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AN OVERVIEW OF THERAPISTS' REPRESENTATIONS ABOUT STEPFAMILIES: THE ITALIAN AND AMERICAN CASE

ACCORDINI, MONICA 16 March 2010 (has links)
Il presente lavoro di tesi affronta il tema della psicoterapia con le famiglie ricomposte ed in particolare si pone l’obiettivo di indagare le rappresentazioni che i terapeuti italiani e americani hanno di tale tipologia famigliare. A tal proposito 125 terapeuti italiani e 45 terapeuti americani sono stati invitati a compilare un questionario rispetto agli strumenti e ai metodi adottati in terapia, agli obiettivi e alle azioni terapeutiche nonché alla concezione di famiglia sottesa a tali interventi. Dall’analisi dei risultati emerge una rappresentazione piuttosto confusa da parte dei terapeuti italiani rispetto alle famiglie ricostituite. L’assenza di una formazione specifica sul tema dà origine ad una rappresentazione incerta e ambigua della terapia con i nuclei famigliari ricomposti, tutta incentrata sull’essere del terapeuta piuttosto che sulla famiglia in trattamento. Per quanto riguarda i terapeuti americani, invece, la maggiore esperienza e formazione al trattamento delle famiglie ricomposte contribuiscono a creare una rappresentazione più specifica e più attenta alle caratteristiche e sfide peculiari che tali famiglie sono chiamate ad affrontare. Il ruolo del terapeuta rimane fondamentale ma in questo caso maggiore attenzione viene rivolta all’esperienza e ai media (internet, libri, conferenze) che ne possono garantire una formazione specifica. / The present dissertation deals with the topic of psychotherapy with stepfamilies and, in particular, it aims at investigating the representations Italian and American therapists have about such families. In this respect 125 Italian therapists and 45 American therapists were asked to fill in a questionnaire regarding the instruments and methods used in therapy, the aims and therapeutic actions as well as the idea of family that underlies such interventions. From the analysis of results, Italian therapists are shown to have a rather confused representation regarding stepfamilies. In fact, the lack of a specific training on the topic contributes to create a vague and ambiguous representation of therapy with remarried families where the main focus is the therapist him/herself rather then the family in treatment. With regards to American therapists, instead, the longer experience and higher training in the treatment of stepfamilies play a major role in shaping a more specific and accurate representation of stepfamily therapy. American therapists seem to have a greater awareness of the specific characteristic and challenges remarried families are faced with. The therapist’s role remains pivotal, however, greater attention is given to experience and to the media (internet, books, conferences) able to provide him/her with a specific training.
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PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO PEDAGOGICO ALLA GENITORIALITA' ADOTTIVA / Educational accompaniment to adoptive parenting

TABACCHI, ALESSIA 11 May 2021 (has links)
Il progetto di ricerca mira ad indagare, nell’orizzonte della pedagogia della famiglia, l’accompagnamento da offrire ai coniugi che si accostano all’adozione. Lo studio muove dall’assunzione di un paradigma sistemico e dialogale, nel quale la famiglia è intesa come realtà in divenire, che concorre alla crescita reciproca e vicendevole dei suoi membri (Pati, 2014). L’analisi della letteratura scientifica e del contesto adottivo rivelano zone d’ombra nella ricerca interdisciplinare, in particolare rispetto al periodo pre-adottivo, ed una esiguità di contributi provenienti dall’area pedagogica. Il presente lavoro si prefigge, pertanto, di raggiungere una comprensione più profonda dell’oggetto di ricerca, al fine di promuovere interventi di sostegno e accompagnamento educativo alla genitorialità adottiva. In una costante circolarità fra teoria e prassi, si è scelto di coinvolgere alcuni genitori adottivi in interviste semi-strutturate. Ciò, nella convinzione che far parlare l’esperienza e riflettere su di essa può favorire una definizione epistemologica e contenutistica del discorso pedagogico sull’adozione (Pati, 2004). L’indagine si propone di chiarire come si struttura e consolida la scelta adottiva dentro il progetto di vita familiare, di rintracciare le peculiarità educative sottese alla genitorialità e filiazione adottiva e di individuare percorsi di accompagnamento educativo per la famiglia adottiva. / The research project aims to inquire, in the context of family pedagogy, the help offered to couples who are approaching adoption. The study starts from the assumption of a systemic and dialogical paradigm, in which the family is understood to be in progress and contributes to the mutual growth of its members (Pati, 2014). The analysis of scientific literature and of the context about adoption reveal many unexplored areas in the interdisciplinary research, specifically regarding the pre-adoption interventions, as well as some contributions coming from the educational area. This work tries to reach a deeper understanding of the research subject, to gain involvement of educational accompaniment and support to adoptive parenting. In a constant exchange between theory and practice, it has been proposed to involve some adoptive parents in semi-structured interviews. It is believed that talking and reflecting on the experience, should encourage an epistemological and of content definition of the educational subject on adoption (Pati, 2004). The expected results are to clarify how the adoptive choice is structured and consolidated within the family life project; to outline educational peculiarities of adoptive parenting and sonship; and to suggest way of educational accompaniment to the adoptive family.
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Saggi sulle Dinamiche di Povertà dei Bambini e delle loro Famiglie / Essays on the Poverty Dynamics of Children and their Families

