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Predire le traiettorie del dolore post-operatorio: il ruolo dei fattori biopsicosociali / PREDICTING THE TRAJECTORIES OF POST-SURGICAL PAIN: THE ROLE OF BIOPSYCHOSOCIAL FACTORS

GIUSTI, EMANUELE MARIA 12 April 2019 (has links)
Il dolore post-operatorio rappresenta un importante problema sanitario dal punto di vista dei pazienti, degli operatori sanitari e della società nel suo complesso, dati i costi sanitari che provoca. La presente tesi ha l’obbiettivo di identificare i fattori psicologici e psicosociali che ne influenzano lo sviluppo. Nel primo capitolo viene affrontata la complessità del dolore postoperatorio tramite un’esposizione delle prospettive teoriche sul tema. A partire dalla definizione di questo fenomeno, sono stati presi in rassegna i diversi potenziali predittori e sono state descritte le modalità attraverso le quali questi predittori influenzano l’esperienza del paziente. È stata data attenzione particolare al substrato fisiologico che collega i fattori psicologici e psicosociali alla percezione del dolore. Il secondo capitolo presenta una revisione sistematica della letteratura con meta-analisi sui fattori di rischio psicologici e psicosociali associati al dolore cronico postoperatorio. Sono state descritte le scelte metodologiche adottate, come l’impostazione di una ricerca il più possibile comprensiva e l’utilizzo di metodi di imputazione multipla per ridurre l’effetto dei dati. Dopo una selezione tra 6329 studi, sono stati utilizzati 63 articoli per costruire una sintesi narrativa delle ricerche sul tema. I risultati di 34 tra questi studi sono stati successivamente utilizzati per effettuare una meta-analisi. La sintesi narrativa ha permesso di evidenziare ottimismo, salute mentale e paure chirurgiche sono associate al dolore cronico post-chirurgico, mentre l’effetto di ansia, depressione e catastrofismo è maggiormente incerto. I risultati della meta-analisi, al contrario, evidenziano in modo chiaro che depressione, ansia, catastrofismo, paura del movimento, auto-efficacia e ottimismo sono predittori significativi del dolore cronico post-operatorio. Il terzo capitolo presenta i risultati di uno studio longitudinale prospettico volto a studare l’effetto di depressione, ansia, catastrofismo, auto-efficacia, funzioni esecutive e sensibilizzazione centrale sulle traiettorie del dolore post-operatorio acuto. Sono stati arruolati 145 pazienti in attesa di operazioni di protesi d’anca o di ginocchio presso l’ospedale Humanitas Pio X. Prima dell’operazione, i pazienti hanno completato un questionario volto ad indagare i predittori prima elencati. Durante i sette giorni successivi all’operazione, i pazienti hanno compilato un diario che permetteva di misurare l’intensità del dolore e il catastrofismo post-operatorio di stato. Infine, sono stati raccolti i dati su intensità e interferenza del dolore dopo un mese e tre mesi dall’operazione. Sono stati utilizzati modelli di curve di crescita per studiare l’impatto dei predittori sulle traiettorie del dolore e modelli di regressione multipla per individuare i predittori del dolore al follow-up. I risultati hanno permesso di evidenziare che, controllando per sesso, tipo di procedura chirurgica e intensità del dolore pre-operatorio, la sensibilizzazione centrale è associata all’intercetta delle traiettorie del dolore, la flessibilità cognitiva è associata alla loro pendenza, e che il catastrofismo di stato è una covariata del dolore post-operatorio. Al follow-up, l’intensità e l’interferenza del dolore sono risultate essere associate a sensibilizzazione centrale, distress emotivo e funzioni esecutive misurate durante il periodo pre-operatorio. Infine, vengono discusse le implicazioni cliniche e di ricerca di questi risultati. / Post-surgical pain is a major health issue from the perspective of patients, health professionals and the society as a whole. This thesis has the aim to identify psychological and psychosocial variables associated with chronic post-surgical pain, and to understand how these factors influence pain trajectories over time. In the first chapter, complexity of post-surgical pain is explored. Starting from the definition of this phenomenon, conceptualization by the biopsychosocial model is presented. To understand how predictors at different levels might influence the patient’s pain experience, pathophysiology of post-surgical pain is scrutinized, with a particular focus on the physiological substrate that can explain how psychological and psychosocial predictors can influence pain perception and modulation. Physiological, psychological and social risk factors for post-surgical pain are then presented. For each, potential mechanisms explaining association with this phenomenon are reviewed and discussed. The second chapter presents a systematic review of the literature with meta-analysis on psychological and psychosocial risk factors of chronic post-surgical pain. Methodological adjustments were adopted to ensure that the synthesis of research results was based on a comprehensive sets of studies, and to take into account the effect of non-significant estimates in case they were not reported by original studies. After a selection from 6329 records, 63 articles were included in a narrative synthesis and 34 studies were employed to perform a meta-analysis. The narrative synthesis of the literature showed that evidence about the effect of psychological predictors is heterogeneous, with few predictors, such as optimism, mental health and surgical fear, consistently associated with chronic post-surgical pain. In contrast, the meta-analysis showed that depression, anxiety, catastrophizing and, to a lesser extent, kinesiophobia, optimism and self-efficacy, have a weak but significant association with chronic post-surgical pain. Results are discussed in the context of the available literature. The third chapter presents the results of a longitudinal prospective study aimed at describing individual trajectories of pain intensity in patients who underwent knee or hip arthroplasty. The focus of this study was the analysis of pain as a process and in its relationship with central sensitization processes, executive functions and trait and state psychological variables. This study was performed with 145 patients listed for surgery at the hospital Humanitas Pio X, which were asked to complete a pre-surgical assessment, to fill a pain diary during the first seven days after surgery and to provide data about their pain after one and three months from surgery. Statistical analyses were performed employing a multilevel growth curve analysis for acute pain trajectories and multiple regressions for follow-up data. Multiple imputation procedures were employed to account for missing information. Results showed that, after controlling for sex, surgical procedure and pain intensity, central sensitization was a predictor of the intercept of pain trajectories, scores on the Trail Making Test Part B were associated with their slope, and that daily post-surgical catastrophizing was a significant covariate of pain intensity. Analyses of follow-up data confirmed the predictive role of central sensitization and showed that emotional distress, along with executive functions, is related with pain intensity and interference. Finally, research and clinical implications of the findings of these studies are discussed.
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PREVENZIONE DEL TUMORE ALLA MAMMELLA IN ITALIA: RAPPRESENTAZIONI, PROFILI PSICOLOGICI E PREDITTORI DI ANSIA PRE-SCREENING. / BREAST CANCER PREVENTION IN ITALY: REPRESENTATIONS, PSYCHOLOGICAL PROFILES AND PRE-SCREENING ANXIETY PREDICTORS

