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A Group Interpretation Script Based on the Life, Works, and Times of Dante Alighieri

Lambert, Larry Lee 12 1900 (has links)
The purpose of this thesis has been to prepare a script based on the life and works of Dante Alighieri, with special attention to the effects of medieval culture and politics on him and his works. Chapter I includes a discussion of the reputation and poetry of Dante, as well as the purpose and procedure followed in this thesis. Chapter II describes the historical and cultural background of Medieval Europe during Dante's time. Chapter III describes Dante's life and works. Chapter IV contains the script and a production concept that offers ideas and suggestions concerning the production of the script.
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Alma Aeneis : Studien zur Vergil- und Statiusrezeption Dante Alighieris /

Heil, Andreas, January 2002 (has links)
Diss.--Fakultät für Orientalistik und Altertumswissenschaft--Heidelberg--Ruprecht-Karl-Universität, 2002. / Bibliogr. p. 181-204. Index.
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Allegory and iconography in Dante's Purgatorio XXVIII-XXXIII, as represented in XIVth century Neapolitan manuscripts of the Divine comedy / v. 1. Text--v. 2. Illustrations.

Friedman, Joan Isobel. January 1983 (has links)
No description available.
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Die Zahl in der Divina commedia

Hardt, Manfred. January 1900 (has links)
Habilitationsschrift--Freiburg i.B. / Includes indexes. Includes bibliographical references (p. [335]-346).
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Die Zahl in der Divina commedia

Hardt, Manfred. January 1900 (has links)
Habilitationsschrift--Freiburg i.B. / Includes indexes. Includes bibliographical references (p. [335]-346).
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The poetics of contraries : the sacred and profane in vernacular literature of the High Middle Ages /

Bolduc, Michelle, January 2000 (has links)
Thesis (Ph. D.)--University of Oregon, 2000. / Typescript. Includes vita and abstract. Includes bibliographical references (leaves 336-360). Also available for download via the World Wide Web; free to University of Oregon users. Address: http://wwwlib.umi.com/cr/uoregon/fullcit?p9963442.
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Dante and the suffering soul

Gardner, Patrick Meredith. January 2009 (has links)
Thesis (Ph. D.)--University of Notre Dame, 2009. / Thesis directed by Ralph McInerny for the Institute of Medieval Studies. "April 2009." Includes bibliographical references (leaves 380-393).
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Interpretación figural, representación literaria europea y la Divina Comedia. Tres ideas en la obra de Erich Auerbach

Monsalve C., Ricardo January 2007 (has links)
Tesis para optar al grado de Magíster en Literatura / En consecuencia, el presente trabajo intentará determinar, por una parte, en qué sentido el poema capital de Dante supone un momento fundamental para la historia del realismo europeo desde la perspectiva desarrollada por las obras del romanista alemán, mientras por otra, hará visible la red de relaciones, ideas y confluencias que, atravesando la obra del estudioso en cuestión, hacen de la Divina comedia el eje primordial de su interés.
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Il Paradiso di Dante visione fatta poesia

