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MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI: STORIE DI VITA, VARIABILI CLINICO-SOCIALI E CONTESTO ISTITUZIONALE. UN'INDAGINE MULTI-METODO

DE MICHELI, MICHELA LUNELLA 16 March 2010 (has links)
Nella presente ricerca, che unisce metodologie di tipo sia qualitativo che quantitativo, vengono approfonditi alcuni fattori di rischio potenziale per i “minori stranieri non accompagnati”, in riferimento alle variabili di accentuato svantaggio che caratterizzano il percorso migratorio e i processi di integrazione di questi adolescenti. / In Italy the number of foreign adolescents who experienced the event of unaccompanied migration is constantly and continuously increasing.The research goal was to assess how the early unaccompanied experience of migration, characterized by difficult conditions such as the absence of parents and/or family mandate, influenced the Self representations in autobiographical narrations, depression levels, coping strategies and ethnic identity. And the broad normative-institutional context in which several social-justice workers play a role in the process of protection and custody as well.
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PENSIERO INTUITIVO E ANALITICO NEL PROCESSO DECISIONALE: IL RUOLO DELLA MENTALIZZAZIONE E DELLO STILE COGNITIVO IN UN CONTESTO INTERATTIVO STRATEGICO / Intuitive and analytical thinking in decision making: the role of mindreading and cognitive style in a strategic interactive context

IANNELLO, PAOLA 13 March 2009 (has links)
Il presente lavoro di ricerca si è proposto di indagare i costrutti di intuizione e analisi nell’ambito del decision-making attraverso l’integrazione di differenti tipologie di dati al fine di delineare un quadro esauriente e dettagliato dell’oggetto di studio. Nello specifico, la prima parte della ricerca si è occupata dello studio di intuizione e analisi attraverso l’impiego di scale self-report. L’obiettivo generale degli Studi 1 e 2 è stato quello di verificare l’esistenza di relazioni tra differenti strumenti che, sebbene propongano definizioni e operazionalizzazioni diverse dello stesso costrutto, presentano aree di sovrapposizione. A partire da tali connessioni, ci si è, quindi, posti l’obiettivo di identificare ampi profili individuali, cognitivi e decisionali, descritti attraverso tali differenti dimensioni stilistiche. La seconda parte della ricerca si è posta l’obiettivo di indagare intuizione e analisi “in azione”, ossia di valutare il ruolo di strategie e stili individuali intuitivi e analitici nell’ambito di uno specifico contesto strategico. Focalizzando l’indagine sulla prospettiva del proposer, negli Studi 3, 4 e 5 è stato utilizzato l’Ultimatum Game come setting sperimentale. In particolare, lo Studio 3 si è proposto di verificare se le persone siano in grado di attivare processi di mindreading pertinenti per interagire con successo nel corso del gioco. Attraverso lo Studio 4, ci si è posti l’obiettivo di valutare come l’introduzione di due distinte modalità, intuitiva e analitica, di processamento delle informazioni relative all’altro giocatore influenzi le proposte monetarie. Da ultimo, nello Studio 5 ci si è focalizzati sul ruolo giocato dallo stile individuale intuitivo e analitico nell’influenzare direttamente l’entità delle offerte e nel modulare l’effetto della modalità di pensiero intuitivo e analitico. / The present work aimed at researching into the constructs of intuition and analysis in decision-making through the integration of different sources of data in order to provide a comprehensive and multifaceted outline of the issue at hand. Specifically, the first part of the investigation concerned the study of intuition and analysis by employing self-report inventories. The general purpose of the Study 1 and 2 was to verify the existence of relationships among different instruments which, even though providing varied conceptual and operational definitions of the same constructs, showed some points of overlapping. Basing on these relations the goal was, then, to identify broad cognitive and decision profiles including a set of characteristics, rather than defining individual styles through single and isolated dimensions. The second part of the investigation intended to study intuition and analysis “in action”, that is to assess the role of both intuitive-analytical strategies and individual styles within a specific strategic context. Focussing on the proposer’s perspective, Study 3, 4, and 5 all employed the Ultimatum Game as experimental setting. Study 3 aimed at assessing whether people can activate relevant mindreading processes in order to successfully interact in the course of the game. Study 4, then, investigated how the monetary proposals were affected by the introduction of two distinct modes, intuitive and analytical, of processing information about the counterpart. Finally, in Study 5, the role of individual intuitive and analytical style in directly influencing the entity of the offers and, in case, modulating the effect of the intuitive and analytical modes of thinking was examined.
