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Inadempimento e ripartizione dell'onere probatorio / Non-fulfilment of contract and allocation of the burden of proof

Roldan Alzate, Natalia <1984> 17 June 2014 (has links)
L'interesse per il tema dell'onere della prova nell'inadempimento contrattuale è giustificato dalla circostanza che il noto intervento delle Sezioni Unite in materia, al quale originariamente si è pensato di attribuire una portata indifferenziata e assoluta, non ha avuto l'effetto di porre fine ai numerosi contrasti interpretativi. Al contrario, lo stesso ha determinato il sorgere di nuove incertezze e profili problematici, subendo, peraltro, continue smentite in diversi settori della responsabilità civile. Lo scopo della presente indagine è stato quello di verificare in quali contesti la regola fissata dalla Cassazione venisse applicata e in quali disattesa, procedendo, quindi, ad accertare la modulazione dell'onere della prova in alcuni settori considerati emblematici. Si è, così, tentato di individuare le ragioni della limitazione dell'indirizzo in parola, nonché i criteri in base ai quali determinare l'allocazione dell'onere della prova. / The interest in the issue of burden of proof in the breach of contract is justified by the fact that the well-known judgement of the Sezioni Unite (13533/2001) , which was originally thought to be general and absolute , has not had the effect of put an end to the numerous conflicts of interpretation. Infact , the sentence has given rise to new uncertainties and problematic aspects , suffering , however, continuing denials in different sectors of civil liability . The purpose of this investigation was to verify in what contexts the rule established by the Supreme Court were to be applied and upheld in such proceeding , therefore, to assess the modulation of the burden of proof in certain areas considered as typical . It is , thus , attempted to identify the reasons for the limitation of the address in question and the criteria by which to determine the allocation of the burden of proof .
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Modificazioni soggettive del rapporto obbligatorio e garanzie reali / Subjective modifications of the obligatory relationship and property securities

Di Staso, Nicola <1981> 07 May 2012 (has links)
Lo studio del lato soggettivo del rapporto è centrale nella teoria dell’obbligazione. Ci si chiede se la modificazione di una o anche di entrambe le parti del rapporto determini sempre la sua estinzione o se, invece, si conservi la sua unitarietà oggettiva. La risposta a questo interrogativo è stata diversa a seconda delle diverse epoche storiche. Nel diritto romano si riteneva che la variazione di qualunque soggetto determinasse l’estinzione del rapporto e la costituzione di una nuova obbligazione (novazione soggettiva). Tale soluzione è stata osteggiata dai codificatori moderni per i quali, in caso di modifica delle personae non si ha estinzione del rapporto, ma solo il mutamento di uno dei suoi elementi. Quanto ai diritti di garanzia, in particolare l’ipoteca, i principi generali essenzali sono la specialità e l’accessorietà. Quest’ultima caratteristica è dirimente in caso di modificazione soggettiva del rapporto e ciò emerge in sede di trattazione delle singole fattispecie del Codice Civile che la determinano, sia quanto al creditore sia quanto al debitore. Per velocizzare il subentro nel credito, nel 2007 è stato approvato il decreto Bersani (sulla portabilità del mutuo) che ha consentito di rimuovere vincoli a tale circolazione, nell’ambito dei rapporti bancari. Le caratteristiche della modificazione del rapporto obbligatorio, tuttavia, possono minare l’efficacia della riforma Bersani. Questo è il motivo per il quale taluni studiosi ritengono necessario procedere a un’ampia rivisitazione dell’intero diritto ipotecario, eliminando, sulla scia di quanto accaduto in altri ordinamenti europei, il requisito dell’accessorietà del vincolo. Nonostante ciò, a causa dei rischi connessi a questa riforma, si ritiene preferibile affinare il meccanismo di perfezionamento della portabilità, eliminandone le criticità, senza però pregiudicare le sicurezze dell’attuale sistema giuridico, di cui l’accessorietà dell’ipoteca rispetto al credito costituisce un importante caposaldo. / The study about the subjective side of the legal relationship is pivotal in the theory of the obligation. The question is whether the modification of one or even both parts always entails its extinction or whether its objective unity is preserved. The answer has been different depending on historic ages. In the Roman law, the variation of any subject entailed the extinction of the relationship and the constitution of a new obligation (subjective novation). Such solution has been opposed by modern legislators, for whom, in case of modification of the personae, not the extinction of the relationship, but only the change of one of its elements happens. As for the property secutities, especially the mortgage, the essential general principles are the specialty and the accesority. The latter feature is crucial in case of subjective modification of the relationship, and this emerges in the dissertation about the singles typologies of the Italian Civil Code that determines it, in both active and passive point of view. In order to quicken the transfer of the credit, in the 2007 the “Bersani Decree” (on the portability of the loan), that allowed to remove the ties of the credit circulation in the banking relationships area, was approved. The features of the modification of the obligatory relations, however, can undermine the effectiveness of the Bersoni reform. This is the reason why some scholars support a vast review of the whole mortgage law, removing, in the light of what occurred in other European systems, the requirement of the acessority of the tie. Nevertheless, due to the risks related to this reform, refining the mechanism of improvement of the portability is considered preferable, while removing the criticalities without compromising the certainties of the present system, of which the acessority of the mortgage is an important foundation.
