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Franciacorta DOCG : En högkvalitativ produkt

Liljegren, Madeleine January 2016 (has links)
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Gabriele Verri giurista, politico e uomo di cultura

ORLANDI BALZARI, VITTORIA ROBERTA ROSSELLA 17 February 2009 (has links)
Il Conte Gabriele Verri, padre di Pietro Verri, è stato figura di primo piano nella vita politica e sociale della milano del settecento. Noi lo conosciamo quasi esclusivamente attraverso le parole del figlio. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di de-ontologizzare la figura del conte Verri riportandola al contesto storico in cui è vissuta. Questo processo è stato possibile attraverso l’analisi della sua vita e dei suoi scritti autografi, alcuni dei quali sono stati trascritti nell'Appendice documentaria. Il conte Verri fu essenzialmente un giurista, applicando alla attività forense non solo la semplice erudizione, ma soprattutto la veridicità del materiale storico-archivistico per avvalorare ogni sua sentenza. Così il conte senatore perde la sua valenza di tiranno e conservatore per assumere la veste più realistica di uomo del proprio tempo, con tutte le limitazioni ovvie di un nobile nato alla fine del Seicento e sopravvissuto ai molti cambiamenti politici e culturali europei sino alla fine del Settecento. / Count Gabriele Verri, Pietro Verri’s father, was a first-rate figure in Eighteenth century Milanese political and social life. Only trough his son’s words we know who this man was. The object of this research is to deontologize Verri’s figure and to report him to the historical context in which he lived. This process has been possible thanks to the analysis of his life and his handwritings, some of them written down in the Appendix. Gabriele Verri loses his despotic and conservative reputation to assume a more realistic capacity of man of his own time, within all evident limitations of a nobleman born at the and of the Sixteenth century and survived to political and cultural European changings up to the end of Eighteenth century.
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ANDARE PER IL MONDO. MIGRAZIONI DI MESTIERE E COMUNITA' LOCALI NELLE VALLI TRA IL VERBANO E IL CERESIO IN ETA' MODERNA

PARNISARI, FRANCESCO 13 March 2014 (has links)
La tesi consiste in un'indagine approfondita sull'emigrazione dalle valli che si snodano tra i laghi Verbano e Ceresio dal Cinquecento al primo Ottocento, a partire da fonti per lo più inedite e, specialmente, gli atti notarili conservati nell'Archivio di Stato di Milano. La ricerca ha consentito di portare alla luce gli aspetti caratteristici delle migrazioni locali e i loro elementi di raccordo con quelle che partivano dall'intera fascia prealpina lombarda. Si sono individuate, in particolare, le principali mete lavorative in relazione con l'universo dei mestieri, non solo i più noti e tradizionali dell'edilizia, il legame degli emigranti con le loro famiglie, le comunità e le istituzioni dei luoghi di partenza. Infine, una parte importante del lavoro ha riguardato la sfera della mentalità e delle devozioni individuali riflessa nei testamenti. / The thesis consists of a thorough investigation on emigration from the valleys between Lake Lugano and Verbano from the sixteenth to the early nineteenth century, from mostly unpublished sources and, especially, the deeds preserved in the State Archives of Milan. The research has allowed us to bring to light the characteristic aspects of the local migrations and their connecting elements with those that started the entire foothills of the Alps of Lombardy. Were identified, in particular, the main goals in working relationship with the universe of trades, not just the most famous and traditional building, the binding of emigrants with their families, communities and institutions of the places of departure. Finally, an important part of the work has focused on the sphere of mentality and individual devotions reflected in the wills.
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I POLITTICI DI TERRACOTTA NELL'AMBITO DELLA PRODUZIONE FITTILE LOMBARDA DEL PRIMO RINASCIMENTO / Terracotta altarpieces in the context of fictile production in the early Renaissance Lombardy

