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La raffigurazione delle arti in Italia: le allegorie della pittura e della scultura in epoca modernaCulatti, Marcella <1972> 28 May 2007 (has links)
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Heinrich Bodmer. Guida storico-artistica di Budrio e del suo circondarioCaprara, Francesco <1968> 20 June 2008 (has links)
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Il ritratto di Stato all'epoca di Carlo II. L'ultimo re della Casa d'Austria in Spagna (1661-1700)Pascual Chenel, Alvaro Luis <1978> 14 March 2008 (has links)
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Aspetto, carattere e mitiche imprese di Diana, dela della caccia e della Luna, nella cultura artistica italiana tra XIV e XVI secoloLapenta, Stefania <1973> 25 June 2008 (has links)
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L'architettura a Bologna nel Rinascimento (1899) di Francesco Malaguzzi Valeri: introduzione storico-critica al testo con aggiunte e precisazioni sui momenti centrali del Rinascimento bologneseRubbi, Valeria <1967> 20 June 2008 (has links)
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Il disegno di ornato nella seconda metà del Settecento a Bologna tra tradizione e innovazioneBasalti, Chiara <1980> 13 July 2009 (has links)
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La fortuna della scenografia italiana nella Russia Neoclassica. Il teatro di Pietro Gonzaga a MoscaNadezda, Chamina <1977> 29 June 2010 (has links)
La tesi ha come oggetto lo studio dei legami culturali posti in essere tra la Russia e l’Italia nel Settecento effettuato a partire dall’analisi del teatro di Arkhangelskoe (nei pressi di Mosca), ideato da Pietro Gonzaga. Ciò ha consentito di inquadrare l’atmosfera culturale del periodo neoclassico a partire da un’angolazione insolita: il monumento in questione, a dispetto della scarsa considerazione di cui gode all’interno degli studi di storia dell’arte, racchiude diverse ed interessanti problematiche artistiche. Queste ultime sono state tenute in debito conto nel processo dell’organizzazione della struttura del lavoro in relazione ai differenti livelli di analisi emersi in riferimento alla tematica scelta. Ogni capitolo rappresenta un punto di partenza che va utilizzato al fine di approfondire problematiche relative all’arte ed al teatro nei due Paesi, il tutto reso possibile grazie all’applicazione di un originale orientamento analitico. All’interno della tesi vengono infatti adoperati approcci e tecniche metodologiche che vanno dalla storia dell’arte all’analisi diretta dei monumenti, dall’interpretazione iconografica alla semiotica, per arrivare agli studi sociologici. Ciò alla fine ha consentito di rielaborare il materiale già noto e ampiamente studiato in modo convincente ed efficace, grazie al ragionamento sintetico adottato e alla possibilità di costruire paralleli letterari e artistici, frutto delle ricerche svolte nei diversi contesti.
Il punto focale della tesi è rappresentato dalla figura di Pietro Gonzaga. Tra i decoratori e gli scenografi italiani attivi presso la corte russa tra il Settecento e l’Ottocento, questi è stato senza dubbio la figura più rilevante ed affascinante, in grado di lasciare una ricca eredità culturale e materiale nell’ambito dell’arte scenografica russa. Dimenticata per lungo tempo, l’opera di Pietro Gonzaga è attualmente oggetto di una certa riconsiderazione critica, suscitando curiosità e interesse da più parti. Guidando la ricerca su di un duplice binario, sia artistico che interculturale, si è quindi cercato di trovare alcune risonanze tra l’arte ed il pensiero di Gonzaga ed altre figure di rilievo non solo del suo secolo ma anche del Novecento, periodo in cui la cultura scenografica russa è riuscita ad affrancarsi dai dettami impartiti dalla lezione settecentesca, seguendo nuove ed originali strade espressive. In questo contesto spicca, ad esempio, la figura di Vsevolod Meyerchold, regista teatrale (uno dei protagonisti dell’ultimo capitolo della tesi) che ha instaurato un legame del tutto originale con i principi della visione scenica comunicati da Pietro Gonzaga.
Lo sviluppo dell’argomento scelto ha richiesto di assumere una certa responsabilità critica, basandosi sulla personale sicurezza metodologica ed esperienza multidisciplinare al fine di tener conto dall’architettura, della teoria e della pratica teatrale – dalla conoscenza delle fonti fino agli studi del repertorio teatrale, delle specifiche artistiche locali, del contesto sociale dei due paesi a cavallo tra il ‘700 e l’‘800. Le problematiche toccate nella tesi (tra le quali si ricordano il ruolo specifico rivestito dal committente, le caratteristiche proprie della villa neoclassica russa, il fenomeno di ‘spettacoli muti’, la “teatralità” presente nel comportamento dei russi nell’epoca dei Lumi, la risonanza delle teorie italiane all’interno del arte russa) sono di chiara attualità per quanto concerne le ricerche relative al dialogo storico-artistico tra i due Paesi.
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Miti ed eroi nella ritrattistica francese tra XVI e XVIII secoloSolacini, Claudia <1978> 29 June 2010 (has links)
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Matters of taste: the neoclassical furniture in the Italian portraits from the late eighteenth century to the RestorationMadrid Martin, Jose Maria <1981> 30 March 2012 (has links)
Analysis and description of the furniture shown on Italian portraits from the late eighteenth century to the period of the Restoration.
We have studied real examples of environments still exist with their furniture, chairs, mirrors, lamps, etc. in different areas of Italy.
All this to explain the refined taste and cosmopolitan of the characters painted in the portraits, that for this reason they were considered fashionable
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El concepto de aplicación en Hans-Georg GadamerKarczmarczyk, Pedro Diego January 2000 (has links)
No se posee.
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