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Listen to my breath: Exploring expressive function of breathing sounds in imitation and emotional attunement

PELLEGRINI, RAFFAELLA 23 February 2012 (has links)
Diversi studi hanno dimostrato i reciproci rapporti di influenza tra respiro e variabili psicologiche ma scarsa attenzione è stata rivolta all’indagine delle funzioni espressive del suono del respiro. Studio 1 è stato finalizzato alla costruzione di un modello di analisi multi-livello per la descrizione acustica del respiro. Sono state effettuate audio e video registrazioni del respiro di 2 coppie di soggetti in performance individuali e congiunte. Sui 1903 respiri raccolti sono state condotte analisi video e audio che hanno portato alla costruzione di tre categorie di indici: respiratori, acustici e interattivi (relativi alla relazione tra i comportamenti respiratori di due partners in un’azione congiunta). Studio 2 ha investigato cosa poteva essere inferito dall’ascolto del suono respiro relativamente all’identità, allo stato emotivo e all’attività svolta da una persona. Inoltre, ha verificato se l’imitazione facilitasse l’identificazione rispetto al solo ascolto. Sono state raccolte registrazioni ecologiche del respiro di persone coinvolte in 6 attività e 4 emozioni. Un campione di 90 persone ha ascoltato le tracce e risposto ad un questionario relativo alle suddette variabili. Altre 90 persone prima di rispondere imitavano il respiro. Il campione ha efficacemente inferito informazioni relative alle variabili indagate, con risultati migliori nel task di imitazione. Studio 3 mirava a descrivere acusticamente 6 condizioni di respiro emotivo (rabbia, paura, tristezza, disgusto, tenerezza, gioia) e a investigare se “respirare insieme” influenzasse il processo di sintonizzazione. 20 coppie di donne hanno partecipato. Per ogni emozione, entro ogni coppia una partecipante leggeva una storia emotivamente connotata e respirava come se si trovasse in quella situazione. L’altra esprimeva la propria vicinanza respirando come lei. Al termine rispondevano a un questionario. I respiri sono stati audio registrati e analizzati. E’ stato possibile ricondurre ciascuna delle emozioni a un differente pattern respiratorio. Inoltre il task ha influenzato diverse dimensioni della sintonizzazione: la sincronizzazione, il decoding emotivo, l’esperienza emotiva e la percezione di somiglianza interpersonale. / Several psycho-physiological studies have provided evidences about the reciprocal influence between respiration and psychological variables but few attentions have been brought to the investigation of the expressive function of breathing sounds. Study 1 aims to build a multilayer analysis model that enable an acoustic description of breathing sounds. Audio and video recordings of breathing of two pairs of participants engaged in individual and joint performance were conducted. 1903 were video and audio analyzed and 3 sets of indexes were derived: respiratory, acoustic and interactive (aimed to relate partner’s respiratory behaviour during joint performances). Study 2 investigates what could be inferred about a person’s identity, emotional state and activity from the sound of his/her breathing. Moreover, it aims to verify whether imitation of breathing patterns improve the identification of those features. Ecological recordings of breathing sounds of people engaged in 6 activities and 4 emotions. 90 participants listen to the tracks and answer a questionnaire about such variables. Other 90 mimicked the tracks before answering. Participants were able to infer valuable information about the aspects under investigation with better results in the imitation task. Study 3 aims to describe the acoustic features of 6 emotional breathing patterns (anger, fear, sadness, disgust, tenderness and joy) and to see whether breathing together could strengthen the attunement process. 20 pairs of women participated. For each emotion, within the pair one participant read a story emotionally connoted and breathes as if she actually was in that situation. Her partner had to convey her closeness breathing in the same way. Finally they filled in a questionnaire. Different respiratory patterns were related to each emotion. Moreover the task influenced several attunement dimensions: synchronization, emotional decoding, emotional experience and perception of interpersonal similarity.
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RESILIENZA E DISADATTAMENTO LAVORATIVO. ASPETTI DI SVILUPPO LUNGO L'ARCO DI VITA, CLINICI, FORENSI E DI PERSONALITA'

