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Il ruolo delle Corti Supreme latinoamericane nello sviluppo del diritto penale internazionale: tendenze giurisprudenziali nella ricostruzione delle fattispecie incriminatrici

Maculan, Elena January 2012 (has links)
Le Corti Supreme latinoamericane svolgono un ruolo protagonista nell’evoluzione del diritto penale internazionale. La loro giurisprudenza sembra riproporre e confermare una tendenza di portata più ampia, che interessa il diritto penale lato sensu, ad accrescere sempre più il ruolo dei giudici nella funzione propriamente normopoietica, fino a trasformarlo in un vero e proprio protagonismo giudiziario. Al tempo stesso, su tale fenomeno si innestano fattori nuovi, che derivano in parte dai tratti peculiari del diritto penale internazionale, nuovo spazio giuridico di natura ibrida e reticolare, in parte dalla specificità del contesto latinoamericano, reduce da atroci esperienze di criminalità di Stato ed impegnato in un processo di transizione e nella risoluzione dei dilemmi che esso pone. La necessità di misurarsi con i crimini commessi dai passati regimi dittatoriali e di superare una serie di ostacoli – quali la prescrizione e l’esistenza di disposizioni di amnistia - che impedivano la persecuzione penale dei loro responsabili hanno indotto i giudici latinoamericani a sviluppare dei percorsi argomentativi assai originali. In questo senso, la sussunzione dei fatti nelle fattispecie penali internazionali ha fornito uno strumento essenziale, poiché ad essa consegue l’applicazione del c.d. regime speciale che disciplina tali crimini, e che consente appunto di aggirare gli ostacoli temporali e di natura beneficiale summenzionati. Di conseguenza, gli organi giudiziari hanno maturato differenti percorsi ermeneutici che, mediante un’interpretazione estensiva – al limite della forzatura – degli elementi tipici o delle fonti normative, permettano un ampliamento della portata delle fattispecie penali internazionali e della disciplina loro applicabile. Accanto a questa tendenza interpretativa espansiva se ne manifesta un’altra di segno opposto, che mira a meglio precisare i contorni delle fattispecie penali internazionali o a ridurre le distanze che ancora permangono tra la norma che le tipizza all’interno dei vari ordinamenti nazionali e la corrispondente definizione internazionale, contribuendo in tal modo alla loro progressiva armonizzazione. L’impatto provocato da queste tendenze giurisprudenziali, più intenso quando proviene dalle Corti Supreme – per effetto della loro speciale autorità persuasiva e, dove prevista, della loro efficacia vincolante -, è destinato a ripercuotersi anche oltre i confini del continente latinoamericano, grazie al fenomeno di circolazione giurisprudenziale e di cross-fertilization, lasciando presagire la formazione di un nuovo ordine mondiale.
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La libertà personale e le neuroscienze cognitive

Bottalico, Barbara January 2013 (has links)
L’emersione di nuove scoperte scientifiche e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno portato a un ripensamento del tema della prova scientifica nel processo penale in prospettiva interdisciplinare. Se, da un lato, la ricostruzione probatoria dei fatti di reato è sempre più affidata ai risultati della prova tecnico-scientifica, dall’altro agli strumenti tradizionalmente noti se ne stanno affiancando di nuovi, la cui affidabilità e rilevanza è spesso controversa. La presente ricerca nasce dall’interesse verso il recente affacciarsi nel panorama giuridico di strumenti e prospettive scientifiche relativamente nuove, come le neuroscienze cognitive e le tecniche a esse collegate. Se, da un lato, vi è un grande interesse da parte di giuristi e scienziati ad approfondire il tema, dall’altro però l’indagine è ancora disorganica, dispersa tra tematiche diverse, con profili di approfondimento che mutano anche a seconda della prospettiva che si assume: nazionale o internazionale, giuridica o multidisciplinare. L’ambito di riferimento del presente lavoro, è quello dell’utilizzo delle neurotecniche nel processo penale. Si possono rilevare diversi piani sui quali si può condurre l’analisi: a) Un piano di tipo penale-sostanziale, con riferimento all’accertamento dell’imputabilità; b) Un piano di tipo procedurale, con riferimento all’ammissione della prova scientifica nel processo c) Un piano di tipo costituzionale, con riferimento alla protezione dei diritti fondamentali dell’imputato. Questi tre livelli sono, in realtà, strettamente interconnessi e la libertà personale è il presupposto e il punto di arrivo dell’indagine penale: la sua protezione o compressione costituiscono il fil rouge di tutti i piani di analisi, dal momento che la custodia cautelare e la pena detentiva sono una violazione, pur giustificata da esigenze di giustizia e di prevenzione, ma pur sempre violazione, della libertà personale di un essere umano. E va notato come, una volta che si sia assunta l’idea ampia di libertà personale che le corti costituzionali ormai hanno esplicitamente affermato (in Italia, si pensi alla sentenza n. 471 del 1990), potenziali altre violazioni ad essa, nella sua dimensione psicofisica, si possono riscontrare in altri momenti e per altre parti del processo, come per esempio, con riferimento alle modalità di escussione del teste /acquisizione della prova nel corso del processo. Da ciò discende la centralità, nel valutare il modo in cui alcune recenti scoperte scientifiche e le tecniche connesse possano incidere sul diritto penale, della protezione della libertà personale dell ’imputato e delle parti del processo, e di come essa sia regolata nei diversi sistemi e posta in evidenza nella casistica giudiziaria. Queste considerazioni sono centrali nella presente ricerca: partendo dal fatto che la libertà personale costituisce un presupposto condiviso nei contemporanei sistemi giuridici occidentali, si è mirato a osservare il modo in cui si atteggia il rapporto tra tale libertà dell’imputato (e delle altre parti nel processo) e il potere autoritativo dello stato nel processo penale, laddove le nuove tecniche neuroscientifiche hanno applicazione. L’analisi è stata condotta in una prospettiva comparata tra il sistema giuridicocostituzionale italiano e quello statunitense.
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I GIUDICI E LA LEGGE REGIONALE DOPO LA RIFORMA DEL TIT. V COST. UNITA' DELLA REPUBBLICA E PROMOZIONE DELLE AUTONOMIE NEL GIUDIZIO INCIDENTALE