BOSIO, PAOLA 06 June 2014 (has links)
Nel XIX secolo in Lombardia si completava la sistematica distruzione del patrimonio di polittici in terracotta già iniziata con la Controriforma; con la perdita dell’integrità delle ancone è venuta meno la memoria della loro stessa esistenza e della loro struttura. Analogo destino fu riservato alle ornamentazioni fittili degli edifici rinascimentali delle città lombarde, spesso riconducibili alle medesime maestranze responsabili della realizzazione dei polittici. Negli anni Sessanta dell’Ottocento, si manifesta però la volontà da parte delle costituende raccolte civiche lombarde di tutelare questo ricco patrimonio, con la creazione di fondi museali di terrecotte figurative e ornamentali. Oltre allo studio dei polittici fittili di cui esistono testimonianze materiali e documentali, l’attività di ricerca svolta nel contesto del Dottorato si è basata sull’esame di quanto conservato presso le raccolte dei Musei milanesi e cremaschi, con il recupero di lacerti di opere provenienti da edifici civili e religiosi di Milano, Crema, Cremona e Lodi. La ricerca è stata estesa ai frammenti di polittici presenti sul territorio bresciano e monzese e ai reperti archeologici riconducibili a modelli fittili per la statuaria lapidea del Duomo di Milano, risalenti al primo quarto del XVI secolo, epoca a partire dalla quale in Lombardia sembra declinare irreversibilmente l’utilizzo della terracotta sia per la decorazione architettonica che per la realizzazione delle ancone. / The methodical destruction of the heritage of terracotta altarpieces already begun with the Counter-Reformation was accomplished in Lombardy during the nineteenth century. With the loss of integrity of these altarpieces, we have also lost track of their existence and structure. A similar doom was reserved to the fictile ornamentation of Renaissance buildings in Lombardy, often created by the same workshops responsible for the polyptychs. Following the Italian unification, however, the forthcoming civic art collections decided to preserve this legacy with the creation of extensive figurative and ornamental terracotta funds. Besides the study of terracotta polyptychs for which physical or documentary evidence still exists, the PhD research focused on the analysis of the clay material retained in the civic museums of Milan and Crema, with the identification of remains mainly from civil and religious buildings in Milan, Crema, Cremona and Lodi. The research was also extended to include fictile fragments originally belonging to altarpieces in the area of Brescia and Monza, and clay models from archeological finds, used for the production of stone statues still existing today in the milanese cathedral and dating from the first quarter of the XVI century, in a period of time in which the utilization of terracotta for altarpieces and architectural decorations started irreversibly to decline in Lombardy.
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GLI ASSISTENTI SOCIALI LOMBARDI IN TUTELA MINORILE. UN'INDAGINE QUANTITATIVA SU OPINIONI E ATTIVITA' / CHILD PROTECTION SOCIAL WORKERS IN LOMBARDIA. A quantitative analysis about opinions and activities

CABIATI, ELENA 09 June 2014 (has links)
Il lavoro di ricerca è dedicato ai Servizi di Child Protection della regione Lombardia. Il disegno del lavoro è peculiare, composto da due parti che sorreggono l’obiettivo generale che si articola su due livelli di analisi complementari fra loro. L’intento è stato descrivere e analizzare la realtà dei servizi di tutela minorile della Regione in ordine a due dimensioni: le forme di gestione e la pratica operativa. Per la prima, è stata effettuata una ricognizione sulle forme di gestione relative al Servizio tutela minori di ciascun Comune lombardo: questa operazione ha da un lato costituito un risultato importante in sé andando a colmare un vuoto di materiale disponibile a livello ufficiale, e dall’altro è stato propedeutico all’indagine operativa che ha costituito la seconda parte del progetto. Nella seconda parte della ricerca, l’indagine ha riguardato l’attività degli assistenti sociali incardinati dentro le rispettive organizzazioni, con riferimento ad opinioni e comportamenti. L’idea di coinvolgere la popolazione degli assistenti sociali lombardi in un’indagine quantitativa (il tasso di risposta ha superato il 70%) nasce in risposta a quesiti che nei sistemi di tutela minorile risultano pendenti, la cui esplorazione, fino ad oggi parziale, potrebbe risultare utile alla programmazione dei Servizi, alla formazione degli operatori, alle scelte di politica sociale. Un valore aggiunto alla ricerca è rappresentato dall’ideazione di strumenti di rilevazione costruiti ad hoc / The purpose of the research is to gain data about the Child Protection system in an Italian Region (Lombardia). The work developed in two parts: one concerned the organizational form and the other the work practice of the practitioners. In Lombardia there are a wide type of Child Protection organizations: the institutional mission is the same but the modalities to seek it are numerous, for example in association with other towns, through a new institution, or sovereignty The official documentation about this theme is lacking: in this project has been realized a complete reconnaissance of the organizational forms with the assistance of the data collected through a survey administered to 200 managers. The second part of the research aimed to represent the work practices of the fieldwork. Involving the 70% of the practitioners committed in the Child Protection work in this Region, the survey realized underlines the opinions (about the workload, the competences and the abilities, the level of stress,..) and the activities done during a work week. To collect the data (analyzed with a statistical program), the research tools are ideated especially.
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Un utile e stabile occupazione : Le origini della professione di maestra nella Lombardia della Restaurazione

