionnaire, thus significantly contributing to the reflection upon the challenging and demanding task of translation.
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Fidelidade em tradução : análise das traduções brasileiras de três romances de Umberto EcoCavallo, Patrizia January 2015 (has links)
L‟obiettivo del presente lavoro è riflettere sul concetto di fedeltà in traduzione, seguendo l‟evoluzione di questa nozione nel corso dei secoli fino alla prospettiva critica del XXI secolo, con i suoi progressi tecnologici e il cambio di paradigmi teorico-pratici. Per condurre la riflessione proposta, inserita nell‟area della Letteratura Comparata e degli Studi di Traduzione, è stata realizzata l‟analisi delle traduzioni verso il portoghese brasiliano di tre romanzi italiani scritti da Umberto Eco. I romanzi scelti sono Il Pendolo di Foucault, pubblicato nel 1988 in Italia e tradotto in Brasile da Ivo Barroso nel 1989, con il titolo O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, del 1994, arrivato in Brasile con la traduzione di Marco Lucchesi nel 1995 e intitolato A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, pubblicato in Italia nel 2004 e in Brasile nel 2005 con la traduzione di Eliana Aguiar intitolata A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Per svolgere la ricerca e presentare i risultati ottenuti, è stato esaminato un corpus conciso, ma accurato, composto da un capitolo rappresentativo di ogni romanzo, a partir dal quale sono stati identificati i pilastri dell‟analisi: metafore vive, liste e forestierismi. Questi elementi, che abbondano nelle opere di finzione di Umberto Eco e caratterizzano il suo stile erudito, sono stati estratti dai testi originali, inseriti in tabelle e allineati con i loro equivalenti brasiliani. Metafore vive, liste e forestierismi meritano un‟attenzione speciale dal punto di vista sia linguistico che culturale, ragion per cui lo studio delle scelte realizzate dai tre traduttori è particolarmente rilevante per gli obiettivi che questa ricerca si propone. Il corpus creato a partire dai capitoli selezionati dei romanzi include 95 metafore vive, 29 liste e 60 forestierismi. Il lavoro mira ad analizzare gli esempi più significativi di questi campioni, ossia le loro traduzioni e i vari modi in cui si manifesta la fedeltà. Nell‟indagine realizzata in questo studio, la fedeltà è concepita in termini di compromesso, negoziazione, lealtà e rispetto. In questo rinnovato dibattito si discute, altresì, della relazione che esiste tra autore e traduttore, dando voce, attraverso un questionario, ai tre traduttori dei romanzi analizzati, un‟ulteriore e fondamentale tappa per riflettere sul compito impegnativo e ricco di sfide che rappresenta la traduzione. / O objetivo do presente estudo é de refletir sobre o conceito de fidelidade em tradução, destacando a evolução desse entendimento ao longo dos séculos até a perspectiva crítica do século XXI, com seus avanços tecnológicos e a mudança de paradigmas teórico-práticos. Para conduzir a reflexão proposta, inserida na área da Literatura Comparada e dos Estudos de Tradução, realiza-se a análise das traduções, para o português brasileiro, de três romances italianos escritos por Umberto Eco. Os romances escolhidos são Il Pendolo di Foucault, publicado em 1988 na Itália e traduzido no Brasil por Ivo Barroso em 1989, com o título O Pêndulo de Foucault; L‟Isola del Giorno Prima, de 1994, lançado no Brasil com tradução de Marco Lucchesi em 1995, intitulado A Ilha do Dia Anterior, e La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, publicado na Itália em 2004 e no Brasil em 2005, tradução de Eliana Aguiar intitulada A Misteriosa Chama da Rainha Loana. Para desenvolver a pesquisa e ilustrar os resultados obtidos, examinou-se um corpus conciso, mas acurado, composto por um capítulo representativo de cada romance e, a partir desse, identificaram-se os focos principais de análise: as metáforas vivas, as listas e os estrangeirismos. Esses elementos, que são abundantes nas obras ficcionais de Umberto Eco e caracterizam seu estilo erudito, foram extraídos dos textos originais, colocados em tabelas e alinhados aos seus equivalentes brasileiros. Metáforas vivas, listas e estrangeirismos merecem uma atenção especial do ponto de vista tanto linguístico quanto cultural, razão pela qual o estudo das escolhas realizadas pelos três tradutores é particularmente relevante para os objetivos que esta pesquisa se propõe. O corpus criado a partir dos capítulos selecionados dos romances inclui 95 metáforas vivas, 29 listas e 60 estrangeirismos. O trabalho visa a analisar os exemplos mais significativos dessas amostras no que diz respeito às suas traduções e às várias manifestações da fidelidade. As investigações realizadas apontam para um horizonte em que a fidelidade está