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L’interazione tra lo stile di attaccamento evitante e l’espressione di ritiro emotivo predice la reattività fisiologica dei bambini in risposta ad un compito stressante

Panzariello, Salvatore 02 November 2020 (has links)
La capacità di esprimere adeguatamente le emozioni attraverso l’uso di strategie adattive di regolazione delle emozioni è cruciale per il sano sviluppo dei bambini. Secondo la teoria dell'attaccamento di Bowlby, la reattività e la regolazione emotiva dei bambini sono correlate ai loro stili di attaccamento. Il presente studio mira ad indagare se l'interazione tra la classificazione di attaccamento e l’espressione emotiva può predire i cambiamenti nella reattività fisiologica dei bambini durante un compito stressante. In un primo momento (T1), le rappresentazioni di attaccamento di N = 59 bambini in età scolare sono state misurate utilizzando la Child Attachment Interview. In un secondo momento (T2), i bambini hanno sostenuto un’impegnativa procedura di laboratorio standardizzata in cui dovevano cercare di risolvere una serie di puzzles risolvibili e irrisolvibili. I livelli di conduttanza cutanea (SCL), l'aritmia sinusale respiratoria (RSA) ed i livelli di cortisolo sono stati registrati come indici fisiologici durante l’intero compito. Le espressioni emotive facciali dei bambini (tristezza e vergogna) sono state codificate durante il quarto puzzle irrisolvibile. I risultati hanno evidenziato che l'espressione dell'emozione modera la relazione tra l'attaccamento evitante e le risposte fisiologiche: in alcuni compiti sono stati mostrati una RSA più bassa e dei SCL più alti; inoltre, l'interazione tra attaccamento ed espressione emotiva di ritiro era associata ad un aumento quasi significativo dei livelli di cortisolo durante l’intera esecuzione dei puzzles. I risultati rivelano che la presenza di attaccamento evitante modulata dall'espressione emotiva di ritiro induce uno stress fisiologico più elevato nei bambini. Comprendere i fattori che influenzano la reattività allo stress nei bambini è essenziale nello sviluppo di interventi che promuovano un adattamento funzionale in risposta al disagio.
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MANAGING TECHNOSTRESS ON THE JOB

GAUDIOSO, FULVIO 19 April 2017 (has links)
Il primo studio si focalizza sul diverso impatto di due categorie di strategie di Information Technologies coping sui livelli di ‘esaurimento lavorativo’ dei dipendenti (i.e, work exhaustion). Premesso un legame tra la percezione di due techno-stressors (techno-invasion e techno-overload) e l’accusare stress e problemi relativi all’equilibrio casa-lavoro (work-family conflict), si è proceduto tramite un sistema di equazioni strutturali e path analysis a valultare quanto significativamente diversi fossero i livelli di esaurimento lavorativo per i soggetti che utilizzassero strategie diverse per far fronte alle problematiche in esame. Il secondo studio sviluppa l’ipotesi di un effetto moderatore esercitato (sia singolarmente che in interazione reciproca) da bassi livelli di competizione tra gli impiegati ed alti livelli di ‘buona’ leadership sulla precezione del tecnostress sul lavoro. Si sono anche studiate le ricadute sul benessere dei dipendenti derivanti da un clima lavorativo percepito come altamente competitivo. Il terzo studio si propone di dimostrare statisticamente che il costrutto del distress (stress negativo) e quello dell’eustress (stress positivo) siano variabili profondamente diverse con i propri antecedenti e le conseguenze. Si dimostra quindi che non siano costrutti opposti o statisticamente ‘reciproci’. Il tutto è testato tramite tecniche di Structural Equation Modeling ed inquadrato all’interno del frame teorico del modello delle Job Demands – Resources. / This thesis will go through three empirical studies conducted in the past three years. The first study aims at deepening our understanding on how different technology-related stressors indirectly create negative outcomes. I specifically focus on work exhaustion as outcome because it has been demonstrated that it is a key detrimental state for employees’ wellbeing. Focusing on this outcome, I propose a model that explains how adaptive and maladaptive coping strategies influence it, and how they are indirectly informed by key technostress creators, namely techno-invasion and techno-overload. The second study will take in exam the action of two hypothetical technostress moderators: leadership climate and perceived competition on the job. Two distinct moderation effects techniques are tested using SPSS AMOS. The third study aims to statistically separate eustress construct (positive stress) from distress one (negative stress) since both concept are actually considered to be on the same continuum of the general stress measurement.