DAMIOLI, GIACOMO 30 March 2009 (has links)
Studi recenti hanno evidenziato come la comprensione del fenomeno della povertà si arricchisca integrando il concetto più tradizionale di povertà cross-sectional con un concetto longitudinale. La crescente letteratura sulle dinamiche di povertà si occupa del tempo in cui individui diversi rimangono poveri e le transizioni dentro e fuori la condizione di povertà. Chapter 1 è una review delle strategie econometriche che sono state suggerite nella letteratura. L’attenzione è posta sulla derivazione econometrica di ogni modello, ma l’obiettivo è anche di chiarire le domande specifiche a cui ogni modello vuole dare risposta e le relative implicazioni di politica. Poiché è una regolarità empirica ben documentata che le famiglie con figli sono sovra-rappresentate al fondo della distribuzione dei redditi di molti paesi così come che i bambini che crescono in situazione di svantaggio sono associati a basse capacità cognitive e relazionali, il resto della tesi si incentra su diversi aspetti dinamici del fenomeno della povertà. In particolare, Chapter 2 studia la presenza di dipendenza dallo stato nella povertà infantile in Italia tra il 1993 e il 2006, mentre il Capitolo 3 è una valutazione dell’effetto di particolari politiche di sostegno alle famiglie che sono state introdotte in Gran Bretagna alla fine degli anni ’90 sulla durata delle esperienze di povertà. / Recent studies gave evidence on how a better understanding of the phenomenon of poverty is achieved by integrating the more traditional concept of cross-sectional poverty with a longitudinal concept. The increasing literature on poverty dynamics deals with the time different individuals spend in poverty and the transitions in and out of poverty. Chapter 1 is a review of the econometrical strategies that have been employed in the literature. The focus is on the econometrical derivation of each model, but I aim also at clarifying the specific research questions each model wants to answer and the related policy implications. As it is a well-established finding that families with children are over-represented at the bottom of the income distribution in many countries as well as that children who grow up in disadvantaged environments are associated with diminished cognitive and social skills, the remaining of the thesis focuses on different dynamics facets of the poverty phenomenon. In particular, Chapter 2 investigates the presence of state dependence in Italian child poverty between 1993 and 2006, while Chapter 3 is an assessment of the effect of particular families oriented policies introduced in Britain in the late 1990s on the duration of poverty experiences.
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La valutazione della qualità relazionale:come cambiano le organizzazioni che investono sulle relazioni. Il caso di un centro disabilità neuromotorie infantili.

