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Web ontologies e rappresentazione della conoscenza. Concetti e strumenti per la didattica / Web Ontologies and Knowledge Representation

CARMINATI, VERA MARIA 02 April 2007 (has links)
Il lavoro mette in luce le reciproche implicazioni di due mondi, quello delle tecnologie e quello dell'educazione, rispetto a temi di interesse condiviso: l'evoluzione della Rete in termini semantici attraverso l'impiego di ontologie informatiche e i complessi rapporti tra formalismi per la rappresentazione della conoscenza e didattica. La ricostruzione storica delle relazioni tra didattica, tecnologie e sistemi di espressione e comunicazione dei saperi ci ha condotto alla ricomprensione del Semantic Web nell'archeologia delle forme di rappresentazione della conoscenza, osservate con attenzione alle loro potenzialità didattiche e in rapporto all'evoluzione della cultura occidentale. La trattazione intende provvedere un modello per la lettura delle intersezioni tra Web Ontologies e scienze dell'educazione. Con uno sguardo al panorama internazionale della ricerca educativa su questi temi, si sono isolate e descritte alcune esperienze significative di impiego dell'approccio ontologico in ambienti e sistemi per l'e-learning, per calare nella realtà delle applicazioni e degli strumenti il discorso teorico proposto. / The work highlights the mutual implications between technologies and education: the two worlds have interest in common matters such as Internet semantic evolution through the implementation of informatic ontologies and the connections we can draw between knowledge representation and didactics. The historical reconstruction of the relationships among didactics, technologies and cultural resources leads us to the Semantic Web as a stage in the knowledge representation archaeology, regarded from cultural transmission and educational mediation perspectives. The work provides an explanation model for the intersections we can see between ontologies and sciences of education. With regard to the international research panorama about these themes, we point out and describe some significant experiences, which put the theory in practice. We analyze tools and applications involving the ontological approach in the development of e-learning environments and systems.
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EDUCAZIONE E INCLUSIONE DIGITALE: TEORIE, METODI E STRUMENTI / Education and digital inclusion

PISCHETOLA, MAGDA 15 March 2010 (has links)
Questo lavoro è un tentativo di precisare dimensioni e condizioni del digital divide, a partire dalla scelta di una specifica accezione del termine, che lo inserisce nella più ampia e articolata problematica della disuguaglianza sociale. Le Information and Communication Technologies sollevano il problema del significato attuale della cittadinanza e dell’inclusione sociale, che nei contesti socialmente ed economicamente più arretrati si traducono in lotta alla povertà, chiamando in causa la complessa relazione tra tecnologia e sviluppo umano. L’accesso significativo alle tecnologie corrisponde all’applicazione di capacità intellettuale e comprende alcuni elementi di fondamentale importanza, come la gestione e rielaborazione dell’informazione, la crescita di competenze utili a sfruttare i vantaggi della tecnologia. La penetrazione delle tecnologie nella società contemporanea pone alcune sfide al rinnovamento della scuola e rende indispensabile valutare che tipo di competenze sono necessarie, come poterle sviluppare e quali metodologie adottare nella didattica, affinché le nuove generazioni crescano con la capacità di partecipare attivamente al cambiamento della società. A tale scopo, il presente contributo propone una ricerca sul campo che mette a confronto l’implementazione del progetto One Laptop Per Child in due realtà agli antipodi dell’indice di sviluppo umano – l’Italia e l’Etiopia – con un’attenzione specifica al potenziale sviluppo di “competenze digitali” e all’evoluzione della metodologia di insegnamento, elementi che in linea teorica corrispondono ai primi ingredienti di una incentivazione dell’inclusione sociale. La ricerca è di tipo qualitativo, utilizza gli strumenti del focus group, dell’intervista, del questionario e dell’osservazione partecipante, prendendo in esame 13 classi e 18 insegnanti/coordinatori per ciascun campo. I risultati più importanti mostrano che una azione efficace in termini di inclusione digitale è condizionata da una organizzazione educativa programmatica, promozione di iniziative con un valore locale, interventi di formazione e di capacity building che non sconvolgano sistemi socio-culturali consolidati, ma che incidano sulla motivazione dei destinatari valorizzando il capitale umano e sociale. È questo che intendiamo con innovazione della scuola. / The term digital divide echoes a kind of technological determinism. It has often suggested that inequalities depend on physical access to Information and Communication Technologies and that simply achieving such access would solve problems of social exclusion. In this work the original literal sense of “access” will be replaced by a set of more concrete operational definitions. It extends the model of a gap between haves and have-nots to a concept of a broader digital inequality, depending on the so-called “digital skills”. It calls attention to information as a primary good in the contemporary society, to be considered as the main goal to achieve through a meaningful use of ICT. The emphasis is therefore placed on education, where the digital literacy can provide the ability to access, manage, integrate, evaluate, and create information. Social opportunities of digital technology are underlined both in developed and developing countries. We argue in fact that, whenever integrated in school subjects, ICT might become a great opportunity to innovate learning and teaching, to accomplish a renovated citizenship in the Nord of the world and help to achieve better standards of development in the South. A comparative analysis of two opposite contexts investigate understandings of the digital inclusion by exploring best practices for sustainable projects. The field research focuses on the One Laptop Per Child worldwide project, comparing the use of the same technological tool in primary schools of Italy and Ethiopia. The data presented are based on observations, focus group and interviews with a sample of 13 classes and 18 teachers/coordinators for each field, conducted during the school year 2008-2009. Results indicate that often children capabilities are complementary to teachers’ ones, that ICT provide the flexibility to meet diverse learners’ needs, that training is essential to motivate and empower teachers to use ICT and revise traditional didactics, that social capital has a central role in the school. The concept of capacity building emerges from these concepts and suggests pathways to improve skills access in the long run and adapt school curricula to collaborative environments. This is what the present study calls innovation.
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Didattica e teoria dell'apprendimento nelle opere di Renzo Titone