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Development of new methodologies for the detection, measurement and on going monitoring of ground deformation using spaceborne SAR data / Développement de nouvelles méthodes utilisant les images RSO satellitales pour la détection, la mesure et le suivi des mouvements de terrain

Duro, Javier 18 June 2010 (has links)
Les techniques d'interférométrie sur réflecteurs persistants, ou points stables (PSI), sont des outils particulièrement efficaces pour le suivi des déformations du sol et offrent les avantages typiques des systèmes de télédétection radar à synthèse d'ouverture (RSO) : une large couverture spatiale combinée à une résolution relativement élevée. Ces techniques sont basées sur l'analyse d'un jeu d'images RSO acquises sur une zone donnée. Elles permettent de régler le problème de décorrélation grâce à l'identification d'éléments particuliers (au sein de la cellule de résolution) dont la rétrodiffusion radar est de haute qualité et stable sur toute une série d'interférogrammes. Ces techniques sont fort efficaces (utiles ?) pour l'analyse de zones urbaines où les constructions constituent de bons réflecteurs avec une réflexion supérieure à celle du sol ; il en va de même pour des zones de campagne où la densité d'infrastructures est plus limitée. La technique PSI requiert un modèle temporel approximatif a priori pour la détection des déformations, bien que la caractérisation de l'évolution temporelle de la déformation soit communément l'un des objectifs des études. Le travail réalisé porte sur une technique PSI particulière, appelée Stable Point Network (SPN), Réseau de Points Stables, qui a été totalement développée par Altamira Information en 2003. Le travail présente de manière concise les caractéristiques de la technique et décrit les principaux produits générés : carte moyenne de déformation, séries temporelles de déformation des points mesurés, et les cartes de résidu d'erreur topographique utilisées pour géocoder de façon précise les produits PSI. Le principal objectif de cette thèse est l'identification et l'analyse des points faibles de la chaîne de traitement SPN et le développement de nouveaux outils et méthodologies pour résoudre les problèmes identifiés. Dans un premier temps, les performances de la technique SPN sont examinées et illustrées sur des cas pratiques (basés sur des sites test réels et à partir de données provenant de différents capteurs) et à l'aide de simulations. Les principaux points faibles de la technique sont identifiés et commentés, notamment le manque de paramètres automatiques de contrôle qualité, l'évaluation de la qualité des données d'entrée, la sélection de bons points pour la mesure ainsi que l'utilisation d'un modèle fonctionnel pour le déroulement de phase (franges interferometriques) basé sur une tendance linéaire de la déformation dans le temps. Différentes solutions sont ensuite envisagées. Nous nous intéressons tout particulièrement au contrôle qualité automatique dans la procédure de coregistration, en utilisant l'analyse du positionnement inter-pixel de certains points naturels, comme par exemple des pixels identifiés dans les images. L'amélioration de la sélection finale des points de mesure (carte PSI) s'obtient grâce à l'analyse de la signature du signal radar des cibles les plus puissantes présentes au sein de l'image, afin de sélectionner uniquement le centre du lobe principal du point de mesure. D'autres développements apportent plus de robustesse dans des étapes clefs, ainsi l'analyse du rotationel des estimations en lien étroit avec un réseau de mesures relatives, ou l'implémentation d'une méthodologie différente pour l'intégration qui peut être lancée en parallèle afin d'être comparée avec l'intégration classique. Enfin le principal inconvénient de la technique, c'est-à-dire l'utilisation d'un modèle linéaire de détection des déformations du sol fait l'objet d'un développement d'une nouvelle méthode d'ajustement qui permet des changements de tendance durant la période de temps considérée(...) / Persistent Scatterer Interferometric techniques are very powerful geodetic tools for land deformation monitoring that offer the typical advantages of the satellite remote sensing SAR (Synthetic Aperture Radar) systems : a wide coverage at a relatively high resolution. Those techniques are based on the analysis of a set of SAR images acquired over a given area. They overcome the decorrelation problem by identifying elements (in resolution cells) with a high quality returned SAR signal which remains stable in a series of interferograms. These techniques have been useful for the analysis of urban areas, where man-made objects produce good reflections that dominate over the background scattering, as well as in field areas where the density of infrastructures is more limited. Typically, PSI technique requires an approximate a priori temporal model for the detection of the deformation, even though characterizing the temporal evolution of a deformation is commonly one of the objectives of any study.This work is focused on a particular PSI technique, which is named Stable Point Network (SPN) and that it has been completely developed by Altamira Information in 2003. The work concisely outlines the main characteristics of this technique, and describes its main products: average deformation maps, deformation time series of the measured points, and the so-called maps of the residual topographic error, which are used to precisely geocode the PSI products. The main objectives of this PhD are the identification and analysis of the drawbacks of this processing chain, and the