ARENA, ROSANNA 30 March 2016 (has links)
Il contenzioso tra Stato e Regioni impegna ormai da anni una parte cospicua dell’attività della Corte costituzionale. Il tentativo di questa tesi è quello di guardare alla Riforma del titolo V della Costituzione attraverso le decisioni pronunciate nel giudizio incidentale, spostando così il punto di osservazione dal consueto aspetto del riparto delle competenze a quello della tutela delle posizioni soggettive. Questa prospettiva consente di verificare se, ed eventualmente in quale misura, sia cambiato il ruolo della legge regionale nell’ordinamento, e altresì di ovviare ad alcune vischiosità del giudizio in via principale. / The dispute between state and regions now committed to sustaining a significant part of the activity of the Constitutional Court. The aim of this dissertation is to look at the reform of Title V of the Italian Constitution through rulings made in the judgment “in via incidentale”, thereby shifting the observation point from the usual look of the distribution of powers in that of the protection of subject positions. This perspective will determine whether, and if so to what extent, has changed the role of the regional law, and also overcome some stickiness of judgment “in via principale”.
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L'intelligenza artificiale come nuova frontiera dei diritti fondamentali

Rinaldi, Luca 16 March 2023 (has links)
The thesis examines the technological innovations related to artificial intelligence from the point of view of fundamental rights. The first part gives a general introduction on the technical characteristics of artificial intelligence, its historical development and the ethical, philosophical and legal debate about it. The second part analyses the impact of AI on the rights recognised by the Italian Constitution and the other main legal traditions based on the rule of law, focusing in particular on the protection of personal identity, the right to non-discrimination and freedom of speech. The third part explores the hypothesis of the recognition of three new rights due to the technological revolution: the right to artificial intelligence disclosure, the right to an explanation of outputs and the right to a human oversight of technology. These new legal positions are analysed in three hypothetical contexts of application: the public administration, the justice sector and the healthcare industry.
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Question of status in the European Union. The space between immigration and citizenship.

Pelacani, Gracy January 2015 (has links)
Plurality in Unity is a simple but effective formula to summarise the current situation of individual status in Europe. Multiple and variable over time are the status possessed, or that could be acquired, by persons, although, in this composite panorama, it is still nationality that appears to be the most valuable, privileged and secure status: the one capable to reduce to unity all the others. However, if this remains true in general terms, the continuous appearance of new status and the transformation of the European Union itself into a rights provider, has challenged not only the hegemony of nationality, as the sole meaningful status for mobile persons, but, inevitably, has also shaped and modified its content and symbolic meaning in accordance with the evolved context. This thesis concentrates upon the relation between immigration and citizenship legislations at the supranational, national and sub-national level, since they are the basis and the determinants of individual status in relation to a certain territory. Firstly, it focuses on the relation between individual status in the EU legal order, i.e. on the status attributed by EU laws to third-country nationals labour migrants, and on the Union citizenship. In the second part, it investigates the range of status available to non-nationals within Belgium, paying particular attention to the sub-national level; Sweden, considering the influence of the Nordic cooperation; and, finally, Switzerland as regards, specifically, the role of sub-national units in citizenship acquisition procedures and influence on the government of immigration of the Swiss-EU relations as regards persons' freedom of movement. This thesis concludes affirming that an increasing level of interaction, reciprocal influence and convergence are observable in the government of immigration and citizenship acquisition. The latter is increasingly used as a tool to better govern the former, by relying on the everlasting distinction between the citizens and the others, and regardless of the level of government considered.
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L’EVOLUZIONE DI PRASSI, CONVENZIONI E CONSUETUDINI NELLA FORMA DI GOVERNO ITALIANA DURANTE LE “LEGISLATURE DELL’EMERGENZA”

