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Un modello econometrico regionale "globale" per il mercato del lavoro italiano / A "Global" Regional Econometric Model in the Italian Labour MarketBARBIERI, LAURA 23 May 2008 (has links)
Partendo dalla constatazione della sempre maggiore complessità del contesto economico e sociale nazionale ed internazionale, imputabile da un lato al processo di integrazione economico e monetario europeo, e dall'altro alla progressiva decentralizzazione dei poteri a livello regionale, la tesi intende proporsi come uno strumento analitico di supporto al decisore. A tal fine, in base a dati annui di fonte ISTAT-SVIMEZ per il periodo 1970-2003, viene sviluppato un modello econometrico regionale 'globale' per il mercato del lavoro italiano, estendendo un precedente modello mono-regionale proposto da Baussola (2003), ad un contesto pluri-regionale. Il modello conduce non solo a rappresentare soddisfacentemente i mercati regionali italiani, ma opera altresì efficacemente nel ricostruire i valori delle variabili a livello nazionale. Il modello si conferma robusto ed efficace nel rappresentare le realtà regionali, anche nell'ottica di analisi propria dell'econometria delle serie storiche. / The starting point of this thesis is the remark that recent decades have been characterized by a rising complexity in the economic and political context both at the national and international level. This is due both to the European economic and monetary integration process and to the regional decentralisation process. With the aim of providing a useful tool of analysis for the decision-maker,. a 'global' regional model for the Italian labour market has been constructed on the basis of annual data from ISTAT-SVIMEZ over the 1970-2003 period. This model could be viewed as an extension to a multi-regional framework of the previous one-region model developed by Baussola (2003). The model shows good performance not only in representing regional labour market specificities, but also in reproducing national variable values. It is also robust and effective in a time-series context.
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Saggi sulle Dinamiche di Povertà dei Bambini e delle loro Famiglie / Essays on the Poverty Dynamics of Children and their FamiliesDAMIOLI, GIACOMO 30 March 2009 (has links)
Studi recenti hanno evidenziato come la comprensione del fenomeno della povertà si arricchisca integrando il concetto più tradizionale di povertà cross-sectional con un concetto longitudinale. La crescente letteratura sulle dinamiche di povertà si occupa del tempo in cui individui diversi rimangono poveri e le transizioni dentro e fuori la condizione di povertà. Chapter 1 è una review delle strategie econometriche che sono state suggerite nella letteratura. L’attenzione è posta sulla derivazione econometrica di ogni modello, ma l’obiettivo è anche di chiarire le domande specifiche a cui ogni modello vuole dare risposta e le relative implicazioni di politica. Poiché è una regolarità empirica ben documentata che le famiglie con figli sono sovra-rappresentate al fondo della distribuzione dei redditi di molti paesi così come che i bambini che crescono in situazione di svantaggio sono associati a basse capacità cognitive e relazionali, il resto della tesi si incentra su diversi aspetti dinamici del fenomeno della povertà. In particolare, Chapter 2 studia la presenza di dipendenza dallo stato nella povertà infantile in Italia tra il 1993 e il 2006, mentre il Capitolo 3 è una valutazione dell’effetto di particolari politiche di sostegno alle famiglie che sono state introdotte in Gran Bretagna alla fine degli anni ’90 sulla durata delle esperienze di povertà. / Recent studies gave evidence on how a better understanding of the phenomenon of poverty is achieved by integrating the more traditional concept of cross-sectional poverty with a longitudinal concept. The increasing literature on poverty dynamics deals with the time different individuals spend in poverty and the transitions in and out of poverty. Chapter 1 is a review of the econometrical strategies that have been employed in the literature. The focus is on the econometrical derivation of each model, but I aim also at clarifying the specific research questions each model wants to answer and the related policy implications. As it is a well-established finding that families with children are over-represented at the bottom of the income distribution in many countries as well as that children who grow up in disadvantaged environments are associated with diminished cognitive and social skills, the remaining of the thesis focuses on different dynamics facets of the poverty phenomenon. In particular, Chapter 2 investigates the presence of state dependence in Italian child poverty between 1993 and 2006, while Chapter 3 is an assessment of the effect of particular families oriented policies introduced in Britain in the late 1990s on the duration of poverty experiences.