concebida em termos de compromisso, negociação, lealdade e respeito. Nesse renovado debate discute-se também a relação existente entre autor e tradutor, dando voz, por meio de questionário, aos três tradutores dos romances analisados, ulterior e fundamental etapa para refletir sobre a tarefa desafiadora e exigente da tradução. / The aim of this study is to reflect upon the concept of faithfulness in translation, emphasizing its evolution over time until the critical viewpoint of the 21st century, characterized by technological progress and by the shift in theoretical and practical paradigms. In this investigation, carried out in the framework of Comparative Literature and Translation Studies, the translations into Brazilian Portuguese of three Italian novels written by Umberto Eco were analyzed. The novels chosen for this research are Il Pendolo di Foucault, published in Italy in 1988, and translated in Brazil by Ivo Barroso in 1989, with the title O Pêndulo de Foucault, L‟Isola del Giorno Prima, published in Italy in 1994 and in Brazil in 1995 in the translation by Marco Lucchesi as A Ilha do Dia Anterior, and La Misteriosa Fiamma della Regina Loana, published in Italy in 2004 e in Brazil in 2005, translated with the title A Misteriosa Chama da Rainha Loana by Eliana Aguiar. In order to carry out this study and present the results obtained, a concise but accurate corpus, composed of a representative chapter from each novel, was analyzed and the main foci of the research were identified: live metaphors, lists and foreign words. These elements, which are abundant in Umberto Eco‟s fiction works and characterize his erudite style, were extracted from the original texts, organized into tables and aligned with their Brazilian equivalents. Live metaphors, lists and foreign words deserve special attention from a linguistic and a cultural viewpoint, which is the reason why the study of the choices made by the three translators is particularly relevant for the goals of this research. The corpus, originated from the selected chapters of the novels, includes 95 live metaphors, 29 lists and 60 foreign words. This work aims at analyzing the most significant examples as far as their translations are concerned, and how faithfulness arises from them. In the research conducted in this study, faithfulness is perceived in terms of compromise, negotiation, loyalty and respect. In this renewed framework, the relationship between author and translator is also discussed. Furthermore, the voice was given to the three translators of the analyzed novels, all of whom were asked to fill a questionnaire, thus significantly contributing to the reflection upon the challenging and demanding task of translation.
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Fidelidade partidária no desenvolvimento do modelo de democracia pelos partidos / Fedeltà del partto nella democrazia dei partitiPereira, Leonardo Freire 30 June 2009 (has links)
O presente trabalho de pesquisa tem por objetivo o estudo da fidelidade partidária, instituto do Direito Eleitoral que pode funcionar como mecanismo legitimador do exercício da representação política. Procuramos estabelecer um sentido para o termo fidelidade e, a partir disso, demonstrar sua relação com as democracias modernas. No Brasil, a fidelidade partidária passou a ser tratada, no âmbito constitucional, pela Carta de 1967. As emendas 1/69 e 11/78 também reservaram tratamento à fidelidade, suprimida do texto constitucional pela emenda 25/85. Nossa atual Constituição reserva aos estatutos partidários o estabelecimento das regras de disciplina e fidelidade partidárias. A importância do tema na órbita político-eleitoral brasileira é em razão do alto índice de migração partidária e as discussões acerca do tema têm como pano de fundo a questão da titularidade dos mandatos eletivos. Recentemente essa discussão foi levada ao Tribunal Superior Eleitoral e ao Supremo Tribunal Federal, que decidiram que os partidos políticos, organismos indispensáveis para a realização das eleições, são os titulares dos mandatos eletivos. Notável a edição da Resolução 22.610/TSE, que impõe a perda do mandato aos mandatários trânsfugas, ressalvando hipóteses de trocas por justa causa. O Congresso Nacional também vem se movimentando em torno do tema, sendo que as PECs 23/2007, de autoria do Senador Marco Maciel, e 124/2007, de autoria do Deputado Wilson Santiago, têm seu trâmite mais acelerado. No direito estrangeiro, encontramos pouca tratativa do tema, já que o respeito aos princípios e ideários partidários é tradição das democracias consolidadas, situação que não dá margem à infidelidade. Explica-se, portanto, a atualidade do tema em cenário brasileiro, onde a democracia ainda está em processo de amadurecimento. / Il presente lavoro di ricerca há come