ZULIANI, CHIARA 17 March 2014 (has links)
Il presente lavoro di tesi affronta il tema della prevenzione del tumore alla mammella nell’ambito del contesto italiano. Con un primo studio ci si pone l’obiettivo di indagare le conoscenze, le rappresentazioni, le emozioni ed i comportamenti che donne del nord e del sud d’Italia hanno riguardo il concetto di prevenzione del tumore alla mammella. Nello specifico si vuole indagare se la cultura e il luogo di provenienza delle donne hanno un’influenza sulle loro rappresentazioni riguardo l’argomento di interesse. Questo obiettivo è stato perseguito con l’utilizzo di focus group condotti in Lombardia e in Campania. I risultati a questo studio hanno messo in luce notevoli differenze tra i due gruppi, in particolare rispetto alle conoscenze e alle pratiche preventive messe in atto. Con un secondo studio si vuole indagare un ampio campione (N= 2070) di donne lombarde che partecipano allo screening mammografico (programma preventivo offerto dal SSN). All’interno di tale campione si voglio individuare profili psicologici caratterizzanti le donne e i predittori dell’ansia pre-screening, una variabile frequente tra i soggetti che si sottopongono a mammografia preventiva. I risultati a questo studio evidenziano la presenza di tre profili psicologici (cluster) all’interno dei quali si suddivide il campione. Questi profili differenziano le donne e le motivazioni che le conducono a prendere parte al programma di screening. Sempre grazie alle analisi effettuate per soddisfare gli obiettivi del secondo studio è stato possibile determinare che bassa stabilità emotiva, bassa qualità di vita e basso ottimismo hanno influenza nell’incrementare i livelli di ansia in donne in attesa di sottoporsi a screening mammografico. / The present dissertation deals with the topic of breast cancer prevention in the Italian context. The first study of the research aimed to explore the knowledge, the representations, the emotions and the behaviors that northern and southern women have about breast cancer prevention. We want to investigate if cultural and contextual factors influence representations that women have about the topic of interest. We satisfied the objective of the first study conducting focus group in a northern and in a southern region of Italy. The outcome of this study highlighted differences between the two groups especially concerning women knowledge and their behaviors in regard to breast cancer prevention. The second study aimed to investigate a sample (N=2075) of Italian northern women that choose to take part in the national breast cancer screening. The specific objectives of this study were the identification of psychological profiles that characterize this sample and pre-screening anxiety predictors, a common variable among women waiting to have a mammogram. The results at this study highlighted three clusters that differentiated women and the reason why they decide to take part in the prevention program. Analysis performed for the second study identified low emotional stability, low quality of life and low optimism as pre-screening anxiety predictors.
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Implications of comorbidity: lessons from epidemiological studies