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Saggi sull'economia della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici. / Essays on the Economics of Mitigation and Adaptation to Climate ChangeMASSETTI, EMANUELE 30 March 2009 (has links)
La prima parte della Tesi si occupa dello studio delle strategie di investimento ottime nel settore energetico e in ricerca e sviluppo, nell'ambito di politiche di stabilizzazione dei gas serra nell'atmosfera. La seconda parte tratta invece metodi per la quantificazione degli impatti economici dei cambiamenti climatici sul settore agricolo, considerando tutte le possibilità di adattamento. / The first part of the Thesis discusses optimal investment strategies in the energy sector and in R&D for knowledge advancements to stabilize atmospheric concentrations of GHG. The second part deals instead with the measurement of impacts of climate change on agriculture considering all possible adaptation options.
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R&S e produttività: evidenza empirica settoriale in italia e Germania / R & D and productivity: the industry evidence from Italy and GermanyBRUNATI, JACOPO MARIA 02 February 2009 (has links)
Le relazione tra R&S e produttività in Italia è di crescente interesse. L'analisi effettuata utilizza dati settoriali per verificare la relazione tra R&D e produttività in Italia tra il 1991 e il 2002. I risultati ottenuti sono confrontati con quelli ottenuti sugli stessi 21 settori in Germania. Le principali conclusioni sono che l'elasticità del valore aggiunto al capitale tecnologico (deprezzato al 15%) è uguale a 0.14 in Germania e 0.04 in Italia, che in Italia il capitale tecnologico si deprezza più lentamente e che un ruolo decisivo è svolto dall'interazione tra quota di ricercatori e capitale tecnologico e dagli spillover / The relation between R&D and productivity in Italy is of increasing interest. The analysis carried out uses industry data in order to verify the relation between R&D and productivity in Italy between 1991 and 2002. The results obtained were compared to those obtained on the same 21 manufacturing and commercial industries in Germany.
The main findings are that elasticity of value added to technological capital (depreciated at 15%) is equal to 0.14 in Germany and 0.04 in Italy, that in Italy technological capital depreciates more slowly and that a decisive role is played by interaction between share of researchers and technological capital and by spillovers.
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LO SVILUPPO COGNITIVO DEI BAMBINI: IL RUOLO DELLE POLITICHE PUBBLICHE E DELLE SCELTE FAMILIARI / CHILD DEVELOPMENT AND COGNITIVE OUTCOMES: THE ROLE OF PUBLIC AND FAMILY INPUTSBRILLI, YLENIA 25 March 2013 (has links)
La tesi è una raccolta di tre articoli sugli effetti delle politiche per l’infanzia e le scelte dei genitori circa l’utilizzo dell’asilo nido sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Il primo capitolo presenta una rassegna degli studi più recenti sul tema, considerando in particolare le analisi che hanno valutato gli effetti di politiche per l’infanzia e il ruolo della partecipazione pubblica nella gestione del servizio. Il secondo capitolo esplora la relazione tra la disponibilità di asili nido in Italia e i risultati scolastici dei bambini misurati dai test INVALSI relativi all’anno scolastico 2009-10. Il terzo capitolo analizza gli effetti delle scelte materne di lavoro e uso del child care sullo sviluppo cognitivo del bambino tramite la stima di un modello strutturale. / This thesis is composed by three chapters, dealing with the effects of policies for young children and parental child care decisions on subsequent child’s cognitive development. The first chapter presents a review of the most recent studies on this topic, considering in particular analyses that focus on public child care policies. The second chapter investigates the relationship between child care coverage in Italy and children’s scholastic achievement, as measured by the INVALSI test scores for the school year 2009-10. The third chapter evaluates the effects of maternal decisions concerning work and external child care use on subsequent child’s cognitive outcomes defining and estimating a behavioral model.
