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Benvenuto Cellini's Vita the art of casting a Renaissance man /

Sisler, Mary E. January 2009 (has links)
Thesis (Ph. D.)--Rutgers University, 2009. / "Graduate Program in Italian." Includes bibliographical references (p. 191-205).
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Papal banking in Renaissance Rome : Benvenuto Olivieriand Paul III, 1534-1549 /

Guidi Bruscoli, Francesco. January 1900 (has links)
Texte remanié de: Th. Doct.--Histoire--Bari--Universita degli studi di Bari, 1998. / Bibliogr. p. 279-290.
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Papal banking in Renaissance Rome : Benvenuto Olivieri and Paul III, 1534-1549 /

Guidi Bruscoli, Francesco. January 1900 (has links)
Diss. Univ. degli studi di Bari, 1998. / Based on the author's thesis (doctoral)--Università degli studi di Bari, 1998. Traduit de: Benvenuto Olivieri : i mercatores fiorentini e la Camera Apostolica nella Roma di Paolo III Farnese, 1534-1549. Originaltitel: Benvenuto Olivieri: i mercatores fiorentini e la Camera Apostolica nella Roma di Paolo III Farnese, 1534-1549. Originaltitel: Benvenuto Olivieri : i mercatores fiorentini e la Camera Apostolica nella Roma di Paolo III Farnese, 1534-1549. Includes bibliographical references and index.SSCD STAFF: After verifying and end-stage processing, send to SSCD office for DTOC shelf.
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Il commento di Benvenuto da Imola a Valerio Massimo. Edizione critica dell’Expositio

Dassi, Umberto 04 July 2023 (has links)
The dissertation presents an annotated critical edition of Benvento da Imola's Expositio to the first of Valerius Maximus' books, flanked by a service edition of the recollectae of Benvenuto's Bolognese course (Part II). The Introduction (Part I), in addition to explaining criteria and methods of the edition, brings order within the manuscript tradition of the Expositio and the recollecte; special attention is given to those manuscripts that seem to convey an "intermediate" redaction of the commentary, which the present work seeks to attribute to the Paduan Ludovico Buzzacarini. The long-held view that a commentary on Valerius Maximus by Giovanni Conversini exists, preserved in ms. Correr 855, is also refuted. The Observations (Part III) highlight the differences between the Expositio and the recollecte and the structural features of the commentary. Part IV updates the relationships between Benvenuto, on the one hand, and Petrarch and Boccaccio, on the other, in light of quotations and mentions of the two Corone made in the commentary on Valerius Maximus, which are more often implicit than explicit. Finally, we note the complete absence of quotations from Dante and the Commedia in the Expositio, significant of the author's desire to root his exegesis in classical antiquity. / La tesi presenta un'edizione critica commentata dell'Expositio di Benvento da Imola al primo di libro di Valerio Massimo, affiancata da un'edizione di servizio delle recollecte del corso bolognese di Benvenuto (Parte II). L'Introduzione (Parte I), oltre a spiegare criteri e metodi di edizione, mette ordine all'interno della tradizione manoscritta di Expositio e recollecte; una particolare attenzione è data a quei manoscritti che paiono trasmettere una redazione del commento “intermedia”, che il presente lavoro cerca di attribuire al padovano Ludovico Buzzacarini. Viene inoltre confutata l'opinione a lungo invalsa che esista, conservato nel ms. Correr 855, un commento a Valerio Massimo di Giovanni Conversini. Le Osservazioni (Parte III) mettono in rilievo le differenze tra l'Expositio e le recollecte e i caratteri strutturali del commento. La Parte IV aggiorna i rapporti tra Benvenuto, da una parte, e Petrarca e Boccaccio, dall'altra, alla luce di citazioni e menzioni delle due Corone fatte nel commento a Valerio Massimo, più spesso implicite che esplicite. Si rileva infine la completa assenza di citazioni di Dante e della Commedia nell'Expositio, significativo della volontà dell'autore di radicare l'esegesi nell'antichità classica.
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A autobiografia de Benvenuto Cellini no Brasil do século XX: subsídios para estudos de traduções e adaptações / The autobiography of Benvenuto Cellini in Brazil of twentieth century: subsidies to translation and adaptation studies

Souza, Tais Freitas de 29 June 2010 (has links)
Este trabalho busca fornecer alguns dados básicos sobre as leituras da Vita de Cellini no Brasil do século XX. Depois de considerações introdutórias sobre o autor e sua obra, dá-se atenção à única tradução brasileira completa de sua autobiografia, seguindo-se breve menção de adaptações em livros e filmes. / This work tries to provide some basic data about XX century Brazilian readings of Cellini´s Vita. After introductory considerations about the author and his work, the only complete Brazilian translation of his autobiography is presented, while adaptations in books and films are also briefly mentioned.
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A autobiografia de Benvenuto Cellini no Brasil do século XX: subsídios para estudos de traduções e adaptações / The autobiography of Benvenuto Cellini in Brazil of twentieth century: subsidies to translation and adaptation studies