DE AMBROGI, FRANCESCO PAOLO GUIDO 08 March 2012 (has links)
Seguendo l’approccio metodologico della grounded theory sono stati esplorati i dati relativi a 32 relazioni psicodiagnostiche a fini peritali per casi di disadattamento lavorativo. I dati sembrano evidenziare ipotesi teoriche riguardanti dinamiche e caratteristiche intrapsichiche coinvolte nei processi di fronteggiamento degli eventi avversativi in ambito lavorativo, come ad esempio il mobbing. In particolare il costrutto di resilienza e le concettualizzazioni tipiche della psicologia dello sviluppo lungo l’arco di vita sembrano essere elementi teorici che integrati nelle tradizioni di ricerca sul disadattamento lavorativo tipiche della psicologia clinica, psicologia sociale e medicina legale possono apportare nuove prospettive, ipotesi di ricerca e proposte operative. Parallelamente viene presentato uno studio di caso singolo che comprende un arco temporale di osservazione di più di 3 anni dal termine di un mobbing fino a due anni dopo il termine di un percorso psicoterapeutico cognitivo-comportamentale. / According to grounded theory methodology 32 psychodiagnostic assessments of compensation claimants who present with complaints of bullying, burnout or work related stress. Data analysis shows possible new theoretical hypothesis about intrapsychic dynamics and characteristics involved in coping with occupational stressor. Resilience and life-long developmental theories fit with data and emerging hypothesis. This theoretical development and traditional research approach in fields like clinical psychology, social psychology and forensic medicine, when integrated on each other give new prospectives, research hypothesis and working proposals. At the same time a single case study is analyzed. A 3 years long monitoring of a bullying victim started up at the end of the harassment and concluded 2 years after the end of a Cognitive and Behavioural Therapy.
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INTERSOGGETTIVITA' E ARTE / Intersubjectivity and art

SAVAZZI, FEDERICA 08 March 2012 (has links)
L’esperienza estetica è un fenomeno complesso e articolato, caratterizzato da un particolare intreccio di processi percettivi, emotivi, cognitivi. Il dibattito sulla definizione del ruolo dei fattori che intervengono nell’esperienza estetica è molto controverso: diverse cornici teoriche enfatizzano o il ruolo dei fattori "bottom-up", riguardanti le caratteristiche visive e strutturali dell'opera d'arte come il colore e simmetria, o il ruolo dei fattori "top-down", relativi al bagaglio di conoscenze ed esperienze personali. Questa tesi presenta due studi volti ad approfondire, attraverso l'analisi dei movimenti oculari, l'influenza dei processi "bottom-up" e "top-down" sul comportamento visivo di adolescenti o adulti non esperti d’arte durante l'osservazione di opere d’arte pittorica. I dati ottenuti suggeriscono che processi intersoggettivi e relazionali giocano un ruolo essenziale nel guidare l’apprezzamento estetico di un quadro. Questi risultati innovativi supportano alcune recenti ipotesi teoriche relative alla natura intrinsecamente intersoggettiva dell’esperienza estetica. / Experiencing art is a complex and articulated phenomenon characterized by a peculiar weaving of perceptive, emotional, and cognitive processes. The debate on the definition of factors that contribute to the surfacing of an aesthetic experience is very controversial, partly because of the different weights assigned to the elements in the competition between “bottom-up” and “top-down” processes. Different theoretical frames emphasize the role of bottom-up factors - concerning the visual and structural characteristics of the artwork such as colour and symmetry - or top-down cognitive processes - concerning the cognitive feedback deriving from everyone’s cultural background and knowledge - in the building up of an aesthetic experience. In this work, two studies aiming at shedding some light on art appreciation are presented. These studies were designed to investigate, by means of the analysis of eye-movements, the influence of bottom-up and top-down processes on visual behavior while adolescents or adults naïve to art criticism were presented with representational paintings. Data suggest that intersubjective and relational processes intervene in first stages of aesthetic experience. These important and novel results support new theoretical proposals, which consider embodied intersubjective processes underpinning aesthetic experience.
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La relazione tra linguaggio e azione: il contributo della Realtà Virtuale nel campo dell'Embodied Cognition / THE RELATIONSHIPS BETWEEN LANGUAGE AND ACTION: THE CONTRIBUTION OF VIRTUAL REALITY IN THE DOMAIN OF EMBODIED COGNITION