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Fonti e modalità di innovazione: imprese giovani vs imprese mature / Sources and modes of innovation: young companies vs mature incumbentsPELLEGRINO, GABRIELE 13 May 2013 (has links)
Questa tesi si compone di tre capitoli che analizzano a livello empirico le fonti e le caratteristiche dell’attività innovativa di imprese giovani e mature operanti in due stati europei: Italia e Spagna. Nel dettaglio, nel Capitolo 2 l’attenzione è rivolata all’analisi delle determinanti della R&S delle giovani imprese, mentre nel Capitolo 3 e 4 si analizzano possibili differenze fra imprese giovani e mature circa la natura del legame esistente fra differenti input e output innovativi. I risultati delle stime econometriche realizzate nei 3 capitoli forniscono rilevanti indicazioni in merito a questi aspetti. In particolare, sembrerebbe che l’età sia un fattore fondamentale nel determinare le scelte e la performance innovativa di un’impresa. Entrando maggiormente nel dettaglio, differenti caratteristiche di impresa e fattori di mercato giocano un ruolo distinto nel determinare le peculiarità del processo innovativo svolto da imprese di differente età. In aggiunta a ciò, si riscontrano importanti differenze anche in merito ai fattori che determinano la performance innovativa di imprese giovani e mature. Queste evidenze di tipo generale potrebbero essere un segnale della scarsa efficacia delle innumerevoli politiche “erga-omnes” poste in essere a livello europeo al fine di aumentare l’intensità della spesa innovativa (con particolare riferimento alla R&S). / This thesis consists of three essays that explore the sources and modes of innovation activity in mature and young firms. In detail, Chapter 2 focuses on the determinants of young companies’ R&D activity, while Chapter 3 and 4 study the relationship between different innovative inputs and different innovative outputs by distinguishing among firms of different ages (mature vs young). The results of the econometric analyses performed in the three chapters shed some important light on the peculiarities of the innovative process of the young companies operating in two European countries: Spain and Italy. More in detail, they clearly suggest that the age of a firm is a relevant factor in determining its innovative behavior and its innovative performance. To be precise, what emerges is that various firm and market characteristics play distinct roles in boosting different types of innovation activities for young and mature firms. In addition, these two groups of firms seem to show important differences also with reference to the impact of various innovative inputs on their innovative performance. These general evidence could represent a signal of the ineffectiveness of “erga-omnes” polices aimed at increasing the level of R&D expenditure across all types of industries.
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Hedge Fund Industry: Performance Measurement, Statistical Properties and Fund CharacteristicsDONGMO GUEFACK, ERIC 01 March 2011 (has links)
In questa tesi, l’analisi verte su risk-adjusted performance, proprietà statistiche e caratteristiche dei fondi hedge (FH). Nel primo articolo, i risultati relativi al survivorship bias e backfill bias indicano che l’impatto delle distorsioni è diverso a seconda delle strategie. Utilizzando il modello multifattoriale di Fung and Hsieh (2004), l’analisi della performance indica che il 42% dei FH ha ottenuto un rendimento superiore al mercato. Infine, utilizzando dei metodi parametrici e non parametrici, l’analisi della persistenza indica differenti livelli di persistenza a seconda della strategia. Nel secondo articolo, vengono analizzati i fondi di fondi hedge (FOHFs). I risultati sono particolarmente interessanti. In primo luogo, i FOHFs e le sotto strategie hanno generato un excess return positivo; inoltre l’alfa ottenuto attraverso il modello a 7 fattori di Fung and Hsieh (2004) risulta elevato. In secondo luogo, i FOHFs e le sotto strategie hanno un rendimento inferiore a quello dell’indice dei FH. In terzo luogo, le correlazioni tra gli indici dei FOHFs e l’indice azionario sono inferiori rispetto alle correlazioni tra l’indice dei FH e gli indici azionari. Infine, l’indice dei FH e quelli dei FOHFs sono positivamente correlati con l’indice azionario quando il mercato tende al ribasso, ma risultano non correlati con l’indice azionario quando il mercato tende al rialzo. Rispetto all’indice dei FH, gli indici dei FOHFs hanno una correlazione minore con gli indici azionari in entrambe le fasi del mercato, suggerendo che i FOHFs forniscono benefici maggiori in termini di diversificazione rispetto ai fondi hedge puri. / In this thesis, I examine the risk-adjusted performance, statistical properties and fund characteristics of hedge fund investments. In Essay One, results of survivorship bias and backfill bias by investment styles indicate that biases are different across styles. Using a multi-factor model of Fung and Hsieh (2004), the analysis of performance indicates that 42% of the hedge funds significantly outperformed the market. Finally, using parametric and non-parametric methods, the analysis of persistence indicates different degree of persistence depending on the hedge fund strategy. In Essay Two, I analyse fund of hedge funds (FOHFs). I find several interesting results. First, FOHFs and the sub-strategies earn positive excess returns and a high Fung and Hsieh 7-factor alpha. Second, FOHFs and the sub-strategies underperform the hedge fund index (HFI). Third, the correlations between FOHF indices and equity index are lower than correlations between HFI and equity indices. Finally, hedge funds and FOHFs are positively correlated with the equity index in the bear markets but uncorrelated with the equity index in the bull markets. Compared to HFI, FOHF indices have lower correlation with equity index in both bull and bear markets, indicating that FOHFs provide better diversification benefits than individual hedge funds.