obiettivo lo studio alla fedeltà del partito politico, istituto di Diritto Elettorale che può funzionare come um meccanismo legittimo nellesercizio di rappresentazione politica. Dobbiamo stabilire um senso per il termine di fedeltà e, con questo dimostrare la sua relazione con le democrazie moderne. In Brasile, la fedeltà della persona legata a um partito politico, si è stabilita nellambito costituzionale, attraverso la Constituzione del 1967. Le alterazioni 1/69 e 11/78 anche riservano il trattamento alla fedeltà, eliminato dal testo costituzionale modificato il 25/85. La nostra costituzione reserva agli statuti dei partiti lobbedienza delle regole disciplinari e la fedeltà ad essi enunciati. Limportanza del tema nello spazio politico elettorale brasiliano è una ragione di alto indice di migrazione e le discussioni su questo tema hanno come condizione sine qua non, la questione della posizione ufficiale delle rappresentazioni elettive. Questa discussione è stata riportata al Tribunale Superiore Elettorale e al Supremo Tribunale Federale recentemente, i quali decidirono che i partiti politici, organi indispensabili alla realizzazione delle elezioni, sono i titolari elettivi. Notabile è ledizione della Risoluzione 22.610/TSE, che impone la perdita di questa missione ai mandatari disertori, correggendo le ipotesi di scambio per causa giusta. Il Congresso Nazionale si è manifestato a rispetto di questo tema, essendo che le PECs 23/2007, del Senatore Marco Maciel, e 124/2007, del Deputato Wilson Santiago, hanno tramite più accelerato. Nel Diritto Straniero, incontriamo pochi studi su questo tema, già che il rispetto ai principi e alle idee dei partiti è tradizione delle democrazie consolidate, situazione che non offre margini allinfedelità. Comunque si spiega lattualità del tema nello scenario brasiliano, dove la democrazia ancora è in via di maturità.
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Il divieto di concorrenza nella società a responsabilità limitata / IL DIVIETO DI CONCORRENZA NELLA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA / The ban on competition in limited liability companyMORGESE, MIRTA 25 March 2021 (has links)
Il presente lavoro di tesi si occupa di verificare la possibile applicabilità del divieto di concorrenza, previsto a carico dei soci nelle società di persone, dall’art. 2301 c.c., e degli amministratori nelle s.p.a., dall’art. 2390 c.c., alle s.r.l., nel regime legale. Le citate norme precludono ai rispettivi destinatari, di svolgere, per conto proprio o altrui, un’attività in concorrenza con quella della società, e di partecipare come socio illimitatamente responsabile a società che ugualmente svolgono attività concorrente.
L’interrogativo in questione si pone a valle della Riforma del 2003, là dove viene eliminato dalla disciplina delle s.r.l. il richiamo, prima di allora presente, all’art. 2390 c.c., creando, tra l’altro, quelle condizioni per cui l’interdizione all’attività concorrenziale per gli amministratori possa non rivelarsi più appropriata in tale tipo sociale, a causa dei maggiori diritti di voice e di controllo spettanti ai soci. Il nuovo ruolo riconosciuto al socio di s.r.l. rappresenta, per altro verso, la motivazione di una plausibile estensione del divieto di concorrenza nei suoi confronti. Entrambi i quesiti sono stati, però, affrontati tenendo presenti le alterazioni subite dal tipo, all’esito dell’entrata in vigore dell’art. 57 d.l. n. 50/2017, e dell’art. 377 del d.lgs. n. 14/2019. Infatti, sia il possibile accesso al mercato, avutosi nel 2017 per tutte le s.r.l. P.M.I., che l’ipotetica esclusione dei soci della gestione, disposta dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza, sono in grado di influire sulla risposta che il lavoro di tesi si propone di fornire.
Dall’analisi svolta è emerso, prima di tutto, come il problema della portata del divieto di concorrenza non riguardi solo le s.r.l., ma entrambe le società lucrative in cui lo stesso è imposto, là dove molteplici sono i dubbi sull’estensione soggettiva ed oggettiva dell’istituto, in conseguenza di una scarsa chiarezza sul fondamento dello stesso. È stata, pertanto, approfondita la questione della ratio della prescrizione normativa, esaminando la dottrina sul punto a partire dalle origini della sua introduzione nel nostro ordinamento, ovvero dal Codice del Commercio del 1865. In tal modo, è stato accertato come il divieto di concorrenza, sia nei confronti dei soci che degli amministratori, svolga una funzione interna, volta a favorire l’imparziale esercizio dei poteri gestori ed una funzione esterna, andando a prevenire il danno prodotto dall’utilizzo delle informazioni privilegiate di cui il destinatario del divieto è in possesso, a causa del potere di controllo di cui dispone, da parte di un’impresa in concorrenza.