Tais Freitas de Souza 29 June 2010 (has links)
Este trabalho busca fornecer alguns dados básicos sobre as leituras da Vita de Cellini no Brasil do século XX. Depois de considerações introdutórias sobre o autor e sua obra, dá-se atenção à única tradução brasileira completa de sua autobiografia, seguindo-se breve menção de adaptações em livros e filmes. / This work tries to provide some basic data about XX century Brazilian readings of Cellini´s Vita. After introductory considerations about the author and his work, the only complete Brazilian translation of his autobiography is presented, while adaptations in books and films are also briefly mentioned.
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Preferences of Patronage in the Portraits of Cosimo I de' Medici

Kitchen, Stacie Lauren 12 August 2011 (has links)
No description available.
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Boiardo lettore di Dante. Comunicazione letteraria e intertestualità a Ferrara nella loro dimensione storica

Cazzato, Matteo 29 May 2024 (has links)
La tesi si propone di indagare l’intertestualità dantesca nell’opera volgare di Matteo Maria Boiardo. Il fenomeno è già stato oggetto di studi – indirizzati soprattutto al poema cavalleresco, e in misura minore (specie negli ultimi anni) al canzoniere lirico – che si sono mossi però nell’alveo dell’impostazione strutturalista, con una considerazione della memoria poetica da un punto di vista formalista e tipologico. Questa corrente ha consentito sviluppi importanti negli studi filologici, ma porta a vedere il fatto letterario staccato dal suo contesto di riferimento. Se questo esito in Italia è stato arginato da una forte base storicista, va detto che gli studi sulle riprese poetiche hanno però vissuto una situazione particolare. Da una parte, infatti, lo strutturalismo fra anni ’60 e ’70 ha imposto anche in Italia, attraverso una serie di importanti lavori, il suo modo di trattare la questione, senza poi che il successivo approdo semiotico incidesse in maniera significativa. Dall’altra, la reazione di chi voleva agganciare il fenomeno al dato storico ha riportato il problema all’impostazione erudita della critica delle fonti, privilegiando la raccolta dati da mettere in relazione con le informazioni sulla storia della tradizione e della circolazione. L’obbiettivo di questa tesi è fare un passo avanti, nella convinzione che per lo studio di questi fenomeni di riuso sia la circolazione manoscritta che i dati testuali e formali vadano letti in una piena prospettiva semiotica: guardare ai fenomeni di tradizione e trasmissione testuale nell’ottica dei processi ricettivi, e considerare le scelte di memoria poetica come atti comunicativi, con un valore pragmatico. La ricerca ha l’intento di giungere ad una maggior comprensione del rapporto del dotto poeta umanistico con il modello dantesco, un’interpretazione più chiara delle strategie di riuso, determinate dal particolare modo di leggere la Commedia nel contesto specifico, e perciò attraverso un preciso filtro fra quelli disponibili al tempo. Accanto all’insieme di informazioni filologiche sulle attestazioni manoscritte nelle biblioteche del tempo, l’indagine qui condotta consente – anche da un punto di vista che potremmo definire attributivo – di indicare in Benvenuto da Imola l’esegeta di riferimento per Boiardo e il suo pubblico, proprio perché l’osservazione ravvicinata dei testi e dei loro legami fa emergere questa tradizione interpretativa come la più attiva nell’elaborazione boiardesca rivolta ai lettori. Il lavoro non ha preso le mosse da un afflato teorico, teso a riconcettualizzare l’intertestualità, ma da un intento di chiarificazione sui testi e alcuni loro aspetti che non sembravano però trovare una spiegazione soddisfacente all’interno del quadro metodologico diffuso. Il lavoro, allora, ha assunto poco alla volta anche una vena metodologica sorta dall’osservazione dei fenomeni in modo nuovo. E così, accanto all’indagine storico-letteraria, e in stretta relazione con essa, è stato possibile avanzare alcune proposte ermeneutiche sui meccanismi intertestuali in base alle dinamiche della comunicazione letteraria. E nelle pagine che seguono il percorso si articola attorno a nuclei diversi ma interconnessi: da una parte la riflessione generale a carattere semiotico sui fenomeni di memoria poetica, che vengono concettualizzati grazie agli apporti di discipline come la pragmatica; segue una ricognizione storica sulle modalità di lettura e ricezione del modello dantesco – e non solo – in base alla circolazione dei testi e dei loro apparati esegetici; si arriva poi al nucleo del lavoro con l’affondo diretto su opere e paratesti esegetici con le loro relazioni, che si instaurano all’interno del laboratorio d’autore e poi da lì arrivano al pubblico.

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