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“Caminhando por terras bíblicas”: religião, turismo e consumo nas caravanas evangélicas brasileiras para a Terra SantaFrossard, Miriane Sigiliano 28 February 2013 (has links)
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Previous issue date: 2013-02-28 / Apesar de ter sido previsto por diversos especialistas, o declínio da religião não ocorreu com a
sociedade moderna. Ao contrário, a religiosidade encontra-se em plena atividade, contudo se
apresentando de maneira reconfigurada, menos institucionalizada, mais individualizada,
subjetiva, fluida e fragmentada, atravessando e combinando-se a diversos outros campos,
dentre eles, o turismo. Diante deste cenário, o objetivo deste estudo é compreender, sob o viés
do consumo, de que forma o turismo evangélico para a Terra Santa pode se configurar como
uma busca moderna da tradição, conformando-se numa experiência (pós) moderna da
religiosidade contemporânea, verificando seus sentidos e significados para aqueles que estão
envolvidos direta ou indiretamente com essa atividade. Este consumo simbólico dos
evangélicos através das caravanas para a Terra Santa revelou não se tratar apenas de uma ida
moderna dos evangélicos ao espaço público, mas também uma forma de (re)ativarem diversas
tradições judaicas e cristãs, ressemantizando-as de acordo com o espírito da época. / Although predicted by many experts, the decline of religion did not occur with modern
society. Instead, religiosity is in full swing, but performing in a new shape, less
institutionalized, more individualized, subjective, fluid and fragmented, crossing through and
blending in several other fields, including tourism. Given this scenario, the objective of this
study is to understand, by through consumption habits/behaviour, how evangelical tourism in
the Holy Land can be configured as a modern search of tradition, conforming to a (post)
modern experience of contemporary religiosity, examining their meanings for those who are
directly or indirectly involved with this activity. This symbolic consumption by evangelicals
through the caravans to the Holy Land revealed it is not only a modern way for evangelicals
to public space, but also a way to (re) activate various Jewish and Christian traditions, giving
them a new meaning in accordance with the spirit of this age.
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Comunicare la fede: il fondamentale contributo della tipografia francescana di Gerusalemme (1847-1947). Un secolo di storia / COMUNICARE LA FEDE: IL FONDAMENTALE CONTRIBUTO DELLA TIPOGRAFIA FRANCESCANA DI GERUSALEMME (1847-1947). UN SECOLO DI STORIA / Communicating the Faith: the fundamental contribution of the Franciscan Printing Press in Jerusalem (1847-1947). A Century of HistoryLEONETTI, ARIANNA 03 September 2021 (has links)
Il primo secolo di storia della Franciscan Printing Press, tipografia francescana nata a Gerusalemme nel Convento di San Salvatore nel 1847, è stato suddiviso in quattro fasi, corrispondenti alle quattro parti della tesi di dottorato "Comunicare la fede: il fondamentale contributo della tipografia francescana di Gerusalemme (1847-1947). Un secolo di storia".
La parte iniziale (che copre il triennio 1847-1850) è dedicata alle intricate vicende che hanno portato alla fondazione della stamperia, dal ristabilimento del Commissariato Generale di Vienna fino alla pubblicazione del primo vero volume, un Catechismo in arabo ed in italiano ad uso dei fedeli di Terra Santa del 1847. La seconda sezione si concentra su un periodo enormemente innovativo (1850-1879) e, al tempo stesso, gravemente critico. Dopo una ricognizione circa i nuovi strumenti in uso nell’officina (dal torchio d’accidente a quello litografico, passando per la creazione di un laboratorio per la fusione di caratteri tipografici), sono stati analizzati i nove anni (1865- 1874) più incerti della stamperia, in cui i francescani rischiarono a più riprese di perdere il possesso dell’officina. La terza sezione racconta una fase, quella tra 1879 e 1898, più tranquilla e stabile della precedente, ma non meno ricca di avvenimenti: tanti sono stati gli sforzi, in questo tempo, per disciplinare la FPP, uniformandola alle officine europee. I dati raccolti su questo periodo consentono anche una indagine della struttura sociale-culturale della Palestina di fine Ottocento. La quarta e ultima parte documenta, in fine, un periodo decisamente più lungo dei precedenti, che ha avuto inizio nel 1899 e si è concluso dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la nascita dello Stato d’Israele. Cinquanta anni (o quasi), segnati da grandi e gravi sconvolgimenti politici, in cui la tipografia francescana è riuscita sempre a configurarsi come istituzione pacifica e costruttiva, mai polemica. Nel ricostruire i primi cento anni di attività di una tipografia che è casa editrice e insieme opera missionaria, e che ha anche il merito di essere stata la prima a stampare in arabo in tutta la Palestina, si può facilmente scadere nel racconto agiografico, nell’estremizzazione del lato sociologico. Contro il rischio di una lettura ideologica delle fonti si è quindi operata una scelta storiografica particolare, dettata dalla volontà di far parlare in prima persona gli attori che hanno vissuto concretamente tutte le fasi della stamperia francescano-gerosolimitana nel suo primo secolo di attività. Per questo motivo, all’interno della tesi, viene dato ampio spazio a due tipi di documenti, librari e archivistici (che occupano pure un’appendice dedicata in fine di ogni sezione). Per rendere più agevole la fruizione degli argomenti trattati, che coniugano la ricerca storica secondo il proprium della storia del libro, si poi è scelto di accompagnare il testo con fotografie inedite di libri, documenti d’archivio e attrezzi di stampa originali della Franciscan Press, ritrovati (tanto fortunatamente quanto fortuitamente) in un deposito sotterraneo del Convento di San Salvatore. / The first century of history of the Franciscan Printing Press, a Franciscan printing house established in Jerusalem at St. Saviour's Convent in 1847, has been divided into four phases, corresponding to the four parts of the doctoral dissertation “Communicating the Faith: the fundamental contribution of the Franciscan Printing Press in Jerusalem (1847-1947). A Century of History”. The initial part (that covers the three-year period 1847-1850) is dedicated to the intricate events that led to the founding of the printing house, from the re-establishment of the General Commissariat in Vienna to the publication of the first volume, a Catechism in Arabic and Italian for the use of the worshippers of the Holy Land in 1847. The second section focuses on an enormously innovative and critical period (1850-1879). After a survey of new and old tools used in the typography, the section focuses on nine years (1865-1874), in which the Franciscans risked several times to lose the possession of their Franciscan Printing Press. The third section covers a less complicated period, between 1879 and 1898: many efforts were made during this time to discipline the FPP, bringing it into line with European workshops. The data collected also allow an investigation of the social-cultural structure of Palestine at the end of the Nineteenth Century. The fourth and last part is focused on a longer period, started in 1899 and ended after the Second World War, with the birth of the State of Israel. Fifty years marked by great political upheavals, in which the Franciscan printing house always managed to configure itself as a peaceful and constructive institution.
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