development of new tools and methodologies in order to overcome them. First, the performances of the SPN technique are examined and illustrated by means of practical cases (based on real test sites made with data coming from different sensors) and simulated scenarios.Thus, the main drawbacks of the technique are identified and discussed, such as the lack of automatic quality control parameters, the evaluation of the input data quality, the selection of good points for the measurements and the use of a functional model to unwrap the phases based on a linear deformation trend in time. Then, different enhancements are proposed. In particular, the automatic quality control of the coregistration procedure has been introduced through the analysis of the inter-pixel position of some natural point targets-like pixels identified within the images. The enhancements in the selection of the final points of measurements (the final PSI map) come by means of the analysis of the SAR signal signature of the strong targets presented within the image, in order to select only the center of the main lobe as point of measurement. The introduction of robustness within some critical steps of the technique is done by means of the analysis of the rotational of the estimates in close loops within a network of relative measurements, and by means of the implementation of a different integration methodology, which can be ran in parallel in order to compare it with the classical one. Finally, the main drawback of the technique, the use of a linear model for the detection of ground deformations, is addressed with the development of a new fitting methodology which allows possible change of trends within the analyzed time span. All those enhancements are evaluated with the use of real examples of applications and with simulated data. In particular, the new methodology for detecting non-linear ground deformations has been tested in the city of Paris, where a large stacking of ERS1/2 and ENVISAT SAR images are available. Those images are covering a very large time period of analysis at where some known non-linear ground deformations where occurring
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Mesure de la violation de CP dans les désintégrations Bs > J/psi phi, auprès du détecteur LHCb

Maurice, Emilie 18 July 2012 (has links)
La mesure de la phase phis violant la symétrie CP dans les désintégrations B_s -> J/psi phi est une des analyses phares de l'expérience LHCb. Le Modèle Standard prédit cette observable avec une faible incertitude théorique. La présence de Nouvelle Physique notamment dans les diagrammes en boucle de l'oscillation B_s - B_sbar peut significativement modifier la mesure de cette phase. Durant cette thèse, nous avons participé à différents aspects de l'analyse des désintégrations B_s -> J/psi phi. Nous avons proposé une sélection multi-variable, basée sur un algorithme d'arbres de décision boostés. Cette nouvelle sélection augmente le nombre de signal B_s -> J/psi phi de 19% mais nécessite une correction temporelle. Une étude portant sur l'origine des distorsions angulaires caractéristiques des désintégrations B_s -> J/psi phi a aussi été menée. Il s'avère que la principale source de distorsion est la géométrie du détecteur LHCb. Nous avons aussi contribué à un autre élément clef de cette analyse : l'étiquetage de la saveur. Afin de connaître la saveur initiale des mésons B, un algorithme d'étiquetage a été développé. Il exploite les traces chargées provenant du hadron B de côté opposé. Nous avons participé à son optimisation ainsi qu'à son étalonnage en étudiant les désintégrations B_d -> J/psi K*. En utilisant l'intégralité des données enregistrées en 2011, soit 1 fb^{-1}, après optimisation et calibration de cet algorithme, la puissance d'étiquetage dans le canal B_s -> J/psi phi est : (2.29 +- 0.07 +- 0.26) %. La valeur de phis mesurée est alors : phis = -0.001 +- 0.101 +- 0.027 rad dans les désintégrations B_s -> J/psi phi. / The measurement of the CP violating phis phase in the B_s -> J/psi phi decays is one of the main goals of the LHCb experiment. The predicted value of this observable by the Standard Model has a small theoretical uncertainty. New Physics could significantly modify this measurement, with the presence of new particles in the B_s-B_sbar oscillation's box diagrams. During this thesis, we participate to many aspects of B_s -> J/psi phi analysis. We proposed a multivariate selection, based on a boosted decision trees algorithm. This new selection adds 19% signal B_s -> J/psi phi but it needs a time correction. We studied the main sources of angular distorsions of B_s -> J/psi phi decays. We found that the detector's geometry has the most important impact on the angular distributions. We participated to another key element of the phis analysis : the flavour tagging. In order to determine the initial B flavour, a tagging algorithm has been developped. It exploits charged tracks originating from the b-hadron opposite to the signal B-meson. We participated to its optimization and calibration, by studing the B_d -> J/psi K* channel. With 1 fb^{-1} corresponding to the whole 2011 data, after the optimization and calibration of this algorithm, the tagging power is measured in the B_s -> J/psi phi channel : (2.29 +- 0.07 +- 0.26) %. The phis measurement in the B_s -> J/psi phi channel is : phis = -0.001 +- 0.101 +- 0.027 rad. The combined analysis of B_s -> J/psi phi and B_s -> J/psi pi^+ pi^- decays gives the most precise measurement of phis = -0.002 +- 0.083 +- 0.027 rad. This measurement is compatible with the Standard Model, but there is still room for New Physics.