REPETTO, CLAUDIA 21 February 2013 (has links)
Il razionale di questo progetto affonda le sue radici nelle recenti teorie che considerano il linguaggio come fondato sull’azione, e quindi strettamente collegato al sistema motorio. Negli ultimi decenni, infatti, la scoperta dei neuroni specchio, prima nella scimmia e poi negli esseri umani, ha portato ad un filone di ricerca spesso denominato “embodied language”. Grazie alle metodiche messe a disposizione dalle neuroscienze, ad oggi sono stati raccolti molti dati sperimentali a favore del legame tra sistema motorio e linguaggio, anche se la natura di questo legame non è del tutto chiara. In questa prospettiva, in aggiunta ai tradizionali strumenti di indagine come la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) o la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), anche la Realtà Virtuale (RV), che consente di provare un’”esperienza incorporata”, sembra possa aiutare i ricercatori a far luce sulle questioni ancora aperte. Il presente progetto, quindi, si compone di tre ricerche distinte, ciascuna delle quali pone ad oggetto di indagine una sfaccettatura diversa del complesso fenomeno dell’embodied language. Il primo esperimento è finalizzato ad indagare il ruolo della corteccia motoria primaria nei compiti di comprensione, utilizzando la rTMS; nel secondo esperimento viene introdotta la realtà virtuale per valutare se e come un’azione virtuale, grazie a un processo di simulazione, modula la comprensione di verbi; il terzo studio, infine, usando lo stesso ambiente virtuale del secondo studio, si propone di indagare il ruolo dell’azione virtuale durante l’apprendimento di una lingua straniera. / The rational of this project is rooted in the recent theories that consider language as grounded in action, and thus tightly tied to the motor system. In the last decades, the discovery of the mirror neurons in monkeys, and of the correspondent mirror neuron system in humans, led to a new research topic often called “embodied language”. Thanks to the methodics supplied by neuroscience, nowadays a great corpus of experimental data has been collected that support the link between language and motor system, even if the nature of this link is still not completely understood. In this perspective, beyond traditional tools such as Functional Magnetic Resonance (fMRI) or Transcranial Magnetic Stimulation (TMS), also Virtual reality (RV), which allows to create an embodied experience, seems suitable to shed light on the open questions. The present project, thereby, is structured in three independent researches, each one aiming at investigating one specific facet of the complex phenomenon of embodied language. The first experiment is designed to investigate the role of the primary motor cortex during language comprehension, using rTMS; in the second one, the virtual reality is introduced, in order to test if and how a virtual action, thanks to simulation, modulates verbs comprehension; the third study, finally, using the same virtual environment, aims at examining the role of the virtual action during foreign language learning.
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Storia di un viaggio: valutazione multistrumentale del processo analitico in uno studio single-case / Story of a journey: multi-tool evaluation of the analytic process in a single-case design.

PEPE, NOEMI LUCREZIA 21 February 2013 (has links)
Utilizzando il disegno single-case si indaga il processo terapeutico di una psicoterapia ad orientamento psicodinamico con sedute a cadenza settimanale della durata di un anno di un paziente con Depressione Anaclitica (secondo la definizione di Blatt, 2003); il processo ed i fattori che concorrono a determinarlo sono indagati nel conte-sto della valutazione della personalità del paziente. L’obiettivo consiste nel mostrare come sia possibile ottenere, utilizzando strumenti come la DMRS, la SWAP, la CALPAS, il CT-Q, il PRQ ed il CCRT, una valutazione che non si limiti solo al cambiamento sintomatico, in questo caso depressivo, ma fornisca un’idea più sfaccettata delle trasformazioni intrapsichiche ed interpersonali correlate al processo terapeutico, integrando la valutazione macroanalitica del cambiamento, ricavata dalle variazioni degli indici globali degli strumenti, alla valutazione microanalitica delle variabili. / The therapeutic process of a psychodynamic psychotherapy is evaluated through a single-case design. The patient, a 26-year-old man with Anaclitic Depression (as defined by Blatt, 2003) was followed on a weekly based therapy for one year. The factors that contribute to determine the therapeutic process are investigated in the context of the patient's personality assessment. The objective is to show how it is possible to obtain, using tools such as the DMRS, the SWAP, the CALPAS, the CT-Q, the PRQ and the CCRT, an assessment that is not limited only to the symptomatic change, in this case depressive, but provides a more multifaceted view of the intrapsychic and interpersonal transformations related to the therapeutic process, incorporating the macroanalytic evaluation of changement, derived from the global scores of the instruments, to the micro-analytic evaluation of the variables.
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PREVENZIONE DEL TUMORE ALLA MAMMELLA IN ITALIA: RAPPRESENTAZIONI, PROFILI PSICOLOGICI E PREDITTORI DI ANSIA PRE-SCREENING. / BREAST CANCER PREVENTION IN ITALY: REPRESENTATIONS, PSYCHOLOGICAL PROFILES AND PRE-SCREENING ANXIETY PREDICTORS

