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La revitalización del tejido de telar de cintura en la Región Lambayeque

Quevedo Pereyra, Zoila Esperanza January 2015 (has links)
El primer objetivo general de la investigación, fue formular una propuesta de Gestión Cultural a partir del análisis del Derecho de la Cultura vigente en el país, así como de las principales experiencias de gestión pública y privada, para la formulación y diseño de políticas que logren la Revitalización del tejido de telar de cintura de Lambayeque, región situada en la parte noroccidental del Perú y ribereña al Océano Pacífico. Se responde así al problema del grave peligro de pérdida total y deterioro continuo en que se encuentra. El segundo objetivo general, dentro del contexto científico humanístico de la Historia del Arte fue realizar un estudio historiográfico artístico de esta técnica. Los Resultados han confirmado las dos hipótesis: La primera, que el tejido de telar de cintura lambayecano –y algunas de las prendas que con éste se elaboran-, constituyen un bien cultural inmaterial, esto es, un conocimiento o saber colectivo ancestral, desarrollado desde la época precolombina y que aún continua practicándose en algunos distritos de dicha región, con la técnica originaria, utilizándose materias primas naturales como el algodón pardo y la lana de oveja, conservándose una estética (diseños, motivos iconográficos y paleta cromática) propios. Y la segunda, que debido a su gran importancia, valor y significados históricos, culturales y artísticos, toda política, – liderada por el Estado Peruano-, deberá integrar a todos los organismos públicos ad hoc coordinando sus competencias e integrando al sector privado –empresas y organizaciones comunales o artesanales-, considerándose los criterios técnicos de la Revitalización, la sostenibilidad, el desarrollo humano y la Responsabilidad Social, para la salvaguarda de este valiosísimo arte.
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FORMAZIONE, SOSTENIBILITA', FUND RAISING: DONARE PER LA CUSTODIA E LA SALVAGUARDIA DEL CREATO / Education, sustainability, fund raising: donate for custody and the safeguard of creation

BOLSIERI, FLORIANA 06 March 2014 (has links)
Il lavoro di ricerca, che ha a tema i concetti di formazione, sostenibilità, fund raising nell’ambito della pedagogia dell’ambiente, si propone di articolare un itinerario di approfondimento sulle possibili connessioni euristiche tra il concetto economico di fund raising e il linguaggio pedagogico, con riferimento ad alcuni tra gli ambiti in cui si sviluppa l’educabilità della persona e ai connessi percorsi formativi. Dal locale al globale, ogni istituzione sociale affronta le rilevanti ambiguità interpretative cui dà luogo l'economia e l'allocazione delle risorse finanziarie. Il discorso pedagogico, nel considerare la crisi ecologica e l'emergenza educativa, individua nel tema del fund raising una prospettiva attuale di ricerca tra l'esigenza della sostenibilità ambientale, la promozione della consapevolezza educativa per lo sviluppo umano integrale e l'impiego di risorse economiche-finanziarie intenzionalmente donate. La tesi assume l'ipotesi che il rapporto tra fund raising, formazione, sostenibilità implichi un accesso euristico originale per riflettere sui fondamenti dello sviluppo umano, che muove dall'educabilità della persona, dalla sua dimensione relazionale ed emotiva. In tale ambito, il discorso pedagogico, iuxta propria principia, e nella prospettiva dell'apertura interdisciplinare, è sollecitato a interrogarsi nel vivo dei cambiamenti legati ai processi attuali di formazione. L’elaborato tiene in considerazione una visione del fund raising per la tutela e salvaguardia dell’ambiente in dialogo con la ricchezza del pensiero ecologico e con le sollecitazioni provenienti in ordine alla custodia del creato, nella prospettiva di un’antropologia eticamente fondata che assegna alla persona un valore ontologico rilevante irriducibile. / The research, which is about concepts of education, sustainability, fund raising in the context of the pedagogy of the environment, aims to articulate a path into the possible connections between the economic concept of heuristic fund raising and the pedagogical language, including some people educability backgrounds and the related training courses. From local to global, every social institution faces the relevant ambiguity of interpretation which leads the economy and the allocation of financial resources. The pedagogical matter, considering the ecological crisis and the educational emergency, considers the fund raising as a perspective of current research between the need for environmental sustainability, the awareness promoting education about integral human development and the use of resources economic and financial intentionally donated. The thesis hypothesizes that the link between fund raising, education and sustainability it includes an original heuristic access about the fundamentals of human development, which move from the people educability, his emotional and relational aspects. The pedagogical matter, juxta own principles, and the prospect of interdisciplinary, require changes on the actual formation processes. The thesis reckons the fund raising vision on the environment safeguard, according with the wealth of the ecological thought and the deriving solicitations with regard to the creation protection, with a point of view of an anthropology ethically founded that it assigns an irreducible remarkable ontological value to the people.
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MODELLI DI RIFLESSIONE PEDAGOGICA SULL'AMBIENTE NELLE CULTURE ANGLOSASSONI