La trattazione si concentra, poi, sulla specifica questione relativa all’applicazione del divieto di concorrenza all’amministratore di s.r.l., in modo da comprendere se la regola in questione, possa perseguire lo scopo di cui sopra, nei confronti degli amministratori, nel tipo sociale in oggetto. Sul punto sono state, in primo luogo, scardinate le motivazioni di coloro che si oppongono ad un’applicazione analogica nelle s.r.l. dell’art. 2390 c.c., fondate essenzialmente sul diverso tenore della disciplina degli interessi degli amministratori, tra s.p.a. e s.r.l. Viene, difatti, rilevato come siffatte divergenze dipendano dalla maggiore capacità dei soci nel modello legale di s.r.l. del 2003 di influire sulla gestione, e non dalla minore pretesa d’imparzialità, richiesta all’amministratore, come altrove sostenuto. Superate queste obbiezioni si è verificato se l’art. 2390 c.c. sia oggi vincolante per gli amministratori di s.r.l., a causa del nuovo tenore letterale dell’art. 2475, comma 1° c.c. il quale affida ai soli amministratori la gestione dell’impresa, rendendo potenzialmente affine la posizione dei gestori di s.r.l. a quella degli amministratori di s.p.a., rendendo i primi soggetti allo statuto legale dei secondi. Sul punto, si è appurato come la portata della novella debba essere ridimensionata nel senso di conferire in via esclusiva agli amministratori soltanto la gestione organizzativa della società, non escludendo i soci da quella operativa. Allo stesso modo, si è rilevato come l’integrazione della disciplina delle s.r.l. con quella delle s.p.a., comprendendo anche eventualmente l’art. 2390 c.c., per le s.r.l. che abbiano la dimensione delle P.M.I., debba avvenire solo in considerazione dell’assunzione da parte della società di uno specifico assetto statutario volto all’apertura al mercato, non anche in via generale. In questa maniera si è acclarato come non possa fondarsi sull’ibridazione dei tipi l’applicazione del divieto di concorrenza agli amministratori s.r.l. A tale approdo si è, comunque, giunti constatando come nella disciplina legale del tipo non esistono altre norme in grado di perseguire la specifica funzione riconosciuta al divieto di concorrenza a carico degli amministratori, sicché l’applicazione analogica dell’art. 2390 c.c. risulta ampiamente giustificata.
Si affronta, infine, la delicata questione dell’applicazione del divieto di concorrenza a carico del socio di s.r.l. Ciò che si è verificato è se il complesso dei diritti e poteri riconosciuti al socio siano di intensità tale da generare quegli stessi presupposti per cui il legislatore ha posto la prescrizione a carico dei membri della compagine sociale di società di persone. Una volta risolto positivamente questo interrogativo, viene verificato se nel tessuto normativo della s.r.l. esistano altre norme volte a tutelare la società da un esercizio conflittuale dei diritti di voice e di controllo spettanti ai soci, come l’art. 2479-ter, comma 3° c.c., assenti, invece, nella disciplina delle società personali. Sul punto il lavoro dimostra come la funzione di prevenire negative interferenze nella gestione e di evitare alla società un danno da concorrenza differenziale, di cui agli artt. 2301 e 290 c.c., non sia assolta da alcuna regola della disciplina legale delle s.r.l. e come, quindi, anche per i soci debba valere una simile limitazione all’autonomia privata. Viene, poi, affrontato il profilo della estensione del divieto di concorrenza a tutti i soci o solo a quelli titolari di un’aliquota di capitale sociale tale da consentire l’esercizio dei poteri di cui all’art. 2479, comma 1° c.c., concludendo sulla necessità, anche in base ad una serie di indici sistematici di imporre il divieto a tutti i soci. Questa conclusione, peraltro, non genera conseguenza negative sul piano dell’appetibilità di questo modello societario, a causa delle limitazioni all’autonomia privata scaturenti dalla partecipazione allo stesso, data l’ampia possibilità per i soci di derogarvi. La tesi si conclude verificando, infine, in che termini lo statuto possa, menomando i diritti di voice e di controllo del socio, influire indirettamente sul suo assoggettamento al divieto di concorrenza. / This research aims at investigating whether ban on competition set by the Italian legal system with regards to members of partnerships (società di persone: art. 2301 Italian Civil Code) and directors of public companies (società per azioni: art. 2390 Italian Civil Code) can be applied to members and directors of limited liability companies (società a responsabilità limitata). The mentioned legal provisions command to said subjects an absolute preclusion to exercise – both on their or a third party’s behalf – activities that would result in a competitive behaviour vis-à-vis the entity they represent; and to acquire a non-limited participation in competing entities.