GUARDINCERRI, PATRIZIA 05 March 2012 (has links)
La presente ricerca desidera investigare il pensiero didattico del professor Renzo Titone, studioso di levatura internazionale che operò più assiduamente negli Stati Uniti e in Italia. Il discorso maggiormente noto di Titone si articola nel vasto campo della linguistica, intesa nell’accezione più ampia che è possibile attribuirle. Ma l’originalità del nostro trascende questa disciplina, pur applicandosi ad essa, in quanto egli cercò un modello che potesse funzionare universalmente nel processo di insegnamento-apprendimento, un modello universale che spiegasse il processo di apprendimento di ogni individuo e fondasse così il procedere dell’insegnamento, un modello matetico che fondasse la didattica, un modello sia analitico di tipo diagnostico sia operativo applicabile alla didassi. / The objective of this research is to investigate Renzo Titone’s didactic theory. Titone was a famous international professor for a long time, from 1960 to 2000. One of Titone’s foundamental points, that this research would like to illuminate, is a general didactic theme; actually at present Titone is more famous for his psycholinguistic studies, but he worked a lot in the field of general didactic and education. The results could illuminate a man who innovated the didactic view in the past and who can also innovate it in the present.
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La didattica 2.0 e le competenze dell'insegnante. Verso un modello.

SININI, GLORIA 05 March 2012 (has links)
La società digitale e l’incremento degli spazi informali di apprendimento richiedono agli insegnanti di divenire digitalmente competenti. I più recenti sviluppi digitali, identificati con l’avvento del web 2.0, creano nuove sfide educative per la scuola. Questo studio, sviluppato in collaborazione con il CREMIT (Università Cattolica di Milano), intende sviluppare un modello per la competenza digitale che possa orientare la formazione degli insegnanti. Il modello intende essere costruito a partire da una ricognizione bibliografica sul concetto di competenza sviluppata da Guy Le Boterf. Questo frame teorico ha orientato la ricerca etnografica sul campo condotta attraverso interviste in profondità e osservazioni partecipanti di insegnanti che utilizzano le tecnologie in classe. Le “best practices” emerse saranno sistematizzate in un modello di competenze digitali volto a fornire le linee guida per l’utilizzo delle ICT nell’educazione e nella didattica. / The digital society and the increasing of informal learning spaces require teachers to become digitally competent. The latest digital trends identified with 2.0 web, create new educational challenges in school. This study, developed in collaboration with CREMIT (Catholic University in Milan), aims to develop a digital model competence that could pave the way for teachers training. The model is going to be built from a bibliographic recognition about the competence concept developed by Guy Le Boterf. This theoretical frame has oriented an ethnographic research on field consisted in deep interviews and participant observations of teachers using technology in class. The best teaching practices will be used to build a competence model giving the guidelines for using ICT in education and didactic.
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LO SVILUPPO E LA DIFFERENZIAZIONE DELLE COMUNITA' PER MINORI IN ITALIA. ANALISI PEDAGOGICA DEI PRINCIPI E DEI MODELLI / Development and differentiation of educative communities for younger in Italy. Pedagogical analysis of principles and forms.