PLODARI, ELENA 15 March 2010 (has links)
La riflessione pedagogica sull’ambiente è un ambito di studi articolato, connotato da una molteplicità di visioni e di intrecci con altri settori della ricerca sui temi ambientali. La scelta di concentrare l’attenzione su talune elaborazioni teoriche sorte nei contesti statunitense, britannico e australiano è connessa alla volontà di ricercare alcune emblematiche radici del pensiero educativo sull’ambiente nelle culture occidentali, oggetto in particolar modo della prima parte del presente lavoro. Il percorso delineato, con un intento esplorativo, prosegue nella seconda parte con una panoramica su alcune attuali linee progettuali della riflessione pedagogica sui temi ambientali, nella consapevolezza delle intrinseche dimensioni interdisciplinare e internazionale della ricerca in quest’ambito. La responsabilità umana nei confronti delle risorse naturali pone la persona al centro della riflessione pedagogica sia come destinataria della formazione sia come agente del cambiamento e protagonista creativa dell’immaginazione di inediti scenari futuri. La capacità di trascendere l’immediatezza dei confini spazio-temporali e dei limiti dei modelli di sviluppo fin qui implementati richiede agli attori dell’educazione di progettare con speranza l’impegno per la salvaguardia ambientale e per la promozione della giustizia sociale. / The pedagogical reflection on environment is a complex field of study, connoted by many visions and interconnections with other branches of research on environmental issues. The choice to focus my attention on some theoretical positions arisen in American, British and Australian contexts is linked to the will to find emblematic roots of environmental education in western cultures (first part of the work). The second part of the dissertation is an overview of some recent research strands of the pedagogical reflection on environmental issues. Human responsibility towards natural resources puts human beings at the core of education and calls for active involvement in change and creativity to imagine new scenarios. The ability to transcend the immediacy of space and time boundaries and the limits of development models implemented so far requires that everyone involved in education should commit themselves to environmental protection and social justice with hope.
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INSEGNAMENTO SOCIALE DELLA CHIESA E RIFLESSIONE PEDAGOGICA. LE NOZIONI DI SVILUPPO UMANO INTEGRALE E CUSTODIA DEL CREATO / Social teaching of the Church and pedagogical reflection The notions of integral human development and protection of creation

CALABRIA, CATERINA 14 February 2013 (has links)
La ricerca concerne l’attualità del dibattito sulle tematiche educativo-ambientali in connessione con la rilevanza delle sollecitazioni euristiche provenienti dall'insegnamento sociale in riferimento alla pastorale e alla teologia della creazione. L'obiettivo generale è mostrare la pertinenza del concetto di sviluppo umano integrale con la riflessione pedagogica, sondare le condizioni di dialogo tra pedagogia dell’ambiente e dottrina sociale della Chiesa, individua prospettive teoretiche e approfondisce alcuni emblematici studi di caso. La disamina interpella i valori della progettazione educativa sostenibile in relazione a categorie quali solidarietà, sussidiarietà, sobrietà e fraternità. / The research pertains to current debate on the educational-environmental themes in connection with the relevance of the heuristic solicitude, coming from social teaching in reference to pastoral and theology of creation. The general purpose is to show the pertinence to integral human development with pedagogical thinking, to explore the conditions for dialogue between environmental pedagogy and the social doctrine of the church, identifies theoretical perspectives and analysis some case study. The examination interpellates the values of educational planning sustainable in relation to categories such as solidarity, subsidiarity, sobriety and fraternity.
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IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE: NUOVE PROSPETTIVE CONCETTUALI, ARTISTICHE, MUSEOLOGICHE / THE INTANGIBLE CULTURAL HERITAGE: A NEW CONCEPTUAL, ARTISTIC AND MUSEOLOGICAL OUTLOOK

