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Il libro di spese diverse di Lorenzo Lotto. Analisi e commento / Libro di spese diverse by Lorenzo Lotto. Analysis and commentaryDe Carolis, Francesco <1982> 05 June 2015 (has links)
Il progetto si concentra sull’analisi ed il commento del libro dei conti di Lorenzo Lotto. Esso viene conservato nell’Archivio storico della Santa Casa di Loreto, ed è meglio conosciuto con il nome apocrifo di Libro di spese diverse. Possiamo considerarlo uno dei più significativi documenti del Rinascimento italiano: infatti esso ci parla dei rapporti che l’artista ha intessuto con committenti, colleghi ed amici, rivelando tanto la sua condotta di vita che la sua attività. È una ricerca che tenta di concentrarsi sull’artista attraverso una lettura più corretta di questa fonte: infatti in passato il Libro di spese diverse era considerato un diario e studiato attraverso una visione non consona al genere di riferimento. / Regarding my doctoral project, I am conducting research on the analysis and the commentary of the account book by Lorenzo Lotto. It is held at historical archive in Loreto, and it is better known as Libro di spese diverse, an apocryphal name which we find on the front page. We can consider it as one of the most important document for the Italian Renaissance studies: indeed, the Lotto’s document refers to meetings with patrons, colleagues and friends, showing his lifestyle as well as his professional activity. This research focuses the attention on the artist reading this source more correctly: in the past times the Libro di spese diverse was considered a diary and it was studied by a wrong point of view.
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Strategie culturali tra Parigi e Modena nel Grand Siècle: gli artisti francesi alla corte estense / Cultural strategies between Paris and Modena in the Grand Siècle: the French artists at the Este court / Stratégies culturelles entre Paris et Modène au Grand Siècle: les artistes français à la cour des EsteSirocchi, Simone <1984> January 1900 (has links)
La tesi ricostruisce l’attività degli artisti francesi alla corte estense durante il governo di Francesco I (1629-1658) e Alfonso IV (1658-1662) e la iscrive nel più ampio quadro dei legami politici e culturali tra Parigi e Modena per illustrare il contributo francese alla definizione dell’immagine del potere ducale. Lo spoglio del carteggio diplomatico dell’abate Ercole Manzieri, residente di Francesco I a Parigi a partire dal 1650, ha permesso di documentare gli intensi traffici di ritratti, gioielli e abiti che da Parigi giunsero a Modena, attestando una cospicua influenza francese sul gusto e sul costume estense. Come Manzieri, anche Girolamo Graziani, poeta e segretario di stato, fu impegnato come ambasciatore. La tesi indaga i panegirici da lui composti in lode di Luigi XIV e ne illustra la genesi, prima di focalizzarsi su Jean Boulanger, primo pittore di corte di Francesco I. Chiarita la sua formazione e i suoi primi incarichi a corte, l’attenzione è rivolta alle sue pitture nel Palazzo Ducale di Sassuolo, privilegiando la Galleria di Bacco, di cui si definiscono l’architettura, l’allestimento e la funzione. Nell’ultima sezione la tesi ricompone la committenza ‘francese’ di Alfonso IV e si concentra sull’ultimo ciclo decorativo di Boulanger nella perduta villa ducale delle Pentetorri. Nuovi documenti hanno permesso di collocare le sale dipinte dal francese nello spazio della villa e di leggere, per la prima volta nella sua organicità, l’iconografia del ciclo. Seconda monumentale impresa di Alfonso fu la commissione delle solenni esequie in onore del padre defunto, immortalate nell’Idea di un prencipe del gesuita Domenico Gamberti (1659). Quest’opera, tra le più prestigiose imprese tipografiche del Seicento, plasma l’immagine del potere ducale anche grazie a un ricco repertorio di illustrazioni che videro il coinvolgimento di diversi artisti, anche francesi, di cui si precisano i nomi e le modalità di ingaggio. / The thesis deals with the work of French artists at the Este court during the reign of Francis I (1629-1658) and Alfonso IV (1658-1662) and the broader context of political and cultural links between Paris and Modena to illustrate the French contribution to the definition of the image of ducal power. From the study of the diplomatic correspondence of Abbot Ercole Manzieri, resident of Francesco I in Paris from 1650, it resulted that Modena was among the first courts to comply with the fashion and customs of France. The thesis investigates the panegyrics that Girolamo Graziani, secretary of state, poet and ambassador of the Este court, composed in praise of Louis XIV, before focusing on the artistic path of Jean Boulanger, who was the first court painter of Francesco I. The research first clarifies his initial formation to focus then on his paintings in the Palazzo Ducale in Sassuolo, especially on the Bacchus Gallery. In the very last section, the thesis deals with the 'French client' Alfonso IV and it focuses on the latest Boulanger decorative cycle in the lost Villa ducale of Pentetorri. Documents only partially known allowed to place the rooms painted by Boulanger in the space of the villa and to read for the first time the entire cycle iconography. Second monumental Alfonso enterprise during his short reign was the solemn commission funeral for his deceased father as immortalized in the Idea di un prencipe of the Jesuit Domenico Gamberti (1659). This work, one of the most prestigious of the seventeenth century, shapes the image of ducal power thanks to a rich repertoire of illustrations. If the original project is up to Jean Boulanger, for their engraving onto copper more French engravers were involved, whose names and modes of engagement are specified in this work as well.