TIBOLLO, ALESSANDRA 05 March 2012 (has links)
L’obiettivo della ricerca è valorizzare il senso delle comunità per minori oggi come dispositivo adatto all’accoglienza, alla luce delle evoluzioni legislative in Italia. Il lavoro di tesi si svilupperà intorno ai seguenti temi: I. ricostruzione storica dei servizi educativi, dei servizi sociali, con riferimento al quadro legislativo; II. analisi dell’attuale differenziazione delle comunità per minori attraverso la lettura del monitoraggio effettuato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze (2009); III. rilettura pedagogica dello strumento di comunità attraverso la valenza formativa del dispositivo; IV. ricerca di un “modello base”: una mappa di possibili principi per consentire una risposta unitaria e convincente all’allontanamento dei minori. / The purpose of this research project is to underline the sense of educative communities for younger people today as a tool suitable for the reception, taking into account all the legislative evolutions in Italy. In this thesis work the attention will be focused on the following topics: I. historical reconstruction of educative services and social services, with a reference to the legislative scenario; II. analysis of the current educative communities differentiation through the analysis of the monitoring realised by the “Institutes of the Innocents” in Florence (2009); III. pedagogical re-reading of the community framework thought the “device”’s formative merit; IV. research on a “base model”: a map of possible principles for a persuasive answer to the younger removals.
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Bambini con disabilità provenienti da contesti migratori: aspetti culturali, educativi e didattici

MARTINAZZOLI, CATERINA 31 March 2011 (has links)
Nella società e nella scuola di oggi, multietniche ed in evoluzione, si trovano frequentemente alunni con disabilità provenienti da contesti migratori: l’attenzione scientifica a questo fenomeno in Italia è ancora ridotta. Il lavoro analizza gli aspetti educativi e didattici che coinvolgono questi bambini, caratterizzati da una doppia difficoltà di inclusione, attraverso la comprensione delle dinamiche migratorie e delle rappresentazioni e concezioni culturali di salute/malattia e disabilità. Partendo dallo studio delle questioni transculturali del trauma migratorio e della concezione di salute/malattia e disabilità nel mondo e in terra straniera, si è posta l’attenzione sulla questione dell’integrazione in Italia di alunni con disabilità e di alunni migranti, per affrontare il punto focale: lo status di bambino con disabilità proveniente da contesti migratori. Un’indagine esplorativa nelle scuole della provincia di Piacenza, con interviste agli insegnanti e analisi della documentazione scolastica, ha consentito la comprensione del fenomeno sul piano operativo. Dalla ricerca teorica e dai risultati dell’indagine, è emersa la necessità di una pedagogia e didattica speciale transculturale, che attui una lettura multidimensionale dei bisogni degli alunni con disabilità provenienti da contesti migratori: appare necessario considerare gli aspetti legati sia alla disabilità, sia alla diversa appartenenza culturale, attraverso un intervento globale ed integrato. / Pupils with disability coming from migratory backgrounds are frequently present in current, multi-ethnic and in constant changing society and school. Scientific attention to the phenomenon in Italy is still limited. The purpose of the work is to analyse educational and didactic aspects of this category of children, which are characterized by a double inclusion difficulty, through the understanding of migratory dynamics and cultural representations of health, illness and disability. Transcultural questions of migratory shock and different conceptions of health, illness and disability in the world and in foreign countries are addressed in this study with respect to the inclusion of pupils with disability and pupils coming from migratory backgrounds in Italy, for the purpose of focusing on “children with disability coming from migratory backgrounds”. An exploratory field research at schools in the province of Piacenza, with interviews to teachers and analysis of scholar documents, has allowed a practical understanding of the phenomenon. Theoretical and experimental research conducted support a trans-cultural special Education and Didactics approach, which considers children with disability coming from migratory background and their needs through a multidimensional view: both disability and different cultural belonging need to be addressed through a global and integrated action and method.
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UN DISPOSITIVO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI. L'ANALISI DELLA PRATICA PROFESSIONALE COME METODO DI RICERCA E INTERVENTO