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L'azione di classe / Class action

Gueli, Guido <1983> 11 April 2014 (has links)
La ricerca conduce un’indagine sull’azione di classe, introdotta nell’ordinamento italiano in epoca recente e foriera di numerose incertezze ed ambiguità interpretative, con riferimento sia allo specifico contenuto delle singole disposizioni normative che si sono alternate nel corso del tempo (determinate, sovente, dalla necessità di elidere le- di volta in volta riscontrate- anomalie e contraddizioni del tessuto normativo), sia alle possibili incongruenze tra taluni profili della disciplina oggi prevista dall’art. 140-bis del Codice del consumo e taluni principi generali dell’ordinamento, anche in materia di risarcimento del danno. Viene esaminato, anzitutto, il tema della legittimazione ad agire e del rapporto tra consumatore e l’ente rappresentativo cui questi, eventualmente, si rivolga, tentando la riconduzione di tale relazione alle ordinarie categorie privatistiche. Parimenti, è in termini di qualificazione secondo le tradizionali categorie del diritto civile che si tenta di apprezzare la natura dell’atto di adesione del soggetto che si vanti detentore di un diritto omogeneo a quello della classe cui pretende di appartenere. Vengono, quindi, esaminate le condizioni di ammissibilità dell’azione di classe e le caratteristiche peculiari della fase preliminare del giudizio di ammissibilità dell’azione. La ricerca indaga, quindi, la natura ed i possibili contenuti della sentenza che definisce il processo di classe, e conduce, nell’ultimo capitolo, una disamina relativa alle situazioni giuridiche tutelate. / The research conducts an investigation into the so-called “class action”, recently introduced into the Italian leagl system and fraught with many uncertainties and ambiguities. In doing so, specific attention was paid to the content of individual provisions that have alternated over time (often determined by the need to solve the anomalies and contradictions of the law, unveiled from time to time) and to the possible inconsistencies between certain aspects of the rules laid down in article 140-bis of the Consumers’ Code, on one hand, and general principles of the legal order, on the other hand, also on the point of damages. The research examines, first of all, the issue of locus standi and the relationship between the consumer and the representative body to which he/she might eventually resort to, attempting to reconcile said relationship with the traditional categories of private law. Likewise, the study tries to appreciate the nature of the deed of subscription to the action made by the subject who deems himself as holding a right which is homogeneous to the one of the class, always according to the traditional concepts of civil law. Therefore, the study analyses the conditions of admissibility of the class action and the peculiar traits of the preliminary phase of the judgement on the admissibility of the action itself. Furthermore, the research investigates the nature and the possible content of the judgement which defines the “class trial”, thus leading, in the final chapter, to a discussion on the legal positions protected.