ZULIANI, CHIARA 17 March 2014 (has links)
Il presente lavoro di tesi affronta il tema della prevenzione del tumore alla mammella nell’ambito del contesto italiano. Con un primo studio ci si pone l’obiettivo di indagare le conoscenze, le rappresentazioni, le emozioni ed i comportamenti che donne del nord e del sud d’Italia hanno riguardo il concetto di prevenzione del tumore alla mammella. Nello specifico si vuole indagare se la cultura e il luogo di provenienza delle donne hanno un’influenza sulle loro rappresentazioni riguardo l’argomento di interesse. Questo obiettivo è stato perseguito con l’utilizzo di focus group condotti in Lombardia e in Campania. I risultati a questo studio hanno messo in luce notevoli differenze tra i due gruppi, in particolare rispetto alle conoscenze e alle pratiche preventive messe in atto. Con un secondo studio si vuole indagare un ampio campione (N= 2070) di donne lombarde che partecipano allo screening mammografico (programma preventivo offerto dal SSN). All’interno di tale campione si voglio individuare profili psicologici caratterizzanti le donne e i predittori dell’ansia pre-screening, una variabile frequente tra i soggetti che si sottopongono a mammografia preventiva. I risultati a questo studio evidenziano la presenza di tre profili psicologici (cluster) all’interno dei quali si suddivide il campione. Questi profili differenziano le donne e le motivazioni che le conducono a prendere parte al programma di screening. Sempre grazie alle analisi effettuate per soddisfare gli obiettivi del secondo studio è stato possibile determinare che bassa stabilità emotiva, bassa qualità di vita e basso ottimismo hanno influenza nell’incrementare i livelli di ansia in donne in attesa di sottoporsi a screening mammografico. / The present dissertation deals with the topic of breast cancer prevention in the Italian context. The first study of the research aimed to explore the knowledge, the representations, the emotions and the behaviors that northern and southern women have about breast cancer prevention. We want to investigate if cultural and contextual factors influence representations that women have about the topic of interest. We satisfied the objective of the first study conducting focus group in a northern and in a southern region of Italy. The outcome of this study highlighted differences between the two groups especially concerning women knowledge and their behaviors in regard to breast cancer prevention. The second study aimed to investigate a sample (N=2075) of Italian northern women that choose to take part in the national breast cancer screening. The specific objectives of this study were the identification of psychological profiles that characterize this sample and pre-screening anxiety predictors, a common variable among women waiting to have a mammogram. The results at this study highlighted three clusters that differentiated women and the reason why they decide to take part in the prevention program. Analysis performed for the second study identified low emotional stability, low quality of life and low optimism as pre-screening anxiety predictors.
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GLI EFFETTI DELL'EXPRESSIVE WRITING SUI SINTOMI DEPRESSIVI ETRAUMATICI DA STRESS POST-PARTUM / The effects of Expressive Writing on depression and post-partum traumatic stress symptoms