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LE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI: VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI OFFERTI IN DUE RSA DEL NORD ITALIA / RESIDENTIAL LONG-TERM CARE FOR THE ELDERLY: ASSESSING AND IMPROVING THE QUALITY OF SERVICES IN TWO NORTH ITALIAN NURSING HOMES

DUROSINI, ILARIA 14 June 2019 (has links)
L’obiettivo generale del progetto di ricerca è valutare la percezione della qualità dei servizi offerti in due RSA del Nord Italia e proporre interventi di miglioramento. Nel primo capitolo della tesi sono stati descritti i principali modelli teorici della qualità dei servizi. La letteratura riconosce la mancanza di scale validate che esplorano la percezione della qualità dei servizi nelle RSA Italiane. Per questo motivo, è stato realizzato uno studio di validazione e adattamento della versione italiana della scala SERVQUAL. Nel secondo capitolo della tesi è stato presentato uno studio qualitativo retrospettivo. Partendo dagli eventi critici che si sono verificati nella RSA, sono stati analizzati i principali episodi positivi e negativi ricordati dai famigliari degli anziani. I risultati sono stati utilizzati per ipotizzare nuovi percorsi di intervento e per fornire strategie organizzative per migliorare la gestione degli eventi problematici. La letteratura riconosce l’importanza del coinvolgimento dei famigliari per il benessere degli anziani. Per questo motivo, in questo progetto di ricerca sono state delineate le basi concettuali per l’applicazione di un modello collaborativo di assessment all’interno delle RSA. Nello specifico, il terzo capitolo della tesi ha esplorato l'efficacia dell’Assessment Terapeutico attraverso una meta-analisi multilivello e nell'ultimo capitolo della tesi è stata applicata una componente del modello di Assessment Collaborativo e Terapeutico nelle RSA. / The general aim of the present research project was to broaden the knowledge and understanding of the ways in which elderly’s family members perceive the quality of service and propose interventions to improve services. To lay the ground for discussion about the quality of services offered by nursing homes, Chapter 1 provides a historical overview of the models of the quality of services. Given the lack of validated measures of the quality of services in Italian nursing homes, I presented data regarding the validation and adaptation of the Italian version of the SERVQUAL Scale. Chapter 2 introduced a retrospective qualitative study. Starting from critical events that occurred in nursing homes, I analyzed family members’ observations of the incidents. The results were used to generate new paths for interventions to improve the family members’ evaluation of services and to provide organizational strategies to improve the management of problematic events. Given the effect of family involvement on elder people’s well-being, I presented the conceptual underpinnings and the applicability of a collaborative model of assessment in nursing homes. Chapter 3 explored the effectiveness of the Therapeutic Assessment model through a multilevel meta-analytic study. From these results, a component of the Collaborative and Therapeutic Assessment model was applied in nursing homes, as described in the last chapter.