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Patrimonio e patrimoni: Alla ricerca dei confini attuali della responsabilita' patrimoniale / "Patrimony" and "patrimonies": looking for the current boundaries of "patrimonial responsibility"

Mansi, Giovanni <1986> 17 June 2014 (has links)
Il presente lavoro di tesi mira a ricostruire lo scenario evolutivo della responsabilità patrimoniale del debitore, a partire dai principi generali sanciti dall'art. 2740 c.c. sino al diffondersi, sempre più dilagante negli anni più recenti, del fenomeno dei patrimoni separati, il quale ha contribuito a quella che è stata definita da autorevole dottrina l’“erosione” del carattere universale della responsabilità patrimoniale. In questa prospettiva, la ricerca condotta dall'autore si propone il duplice obiettivo di dimostrare, da un lato, l’ormai sostanziale ribaltamento del rapporto regola(garanzia generica)–eccezione(separazione patrimoniale) previsto dalla norma succitata, e, dall’altro, il ridimensionamento del valore della riserva di legge imposta dal secondo comma dell’art. 2740 c.c. con riguardo all’individuazione e alla disciplina dei patrimoni separati, dovuto all’affermarsi di forme di segregazione di carattere generale e flessibile ed al conseguente potenziamento del ruolo assunto dall’autonomia privata nel campo della separazione patrimoniale. Al perseguimento di tale obiettivo si aggiunge, inoltre, una valutazione dei nuovi orizzonti del fenomeno della separazione patrimoniale e, in particolare, dei segnali di apertura del nostro ordinamento all’adozione di una regolamentazione interna del trust, i cui vantaggi e la cui compatibilità con il nostro sistema giuridico vengono dimostrati attraverso il confronto con la disciplina dell'istituto in esame nell’ordinamento inglese. / The present work aims at reconstructing the evolution of “patrimonial responsibility” in Italy, from the general principles set out in Article 2740 of the Civil Code (hereafter: art. 2740 c.c.) to the increasing diffusion, in recent years, of segregated assets (“separate patrimonies”) which has contributed to the erosion of the “universal” nature of patrimonial responsibility. In this perspective, the research carried out by the author of this work pursues the dual objective of demonstrating, on the one hand, the reversal of the rule-exception relationship laid down by art. 2740 c.c., and, on the other hand, the weakening of the legal reserve imposed by the second paragraph of art. 2740 c.c. on the identification and regulation of separate patrimonies. In relation to the latter point, it will be demonstrated that, as a result of the introduction of general and flexible types of segregated assets, private autonomy has acquired a new leading role in the context of segregated assets. Furthermore, considering the evolution of separate patrimonies in Italy, the last section of this work will be focused on the new horizons of segregation of assets; in particular, through the analysis of the origins and of the rules on trust in the English legal system, this work will evaluate the possibility of adopting an Italian regulation of trust.
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Profili civilistici della vendita giudiziale di beni immobili in Italia e in Spagna / Civil aspects of the judicial sale of real unmovable property in Italy and Spain

Murga Fernandez, Juan Pablo <1986> 11 April 2014 (has links)
La tesi di dottorato ha come oggetto di studio gli aspetti sostanziali della vendita giudiziale da un punto di vista comparatistico tra Spagna e Italia. Si tratta di un tema che non è stato analizzato profondamente dalle più recenti dottrine spagnola e italiana, che è caratterizzato da una notevole complessità tecnica visto il suo forte carattere interdisciplinare (in particolare, processuale-sostanziale) e la cui vigenza attuale è stata intensificata dalla grande quantità di processi di esecuzione che in questo periodo di instabilità economica sono una constante nei Tribunali spagnoli e italiani. Il fatto che costituisca un’istituzione giuridica inquadrata nell’ambito del processo di espropriazione forzata fa sì che questa possieda un accentuato carattere processuale e, infatti, è il legislatore processuale che si occupa per la maggior parte del suo regime giuridico. Tuttavia, al di là di questa sua natura evidentemente processuale, essa produce una serie di effetti sostanziali di enorme importanza, che sono proprio l’oggetto della tesi di dottorato, nello specifico ambito dei beni immobili (considerando la grande importanza economica e pratica dei diritti di questa natura nella nostra realtà socio-economica). / The PhD thesis seeks the study of the civil aspects of the judicial sale from a comparative point of view between Italy and Spain. It is a subject which hasn't been deeply analyzed by the recent Italian and Spanish doctrine, and which is characterized by a considerable technical complexity due to its interdisciplinary nature (mainly, procedural and civil). It is also a current issue in this period of economic crisis in which foreclosure processes are a day by day reality of our Courts. The fact of being an institution framed in the foreclosure process outlines its procedural nature, but that cannot hide the fact of producing important civil effects of great importance which are precisely the aim of the PhD thesis.
