Thesis (Ph. D.)--University of Texas at Austin, 2005. / Vita. Includes bibliographical references.

The image of the Camorra in contemporary Neapolitan prose The Camorra or "the System", as lots of residents of Naples call it, is a criminal organization that has intensified its activities since the 1980s and today it affects all aspects of lives of people living in Campania. This thesis focuses on the impact of the Camorra on lives and work of contemporary Neapolitan writers, or more precisely, it describes the way the theme of the Neapolitan mafia is represented in their books. The authors of the analyzed texts are Peppe Lanzetta, Giuseppe Ferrandino, Andrej Longo, Giuseppe Montesano, Simone Di Meo, Roberto Saviano and Valeria Parrella. For the purpose of this thesis, we have chosen the works that are interesting in terms of genre adaptation of the topic and in terms of the characteristics of the main characters of each story. Following the behaviour of the main characters, we observe the direct impact of the Camorra on life in Naples and its influence on the mentality of its inhabitants. We aim to define the conditions under which the people ruled by the Camorra are forced to live and at the same time, we analyze how they face up to this destiny: whether they persist and hope for change or resign and leave their hometown to try their luck elsewhere, mostly in northern Italy. Addressing each...

This documentary film explores the damages produced by the illegal dumping of toxic waste in the environment and the rise in health concerns specific to the Campania region in Southern Italy. The management of waste material in the region is in the hands of the Camorra - a mafia organization with vast economic and political power. Through the narration of personal stories, the documentary reveals the broken emotional and cultural balance between the people from the region and their land.

La ricerca sull'espansione territoriale delle mafie italiane si è spesso limitata all'analisi di una singola organizzazione o di un solo paese. I pochi studi con una prospettiva più ampia non esaminano in dettaglio come organizzazioni mafiose diverse operano in paesi diversi. Per colmare tale vuoto conoscitivo, questo studio analizza la presenza di Cosa Nostra, Camorra e 'Ndrangheta in Europa, con l'obiettivo di individuare modelli di espansione mafiosa. Lo studio combina varie fonti di informazione e diversi livelli di analisi. Dapprima, utilizza rapporti ufficiali per mappare la presenza delle mafie italiane in Europa ed identificarne le principali caratteristiche. Successivamente, approfondisce tre casi di studio paese e, sulla base di interviste con esperti, analizza come le diverse organizzazioni operano nei diversi paesi. I risultati mostrano che i fattori legati al territorio e al tipo di attività prevalgono sulle caratteristiche dell'organizzazione nel definire i modelli di espansione mafiosa. Le mafie italiane si concentrano in alcuni paesi Europei e in determinate aree all'interno dello stesso paese. Il traffico di droga è la caratteristica più ricorrente della loro presenza in Europa. La 'Ndrangheta è l'unica organizzazione ad aver riprodotto le proprie strutture all'estero, sebbene ciò non avvenga in tutti i paesi Europei in cui è presente. / Research on the spatial mobility of Italian mafias has frequently adopted a narrow approach, focusing on only one type of mafia or a single country. The few studies with a broader perspective do not examine in detail how different mafias operate across different countries. This study addresses these gaps by providing a first comprehensive analysis of the presence of Cosa Nostra, the Camorra and the 'Ndrangheta across Europe, with the aim of identifying patterns of mafia mobility. The study combines different data sources and different levels of analysis. Drawing from official reports, it firstly maps the spread of the Italian mafias in Europe and identifies the main characteristics of their presence abroad. Secondly, it focuses on three country case studies and, based on expert interviews, compares how different mafias operate across different countries. The results show that country-related and activity-related characteristics prevail over organizational ones in determining patterns of mafia mobility. Italian mafias concentrate in a few European countries and in specific areas within a country. Drug trafficking is the most recurrent feature of their presence abroad. The 'Ndrangheta is the only mafia which has a structured presence in Europe, although it does not reproduce its structures in all foreign countries.