TATULLI, NATALIA 21 March 2012 (has links)
Per soddisfare la domanda educativa per le ragazze dei ceti più agiati il governo napoleonico diede corso oltre all’apertura dei noti collegi Reali ad un sistema di case d’educazione private ispirate al modello delle maisons d’éducation con convitto diffuse in Francia, già a partire dagli ultimi decenni del Settecento, e dirette da donne laiche. In Lombardia, con il ritorno degli Asburgo, questo modello formativo per fanciulle si consolidò e conquistò una fetta sempre più ampia del mercato educativo. Inoltre accanto a questi istituti videro una enorme crescita le scuole private giornaliere per fanciulle dirette da maestre laiche, le quali si diffusero a partire dall’entrata in vigore del Regolamento per le scuole elementari del 1818 parallelamente al lento affermarsi dell’istruzione pubblica femminile. L’elevato numero di donne coinvolte in questa attività (più di 2200 dal 1818 al 1848) e l’obbligo di sostenere degli esami e seguire un iter formativo standardizzato sia per l’insegnamento privato che per l’insegnamento pubblico, dimostrano come la figura della maestra, selezionata attraverso un esame e un percorso formativo ad hoc non comparve in Italia a partire dall’Unità, ma, in particolare nel Regno Lombardo-Veneto, fosse già ampiamente diffusa e socialmente e pubblicamente riconosciuta a partire dagli anni Venti dell’Ottocento. / The rise of women as teaching professionals in Restoration Lombardy. In order to satisfy the large number of application requests from girls of the wealthiest classes, the Napoleonic government started, besides the well known Real colleges, a system of boarding school directed by laywomen, inspired by the model of the maisons d’éducation boarding schools which were already popular in France since the last decades of the 18th century. With the return of the Asburgos family in Lombardy ,those institutes increased as well as daily private schools for young girl directed by layteachers. As those private schools became popular pretty fast, the affirmation of the feminine public teaching was very slow. The big amount of women committed in this activity (more than 2200 from 1818 to 1848), the compulsoriness of examinations and to follow a standardized formative iter,shows how the role of the teacher,selected by exams and by a specific formative training, didn't start in Italy with the unification ,but -especially in the Kingdom of Lombardy–Venetia -was already diffused and recognized both socially and publicly from the first decades of 18th century.
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LA CERAMICA D'USO COMUNE ALTOMEDIEVALE (SEC. V-VIII) IN ITALIA SETTENTRIONALE: PRODUZIONI, CIRCOLAZIONE E CONSUMO ALLA LUCE DI ALCUNI CONTESTI LOMBARDI