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La cerchia di Giulio Clovio: gli incontri, i viaggi, le amicizie di un artista europeo / The circle of Giulio Clovio: meetings, journeys and friends of an European artistOnofri, Stefano <1983> 18 September 2013 (has links)
La tesi riguarda il miniatore Giulio Clovio (Grižane, Croazia, 1498 – Roma, 1578), considerandolo come il fulcro di una rete di relazioni tra committenti, artisti e letterati. È divisa in tre parti, seguendo la vita dell’artista: giovinezza (1498-1534), maturità (1534-1561) e vecchiaia (1561-1578). Tra i committenti più significativi: Domenico e Marino Grimani e il cardinale Alessandro Farnese. Tra gli artisti italiani: Giulio Romano, Girolamo dai Libri, Valerio Belli, Sofonisba Anguissola. Tra gli artisti europei: Francisco de Hollanda, Pieter Brueghel il Vecchio, Bartholomeus Sprangher, El Greco e Lampsonio. / The dissertation is about the miniaturist Giulio Clovio (Grižane, Croatia, 1498 – Rome, 1578), considering him as the centre of many relations among patrons, artists and men of letters. It is divided into three parts, following the life of the artist: youth (1498-1534), maturity (1534-1561) and old age (1561-1578). The most important patrons are Domenico and Marino Grimani, the cardinal Alessandro Farnese; among the Italian artists: Giulio Romano, Girolamo dai Libri, Valerio Belli, Sofonisba Anguissola. Among the European artists: Francisco de Hollanda, Pieter Brueghel the Elder, Bartholomeus Sprangher, El Greco and Lampsonio.
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L'arte al tempo di Giovanni II Bentivoglio. Nuovi studi su arte e potere a Bologna tra XV e XVI secolo / Art during the Government of Giovanni II Bentivoglio. New Studies on Art and Power in Bologna between the Fifteenth and Sixteenth CenturiesGu, Jihoon <1981> 31 May 2016 (has links)
La tesi tratta il potere politico di Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna nella seconda metà del Quattrocento, in particolare i ritratti dipinti del signore, il progetto urbano bentivolesco e i dipinti religiosi commissionati dal primo cittadino. / The thesis deals with the political power of Giovanni II Bentivoglio, Lord of Bologna in the second half of the fifteenth century. The focus is on his painted portraits, town urban projects and religious painting commissioned by him.
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Il caso del Maestro di Ozieri e la cultura pittorica del Cinquecento in Sardegna / The case of the Master of Ozieri and 16th-century-painting culture in SardiniaSpissu, Maria Vittoria <1980> 19 July 2012 (has links)
La tesi si occupa del rapporto tra il Maestro di Ozieri e la produzione figurativa in Sardegna nella prima metà del Cinquecento.
Studia l'uso delle incisioni. Valuta l'influenza della pittura romana e meridionale.
Riflette sulla possibile identità straniera del pittore, sulla base delle molte somiglianze con artisti tedeschi e fiamminghi.
Si occupa di comprendere quali possano essere considerate le opere autografe e quali quelle eseguite da seguaci e imitatori.
Riformula alla luce dei confronti stilistici e delle ricerche in archivio la personalità dell'artista e la sua collocazione cronologica. / The present doctoral thesis research focuses on the relationship between the Master of Ozieri and early 16th-century painting in Sardinia (1500-1550).
We studied the use of prints and assessed the influence of Roman and southern Italian painting.
We pondered on the possibility of the artist's being a foreigner native of northern Europe, given the many similarities between his and German and Flemish works.
We delved into understanding which of the paintings presently attributed to him are in fact the Master of Ozieri's work, rather than his followers' and imitators'.
Thus, on the basis of painting style comparisons and archives research, the Master of Ozieri's profile and placement in time has been reconsidered.