Aureli, Elia 13 June 2023 (has links)
La ricerca si pone l’obiettivo di studiare in che modo l’impatto della crisi economica e dell’emergenza pandemica abbiano inciso sul variegato insieme di prassi, convenzioni e consuetudini che concorrono a definire la forma di governo dello Stato italiano. In un contesto in cui le norme costituzionali e legislative che disciplinano i rapporti tra i Poteri sono rimaste immutate nel corso degli ultimi anni, ma l’assetto sostanziale degli equilibri interistituzionali è variato in maniera talvolta notevole, l’indagine si concentra sulle norme non scritte che disciplinano in concreto i rapporti tra gli organi costituzionali. Lo studio prende in considerazione le dinamiche relative a Governo e Parlamento -ivi comprese quelle afferenti alla produzione normativa-, ma anche l’evoluzione in via di fatto che ha interessato il ruolo del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale, cercando di tracciare un quadro se non completo, quantomeno organico di come l’aspetto sostanziale della forma di governo si stia progressivamente discostando da quello formalmente previsto in Costituzione. Ciò non sarà volto ad una mera critica agli scostamenti dal dettato costituzionale e legislativo; al contrario, si svolgerà un’analisi del reale finalizzata alla comprensione delle cause e delle conseguenze di ciascun fenomeno, valutandone le opportunità e le criticità che comporta, in modo da poter giungere ad una migliore comprensione delle tendenze evolutive che hanno interessato la forma di governo nelle “legislature dell’emergenza”.
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Il concetto di Repubblica nella Costituzione italiana

DI CARPEGNA BRIVIO, ELENA 27 February 2012 (has links)
La tesi di dottorato mira ad indagare la formazione e lo sviluppo del concetto di Repubblica nell’ordinamento costituzionale italiano. A tal fine viene presa in considerazione l’innovazione apportata dalla Costituzione repubblicana rispetto all’esperienza dello Stato moderno e si riscontra una forte connessione tra il concetto di Repubblica e la volontà politica di creare, nel secondo dopoguerra, un ordinamento che superi la tradizionale separazione tra Stato e società. Nella vigente Costituzione italiana ciò si traduce nel riconoscimento di un rilievo giuspubblicistico ad un ampio pluralismo sociale e nella creazione di uno Stato-ordinamento comprensivo tanto dello Stato-apparato quanto dello Stato-comunità. Il lavoro prosegue analizzando l’attualità del concetto di Repubblica in un contesto di rapporti sociali profondamente mutati rispetto al secondo dopoguerra ed in cui è il medesimo concetto di Stato ad essere oggetto di tensione. In questa prospettiva la forma repubblicana diviene la principale manifestazione di un principio unitario interno alla Costituzione, principio che viene declinato tanto a livello di ordinamento normativo quanto in relazione ai rapporti tra Stato e società. / The PhD thesis aims to inquire birth and growth of the Republic notion in the Italian constitutional system. The author assesses the innovation of the Italian republican Constitution compared to the whole experience of modern State and points out connections between the notion of Republic and the political will to create, after Second World War, a system which can overcome any distinction between State and society. The Italian Constitution implements this pattern giving a public position to a social pluralism and creating system including the state apparatus and the entire social community. Then, the thesis inquires the nowadays operation of the Republic notion with respect to social changes and state evolution. In this regard, the republican system is the main consequence of a principle of unity provided by the Constitution; this principle acts both in the normative order and in the relations between state and society.
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LA DIRETTA APPLICABILITA' DELLE NORME COSTITUZIONALI DA PARTE DEL GIUDICE ORDINARIO / Direct applicability of constitutional provisions in civil and criminal courts