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Regulation on Safety and civil Liability of intelligent autonomous Robots: the case of smart Cars

Cappelli, Maria Assunta January 2015 (has links)
Nowadays science and technology offer us artificial intelligence (AI) “embodied” in robots. They are able to self-learn, self-organize and self-reproduce, thanks to genetic algorithms, artificial neural networks and other tools. The focus of this research includes results from the diffusion of a social phenomenon consisting in the application of robots in the most disparate realities (industrial and domestic). Robotics is the AI branch whose aim is to build machines that are able “to feel, to think and to act”. A robot is a complex system that integrates many AI results: such as vision, natural language, study of the movement, communication, machine learning, and knowledge representation and planning. Robotics presents a fascinating and unexpected scenario. Everything we have seen until now - cars, computers, mobile phones and internet - is an AI product and robots in a near future will be used in factories, in yards, in offices, and they will work as nurses in hospitals and in households. The development of robots raises new ethical, legal and social issues, such as the allocation of civil liability when a robot harms a human being. If software agents can process and take decisions autonomously who will be held liable in case of harmful consequences of these decisions? The manufacturer, the programmer, the owner, or other subjects? The answer requires an analysis on both ex ante and ex post tortious event. * * * Aujourd’hui science et technologie nous offrent l’intelligence artificielle (AI) «incarnés» dans les robots. Ils sont capables d’apprendre, de s’organiser et de se reproduire, grâce à des algorithmes génétiques, réseaux de neurones artificiels et d’autres outils. L’objectif de cette recherche comprend les résultats de la diffusion d’un phénomène social consistant dans l’application de robots dans les réalités les plus divers (domestiques et industriels). Robotique est le secteur du AI dont le but est de construire des machines qui sont en mesure de «sentir, penser et agir». Un robot est un système complexe qui intègre de nombreux résultats du AI: tels que la vision, la langue naturelle, l’étude du mouvement, la communication, l’apprentissage machine, et la représentation de la connaissance et de la planification. Robotique présente un scénario fascinant et inattendu. Tout ce que nous avons vu jusqu’à présent - les voitures, les ordinateurs, les téléphones mobiles et Internet - est un produit du AI et les robots dans un proche avenir seront utilisés dans les usines, les gares, les bureaux et ils vont travailler comme infirmières dans les hôpitaux et dans les ménages. Le développement de robots soulève de nouvelles questions éthiques, juridiques et sociales, telles que l’attribution de la responsabilité civile quand un robot nuit un être humain. Si des agents logiciels peuvent traiter et prendre des décisions de manière autonome qui sera tenu responsable en cas de conséquences néfastes de ces décisions? Le fabricant, le programmateur, le propriétaire, ou d’autres sujets? La réponse exige une analyse relative ex ante et ex post le fait générateur.
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Le tecnologie di geolocalizzazione nel settore del trasporto

Quadri Di Cardano, Gioacchino <1978> 13 September 2011 (has links)
La presente ricerca si articola idealmente in tre sezioni. La prima sezione ha natura eminentemente tecnica e mira a descrivere le caratteristiche di funzionamento delle principali tecnologie di geolocalizzazione e ad analizzare la questione della tutelabilità mediante diritti di privativa dei dati relativi alla posizione geografica; la seconda sezione introduce in termini generali il tema della compatibilità fra le diverse tecnologie di geolocalizzazione e le norme in materia di tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali; la terza sezione, infine, che si basa su di un case study condotto a livello sia nazionale sia europeo, è volta ad individuare i vantaggi, le utilità in senso ampio, derivanti dall'utilizzo delle tecnologie di geolocalizzazione con particolare riferimento al trasporto locale di persone, valutando le cautele particolari che debbono essere osservate per il rispetto del diritto alla privacy di utenti e lavoratori.
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INSOLVENZA CIVILE E STATUTO DELL'OBBLIGAZIONE / Civil insolvency and obligation statute.