DE CANI, LORENZO DANIELE 29 May 2018 (has links)
Sulla scorta degli studi sull’apprendimento continuo e sull’analisi del lavoro, e avendo come elemento cardine la prospettiva della professionalizzazione degli insegnanti, il lavoro affronta il tema della formazione in servizio intesa come processo privilegiato che, adeguatamente progettato e realizzato, è in grado di diventare laboratorio per la trasformazione dell’insegnante da preparato a esperto. Per raggiungere questo obiettivo, il lavoro di ricerca si è concretizzato nella progettazione e valutazione di un’attività di sviluppo professionale che ponesse i docenti nella condizione di prendere criticamente le distanze dal proprio agire quotidiano al fine di analizzare la propria pratica educativa e didattica per padroneggiarla con maggiore consapevolezza. E’ stata pertanto progettata una ricerca a partire dal costrutto della riflessività come competenza professionale da favorire per far acquisire meta-competenze in un percorso che rispettasse l’aderenza alla pratica in classe e favorisse il confronto tra colleghi, attraverso il ricorso alla metodologia dell’analisi del lavoro congiuntamente all’utilizzo del video come supporto e come stimolo. / Based on lifelong learning and practice analisys studies, and adopting a professionalization of teaching perspective, this work take on in service teacher training as a mean that, if properly designed and realized, can become the leverage for transforming an experienced teacher into an expert teacher. In order to do this, the researcher has designed and evaluated a professional development activity able to distance teachers from their daily duty to analyze their own educative and didactic practice and master it in a more conscious way. Following a practice analisys methodology and video-recording as support and stimulus, the research has revolved around the reflexivity concept as a professional competence to foster in order to get meta-competences in a way that could respect both context specific peculiarities and encouraged discussion between colleagues.
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Musica e Arti Visive nell'Educazione: qualità dell'apprendimento in una esperienza realizzata secondo un approccio interdisciplinare = Música y Artes Visuales en la Educación:calidad del aprendizaje en una experiencia realizada desde un enfoque interdisciplinario

Anceschi, Alessandra January 2015 (has links)
A partire da un percorso didattico appositamente predisposto, la ricerca indaga la produzione di artefatti musicali e/o visivi elaborati (individualmente o in piccolo gruppo) da studenti preadolescenti di scuola secondaria di primo grado del sistema scolastico italiano. Lo sviluppo dello studio si è articolato sull'idea che tali produzioni, condotte nel solco di un'azione interdisciplinare, possano essere rivelatrici di una peculiare qualità di pensiero di natura metacognitiva. Il metodo di ricerca ha adottato alcune strategie tipiche della Ricerca-Azione, e si è basato su un approccio di tipo ermeneutico-interpretativo, le cui prassi analitiche sono state desunte dall'ambito critico/estetico e semiologico. La complessità a livello sistemico dell'indagine ha suggerito l'adozione di un approccio definito ecologico. Gli esiti dello studio hanno portato a individuare una particolare qualità di pensiero espressa a livello fabrile e sensoriale, per questo denominata metacognizione sensibile. La ricerca ha inteso con ciò avvalorare la relazione esistente tra il creare e il comprendere-conoscere, facendo emergere la processualità ambivalente che si esplica con reciprocità nel "dar forma al pensiero" e "dar pensiero alla forma". I risultati della ricerca costituiscono strumenti utili alla comprensione della valenza educativa dei processi di costruzione di una identità artistica, profilo necessario a definire i tratti di una completa personalità in uscita dalla scuola dell'obbligo. [ENG: Starting from the arrangement of a teaching activity especially arranged, the research investigates the production of musical and / or visual artifacts developed (individually or in small groups) by 13- and 14-year-old students who attend the first level of the secondary Italian school (Scuola Secondaria di Primo Grado). The development of the study has been based on the idea that these productions, carried out through an interdisciplinary action, can reveal a peculiar metacognitive quality of thought. The research method has adopted some Research-Action strategies, and is based on a hermeneutic-interpretative approach, whose analytical practices have been derived from the critical, aesthetic and semiological field. The systemic complexity of the survey suggested the adoption of an approach that can be defined as ecological. The results of the study led to identify a particular quality of thought, expressed at an operational and sensory level and therefore called sensitive metacognition. In this way the research intended to strengthen the existing relationship between creating and understanding-knowing, highlighting the ambivalent processuality that is reciprocally expressed by "give form to thought" and "give thought to form". The findings can be useful to understand the educational value of the building processes of an artistic identity, which is a necessary profile to identify the traits of a complete personality for students at the end of compulsory education.]
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Pedagogia del disagio adulto / Pedagogy of Adult Disease