SEDINI, ELIANA 12 April 2014 (has links)
La tesi si propone di analizzare le produzioni, la circolazione e il consumo della ceramica di uso comune in età altomedievale in Italia settentrionale alla luce di alcuni contesti lombardi ritenuti particolarmente significativi. Questa classe di manufatti è ormai da alcuni decenni al centro dell’interesse degli studiosi che si occupano di cultura materiale e, più in generale, di aspetti relativi alle dinamiche socio-economiche del periodo; un primo aspetto che si è dunque reso necessario analizzare riguarda lo stato degli studi, le differenti modalità di approccio adottate nei diversi ambiti di ricerca così da ricostruire l’evoluzione degli orientamenti e i progressi della disciplina, sia da un punto di vista metodologico, sia per quanto attiene alla lettura che gli specialisti hanno dato di determinati fenomeni. La seconda parte è dedicata all’analisi dei casi di studio lombardi, scelti per l’alto valore del contesto: Cornate d’Adda (MB), Castelseprio (VA), Bellinzona (CH), Milano, Pavia. Per ciascuno di essi lo studio del materiale ceramico è stato preceduto da un’attenta disamina del contesto, così da valorizzare appieno il suo valore sociale di luogo di consumo. Le ceramiche sono state analizzate cercando di ricostruire tutte le fasi del processo di lavorazione (impiego delle materie prime, tecnologia di lavorazione e cottura, tipologia del prodotto finito), in modo da ricostruire i quadri produttivi di riferimento. I risultati ottenuti hanno consentito di esaminare i differenti livelli di accesso al consumo della ceramica in rapporto ai contesti sociali di consumo e raffrontarli ad altri casi noti in letteratura. È stato così possibile riconsiderare alcuni fenomeni ritenuti peculiari del periodo, quali il riaffiorare/comparire di tecniche di lavorazione a mano o al tornio lento e il diffondersi di alcune forme peculiari come i fornetti-coperchio e i boccali. / The thesis means to evaluate production, trade and consumption of coarse ware in Northern Italy during the Early Middle Ages, through the analysis of several assemblages found in Lombardy deemed to be particularly representative. For the last decades the attention of scholars has been focusing on coarse ware: this is an engaging subject not only for those interested in material culture, but also for wider researches regarding socio-economic dynamics. Therefore, the first step has been the assessment of the state of research, taking into account the different approaches proper to each research field. This led us to retrace developments and improvements of the discipline, both from a methodological point of view and with regard to the ways specialists have been interpreting specific phenomena. The second part of the work is devoted to the analysis of the case studies, chosen in consideration of their high scientific value: Cornate d’Adda (MB), Castelseprio (VA), Bellinzona (CH), Milano, Pavia. For each one, the archaeological context has been thoroughly reviewed before studying the pottery assemblage, so that the social features of the consumption site could be adequately highlighted. Pottery has subsequently been analysed trying to retrace every step of the production process (use of raw materials, making and firing techniques, typology of finished objects), in order to recreate the reference productive context. In the light of the results achieved, the different levels of access to pottery consumption in connection with the social context have been studied and compared with other published case studies. Thanks to this research, several phenomena deemed to be typical of the Early Middle Ages, such as the appearance/resurfacing of hand- or slow-wheel-making techniques or the spreading of distinctive shapes (e.g. cooking bells or jugs) have been reassessed.
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LA CAPACITA' DI VALORIZZARE LE ISTANZE SOCIETARIE DI UN SISTEMA DI QUASI - MERCATO. IL RUOLO DELL' AUTO - MUTUO - AIUTO NEL "MODELLO LOMBARDO"

MARZULLI, MICHELE MARIA 19 February 2009 (has links)
Il lavoro si propone di rendere conto del ruolo dell’associazionismo di auto-mutuo aiuto (self-help) nel contesto del modello di welfare regionale lombardo, il “quasi mercato”. Questa forma associata vive una nuova stagione di sviluppo e dimostra di essere una delle risposte possibili ai recenti mutamenti dei sistemi di welfare, soprattutto in un contesto socio-demografico caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dalla riduzione dei componenti delle famiglie e dal prevalere di malattie croniche e di disabilità. L’associazionismo di auto-mutuo aiuto si dimostra una delle risorse emergenti della società civile, capace di trasformare soggetti passivi e marginalizzati in cittadini attivi e responsabili; è più difficile capire quale sia il suo ruolo all’interno della governance locale, in termini di partecipazione. La ricerca presenta un quadro complesso, in cui il self-help riesce a promuovere innovazioni capaci di divenire risorse per il territorio locale, ma anche una certa incapacità di essere valorizzate presso le istituzioni locali, in ragione della fragilità istituzionale di cui soffre ancora questo tipo di associazionismo. / Purpose of the present study is to explain the role played by self-help associations within the Lombardia regional welfare model, the so-called ‘quasi-market’. Such associative forms are undergoing a whole new deal of development and prove to be one of the possible answers to the recent changes typical of the welfare systems, especially in a socio-demographic context characterized by ageing processes, decrease in the number of family members, prevailing of chronic diseases and disabilities. Self-help associations prove to be one of the resources emerging from civil society, able to transform passive subjects into active and responsible citizens. However, it is still difficult to understand what role they play in the local governance, in terms of participation. Major finding of the research is a complex picture, where self-help associations are able, on the one hand, to encourage innovations able in their turn to become resources for the local communities; on the other hand, they still show a certain inability to be fully appreciated by the local institutions because of the institutional fragility that still characterize these specific associations.
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PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE INTEGRATA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL CASO DI REGIONE LOMBARDIA ALL'INIZIO DELLA IX LEGISLATURA / Strategic and operational integrated planning in public administration. The case of Lombardy Region at the beginning of ninth legislature.