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ESSAY ON ECONOMIC CYCLES IN EMERGING AND ADVANCED COUNTRIES:SYNCHRONIZATION, INTERNATIONAL SPILLOVERS AND THE DECOUPLING HYPOTHESISPESCE, ANTONIO 10 June 2014 (has links)
Questo lavoro contribuisce al dibattito sul “decoupling delle Economie emergenti (EE) rispetto alle Economie Avanzate (EA)” rispondendo principalmente alle seguenti domande: “La vulnerabilità delle EE a schock esterni (siano essi reali o del credito) provenienti dalle EA è cambiata nel tempo? E’ cresciuta o si è ridotta, come implica l’ipotesi del decoupling?”
Al fine di misurare l’impatto che un eventuale schock esterno avrebbe esercitato sulle EE in diversi periodi degli ultimi decenni, sono stati eseguiti esperimenti di analisi controfattuale utilizzando un modello econometrico Time Varying Panel VAR con coefficienti fattorizzati. Le analisi mostrano che negli ultimi trenta anni le EE sono diventate meno vulnerabili a shock provenienti dalle EA, siano essi di natura reale o shock del credito. Sebbene questo risultato supporti l’idea del decoupling, è importante notare che la resilienza delle EE a shock esterni è evoluta nel tempo in maniera non progressiva ma piuttosto evidenziando fasi di più forte resilienza seguite da fasi di minore resilienza e vice versa; un “sentiero a onde” non ancora pienamente considerato nella letteratura economica.
Le EE sono inoltre risultate più vulnerabili a shock del credito rispetto a shock reali; questa maggiore vulnerabilità relativa ha raggiunto il suo picco negli anni più recenti. / This work aims to contribute towards the debate on “decoupling of Emerging Economies (EEs) from the Advanced Economies (AEs)” by addressing the following main questions: “Has the EEs’ vulnerability to external shocks (both real and credit shocks) coming from AEs changed over time? If so, has it grown or decreased, as the decoupling hypothesis claims?”
In order to measure the impact that external shocks would have on the EEs’ GDP growth in different periods of last decades, counterfactual experiments were performed using an econometric Time Varying Panel VAR model with factorized coefficients. The analyses show that over the last thirty years EEs have become less vulnerable to shocks spreading from the AEs. Despite this represents evidence in favour of the decoupling hypothesis, it is important to note that EEs’ resilience to external shocks has changed in a non-progressive manner over time, with phases of greater resilience followed by others of lower resilience, and vice versa; this outlines a “wave-like” path whose evidence has yet been fully analyzed in the economic literature.
Moreover, the EEs have shown to be more vulnerable to credit shocks than to real ones; this greater relative vulnerability has reached its peak in the most recent years.
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THE ROLE OF RENEWABLES ON THE ITALIAN ELECTRICITY MARKETMASSARO, CONCETTA 12 July 2017 (has links)
Ogni tecnologia produttiva ha un proprio profilo di dispacciamento ottimale che non dovrebbe essere alterato dall’ingresso delle intermittenti tecnologie rinnovabili per mantenere la migliore allocazione di prezzo e quantità. La nostra ricerca si focalizza sul mercato elettrico italiano.