The research question is grounded on the 2003 Reform that eliminated a referral to art. 2390 from the statutes of limited liability companies – the new statutes provide greater voice and control rights for members of such companies, thus rendering non-compete prohibitions inadequate. The new role that is played by LLCs members, on the contrary, justifies an interpretation that makes non-compete statutes applicable to them. LLCs have undergone a continuous reform process (see art. 57 d.l. n. 50/2017 and art. 377 d.lgs. n. 14/2019) that have opened them up to on-the-market financing, and the new Insolvency Code permits an exclusion of LLCs’ members from the management – these trends obviously have an impact on the answers to the research question.
The research shows that the issue at stake concerns both LLCs and PLCs – unclear are both the subjective and objective requisites for the application of non-compete statutes, given that unclear are the rationales behind it. The research investigated such rationales, by means of a literature review since the Codice di Commercio dated 1865. The outcome showed how non-compete statutes play both an internal and external role – the former favours an unbiased exercise of directors’ powers while the latter prevents damages that might arise from the abuse of privileged information obtained through the exercise of control powers within a competing entity.
The discussion then moves on to the application of non-compete statutes to LLCs’ directors, so to understand whether the aims of the provision can be achieved with respect to said companies. First of all, the research shows how the arguments brought forward by those who oppose an analogical interpretation of PLC’s statutes to LLCs are weak because limited to the consideration that highlights the differences in legal regimes on directors’ conflicts of interests in the two legal models. Indeed, such differences are not grounded on a lesser request of impartiality in their mandate but, rather, on a stronger set of control rights that LLCs’ members enjoy vis-à-vis PLCs’ ones.
Having overcome such arguments, the research investigated whether art. 2390 is still applicable to LLCs’ directors, given the new wording of art. 2475 that assigns the management of the corporation to directors only, thus assimilating PLCs’ directors to LLCs’ ones, thus subjecting the latter to the statutes of the former. A distinction was made between organizational and operational direction, arguing that only the former is reserved to directors, while the latter can be exercised by members as well.
Likewise, the research showed how such an analogical integration of the legal provisions set for LLCs can be operated only when companies adopt bylaws that allow them to resort to on-the-market financing, even if just sporadically. This outcome helped in showing that the adoption of a legal regime that resembles the one in which non-compete statutes are present cannot alone ground the analogical application of such provisions to the other legal regime. Such an outcome was actually grounded on the observation that no other provisions that protects non-competition interests are present in the statutes of Italian LLCs – this would result in a normative void that legal operators must fill resorting to analogy.
Lastly, the research concludes by investigating the application of non-compete statutes to LLCs’ members. The analysis examined the rights and powers enjoyed by LLCs’ members so to understand whether their scope is so broad to (i) assimilate them to partnerships’ members and thus (ii) justify the application of non-compete provisions to them. Given that the scope of such rights and powers does in fact justify a reaction of the legal system, the research continued in the analysis of the current legal system so to verify whether other legal provisions protect LLCs from a conflicting exercise of voice and control rights members enjoy; something absent in the statutes regulating partnerships. The outcome of this prong of research concluded by stating that no other provision shields LLCs from negative interferences in the management of the company, therefore having no rule in place that prevents damages from anticompetitive behaviour to occur. Concluding, the research continued in understanding whether such non-compete statutes are applicable to every member of an LLC or rather only to those who have a take that habilitates them to the exercise of the rights provided for by art. 2479 co. 1 c.c.: The point made is that the statutes should apply to every member. Such a conclusion has no impact on the preferability of LLCs vis-à-vis PLCs given that private autonomy can decide to opt out from the default system. A brief investigation on how bylaws can interfere on the application of non-compete statutes to LLCs members by altering their voice and control rights.
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