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Il lascito di Agostino Mitelli ai quadraturisti e ai decoratori del secondo Seicento bolognese attraverso le testimonianze grafiche / Agostino Mitelli's estate for quadratura and ornament's artists of the second half of the 17th century through graphic evidencesPiazzi, Maria Ludovica <1984> 16 September 2014 (has links)
Agostino Mitelli (1609-1660) è una figura centrale nella vicenda artistica bolognese. Rinnova profondamente la quadratura, genere in cui opera maggiormente, e diventa il principale riferimento per le generazioni successive. Infatti ha un grande numero di allievi che si fanno interpreti del suo stile e le sue opere continuano ad essere studiate fino a Settecento inoltrato. Nel suo lavoro accorda una grande importanza al mezzo grafico, in cui eccelle e che considera strumento di verifica ed esercizio. Questa predilezione influenza anche i suoi seguaci: dopo la sua morte i suoi disegni diventano molto ricercati e vengono impiegati come repertori di soluzioni di quadratura ed elementi decorativi. Sono essi stessi strumento di studio e infatti ci è pervenuto un grande numero di copie ed esercizi in stile mitelliano. L'analisi sistematica di questo materiale anonimo e poco studiato mi ha permesso di individuare alcune delle personalità di maggiore spicco tra i suoi seguaci, quali Domenico Santi, Giacomo Antonio Mannini e Marc'Antonio Chiarini. Per valutare l'influenza dell'opera di Agostino presso le generazioni successive è centrale anche la produzione calcografica che analizzo a partire dalle quattro serie di elementi di ornato che egli stesso dà alle stampe e che riscuotono molto successo, come provano le numerose ristampe, anche francesi. Dopo la sua morte vengono incise diverse imprese che si riallacciano al suo operato: la prima è quella del figlio Giuseppe Maria Mitelli che pubblica alcuni suoi disegni. Seguono le serie di Santi, Buffagnotti, Mannini, Chiarini e diversi altri che comprendono anche quadratura e veduta e che spesso sono state riassemblate da editori e collezionisti. Anche le fonti affrontano la questione della dipendenza delle successive generazioni dagli stilemi di Agostino Mitelli, oltre a quelle a stampa ho studiato approfonditamente i manoscritti inediti dell'altro figlio di Agostino, Giovanni Mitelli, che forniscono molte nuove notizie. / Agostino Mitelli (1609-1660) is a key figure in Bolognese art evolution. In fact he refurbished quadratura fresco, the field he used to work more in, and became a landmark for the following generations. He had many pupils who became exponents of his style and his works had been studied till late 18th century. Agostino was also an excellent draughtsman and granted a great importance to the graphic medium as a verification and practice instrument. This predilection influenced also his followers: after his death there was a great demand of his drawings, used as ornamental and quadratura's repertoires. They were also used as a mean of study, in fact there is a large amount of copies and exercises in his style, that I have systematically analyzed. Therefore I was able to identify some of the most important followers of Agostino: Domenico Santi, Giacomo Antonio Mannini and Marc'Antonio Chiarini. To assess the influence of Agostino's work on following generations the chalcographic production is also important. I analyzed this production from his four ornamental etchings sets, which have been reprinted several times, even in France. After his death other sets were printed and they were very close to his work. The first one was made by his son, Giuseppe Maria Mitelli, who engraved some of Agostino's drawings. Santi, Buffagnotti, Mannini, Chiarini and several others' sets followed and those also included quadratura and view and this sets were very often re-assembled by editors and collectors. Also contemporary sources discussed the dependence of following generations from Agostino Mitelli's work, it is the case of the unpublished manuscripts of Giovanni Mitelli, the other son of Agostino, that provided a lot of new information.
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La maiolica istoriata castellana. Modelli a stampa, evoluzione del gusto e delle richieste di mercato, dinamiche comerciali, fonti e documenti: aggiornamenti e nuove proposte di interpretazione. / The istoriato maiolica of Castelli. Print models, evolution of taste and market's requests, commercial dynamics,sources and documents: updates and new interpretations of proposals.Filipponi, Fernando <1978> 19 July 2012 (has links)
La maiolica di Castelli d’Abruzzo si distingue per aspetti di forte originalità e per l’alta qualità dei manufatti realizzati. Le ricerche che qui vengono presentate sono state condotte su differenti aspetti della produzione ceramica di Castelli e sono rivolte a completare le conoscenze su alcuni aspetti specifici, cercando di superare la visione settoriale che ha caratterizzato talvolta gli studi sull’argomento.
L’indagine è orientata a far emergere alcuni tratti distintivi della produzione in maiolica istoriata, un genere in cui le manifatture castellane guadagnarono un primato assoluto in Italia nel corso dei secoli XVII e XVIII. / The maiolica of Castelli d’Abruzzo stands out because of a great originality and a high quality of her objects. This research was lead about different features of ceramic production of Castelli and is directed to increase the knowledge, trying to overcome the sectoral vision of some studies on the subject.
The research is aimed to bring out some particulars features of production in istoriato maiolica, a product with which the factories of Castelli obtained the absolute primacy in Italy during XVII and XVIII centuries, thanks to originality of working’s techniques and to the continue search of new decoratives solutions and updates types.
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La raffigurazione delle arti in Italia: le allegorie della pittura e della scultura in epoca modernaCulatti, Marcella <1972> 28 May 2007 (has links)
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Heinrich Bodmer. Guida storico-artistica di Budrio e del suo circondarioCaprara, Francesco <1968> 20 June 2008 (has links)
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Il ritratto di Stato all'epoca di Carlo II. L'ultimo re della Casa d'Austria in Spagna (1661-1700)Pascual Chenel, Alvaro Luis <1978> 14 March 2008 (has links)
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