MOSCATELLI, MATTEO 29 May 2012 (has links)
Il lavoro di tesi ha come oggetto la valutazione della qualità relazionale dei servizi offerti dal Centro disabilità neuromotorie infantili della Fondazione Ariel e ha come obiettivi l’approfondimento teorico e metodologico dell’approccio relazionale riflessivo alla valutazione, con attenzione alle connessioni tra valutazione e dimensioni organizzative dei servizi alla persona e alla famiglia. Questo approccio multidimensionale e multivision della qualità fa riferimento ad alcune macro-dimensioni organizzative del benessere relazionale generato da un servizio sociale: l’efficienza, l’efficacia, la qualità integrativa, la qualità etica dei fini. Questa prospettiva riflessiva e partecipata di valutazione costituisce un’opportunità per cogliere, descrivere e giudicare il bene comune relazionale generato da un servizio alla persona e alla famiglia in un contesto di bisogni sociali in mutamento, dove strategiche sono personalizzazione e alla familiarizzazione dei servizi. Oltre al potenziale conoscitivo, la valutazione della qualità relazionale dedica particolare attenzione al potenziale trasformativo e morfogenetico della leva valutativa. Metodologicamente l’analisi condotta è stata di tipo quanto-qualitativo. Sono state realizzate interviste semi-strutturate con gli operatori del Centro e una dettagliata analisi della documentazione. Il lavoro partecipato ha condotto alla costruzione di questionario di 35 variabili che è stato esitato da 167 famiglie beneficiarie. Oltre ad un’analisi monovariata dei risultati del questionario sono stati costruiti alcuni indici sintetici su alcune dimensioni critiche della qualità relazionale. / The work relates to evaluation of relational quality of the services offered by Foundation Ariel’s childhood neuromotor disabilities Center . The objectives are the methodological and theoretical study of the relational reflexive evaluation approach, with attention to the connections between evaluation and organizational dimensions services to individuals and families. This multidimensional and multi-vision quality model refers to some macro-organizational dimensions of relational well-being generated by social services: efficiency, effectiveness, quality integration, the quality of ethical purposes. This reflective and participatory evaluation perspective is an opportunity to capture, describe and assess the common good relationship generated by a service to individuals and families, which are strategic to the familiarization and customization in a context of changing social needs. In addition, relational quality evaluation pays particular attention to the transformative and morphogenetic potential of evaluation. Methodologically, the analysis was quanto-qualitative. Semi-structured interviews were conducted with operators of the Centre and a detailed analysis of the documentation was done. The work led to the construction of a questionnaire of 35 variables, which 167 beneficiary families have responded to. Besides monovariata analysis of the results of the questionnaire, some synthetic indexes of some critical dimensions of relational quality were constructed.
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LA "NASCITA" DELLA FAMIGLIA ADOTTIVA: SVILUPPO PSICOSOCIALE DEI BAMBINI E BENESSERE GENITORIALE. UNO STUDIO LONGITUDINALE

CANZI, ELENA CAMILLA ROSA 12 March 2015 (has links)
Il presente progetto di ricerca nasce dalla collaborazione tra il mondo accademico e il mondo dei servizi che si occupano di adozione e ha l’obiettivo di progettare e applicare un protocollo di accompagnamento delle famiglie nel primo anno post-adozione. Il primo contributo della tesi è dedicato alla presentazione dettagliata del protocollo, in termini di finalità, obiettivi, metodo e, grazie a uno studio di caso singolo, si mettono in evidenza le ricadute operative dell’applicazione del protocollo stesso nell’intervento con le famiglie. Il secondo contributo offre, invece, una panoramica della situazione all’arrivo dei bambini in famiglia: lo studio si pone l’obiettivo di valutare il benessere dei bambini, considerando il peso delle esperienze vissute prima dell’adozione, e il benessere di madri e padri, con un approfondimento specifico sulla dimensione dello stress genitoriale. Il disegno di ricerca longitudinale ha, poi, consentito di tracciare i percorsi di cambiamento cui le famiglie vanno incontro e a cui sono dedicati i successivi contributi. Si sono valutati sia il recupero dei bambini, con un’attenzione specifica all’area dello sviluppo cognitivo e agli aspetti socio-emotivi legati alle performance intellettive, nonché l’andamento del benessere genitoriale. In particolare, lo studio che chiude l’elaborato di tesi discute la specifica modalità con cui le madri e i padri adottivi sembrano affrontare la transizione genitoriale, in analogia o meno a quanto accade nelle famiglie biologiche: è stata rivolta specifica attenzione alla dimensione della qualità della relazione coniugale e del supporto sociale, ancora largamente inesplorate nel panorama della ricerca nazionale e internazionale. / The research project was promoted by the Athenaeum Center for Family Studies and Research with the cooperation of the public adoption agency “Il Cerchio” Centro Adozioni ASL Milano 1, and it was aimed at developing and applying a research protocol for the agency’s first year post-adoption practice. In the first study of the thesis the research protocol was presented, in terms of finalities, aims, method, and practical implications for the intervention with adoptive families through a single-case study. The second study documented the situation at children’s arrival into the new family and it was aimed at investigating children’s wellbeing, taking into account their pre-adoptive experiences, and parents’ wellbeing, especially focusing the attention on parental stress. The next two studies presented the longitudinal data about families’ changes during the first year post-adoption. Children’s recovery in the area of social, emotional, and cognitive development, and parents’ wellbeing were evaluated. In particular the last study discussed the specific way adoptive mothers and fathers cope with the transition to parenthood, comparing with biological families’ experiences, especially on marital relationship and social support, two dimensions still not largely explored in the field of national and international research.
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La migrazione antifascista dalla Liguria alla Francia tra le due guerre : Famiglie e soggettività attraverso le fonti private / La migration antifasciste de la Ligurie à la France dans l’entre-deux-guerres : familles et subjectivité à travers les sources privées / Antifascist Migration from Liguria to France in the Interwar Period : families and Subjectivity through Ego-Documents