Considerando il comportamento di Edison Trading sul mercato, noi analizziamo se l’incremento di energia rinnovabile porta alla riduzione del prezzo e della produzione di energia grazie all’efficienza. I nostri principali risultati suggeriscono che le rinnovabili hanno un impatto negativo sulle quantità offerte. Gli impianti solari e di pompaggio portano ad un consistente incremento del prezzo elettrico; il contrario vale per le altre rinnovabili.
La nostra analisi sul mercato italiano aggregato considera il comportamento di tutti gli operatori del mercato elettrico (quelli aventi consistenti e limitate quote di mercato) nel quindicesimo giorno di ogni mese nel periodo gennaio 2013 - giugno 2015. Possiamo aspettarci lo stesso risultato in termini di impatto sul prezzo e quantità, data la crescente potenza lorda eolica e solare? I nostri risultati empirici sottolineano che le tecnologie intermittenti possono solamente portare ad incrementi di prezzo, mentre i più grandi operatori di mercato (Enel, Eni ed Edison) utilizzano la tecnologia CCGT efficientemente, poichè producono quando il prezzo è più alto. / Each power plant has its own optimal dispatchable profile that should not be altered by the entrance of intermittent renewables to maintain the best allocation of price and quantity. Our research focuses on the Italian electricity market.
Focusing on the market behaviour of Edison Trading, we investigate if the increase in renewable energy leads to a decrease in energy price and in energy production due to efficiency. Our main results suggest that renewables have a negative impact on the quantity supplied. Solar and pumped-storage technologies lead to a consistent increase in the electricity price, while the reverse is true for the other renewables.
Our analysis on the aggregate Italian electricity market considers the behaviour of all electricity market operators (with low and high market shares) on the 15th day of each month in the period January 2013 - June 2015. Can we expect the same results in terms of the impact on price and quantity, given the increase in gross wind and solar power? Our empirical findings point out that the intermittent technologies can only lead to price increases, whereas the biggest market players (Enel, Eni and Edison) use CCGT technology efficiently since they produce when the price is higher.
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Saggi su Retti Finanziarie e Rischio Sistemico / ESSAYS ON FINANCIAL NETWORKS AND SYSTEMIC RISK / Essays on Financial Networks and Systemic RiskSANCHEZ ARJONA, IRENE 31 May 2017 (has links)
L'ultima crisi nanziaria ha evidenziato il ruolo decisivo delle connessioni nel mercato interban-
cario come canale e strumento ampli catore dei shock nanziari, e di conseguenza del rischio
sistemico.
In questa tesi presentiamo delle metodologie teoriche ed empiriche per analizzare il potenziale
rischio sistemico in una rete bancaria interconnessa.
La tesi comprende due saggi sulle reti nanziarie e il rischio sistemico ed e organizzata in due
capitoli. Nel capitolo I analizziamo e modelliamo alcune delle complesse interazioni all'interno
di una rete nanziaria, con l'obiettivo di approfondire nella interrelazione fra la fragilit a dell'eco-
nomia reale e quella del sistema bancario. A questo scopo, forniamo una descrizione qualitativa
e quantitativa delle dinamiche della leva nanziaria.
Nel capitolo II, sfruttiamo un set originale di dati su 15 banche europee classi cate come G-SIB
per valutare se l'espansione nei mercati esteri aumenta la loro rischiosit a, e attraverso quali canali
si materializa. / The last global nancial crisis clearly illustrated the crucial role of interbank linkages in channel-
ing and amplifying shocks hitting the system and, therefore, in the emergence of systemic risk.
In this thesis, we present theoretical and empirical methodologies for analysing the potential for
systemic risk in a interconnected banking network.
The dissertation comprehends two essays on nancial networks and systemic risk and is organ-
ised in two chapters. In chapter I, we analyse and model some complex interactions and feedback
relationships within a nancial network, with the objective of delving into the linkages between
fragility in the real economy and in the banking system. For this purpose, we provide a qualita-
tive and quantitative description of leverage dynamics.
In chapter II, we exploit an original dataset on 15 European banks classi ed as G-SIBs by the
BIS to assess whether expansion in foreign markets increases their riskiness, and through which
channels that eventually happens.
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