SERBLIN, MARIO 16 September 2019 (has links)
La ricerca analizza il tema dell'impotenza solutoria del debitore c.d. civile, riguardata attraverso il prisma della teorica della responsabilità per inadempimento. La forza d'abbrivo è offerta dalla recente legge istituita per comporre le cc.dd. "crisi da sovraindebitamento", la quale, ipocritamente, e con abuso della tecnica della legislazione speciale, ha veicolato all'interno del sistema civilistico rationes antitetiche rispetto a quelle incarnate dal diritto comune delle obbligazioni. Ne è conseguito un caos delle fonti del diritto privato, di cui si propone di venire a capo restaurando la centralità del codice civile. L'operazione culturale, che vuol essere altro da un'improbabile interpretatio abrogans della legge speciale, transita per la dimostrazione che il diritto comune è compatibile con le ragioni economico-sociali da cui è gemmata la legge sul "sovraindebitamento". Seguendo questa direttiva, lo scritto rilegge la disciplina codicistica dell'insolvenza e della responsabilità contrattuale e, andando oltre il velo dell'apparente "autismo filocreditorio" del diritto comune, tenta di dimostrare come esso ben si presti a interpretazioni maggiormente benevole al debitore insolvibile: ciò che dovrebbe valere a ricuperare al sistema parte della sua perduta unità. / The research analyzes the issue of the civil debtor's inability to pay his debts through the prism of the contractual liability. It starts from the examination of the recent law established to compose the "over-indebtedness crisis", which, hypocritically, and with the abuse of the technique of special legislation, has conveyed antithetical rationes within the civil law system compared to those embodied by the common law of obligations. This resulted in a chaos of the sources of private law, which aims to resolve by restoring the centrality of the civil code. The cultural operation, which wants to be other than an unlikely interpretatio abrogans of the special law, passes through the demonstration that the common law is compatible with the economic and social reasons that led the legislator to pass the law on "over-indebtedness". Following this directive, the script re-reads the codicistic discipline of insolvency and contractual liability and, going beyond the veil of the apparent "pro-creditor autism" of common law, attempts to demonstrate how it is well suited to interpretations more benevolent to the insolvent debtor: this should allow the system to recover part of its lost unity.
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FATTI ILLECITI E «IRREGOLARITA'» NEI PROCEDIMENTI ADOTTIVI

IBBA, CRISTINA 01 March 2010 (has links)
La ricerca si propone di approfondire il tema delle “irregolarità” nelle procedure di adozione internazionale. Questa espressione è utilizzata dalla normativa nazionale di settore, con particolare riferimento all’attività degli enti autorizzati allo svolgimento delle procedure di adozione di minori stranieri. Con questo elaborato si è cercato di ricostruire una nozione di “irregolarità” più ampia di quella presente nella legislazione vigente, privilegiando un approccio interdisciplinare. Lo scritto si apre con una prospettiva storica delle “irregolarità”, ovvero della morfologia che esse hanno assunto nel corso del tempo, in relazione alla disciplina vigente nel nostro Paese a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso. Il cuore dell’elaborato è dato dalla presentazione delle “irregolarità”, comprendenti sia alcune illiceità di natura penale ed amministrativa che le criticità della prassi. Chiude l’indagine l’illustrazione di alcune buone pratiche di prevenzione delle “irregolarità” nelle procedure di adozione internazionale e di proposte de iure condendo della disciplina vigente. Particolare attenzione è stata posta al tema della riforma dei delitti in materia di adozione, disposizioni rimaste sostanzialmente disapplicate dagli anni Ottanta ad oggi. / The research aims to delve into “irregularities” in the procedures of the International adoption. The previous mentioned phrase is used in the National specific provisions in reference to activities carried out by accredited bodies, entitled to apply adoption procedures of foreign minors. The thesis is an attempt to reconstruct a broader notion of “irregularity” than those one in the legislation in force, favoring an interdisciplinary approach. Firstly, the dissertation offers an historical perspective on “irregularities”, or rather upon the morphology which they have assumed for years, referring to the discipline which has been in force in Italy since the Sixties of the Twentieth Century. The gist of the thesis is the presentation of such “irregularities”, including both some criminal, administrative, unlawfulness and criticality in standard procedures. Finally, the research presents some good practices in order to prevent such “irregularities” in the International adoption procedures, as well as some de iure condendo proposals of the legislation in force. A specific attention has been paid to the matter of the reform of crimes of adoption, or rather disposals that basically has ceased to be applied since Eighties in the Twentieth Century.