Wittchen, Hans-Ulrich 20 February 2013 (has links) (PDF)
Objective: The paper discusses conceptual, methodological and clinical issues of comorbidity from the perspective of more recent epidemiological studies. Further the potential causal and pathogenic role of temporally primary disorders for the onset of secondary disorders is evaluated. Results: The available data suggest so far that comorbidity (a) is not an artefact of assessment strategies, sampling or design features, (b) is specific in different disorders, (c) is particularly frequent in anxiety and affective disorders, (d) affects systematically the course of the comorbid conditions and (0 might be related to symptom progression models. Conclusions: Furthermore, evidence is presented that specific forms of primary anxiety disorders affect the risk for secondary depressive disorders, increase the likelihood of non-remission as well as the number of subsequent depressive episodes. / Scopo: Lo studio affronta problemi concettuali, metodologici e clinici della comorbidità, alia luce dei piu recenti studi epidemiologici. Inoltre viene valutata la causa potenziale e il ruolo patogenetico dei disturbi temporaneamente primari per la comparsa dei disturbi secondari. Risultati: I risultati disponibili fino ad oggi suggeriscono che la comorbidità (a) non è un artefatto delle strategic di valutazione, del campionamento o del disegno, (b) è specifica nei differenti disturbi, (c) e particolarmente frequente nei disturbi affettivi e d'ansia, (d) influisce sistematicamente sull'andamento delle condizioni di comorbidita è (f) potrebbe essere correlata con modelli di evoluzione dei sintomi. Conclusioni: È inoltre evidente che forme specifiche di disturbi di ansia primaria comportano il rischio di sviluppare disturbi depressivi. secondari, aumentano la probability di non remissione cosi come il numero di successivi episodi depressivi.
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Implications of comorbidity: lessons from epidemiological studies

Wittchen, Hans-Ulrich January 1996 (has links)
Objective: The paper discusses conceptual, methodological and clinical issues of comorbidity from the perspective of more recent epidemiological studies. Further the potential causal and pathogenic role of temporally primary disorders for the onset of secondary disorders is evaluated. Results: The available data suggest so far that comorbidity (a) is not an artefact of assessment strategies, sampling or design features, (b) is specific in different disorders, (c) is particularly frequent in anxiety and affective disorders, (d) affects systematically the course of the comorbid conditions and (0 might be related to symptom progression models. Conclusions: Furthermore, evidence is presented that specific forms of primary anxiety disorders affect the risk for secondary depressive disorders, increase the likelihood of non-remission as well as the number of subsequent depressive episodes. / Scopo: Lo studio affronta problemi concettuali, metodologici e clinici della comorbidità, alia luce dei piu recenti studi epidemiologici. Inoltre viene valutata la causa potenziale e il ruolo patogenetico dei disturbi temporaneamente primari per la comparsa dei disturbi secondari. Risultati: I risultati disponibili fino ad oggi suggeriscono che la comorbidità (a) non è un artefatto delle strategic di valutazione, del campionamento o del disegno, (b) è specifica nei differenti disturbi, (c) e particolarmente frequente nei disturbi affettivi e d'ansia, (d) influisce sistematicamente sull'andamento delle condizioni di comorbidita è (f) potrebbe essere correlata con modelli di evoluzione dei sintomi. Conclusioni: È inoltre evidente che forme specifiche di disturbi di ansia primaria comportano il rischio di sviluppare disturbi depressivi. secondari, aumentano la probability di non remissione cosi come il numero di successivi episodi depressivi.

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