Nello studio vengono usate due indagini che analizzano il legame tra la criminalità organizzata nel territorio di Napoli e i bambini napoletani, assieme a un’indagine fatta sugli studenti della Liguria, del Lazio e della Toscana sul problema della mafia. Ci sono pochi studi su questo tema, e l’obiettivo di questa tesina è indagare il rapporto tra queste entità. Si intende qui indagare la differenza nella percezione e nella consapevolezza del fenomeno della criminalità organizzata, presso i bambini di Napoli e gli studenti intervistati nel Centronord.   La visione dei bambini sul tema della camorra è di particolare interesse, perché sono gli esseri più deboli di ogni società, dipendono dagli adulti, e il loro parere non viene spesso preso in considerazione dalle indagini. Sembra che sia molto più comune invece descrivere e analizzare la camorra solamente come criminalità organizzata e da qui si può capire il successo che ha avuto ad esempio lo scrittore Roberto Saviano.  Questa tesina intende per questo mettere in luce i pensieri, le idee e la consapevolezza che hanno gli intervistati delle due indagini. Inoltre, la tesina cercherà di riflettere su quali siano le vittime del fenomeno mafioso. La vittimologia fa parte della criminologia e oggi è un ramo fondamentale per la discussione della prevenzione dei reati. Dato che non esiste molta letteratura scientifica che si focalizza sul rapporto fra i bambini e la camorra, questa tesina vuole contribuire a sottolineare l’importanza del punto di vista dei più giovani, che rappresentano il futuro della nazione italiana.   L’ipotesi di questa tesina sarà quella di verificare se gli studenti del Centronord attraverso questa inchiesta vittimizzano doppiamente i bambini di Napoli. Perché l’indagine del Centronord trae la conclusione che gli intervistati del Lazio, della Toscana e della Liguria sono vittime della mafia in genere, ma questo non sembra corrispondere alla realtà. In effetti gli studenti del centronord conoscono la mafia solo attraverso progetti scolastici e i media.  A Napoli, invece, gli abitanti vivono sempre all’ombra della camorra e sappiamo che in questa zona non si rompe facilmente la cultura dell’omertà, mentre nelle regioni del Centronord è possibile vivere e parlare della mafia, senza rischiare di rimanere uccisi o minacciati pesantemente.   La stessa indagine fatta sugli studenti del Centronord, che si conclude dicendo che essi manifestano maggiore maturità, approcci più sistemici e anche una maggiore consapevolezza della lotta alla camorra, non è forse del tutto obiettiva, perché non tiene conto della drammatica situazione dei loro coetanei del Sud. La tesina vuole considerare l’ipotesi che l’indagine del Centronord, invece di servire come studio di vittimologia, al contrario vittimizza i bambini del Sud doppiamente. In primo luogo dato che il punto di partenza dell’inchiesta del Centronord è di concepire gli intervistati stessi come vittime delle mafie. Ma non lo sono, perché non vivono nel mezzo del fenomeno mafioso e non sono poveri come i bambini napoletani delle periferie. In secondo luogo, gli autori dell’indagine del Centronord traggono la conclusione che il loro campione ha un’ampia consapevolezza di questo fenomeno e di conseguenza potrebbe avere un ruolo importante nella lotta alle mafie. In questa maniera si vittimizzano forse ulteriormente i bambini di Napoli, dato che essi non sono in grado, per circostanze esterne, di poter rompere allo stesso modo il silenzio imposto dalla camorra.

This ethnography re-elaborates omertà as something more than a code of honor enforced through an oath of secrecy among members of the Neapolitan camorra and ordinary underemployed individuals in their midst. On appearance, this study is a fetishized and even eroticized search for determinacy or "meaning" performs what Sedgwick (1997) calls "strong theory" or a hermeneutics of suspicion bent on exposure. Having arrived, it seems, at the center of determinacy, the ethnography hints at now being able to tell the "real" story of the camorra and omertà. However, the stories it tells along the way take the camorra and omertà as not only "real", concrete objects (institution and code, respectively), but also (and primarily) their scattered, radial effects/affects in the surrounding zone where the the camorra and ordinary Neapolitans make contact. These stories do not sum these fragments up as omertà's constituent parts with the goal of capturing them in a singular, sovereign, minimalist and generalizing "conceptual economy". Rather, they maintain contact with the everyday grain in which these fragments are embedded. This ethnography takes omertà as a part of everything rather than an objectifiable, identifiable thing. It tracks its livelihood across various domains and registers, everywhere all the time in everyday life for ordinary individuals living in the zone of contact with the camorra. It loiters in this zone where scarce resources, fierce competition, volatile power balances and unreliable state authority render day-to-day life particularly indeterminate. It participates in the practices of negotiating personal livelihood under such constraints--practices that ordinary individuals call the art of making do. This ethnography follows and engages individuals as they perform the art of making do. It pays simultaneous attention to that art's aesthetic, economic and affective dimensions by looking specifically at the moral/political economy of two potent popular performance genres, the sceneggiata and its contemporary descendant, neomelodica music. It finds that for ordinary Neapolitans affects and interests are inextricably intertwined in shared sensibilities, in popular style, and more broadly in the aesthetics of everyday life. It finds that this everyday aesthetics is bound in complex ways to its excessive limit, the camorra. These accounts describe this complex bond as an affective community. / text

This thesis deals with the history and evolution of the phenomenon of the Camorra in one of the southern Italian regions - Campania. Camorra originated as a result of appalling social conditions in the south of Italy before its unification. The former ruling system in Naples neighborhood was inefficient and distant for the general population. In contrast, the Camorra everyday system responded immediately and was efficient, fast and productive. Before the constitution of the modern Italian state in 1861, Camorra had already more than half a century of history and activities, and was firmly established itself in the society of Campania. From 1819, when the first written note about Camorra appeared till the first decade of the 21st century it has undergone a complicated and interesting development and changes. During this period, there were several transformations in the functioning of its system. From the initial racketeering and small crime the Camorra's system was transformed into the highly organized companies, whose representatives can be well established members of the highest levels of the Italian society. The thesis also describes how the Camorra's social security ensures its members. From the point of view of Camorra's members their system never fails on the contrary to the official state...

In this comparative study the aim is to test the explanatory value and what can be inferred from theory building of criminological rational choice theory and offensive realism on the transnational expansions of organized criminal groups. Two analytical models, based upon the works of Ronald Clarke, Derek B. Cornish and John J. Mearsheimer, will be applied upon the Camorra’s and the ‘Ndrangheta’s transnational expansions. The essay uses a wide scope of sources, from news articles to academic books and papers, in order to provide an accurate description of the two units analyzed. The aim of this essay is achieved by having two research questions. This will in conjunction with the analytical models test the explanatory value of the theories when assessed upon the empirical material collected about the two cases, as well as provide valuable information of how organized criminal groups operate. It is concluded that organized criminal groups act rational and that rational choice theory is relevant when researching organized criminal groups' transnational expansions while the results of offensive realism differed on the two units.