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IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: PROSPETTIVE E RAGIONI DI UNA REGOLAMENTAZIONE TRA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO ED ESIGENZE DI TUTELA DEL CONSUMATORE

FILICE, ASSUNTA BARBARA 22 April 2010 (has links)
Il commercio equo e solidale (Cees) è andato sviluppandosi nel mondo occidentale nel corso degli ultimi quaranta anni, quale risposta alla crescente consapevolezza del fatto che i vantaggi derivanti dagli scambi e dall’espansione del commercio internazionale non risultano equamente ripartiti tra tutti i Paesi e tra i vari strati della popolazione di ciascuno dei Paesi stessi. La progressiva estensione del fenomeno in termini di ampliamento delle aree geografiche coperte e di aumento del quantitativo e delle tipologie dei beni commerciati, nonché il proliferare dei soggetti coinvolti e la loro stessa eterogeneità ha via via evidenziato le potenzialità connesse a tale realtà divenuta, nel corso di pochi decenni, da settore di nicchia, modello di riferimento per un commercio giusto nel panorama internazionale di mercato. Orbene, allo scopo di inquadrare precisamente il fenomeno e di sviscerarne i contenuti si è ritenuto opportuno suddividere la trattazione del tema in quattro macro-blocchi inerenti rispettivamente: la descrizione socio-economica del Cees, i progetti di normazione presenti in materia a livello sovranazionale-nazionale e regionale, le altre esperienze parallelamente sviluppate in altri paesi europei, nonché l’analisi degli strumenti contrattuali in uso nel settore con particolare riguardo ai contratti di Ctm. Il punto di partenza è rappresentato da una serie di considerazioni di ordine introduttivo, con particolare riguardo alla dimensione socio-economica del fenomeno, alla luce della sua crescente evoluzione e del suo attuale valore in termini di incidenza all’interno del nuovo ordine globale delle relazioni economiche. A seguire, dato il taglio essenzialmente giuridico della ricerca, si è ritenuto opportuno penetrare immediatamente la realtà del commercio equo con specifico riferimento alle problematiche ed alle prospettive connesse all’opportunità di una regolamentazione giuridica del fenomeno stesso, le quali costituiscono, precisamente, l’oggetto centrale del presente studio. In particolare si è scelto di elaborare una serie di riflessioni introduttive a proposito dei differenti approcci posti in essere in materia, considerando la complessità del quadro di riferimento nonché la varietà degli intenti. Orbene, nel tentativo di ricostruire le ragioni che hanno determinato l’esigenza di regolamentare la materia, si è pensato in primo luogo di esaminare i numerosi tentativi di autoregolamentazione attuati in tal senso, con riferimento da un lato alle cc. dd.. Carte dei Criteri ed in particolare alla Carta Italiana, elaborate allo scopo di identificare i requisiti ed i soggetti destinati ad operare in tale contesto, e dall’altro lato ai sistemi di certificazione privati e specializzati posti in essere allo scopo di etichettare i prodotti del Cees e garantire così la conformità a determinati standard, nonché il rispetto dei principi propri del settore in esame. Una volta esaminati i percorsi inerenti la via dell’autoregolamentazione e le peculiarità connesse agli stessi si è ritenuto interessante procedere nell’analisi dei percorsi di eteroregolamentazione posti in essere in materia, e ciò in particolare sulla scorta dei limiti e delle incongruenze intrinsecamente legate alla strada dell’autodisciplina. La creazione di un preciso schema legislativo in materia, corrispondente ad una vera e propria legge, consentirebbe, infatti - ed è precisamente ciò che la ricerca è tesa a dimostrare - di realizzare, al di là del riconoscimento ufficiale del fenomeno, anche una specifica individuazione dei prodotti del Cees e dei soggetti coinvolti, ciò che determinerebbe, attraverso l’istituzione di un rigoroso sistema sanzionatorio, la conseguente eliminazione del rischio che gli stessi si trovino in un certo senso a miscelarsi inconsapevolmente con soggetti estranei ai principi del movimento, traducendosi implicitamente in una enorme garanzia per il consumatore. Una volta accertata la necessità di regolamentare la materia e una volta enucleate le motivazioni attraverso le quali si è giunti ad affermare la preferenza di soluzioni di tipo eteroregolamentative, si è scelto di proseguire nell’analisi dettagliata dei percorsi e degli interventi legislativi elaborati su scala sovranazionale, nazionale e regionale; ciò al fine di riflettere più compiutamente sul taglio che un intervento regolativo in materia dovrebbe avere. I paragrafi elaborati nell’ambito della Parte II e precisamente inerenti una ricognizione e