Marruzzo, Gabriel January 1969 (has links)
II problema critico della Divina Commedia è stato sempre uno dei più difficili e dei più controversi. La lettura del Paradiso poi ha dato luogo ad interpretazioni discordanti e coritraddittorie, si da costituire il "nodo", come lo chiamò il De Sanctis, più complesso nella storia della nostra poesia. I vari interpreti lungo il corso dei secoli, anche se hanno sentito il fascino di una poesia unica ed eccezionale, pure hanno spezzato la mirabile unita del poema dantesco quando si sono accostati ad esso con criteri e gusti lontani dal sentire e dal pensare di Dante. Le antinomie di una tale posizione critica divengono evidenti specialmente nel De Sanctis e nel Croce, i quali mostrano nel loro lungo travaglio critico un profondo conflitto tra una lettura basata su finissime intuizioni critiche che riconoscono la poesia in una vasta zona della Commedia, e i loro principi che la limitano invece a quanto sa di terreno e di passionale. L'insufficienza delle teorie estetiche del De Sanctis e Croce si rivela specialmente quando si cimentano all'esame critico del Paradiso, poesia dottrinale, aliena dai contrasti, dai drammi, dalle passioni della vita reale, nei quali soltanto, secondo i principi estetici di derivazione romantica, si faceva consistere la materia e la forma poetica. II Paradiso viene quindi giudicato nettamente inferiore alle altre due cantiche. Si delinea, nel primo capitolo, la genesi e lo sviluppo di queste antinomie, riportando ed approfondendo le ragioni storiche, culturali e letterarie che determinano le rispettive po;sizioni critiche. II problema aperto dalla critica desanctisiana e crociana, che scinde I'unita poetica della Commedia in "mondo intenzionale" e "mondo reale", in "struttura" e "poesia", può essere risolto quando ci si accosti di piu a quel mondo medievale "barbaro", attraverso una equilibrata riceroa storico-filologica, metodologia gia suggerita dal Foscolo, e si arrivi ad una più profonda conoscenza della cultura e della civilta che consenti al genio poetico di Dante un volo cosi alto. Nel secondo capitolo si mette ancora in rilievo la conseguenza assurda a cui puo condurre una metodologia basata su pregiudizi culturali; ma nello stesso tempo, pur riconoscendo la necessità di una intelligenza del mondo culturale di Dante, si fa notare che la pura ricerca storico-filologica non è sufficiente ancora a farci capire la poesia del Paradiso. La ricostruzione storico-f ilologica può portare alia conoscenza della "legna" che Dante brucia nel suo fuoco poetico, ma non oi può mai far capire il mondo intimo, il fuoco sacro che genera una poesia cosi sublime. Il suggerimento foscoliano di considerare il poema come "sacra visione" viene accettato ed indicato come esempio metodologico, perché come fa rilevare il Nardi, esso vieno proposto "con animo sgombro da pregiudizi": I'atteggiamento del critico non può essere influenzato da scelte o gusti personali. La poesia del Paradiso nasce da un'intima e viva esperienza spirituale, da una fede viva in una realta trascendente, realtà di "cose sperate". II Singleton, cercando una formula che stabilisse la genesi della poesia dantesca, punta la sua attenzione al rapporto tra fede e visione, tra fede che genera la visione di "cose sperate", le quali agli occhi di Dante sono reali quanto quelle sensibili. Il Singleton esclude in questo processo mistico il termine medio "intellectus", che ai fini della nostra interpretazione, assumera tanta importanza. Facciamo notare infatti che pur accettando il "raptus" mistico nell’esperienza spirituale del poeta, esso non basta a spiegare la parte più importante del processo creativo, la soluzione poetica di una segreta, intima esperienza spirituale. Tanti altri mistici ci hanno descritto la loro avventura spirituale, ma nessuno l'ha saputo trasformare poi in parola poetica, nella quale soltanto sta l'originalita, e la genialità di Dante. A noi interessa conoscere soprattutto questo momento il più importante di tutta la sublime operazione. Si fa rilevare allora l'importanza del momento “intellectus": praecedit fides, sequitur intellectus. La fede sostiene ed orienta il poeta alla ricerca della "Divina Scienza che e piena di tutta pace... e questa chiama perfetta, perché perfettamente ne fa il vero vedere nel quale si cheta l'anima nostra". (89) Si pone in relazione questo passo del Convivio con la poesia dottrinale del Paradiso e si rileva come la mente del poeta resterà per sempre "fissa immobile ed attenta" nella contemplazione e godimento della verità, che forma il paradiso della sua anima. In questo contesto intellettuale-mistico di esperienza reale, la poesia dottrinale del Paradiso acquista significato e dimensione estetica. Essa non nasce, come suggeriva il De Sanctis, da una rappresentazione di un imprecisato e vago sentimento dell'infinito, ma è rappresentazione poetica di una realtà, che non e piu pura verita di fede, ma è diventata certezza razionale ed esperienza spirituale del trascendente. Il poeta trasvaluta poeticamente non soltanto una ricca selezione di temi e motivi teologici, ma arricchisce la sua poesia di un insieme di reazioni psicologiche e sentimentali, nate dall'intuizione della realtà delle verita trascendenti. La conoscenza della teologia e allo stesso tempo anche fede vivissima; oltre ad essere fatto intellettuale, è vita interiore che tocca la sfera affettiva e sentimentale: la contemplazione e il godimento della verità diventa forza viva ispiratrice che da visione intellettuale si trasforma in canto lirico. Nei terzo capitolo si da un saggio di lettura di questa lirica intellettuale. / Arts, Faculty of / Central Eastern Northern European Studies, Department of / Graduate
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Local Power in Dante's Inferno

Chida, Nassime Jehan January 2019 (has links)
This study explores the historical content of Dante’s Inferno by confronting his representations of local power both with those of his contemporaries and of modern historiography. It shows the originality and nuance of Dante’s vision of local power, in particular the concept of tyranny and the rise of signoria in the cities of the north eastern part of Italy and of Romagna. The final chapter attends to Dante’s response to the judicial concept of family co-responsibility. Dante’s representation of local power is examined by focusing on Ezzelino da Romano and Obizzo II d’Este in Inferno 12, Guido da Montefeltro in Inferno 27 and Ugolino della Gherardesca in Inferno 32 and 33.

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