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Cure al limite, limite delle cure: opinioni "ingenue" ed "esperte" rispetto alle cure di fine vita, effetti di burnout. Confronto fra operatori sanitari lombardi e popolazione comune / Boundary Cares, Limited Cares: "Naives" Vs. Expert Attitudes toward End-of-Life Care, Burnout effects. A Comparison between Health Care Workers and General Public in a District of Northern Italy

GRIFO, PAOLA 03 March 2008 (has links)
Parlare di morte è un tabù della nostra società. L'incremento quantitativo di pazienti terminali impone peraltro uno sforzo per il miglioramento della loro qualità di vita. Lo psicologo deve comprendere la domanda sociale su questi temi, per costruire un adeguato intervento clinico-formativo rivolto agli operatori sanitari. Obiettivi della ricerca sono di individuare: la rappresentazione di disponibilità di Cure Palliative (CP); gli atteggiamenti degli operatori sanitari e del pubblico circa le diverse opzioni di fine vita (End-Of-Life, EOL), verificando l'ipotesi che i sanitari e in particolare i palliativisti siano meno favorevoli all'eutanasia e più alle CP; i predittori delle opinioni; l'influenza delle difficoltà concettuali sulla stabilità delle opinioni; il rapporto tra le opinioni e la rappresentazione delle CP; le diverse percezioni dei bisogni del paziente terminale; il burnout dei palliativisti rispetto agli altri sanitari. 524 soggetti (265 sanitari, di cui 118 palliativisti; 259 non-sanitari) hanno compilato un questionario self-report, sviluppato ad-hoc. Ai 265 sanitari è stato inoltre somministrato il Maslach Burnout Inventory. I non-sanitari risultano più favorevoli all'eutanasia e meno alle CP rispetto ai sanitari. Analisi lineari indicano, fra i predittori dell'accordo all'eutanasia, religiosità e lavoro sanitario; le opinioni risultano peraltro instabili. Il campione presenta livelli di burnout significativamente inferiori alla media italiana; i palliativisti segnalano un burnout minore dei colleghi nella dimensione EE; il sostegno alla relazione costituisce elemento protettivo. L'incidenza di fattori non misurabili indica l'opportunità di approfondimenti qualitativo-idiografici. Lo studio suggerisce la necessità di una maggiore conoscenza delle tematiche EOL. Lo psicologo deve sostenere presso i caregiver un luogo simbolico per l'elaborazione dell'evento-morte. / In our society death is a taboo topic. The increase of dying patients calls for an improvement in their quality of life. Psychologists need to understand the social demand on these issues, in order to promote appropriate clinical and training interventions for health workers. In this research we looked at the representation of availability of Palliative Care (PC) as well as attitudes of health workers and the general public towards different End-Of-Life (EOL) options. We tested the hypothesis that health workers and especially palliative care workers disagree with euthanasia and agree with PC more than the public. We also investigated attitudes predictors; the influence of conceptual difficulties on attitudes stability; the relationship between attitudes on euthanasia and PC representation; different perceptions of dying patients' needs; palliative care and other health workers' burnout. 524 subjects (265 health workers: 118 involved in palliative cares and 147 in other health sectors; 259 from the general public) filled in a self-report questionnaire, created ad-hoc. The 265 health workers also filled in the Maslach Burnout Inventory. The public, compared to health workers, agreed more with euthanasia and less with PC. Linear analysis indicates that religious beliefs and health work are the only significant predictors of this agreement, even if attitudes are quite unstable. The burnout levels in our sample are significantly lower than Italian mean levels. Palliative care workers show lower levels in EE subscale than their colleagues; supporting relationships are a protective factor. The incidence of non-measurable factors suggests the opportunity of further qualitative studies. This research highlights the need for deeper knowledge of EOL issues. Psychologists should give to all professional carers the opportunity for reflective practice and symbolic work on the event of dying.