GNOCCHI, RAFFAELE 02 April 2007 (has links)
La ricerca focalizza l'attenzione sul disagio adulto. Il concetto di persona è riletto alla luce del clima definito (neo)moderno all'interno del quale l'uomo vive una difficoltà quotidiana nel riconoscere se stesso e il contesto a lui circostante. Le relazioni interpersonali subiscono questa pressione socio culturale la quale va pertanto analizzata e considerata. L'età adulta è l'ambito specifico della ricerca; in questa fase della vita maturità e saggezza sono elementi da declinare e rileggere in relazione ai limiti costitutivi la persona stessa: riconoscere e assumere i propri limiti è una prima operazione di maturità. I limiti e il disagio chiamano in causa la necessaria lettura interdisciplinare: medicina e pedagogia dialogano nell'interesse della persona sofferente; da questo dialogo nascono indicazioni concrete per una pratica corresponsabile sui piani biologico ed educativo. Si sostanzia in definitiva una pedagogia del disagio e della marginalità adulta quale risultato dello scambio epistemologico fra le due discipline. questa prospettiva postula interventi rinnovati nell'ambito del disagio adulto poiché il disagio e la sofferenza non sono sempre ascrivibili a questioni di natura patologica. La pedagogia oltre a riconoscere il ruolo delle altre discipline è altresì riconosciuta come scienza impegnata nell'educazione degli adulti in stato di disagio. / The research focuses on adult hardships. The concept of person is considered by the light of a climate defined (neo) modern in which man lives a daily difficulty in recognising both himself and the surrounding context. Interpersonal relationships are strongly influenced by this socio cultural pressure that needs to be considered and analysed. Adulthood is the specific field of the research. During this stage of life, maturity and wisdom are elements to be considered and analysed in relation to the constitutive limits of the person: the awareness and the acceptance of the limits represent a first act of maturity. The limits and hardships require an interdisciplinary understanding: medicine and pedagogy interact on behalf of the person in hardships; factual proposals derive from this interaction for a joint responsibility on a biological and educational level. It gains substance after all a pedagogy of the hardships and adult marginality as a result of an epistemological exchange between the two disciplines. This perspective requires renewed interventions in adult marginality because the hardships and suffering cannot be always ascribed to pathological matters. Pedagogy, besides recognising the role of the other disciplines, is considered as a science engaged in the education of adult people in hardships.
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LA DIDATTICA DAVANTI AL BLOG: CONTESTI SCOLASTICI TRA FORMALE ED INFORMALE / Education Facing Blog: School Framework in the Formal and Informal Learning

FRISO, CHIARA 03 April 2008 (has links)
L'obiettivo che questa tesi persegue è quello di analizzare il binomio blog/didattica, allargando il raggio di discussione e problematizzazione alle tecnologie di rete e all'educazione nei suoi aspetti di formalità e di informalità. Lo sguardo pedagogico-didattico viene eletto come guida del processo di riflessione e la scuola viene scelta come il campo di esplorazione privilegiato. L'approccio d'indagine assunto pone la didattica di fronte al blog riservando ad essa il compito di contestualizzare la tecnologia, di comprenderne potenzialità sfruttabili per sostenere processi di apprendimento formali ed informali e di rilevarne gli aspetti di vantaggio e di problematicità emergenti per progettare impieghi efficaci ed innovativi. La ricerca è strutturata lungo due direttrici: una teorico-fondativa destinata alla riflessione intorno ad alcuni nuclei tematici di sfondo (tecnologie educative, Rete e tecnologie emergenti, educazione formale ed informale) ed alla delineazione dello stato dell'arte in merito al blog ed alle sue applicazioni nella didattica; una empirica costituita dall'indagine sul campo finalizzata ad evidenziare e descrivere tendenze d'uso dei blog nei contesti scolastici italiani. / This thesis aims at analysing the blog/education binomial, extending its discussion and problematic nature to web technologies in the field of formal and informal educational methods. The teaching-learning question is selected as a guidance in the process under consideration and school is looked upon as the privileged field for research. This study places teaching and learning methods before blog and questions this new technique by examining it deeply in the afford to understand its potentiality in the formal and informal educational process. This study aims at putting into evidence possible advantages and problems arising from the application and planning possible innovations in the educational sphere. The research is based on two guiding lines: the theoretical-basic one referring to some background core topics (educational technologies, web, emerging methods, formal and informal education) and referring to the merits related to blog with its application to teaching; the empirical one based on a survey on the field aiming at bringing out and describing trends towards the use of blog in the Italian school environment.

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