SANTORO, ELENA 12 March 2015 (has links)
Il presente studio intervento randomizzato è stato condotto su 140 donne assegnate - a seguito del parto - alla condizione di scrittura espressiva (EW) o alla condizione di scrittura neutra non-emotiva (NW). L’obiettivo era indagare gli effetti della scrittura espressiva sull’esperienza del parto sia sul funzionamento psicologico – sintomi depressivi e postraumatici da stress- (Studio 1a), sia sul funzionamento genitoriale - stress che la madre incontra nell’esercizio del suo ruolo e nell’interazione con il bambino – (Studio 2) al follow-up a tre mesi dal parto. Inoltre, sono state indagate le differenze individuali (moderatori) e i meccanismi psicologici- linguistici (mediatori) associati al cambiamento positivo a seguito della scrittura espressiva (Studio 1b). Gli studi hanno evidenziato che i sintomi depressivi e di intrusione connessi al trauma si riducevano nelle donne assegnate alla condizione EW nel confronto con la condizione NW e che a beneficiare dell’intervento erano le donne con sintomi acuti post-partum (Studio 1a). L’elaborazione cognitiva dell’esperienza stressante del parto attraverso le sessioni di scrittura è stata identificata come il meccanismo chiave, responsabile degli effetti benefici sulla sintomatologia depressiva postnatale (Studio 1b). Infine, il terzo studio ha identificato un effetto positivo della scrittura espressiva sulla qualità dell’interazione madre-bambino moderato da alcune caratteristiche individuali. / One hundred forty women participated in the present randomized intervention study. Right after giving birth women were assigned to the Expressive Writing (EW) intervention group or to the non-emotional neutral writing (NW) condition. The aim was to investigate the effects in the childbirth experience of expressive writing both on psychological functioning - depression and post-partum traumatic stress symptoms - (Study 1a), and on parental functioning - the stress experienced by mothers in their parental role and in the interaction with the newborn - (Study 2) at a three-month follow-up after delivery. Individual differences were investigated as moderators and psycholinguistic mechanisms as mediators associated with positive changes following expressive writing (Study 1b). Results indicate that depression and intrusive symptoms related to the trauma decreased in EW women compared to NW women, and that acute post-partum symptom women benefited the most (Study 1a). Cognitive elaboration of the childbirth traumatic experience taking place during writing sessions is the key mechanism responsible for the beneficial effects on postnatal depression symptoms (Study 1b). Finally, the third study indicated a positive effect of expressive writing on the quality of mother-child interaction. The effect resulted moderated by some individual characteristics.
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LE DINAMICHE RELAZIONALI NEI PICCOLI GRUPPI. COORDINAZIONE E INFLUENZA NEL PROCESSO D'INTERAZIONE

MORGANO, ANTONELLA 12 March 2015 (has links)
La presente ricerca si è proposta di indagare le dinamiche relazionali all’interno di piccoli gruppi, individuando nel metodo osservativo, e in particolare nella video-osservazione, la via d’accesso per lo studio del processo interattivo. L’interazione costituisce, infatti, il focus privilegiato per studiare il gruppo e l’interdipendenza che lo caratterizza. La tesi, fondandosi sull’analisi della teoria dei piccoli gruppi che ha fatto emergere gli elementi che li contraddistinguono, si articola in tre studi che ripercorrono la riflessione metodologica messa in campo per una lettura “gruppale” del processo interattivo attraverso i costrutti di coordinazione e influenza che, nel loro intreccio, danno forma all’interazione tra i membri di un gruppo. Nello specifico, il presente lavoro prende avvio dalla review sistematica (studio 1) degli articoli di ricerca pubblicati sui piccoli gruppi negli ultimi 5 anni (2008-2012), e fotografa il “che cosa” e il “come” dello studio dei piccoli gruppi, con particolare attenzione agli aspetti metodologici. Il secondo studio descrive i processi interattivi dei piccoli gruppi attraverso i costrutti di coordinazione e influenza, mettendo a punto una griglia di codifica osservativa che ne ha permesso la lettura a livello gruppale. Il terzo studio confronta tipologie di piccoli gruppi caratterizzati da composizione e struttura relazionale diversa al fine di coglierne somiglianze e differenze nel loro processo interattivo. / The aim of this research is to investigate the relational dynamics within small groups, through the observational method, in particular video-observation as the key to access the study of interactive process. Interaction is the main focus that allows to grasp the group and the interdependence that characterizes it. The present dissertation is based on the theoretical perspective about small groups that reveals the main elements of them and it is articulated in three studies that follow the methodological reflection in order to propose a “group” reading of the interactive process through the constructs of coordination and influence that in their interweaving shape the interaction among members of a group. Specifically, in order to take a picture about “what” and “how” of the study of small groups, the first study presents a systematic review of the research articles on small groups, published in the last five years (2008-2012). The aim of the second study is to describe the interactive processes of small groups through coordination and influence, developing an observational coding scheme that has allowed to read the groups at a “group” level. In the third study small groups with different composition and relational structure are compared in order to identify their similarities and differences in their interactive process.
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LE RISORSE PSICOSOCIALI NEL FRONTEGGIAMENTO DI UNA CATASTROFE / Psychosocial Resources to cope with catastrophe