valutazione critica dei progetti di normazione presenti in materia, si muovono in effetti proprio in tale ottica, nel tentativo di chiarire se, posta la complessità degli interventi legislativi predisposti a vari livelli, sia ravvisabile all’interno di uno di questi un possibile modello da seguire. Sempre allo scopo di riflettere sui profili regolamentativi del fenomeno del Cees e posta la necessità di rintracciare un modello indicativo sulla base del quale pervenire all’elaborazione di un preciso schema di inquadramento legislativo, si è scelto di dedicare le successive fasi della ricerca all’esame delle esperienze maggiormente rilevanti nel settore condotte all’interno di altri paesi. La terza parte-sezione del lavoro di ricerca si incentra, infatti, sull’analisi degli schemi e delle soluzioni legislative elaborate a livello europeo (e non solo) in tale ambito, ciò allo scopo di valutare le affinità e le compatibilità, ma anche eventualmente le divergenze esistenti rispetto al nostro sistema. Ebbene, a parte lo studio delle strategie tracciate all’interno del contesto europeo, ed in modo particolare in paesi come la Spagna e la Francia - attraverso l’analisi delle varie proposte e normative concretamente poste in essere - si è ritenuto interessante proporre anche l’esame di una realtà profondamente differente, sia per struttura che per impostazione, quale, appunto, quella canadese, e ciò considerato in particolare anche il carattere innovativo di una indagine comparata tra le due dimensioni (quella italiana e quella, appunto, canadese). Alla luce di tali considerazioni, nonché allo scopo di rendere effettivamente concreti i profili teorici anzi sviluppati, si è scelto di completare la ricerca mediante l’analisi di alcuni contratti commerciali, utilizzati nella pratica degli affari e recanti appunto norme rispettose dei principi del Cees. In particolare, l’ultima sezione del lavoro, inerente temi di giustizia sociale e diritto dei contratti - con specifico riferimento alla disciplina giuridica del contratto inteso appunto quale mezzo attraverso cui orientare il corretto funzionamento del mercato concorrenziale e fornire adeguate tutele ai consumatori - si sofferma sull’analisi della modulistica contrattuale (Il “Fair Trade Partnership Agreement”; l’“Annual Plan”; il “Fair Trade Purchasing Contract”; il “Delivery Order”) utilizzata da Ctm Altromercato nelle operazioni di acquisto, nonché di trasporto e vendita dei prodotti equo-solidali. Tale modulistica, reperita grazie ad una profonda collaborazione con la sede legale del Consorzio, è stata ritenuta particolarmente interessante sotto un duplice profilo: da una parte, infatti, tali strumenti contrattuali potrebbero rappresentare una effettiva garanzia per quel consumatore socialmente responsabile che voglia visionarli al fine di constatare direttamente il rispetto di determinati standard e principi e che voglia, cioè, accertare che i prodotti che acquista siano effettivamente rispettosi di quegli standard; dall’altra parte, tali contratti rappresenterebbero una sorta di garanzia sociale, vale a dire un mezzo attraverso il quale far rispettare i suddetti valori e recuperare, in una prospettiva più ampia, anche determinati diritti. / The fair trade phenomenon expanded in the western world during the last forty years because the benefits of trade and the expansion of international trade are not equitably distributed among all countries and between different levels of population. The gradual extension of phenomenon, the expansion of the geographic areas covered, the increase of quantity and types of traded goods and the proliferation of actors, gradually showed the strength related to this reality, which has become, in a few years, a true reference model for a fair trade on the international market. However, in order to classify precisely the phenomenon and to reveal its contents, it was considered appropriate to divide the discussion of the topic into four macro-blocks, respectively associated to: -the socio-economic description of the fair trade; -the different standardization projects elaborated in this field at the supranational, national and regional levels; -the other experiences developed in a comparative perspective with other European countries (and not only); -the analysis of contractual instruments used in the sector with particular regard to the contracts used by CTM Altromercato. The starting point is represented by some different preliminary considerations, with special emphasis on socio-economic phenomenon, considering its increasing trend and its current value in terms of incidence on the new global order of economic relations. Secondly, as legal research, it was considered appropriate to immediately penetrate the reality of fair trade, with