Miniati, Emanuela 30 June 2015 (has links)
Cette recherche porte sur la migration antifasciste de la Ligurie à la France dans l’entre-deux-guerres et montre comment elle s’adressa en particulier vers le Sud-Est et Paris. Il ne s’agit pas d’une étude générale mais centrée sur l’expérience des gens ordinaires et des familles migrantes. Il faut contextualiser l’expression «gens ordinaires» soit du point de vue historique, soit sociale et culturelle: en examinant les caractéristiques des sujets ligures impliqués dans l’exil antifasciste, dans leur territoire d’origine, cette catégorie devient un instrument précieux au fin de sonder de l’intérieur les dynamiques de network de la société. L’étude régionale adoptée permette de suivre des réseaux transnationaux liés à une très remarquable identité de village et/ou de parti politique, ce qui représente une typique modalité migratoire transalpine qui ne s’organisait pas selon des «Little Italies», mais plutôt selon des «petits villages italiens». / This research focus on antifascist migration from Liguria to France, explaining how it has been mostly toward the South-East and Paris. It doesn't target general studies: its focal point, indeed, is on common people and migrant families’ experience. The “Common people” expression must be historically, socially and culturally contextualized. By examining the topics of Ligurian subjects involved in the Interwar period exile, identified in their own original territory, the common people category becomes a precious instrument to evaluate society network dynamics from inside.The regional study allows to follow transnational networks with a strong native town or party identity, a typical Italian migration modality in France, which organized itself in “petits villages italiens” rather than the American model of “Little Italies”.
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Effetti Distributivi del Potere di Mercato / DISTRIBUTIONAL EFFECTS OF MARKET POWER

MECHELLI, RAJSSA 29 May 2019 (has links)
La tesi studia l'interazione tra potere di mercato, disuguaglianza e benessere in un modello dinamico di equilibrio generale. A tal fine è necessario abbandonare due capisaldi della teoria Neoclassica: l'agente rappresentativo e la competizione perfetta. L'obiettivo del primo capitolo è capire come il potere di mercato influenza la distribuzine di ricchezza e reddito tra le famiglie. I risultati suggeriscono che una semplice estenzione del modello di Aiyagari, in particolare competizione oligopolistica con dinamica delle imprese endogena, riesce a replicare le distribuzioni osservate nei dati USA. Inoltre, un incremento del grado di concentrazione nel mercato dovuto a un aumento dei costi di entrata, implica una più bassa Labor Share e una più alta Profit Share. A loro volta queste dinamiche causano un incremento della disuguaglianza. Anche questi trend sono in linea con ciò che si può osservare dai dati USA. Il secondo capitolo estende il modello sviluppato nel primo per studiare il ruolo della tassazione dei dividendi nel redistribuire risorse. L'analisi considera due regimi alternativi. Una riduzione dell'aliquota sui dividendi, dallo Status Quo statunitense, comporta una perdita di benessere per la società. Una più bassa tassazione riduce i trasferimenti monetari alle famiglie, implicando alti costi per quelle più povere. Inoltre, una riduzione dei trasferimenti causa un incremento dei risparmi. Per poter risparmiare di più gli agenti meno abbienti devono sacrificare consumo. Dato che la ricchezza è molto concentrata, la maggior parte della popolazione soffre una perdita di benessere. / This work studies the interactions between market power, inequality, and welfare in a dynamic, general equilibrium framework. Doing so requires departing from two building blocks of the neoclassical general equilibrium model: the representative agent paradigm and perfect competition. The aim of the first chapter is to understand whether market power affects the distributions of wealth and income among households. Results suggest that a relatively simple extension of the Aiyagari model, namely oligopolistic competition with endogenous firms’ dynamics, is successful at reproducing the wealth and income distributions observed in the U.S. Additionally, an increase in concentration in the markets for final goods, due to an increase in entry costs, leads to a lower labor share and a higher profit share of income. These dynamics, in turn, imply higher income inequality. Importantly, these trends are broadly in line with those observed in the U.S. in the last thirty years. The second chapter extends the framework developed in chapter one to study the role of the dividend income tax as a redistributive tool. The analysis considers alternative redistribution regimes. The main finding is that a reduction of the dividend income tax rate, from the US Status Quo, is associated with a social welfare loss. A lower dividend income tax rate implies lower transfers to households. From a welfare point of view, this is particularly costly for poor households. Furthermore, a reduction in transfers forces households to save more for precautionary reasons. To do so, wealth poor households must sacrifice consumption. Given the high concentration of wealth, this implies that the majority of the population suffers a welfare loss.

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