CRISTOFERI, FILIPPO 30 March 2012 (has links)
Il presente percorso di ricerca si è posto l’obiettivo di contribuire al consolidamento metodologico di una pianificazione strategica e di una programmazione operativa funzionali all’attività della pubblica amministrazione regionale. Si è analizzata l’esperienza di Regione Lombardia all’inizio della IX legislatura attraverso una impostazione metodologica basata su un longitudinal case study, allo scopo di individuare delle regolarità che potessero condurre verso una analitical generalization secondo un’ottica di policy research a garanzia della trasferibilità e della utilizzabilità delle regolarità tracciate. L’approccio sostanziale volto a fare emergere gli elementi, le tecniche, le metodologie e gli strumenti sviluppati ha permesso di riscontrare delle regolarità che sono indipendenti dal contesto particolare. Tra gli altri si citano l’importanza della continuità, l’integrazione e la trasversalità del processo, e la funzione fondamentale di una struttura organizzativa dedicata al processo strategico e di un sistema informativo a supporto. Si auspica che le considerazioni metodologiche di sintesi pongano le basi, in alcune amministrazioni regionali, per un ripensamento dei propri modelli e sistemi di pianificazione strategica e programmazione operativa. / The aim of this research is to contribute to the methodologic improvement of strategic and operation integrated planning in public administration system. Through a methodological approach based on a longitudinal case study, this work analyzes the experience of Lombardy Region at the begining of ninth legislature in order to identify regularities that could lead to a analitical generalization. A policy research approach has been usefull in order to guarantee susteinable future application in different regional contexts. The substantive approach has the aim to bring out the elements, techniques, methodologies and tools that have been developed in Lombardy experience. This allowes us to detect regularities that are independent of the particular context. Among others, for example, the importance of continuity, integration and versatility of the process, and the presence of a department dedicated and a supporting information system that support and implement strategic process. The hope is that the final methodological considerations will be usefull to some regional governments to re-model their strategic and operational processes and systems.
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Valutazione dell'esposizione del consumatore a resdui di pesticidi negli alimenti: stato attuale e prospettive future in Lombardia / Consumers exposure assessment of pesticide residues in food: current status and future perspective in Lombardy

CHIODINI, ALESSANDRO MARINO 24 February 2011 (has links)
La presente tesi descrive i risultati del programma di controllo dei pesticidi in regione Lombardia da 1996 a 2008 ed analizza i dati per calcolarne, con metodi diversi, la valutazione dell’esposizione del consumatore. 9387 campioni sono stati analizzati con un numero di campioni irregolari pari all’1%. Il numero di campioni senza residuo era pari al 69% ed il numero di campioni con i residui al di sotto del valore limite stabilito per legge era del 30%. Successivamente per capire l'esposizione dei consumatori a residui di antiparassitari si è utilizzato un metodo deterministico sviluppato da EFSA (PRIMo). È stato trovato che fra i campioni irregolari analizzati, solo 31 potrebbero causare il danno alla salute del consumatore. Un’ ulteriore analisi è stata quella di effettuare una valutazione con metodo probabilistico (Creme) calcolando l'esposizione cumulativa di antiparassitari sulla salute dei consumatori. Coem primo passo, residui di uno stesso pesticida trovato su campioni di patate sono stati inseriti nel software. Inoltre, campioni contenenti residui di pesticidi organofosfati sono stati inseriti nel software accoppiati con i dati italiani di consumo. In entrambi i casi, la valutazione cumulativa probabilistica dimostrava un adeguato livello di sicurezza per adulti e bambini. / The presented thesis describes the results of the pesticide monitoring programme in Lombardy Region from 1996 to 2008 and analyses the data gathered to calculate consumer exposure assessment with different approaches. A total of 9387 samples were analysed and the number of irregular samples was equal to 1%. The number of samples without residues was 69% and the number of samples with residues within the MRL was 30%. A further step to understand the exposure of consumers to residue of pesticides was obtained with the use of a deterministic approach developed by EFSA (PRIMo Model). It was found that among the detected irregular samples, only 31 might cause harm to the health of the consumer. An additional step was constituted by the use of one probabilistic method (Creme Software) to calculate the cumulative exposure of pesticides for the consumers. As a first step, residues of Chlorprofam were plotted in the software on samples of potato. In addition, samples containing residues of Organophosphates were also plotted along with the Italian consumption data. In both the case studies, the probabilistic acute cumulative assessment indicated that the intake, for adults and toddlers was below the set toxicological endpoint.

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