specific reference to the problems and prospects related to the best legal regulation of this phenomenon, which represents the central object of this study. In particular, we chose to develop some general discussion about the different approaches elaborated in this area, considering the complexity of the framework and the variety of proposals. However, reconstructing the underlying reasons for a legal adjustment of this phenomenon, it was thought primarily to examine the many attempts to self-regulation, referring firstly to the “Carte dei Criteri” and especially the “Carta Italiana”, drawn up to identify the requirements and the people suitable to operate in that context, and secondly concerning the private certification schemes, specialized in this field, and created to label the products of fair trade and thus to ensure compliance with standards and respect for the principles of the sector. After examining the pathways of self-regulation and the peculiarities connected to the same, it was considered interesting to carry out the analysis of a different form of regulation, called “heteroregulation”, considering, in particular, the limitations and inconsistencies intrinsically linked to the self-discipline. In fact, the creation of a clear legislative framework, corresponding to a real law, would- and this is precisely what the research is oriented to prove - to establish, in addition to official recognition of the phenomenon, the specific identification of the fair trade products and of the parties involved and moreover, establishing a strict system of sanctions, to realize the subsequent elimination of the risk that they are, unconsciously, mixed with persons outside the principles of the movement, meaning a huge guarantee for the consumers. Once we have established the need to regulate this field and once outlined the reasons for a preference of heteroregolamentative type solutions, it was interesting to analyze the detailed paths and the legislative actions drawn up at the supranational , national and regional level, to reflect more broadly on the style that a regulatory intervention in this area would have. The paragraphs elaborated in the II part, concerning a critical evaluation of the projects of regulation existing in this context, want to clarify if, considering the complexity of the sector, a potential model to follow exists. Thirdly, in order to reflect on the regulation profiles of fair trade phenomenon and considering the need to find a legislative framework, it was chosen to dedicate the next stages of research to examine of the most important experiences carried on in this field from other countries. The third part-section of the research is focused on the analysis of legislative solutions developed at European level (and not only) in this context; the aim is to value the similarities and the compatibility, but also the differences, compared to our system. In addiction to the study of strategies, outlined in the European context, and particularly in the countries like Spain and France - through the analysis of various proposals and regulations put in practice - it was considered interesting to propose also the examination of Canadian perspective, considering in particular the innovative nature of a comparative study between these two dimensions (Italian and Canadian). For these considerations and to realize the theoretical profile, it was decided to complete the research with the analysis of some commercial contracts, which are used in the practice of business and containing the fair trade rules and the principles. In particular, the last section of work, concerning the social justice issues and the law of contracts - with particular reference to the legal framework of the contract conceived like an instrument to ensuring the proper functioning of the competitive market and protect consumers - is focused on the analysis of contractual forms ( "Fair Trade Partnership Agreement", "Annual Plan, "Fair Trade Purchasing Contract" and "Delivery Order") used by CTM Altromercato in transactions of purchase, transportation and sale of fair trade products. These contracts, obtained thanks to a strong collaboration with the legal office of the Consortium CTM Altromercato, were considered particularly interesting: first of all, these instruments could be a contractual guarantee for a consumer socially responsible, who wants to view them and to observe directly the relevance of these standards and principles, and to ensure that the products meet those standards; on the other hand, these contracts represent a kind of social security, namely an instrument to enforce these values and also to recover, in a broader perspective, specific rights.

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