MOLTENI, MARZIA 16 March 2011 (has links)
La presente tesi intende analizzare e comprendere le strategie psicosociali nel fronteggiamento dei disastri naturali, eventi che sconvolgono le infrastrutture, i sistemi di comunicazione, le organizzazioni e l’intero tessuto sociale (Sbattella, 2009). Spesso, oltre alle ferite, le vittime vivono anche evidenti conseguenze psicologiche. La tesi, partendo da un’analisi della letteratura è dedicata alla presentazione di un progetto di ricerca che ha come obiettivo globale quello di rilevare i livelli di stress in un campione di famiglie vittime del terremoto ha colpito l’Aquila nel 2009. Il primo capitolo offre una panoramica generale sul tema dei disastri naturali. Il secondo e il terzo capitolo circoscrivono l’oggetto di interesse, riferendosi in maniera sempre più specifica a due strategie psicosociali nel fronteggiamento di una catastrofe: l’umorismo ed il supporto sociale. Il quarto capitolo comprende una descrizione dell’impianto generale del progetto di ricerca. Il quinto capitolo è dedicato alla presentazione del primo studio sulle strategie psicosociali di reazione al sisma. Il sesto capitolo esamina e discute i risultati del secondo studio sull’impatto familiare del sisma, esso rappresenta un’indagine esplorativa finalizzata all’analisi dei differenti stili di risposta familiare ad un terremoto. Vengono infine proposte alcune considerazioni pratiche conclusive rispetto alle diverse ipotesi di ricerca formulate. / This thesis analyses psycho-social coping strategies employed to face natural disasters, events which destroy infrastructure, communication systems, organisations and the entire social fabric (Sbattella, 2009). As a matter of fact, aside from physical wounds, victims often experience extremely tangible psychological consequences. Starting with a review of the existing literature, the paper illustrates a research project aimed at the identification of stress levels in a sample of families hit by the 2009 earthquake in the Italian city of L'Aquila. The first chapter offers an overview of the physical and psychological consequences of natural disasters. The following two chapters are focused on psycho-social strategies employed to cope with natural disasters, with a particular emphasis on humour and psycho-social support. The fourth chapter describes the general features of the research project. The following chapter illustrates the results of a first study on psycho-social coping strategies in the aftermath of the earthquake. The final chapter presents the results of a second exploratory study on the impact of the earthquake on family relations, analysing a range of different post-earthquake coping approaches at a family level. The paper is then concluded by a series of recommendations for the development of better psycho-social coping strategies in the aftermath of natural disasters.
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Processi di costruzione e condivisione di conoscenza tra pazienti diabetici online / Online patients knowledge sharing: the role of web peer exchanges in the diabetes care

LIBRERI, CHIARA 21 February 2013 (has links)
Il web 2.0 ha totalmente riconfigurato il mondo della prevenzione e promozione della salute. In particolare esso ha cambiato il ruolo e le tipologie di scambi tra pazienti. Tali scambi sono centrali in quanto permetto di costruire e condividere conoscenza utile nella cura. Sebbene la rilevanza dei processi di costruzione e condivisione tra pazienti online siano chiarita dalla letteratura, questa area di studi comprende una varietà e confusione di etichette e teorie non chiariti e condivisi. Scopo di questa ricerca è di studiare gli ambienti e scambi online sul diabete in Italia tramite esplorazione sistematica del web al fine di capire come processi di condivisione e costruzione di conoscenza funzionano e come i contesti online li riconfigurano / The Web 2.0 has totally changed the healthcare prevention and communication world .In particular, it has reconfigured lay exchanges between patients. These exchanges are important because they allow knowledge processes (like knowledge sharing or knowledge building). Although the importance of online knowledge processes between patients is well established, this field of study brings together a variety of theories with concepts not uniformly shared or understood. It’s not clear how patients use Web 2.0 for knowledge processes. The aim of this research is to study online contexts and exchanges about diabetes in Italy by developing a systematic exploration of Web 2.0 in order to define how knowledge processes work and how online contexts shape them

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