SPARACINO, ELIO 23 June 2015 (has links)
Il lavoro di ricerca mira a dimostrare come la Costituzione italiana venga direttamente applicata dai giudici ordinari. Si compie un’analisi dei rapporti tra i giudici ordinari e la Legge fondamentale sin dall'emanazione dello Statuto Albertino e ci si concentra su alcune specifiche questioni in cui si è registrata la diretta applicazione delle norme della Statuto. La tesi mira a dimostrare come, dopo una prima fase di necessario assestamento seguente all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, si cominci a parlare di diretta applicazione della Costituzione nella risoluzione di problematiche inerenti il risarcimento del danno biologico e di come, attraverso il risarcimento del danno esistenziale, i giudici civili abbiano posto in essere un’applicazione a tratti eccessivamente ampia dell’art. 2 della Costituzione; si è cercato, dunque, di individuare eventuali soluzioni a tale problema. Per quanto riguarda il giudizio penale, il lavoro di ricerca, una volta comprovata nel nostro ordinamento l’esistenza di un diritto costituzionale al dissenso alle terapie salvavita, è teso a dimostrare come i giudici penali in tale ambito si siano dimostrati meno propensi ad una piena applicazione delle norme costituzionali; si è cercato di individuarne gli aspetti problematici e si sono ripercorsi i principali orientamenti giurisprudenziali e dottrinali in materia. / The research aims at demonstrating how the Italian Constitution is directly applied by civil and criminal courts. It analyzes the relationship between the courts and the constitutional law since the promulgation of the Albertine Statute (1848), and focuses on a set of specific issues where Statute provisions were directly enforced. With regard to the Republican Constitution, the dissertation seeks to explain that, after an inevitable adjustment period following its first implementation, direct application of the Constitution in the resolution of disputes concerning the compensation of physical and psychological losses has become a discussed topic; and that, through the compensation of existential losses, civil courts have occasionally applied Article 2 of the Constitution too freely and widely. Finally, the dissertation seeks to identify possible solutions to this problem. For what concerns criminal law, the research, first, argues that our legal system includes a constitutional right to refuse life-saving therapies; then, illustrates how criminal courts have been less willing to fully apply constitutional provisions, than their civil counterparts.
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STUDIO SULLA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

IACOVELLI, DANILA 17 April 2009 (has links)
"Funzione" è un termine di per sé neutro che si carica di significati diversi a seconda dei sistemi in cui è immerso. Nel diritto è un termine ricco di insidie perchè porta alle matrici stesse dell'ordinamento giuridico. Nel testo si analizza il concetto di funzione da un punto di vista storico-ricostruttivo per giungere alla definizione della funzione in senso obiettivo. Sulla base di tali premesse si spiegano gli istituti del diritto pubblico e le loro trasformazioni con particolare riguardo al mondo dell'amministrazione e alla diversità dei soggetti che oggi lo compongono. / This thesis analyzes the concept of public function with particular regard to administrative world. It starts by an historical point of view and arrives to a definition of function in an objective sense. This concept is used to explain the transformation of contemporary administration.
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LA FRATERNITA' COME PRINCIPIO GIURIDICO: UNA PROSPETTIVA DE IURE CONDITO E DE IURE CONDENDO / La fraternità come principio giuridico:una prospettiva de iure condito e de iure condendo

VITA, ILENIA 13 May 2014 (has links)
La lontananza tra il diritto e l’“orizzonte” della fraternità è molto avvertita non solo nell’“accademia” ma anche nell’immaginario collettivo. Il tentativo di questa tesi è quello di dimostrare la possibilità, teorica e pratica, di accostare queste realtà apparentemente molto distanti e inconciliabili tra loro: il diritto, e in particolare il diritto pubblico, e il principio di fraternità. Dopo aver analizzato le difficoltà e le obiezioni fondamentali a tale ipotesi, la tesi propone alcune soluzioni e percorsi per cercare un dialogo, cioè per risolvere l’apparente antinomia tra la spontaneità della fraternità e la coattività tipica del diritto. Terreno di elezione per la messa alla prova dell’idea proposta è la Costituzione italiana e, in particolare, la fase della sua nascita. La convinzione che fa da sfondo alla ricerca è la consapevolezza che, per la comprensione dell’importanza teorica e pratica del principio giuridico di fraternità, occorre pur sempre partire dall’esperienza di un vissuto quotidiano di rapporti fraterni. / The distance between the law and the “horizon“ fraternity is felt not only in the “academic circles“ but also in the collective imagination. The aim of this dissertation is to prove the theoretical and practical possibility to combine these dimensions apparently distant and incompatible: the law, in particular public law, and the principle of fraternity. After analyzing the difficulties and the fundamental objections to this idea, the dissertation proposes some solutions and paths to search for a dialogue, that is, to solve the ostensible contradiction between the spontaneity of fraternity and the typical coercive character of law. The basis used to prove the sustained idea is the Italian Constitution and specifically the period of its birth. The background is the firm belief that in order to understand the theoretical and practical importance of the juridical principle of fraternity it's always necessary to start from the fraternal relationships experienced in the daily life.

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