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Legami tra generazioni e difficoltà di separazione-individuazione durante la transizione all'età adulta. Il ruolo del divorzio dei genitori e del genere in un campione di giovani italiani / Intergenerational Relationships and Separation-Individuation Difficulties During the Transition to Adulthood. The Role of Divorce and Gender in a Sample of Italian Young Adults

PARMIANI, LISA CHIARA 03 March 2008 (has links)
Abbiamo esaminato il ruolo della separazione coniugale e del genere nello spiegare il coinvolgimento in processi familiari disfunzionali, le difficoltà di separazione-individuazione e il benessere psicologico dei figli giovani adulti. È stata privilegiata la dimensione etica dei rapporti tra le generazioni, espressa nelle percezioni di giustizia e cura nelle relazioni familiari. Un primo studio, quantitativo, è stato condotto su un campione di 264 soggetti tra i 20 e i 30 anni, provenienti da nuclei separati e intatti, a cui è stato somministrato un questionario self report. I figli di separati tendono ad esprimere più marcatamente sentimenti di ingiustizia relativi alla famiglia d'origine, e ad enfatizzare la propria indipendenza affettiva dai genitori. Le femmine esprimono un maggiore sovraccarico legato alla cura emotiva dei familiari, riportano tendenze depressive e più intensi timori di perdere l'affetto dei genitori . Nel secondo studio, sperimentando un approccio metodologico composito, abbiamo approfondito il tema dei confini generazionali e delle difficoltà di separazione-individuazione in un piccolo campione di giovani donne provenienti da genitori separati. Abbiamo riscontrato che la transizione all'età adulta risulta rallentata dalle responsabilità di cura assunte verso la madre, o al contrario accelerato, nel bisogno di prendere le distanze da lei. Nel terzo studio, illustrando alcuni dei risultati emersi attraverso l'analisi di due casi, abbiamo rilevato la significatività della funzione paterna per la separazione delle figlie nei nuclei monogenitoriali successivi alla separazione coniugale. / We examined the role of parental divorce and gender in young adults' involvement in dysfunctional family processes, as well as in their difficulties of separation-individuation and their psychological well-being. The first study is quantitative and was conducted with a sample of 264 subjects, aged between 20 and 30, who filled in a self report questionnaire. Results showed that children of divorced parents express more feelings of unfairness towards their family of origin, and emphasize their emotional independence from their parents. Females feel the burden of emotional caregiving for their parents more than males and are more vulnerable to depression. Moreover, females are more afraid of losing their parents' love. In the second study we used a mixed method approach to study generational boundaries and separation-individuation difficulties in a small sample of young women with divorced parents. Results showed that the transition to adulthood may either be hindered by the emotional burden of children's responsibilities towards the parents (especially the mother) or accelerated by the need to put one's familiar experience at a distance. In the third study, through two case studies, we explored some of the results obtained in the multimethodological section. This analysis suggested the importance of considering the role of the paternal function in helping young women separate from their mothers in single parent families.
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Un modello multidimensionale per lo studio delle Felt Obligation : implicazioni generazionali, individuali, e familiari

ROSSI DEL CORSO, ANNALISA 21 February 2012 (has links)
Questo lavoro di tesi ha come obiettivo generale quello di indagare attraverso un modello multidimensionale come le Felt Obligation, definite nelle dimensioni del mantenimento dei contatti e dei rituali familiari, del ricambiare nella relazione per ciò che si è ricevuto e del personal sharing, si delineano e si costruiscono nelle relazioni familiari. Il primo studio è di carattere strettamente psicometrico ed è volto a definire la struttura fattoriale della Felt Obligation Measure nel contesto italiano. La Felt Obligation Measure rappresenta a tutt’oggi l’unico strumento presente in letteratura che permette di valutare ciò che le persone sentono (felt) essere gli obblighi da assolvere nelle loro relazioni familiari. Il secondo studio è volto ad indagare le possibili implicazioni a livello generazionale e individuale delle Felt Obligation in due differenti generazioni (generazione di mezzo e giovani adulti); sono quindi indagate sia variabili di outcome qualificanti le relazioni familiari quali la soddisfazione e l’identità familiare sia variabili di adattamento individuale come autostima, depressione e benessere psicologico. Infine, il terzo studio è dedicato allo studio delle Felt Obligation nelle famiglie di giovani adulti. La transizione all’età adulta nel contesto italiano è caratterizzata da una prolungata co-abitazione di due generazioni adulte. Obiettivo del lavoro è pertanto approfondire il ruolo delle Felt Obligation per capire come esse diventino parte qualificante della relazione genitori – figli in questa fase del ciclo di vita e come siano legate a specifiche variabili del funzionamento familiare, quali soddisfazione e identità familiare. / The general aim of this research is to investigate, through a multi-dimensional model, how Felt Obligation, defined in the dimensions of maintenance contacts and family rituals, repayment in the relationship and personal sharing, are delineated and build in family relationships. First study’s aim is to identify the factorial structure of Felt Obligation Measure in the Italian context. Felt Obligation Measure is the only instrument in literature by which people could report feelings about their obligations to fulfill in their family relationships. Second study’s aim is to investigate the generational and individual implications of Felt Obligation into two different generations (middle – adults and young adults). Finally, the third study is aimed to examine Felt Obligation in young adults’ families . The transition to adulthood in Italy is characterized by a prolonged co-habitation of two generations of adults; therefore the aim is to enhance the role of Felt Obligation in this specific phase of the life cycle and how they are linked to specific variables of family functioning (family satisfaction and family identity).

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