GASPARINI, LUCIA 13 February 2013 (has links)
La ricerca affronta il tema del crescente spazio che la considerazione del patrimonio culturale immateriale ha acquisito nel panorama mondiale a partire dagli ultimi decenni, in particolare dal 2003, quando l’UNESCO ha stilato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Oltre a ripercorrere le tappe storiche che nel XX secolo hanno condotto a tale risultato, esso traccia un ancora poco esplorato parallelismo - formale e teorico - tra l’evoluzione del concetto di patrimonio immateriale e lo sviluppo delle forme dell’arte contemporanea a partire dal secondo dopoguerra fino ad oggi. Tale tematica interessa anche il museo e una lettura della sua storia più recente mette in luce le conquiste e le difficoltà conseguenti l’accoglienza di manifestazioni immateriali all’interno delle collezioni. Tale aspetto viene avvicinato anche con gli strumenti dell’estetica fenomenologica, che contribuiscono a valutare possibili future azioni museologiche e museografiche nei confronti del patrimonio immateriale, nella direzione di un maggior rispetto della collezione e di un migliore coinvolgimento dei vari pubblici. Il contributo si sofferma altresì ad approfondire alcuni aspetti dell’architettura contemporanea, della didattica museale e dell’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito museale valutandone utilizzi positivi o al contrario poco adeguati per una seria e fruttuosa valorizzazione del patrimonio immateriale. / This PhD dissertation deals with intangible cultural heritage and museums. An increasing interest in intangible heritage has been arising in the world in these last years, especially since 2003, when UNESCO drew up the Convention for the Safeguarding of Intangible Cultural Heritage. A detailed historical review shows the steps which brought to this attainment; a formal and theoretical parallelism between intangible heritage and contemporary art is outlined too. A study on the very recent history of museums allows to underline the difficulties museum encounters in collecting intangible heritage. It’s possible to think about new museological solutions thanks to the contribution of aesthetics: the thought of phenomenology helps in finding ways to respect the collection and to involve the publics. The dissertation also deals with the contemporary architecture of museums, with museum education and with the use of new technologies in museums: some uses are bad, others are good and useful for the communication of intangible cultural heritage.
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Mappatura dei rimedi di difesa commerciale e delle barriere tecniche al commercio negli accordi commerciali regionali / Mapping Trade Remedy and Technical Barriers to Trade Provisions in Regional Trade Agreement

BUDETTA, MICHELE 27 March 2008 (has links)
La riduzione delle barriere tariffarie ha spostato il dibattito tra gli esperti di commercio internazionale sulle misure protezionistiche alternative (regole d'origine, proprietà intellettuale etc.). inoltre durante gli ultimi dieci anni la proliferazione degli accordi commerciali regionali ha acuito i timori di coloro che ritengono che la strada verso la liberalizzazione dei flussi commerciali internazionali debba passare attraverso l'OMC. questa tesi analizza il nesso tra i rimedi di difesa commerciale, le barriere tecniche al commercio e gli accordi commerciali regionali mediante un esercizio di mappatura di 53 accordi. tale mappatura è sviluppata mediante l'impiego di tabelle che riassumono il contenuto di ogni accordo per quanto concerne le barriere tecniche al commercio e i rimedi di difesa commerciale. Inoltre il presente lavoro effettua una ricognizione della letteratura empirica e teorica sull'argomento fornendo infine un contributo originale mediante l'utilizzo di un modello probit per l'analisi dei dati raccolti. i risultati ottenuti in parte confermano ed in parte smentiscono, a volte anche in maniera contro-intuitiva, alcuni fatti stilizzati dalla letteratura. / The reduction of tariff duties at multilateral and regional level has shifted the focus of international trade debate to other beyond-the-border protectionist measures (i.e. rules of origin, intellectual property, trade remedies etc.). Further during the last ten years the proliferation of regionalism has increased more and more the concern in the supporters of multilateral trading system. This thesis explores the linkages among trade remedies, technical barriers to trade and regional trade agreements. This analysis is performed through the creation of 4 benchmarking exercises (templates) mapping the provisions relevant to antidumping measures, countervailing duties, safeguards measures and technical barriers to trade included in 53 regional trade agreements. The aim of this thesis is to overview both theoretically and empirically the existing relevant literature in order to supply an original contribution to the understanding of the subject. The collection and the processing of the data offer some insight and, sometimes, counterintuitive findings about the modelling of trade remedies and technical barriers provisions in the regional trade agreements.

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