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ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE E RESPONSABILITA' PENALE

FIORELLI, ALESSANDRA 23 June 2015 (has links)
L’interesse a realizzare un approfondimento delle responsabilità penali connesse al fallimento delle attività di protezione civile sorge in connessione all’incremento di procedimenti penali a carico di operatori della Protezione Civile. Collocato l’obiettivo primario nella individuazione delle condizioni di dichiarazione della responsabilità, inquadrato il fenomeno di flessibilizzazione delle categorie penalistiche emerso nella prassi giudiziaria in risposta al bisogno sociale di sicurezza, l’indagine si snoda attraverso due aree tematiche idealmente suddivise, volte alla ricostruzione della disciplina dedicata alla P.C. e alla descrizione dei criteri di affermazione della responsabilità, secondo un approccio per problematiche che segue l’incedere dell’accertamento. Quale trait d’union il rischio, elemento trasversale dell’intera analisi, è oggetto delle attività di protezione civile da un lato, fattore di distorsione delle categorie penalistiche in funzione espansiva della responsabilità dall’altro, manifestazione della necessità di scindere la visuale prospettica della funzione di valutazione e gestione del rischio da quella di giudizio sul fallimento dell’attività previsionale. Le soluzioni prospettate, calate nella realtà giudiziaria attraverso l’analisi critica del procedimento sul terremoto dell’Aquila, si muovono in un’ottica di equilibrio tra opposti valori di sicurezza e libertà, in vista di una tutela penale che, se non può a priori essere esclusa, deve situarsi entro confini imposti dalle garanzie penalistiche. / The interest in realizing an in-depth analysis of the criminal responsibilities related to the failure of the activities of civil defence arises from the increase in criminal proceedings against workers of the Civil Defence. Given the phenomenon of versatility of the elements of crime risen from the social need for safety, the main purpose of the investigation is the identification of the conditions of statement of responsibility. The investigation is divided in two thematic areas intended to remodel the legislation of Civil Defence and describe the criteria of statement of responsibility. As a joining link, the risk, cross element of the whole analysis, is both the subject of the activities of civil defence and a factor of distorsion of the elements of crime and expression of the necessity to distinguish the perspectival view of the management of risk from that of judgement on the failure of previsional activity. The proposed solutions, placed in the legal reality of the criminal procedure of Aquila earthquake, have a perfect balance between the opposite values of safety and freedom, in order to grant a legal protection which cannot be excluded and must be placed within the borders of the guarantees of the criminal procedure.
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NUOVE FORME DI PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE S.R.L. E FUNZIONE DEL CAPITALE SOCIALE NELLE SOCIETA' DI CAPITALI

GRANATO, MICHELANGELO 22 April 2016 (has links)
La tesi affronta il tema del capitale sociale e della sua funzione all’interno del sistema delle società di capitali partendo dalle innovazioni legislative che hanno interessato la disciplina della s.r.l. in Europa. Nel primo capitolo vengono dipanate alcune questioni teoriche e applicative che hanno afflitto la prima esegesi delle nuove forme di patrimonializzazione delle s.r.l. Nel secondo capitolo sono discusse le tesi tradizionali sul capitale sociale e sono esposte le ragioni per cui esse non paiono idonee a risolvere le questioni organizzative e capitalistiche poste dall’istituto. Nel terzo capitolo è esposta la tesi centrale: il capitale sociale esprime un concetto normativo che svolge una funzione di governo societario, volto a risolvere la questione organizzativo-corporativa (rapporti interorganici in materia di scelte finanziarie) e riafferma l’impostazione proprietaria degli ordinamenti continentali. Si illustra una lettura unitaria interna alla classe delle società di capitali e il collegamento con la limitazione di responsabilità. Sono esaminati gli istituti del diritto societario finalizzati ad assicurare garanzia ed efficienza, profili non sempre convergenti. Si sostiene la necessità di una rule, ex ante, ad effetto reale, rispetto ai rimedi basati sugli standard e di carattere obbligatorio, individuando un possibile strumento di composizione degli interessi in gioco nelle nuove tutele. / The dissertation deals with legal capital and its function within the system of the Italian civil code rules for corporations. These rules have been recently amended both in Italy and in other European Countries, in particular with respect to the non-stock company forms (limited liability company, Italian s.r.l.). The first Chapter addresses some theoretical and practical issues raised by the early scholarly works that have analyzed the new financing schemes for the Italian s.r.l. The second Chapter discusses the traditional approaches to legal capital and provides evidence that such approaches prove inadequate to resolve the corporate and capitalistic questions that legal capital poses. The third Chapter draws the key argument of the dissertation: legal capital is a rule that fulfills corporate governance goals. It allocates powers and responsibilities regarding the financial structure of the firm and reaffirms the proprietary, shareholder oriented, European approach. This is a typical feature of all corporations, public stock corporations and private close corporations, and stems from limited liability. Further, the dissertation compares the creditor protection rules against the value maximization principle. A rule-based, ex ante approach appears more desirable and a potentially effective and flexible legal strategy can be found in the new legal reserve.
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Giustizia penale e protezione dei minori nell’Unione europea / Justice pénale et protection des mineurs dans l'Union européenne / Criminal justice and child protection in the European Union

Magli, Mia 13 June 2017 (has links)
Aujourd'hui les droits des mineurs occupent une place de plus en plus importante dans l'agenda juridique et politique de l'UE. La promotion des droits de l'enfant représente maintenant un objectif de l'UE, consacré dans l'article 3, paragr. 3, du Traité sur l'Union européenne. Les droits de l'enfant sont également cristallisés dans l'article 24 de la Charte des droits fondamentaux de l'Union européenne. Actuellement l'Union européenne dispose de nombreux actes législatifs et de documents non législatifs relatifs aux droits des mineurs ou qui peuvent avoir des répercussions indirectes sur la vie des enfants. Ce travail analyse la nature, la portée et la valeur des mesures de l'UE dans deux domaines principaux : la protection des enfants et de leurs droits et la justice pénale des mineurs. Le but de la recherche a été d’examiner jusqu'à quel point on peut parler d’une valeur ajoutée de la promotion des droits des enfants au niveau de l'UE, par rapport au niveau national et international et également celui de proposer de nouvelles solutions pour améliorer la promotion et la protection des droits des enfants dans l’Union européenne. / Today children’s rights occupy an increasingly prominent place on the EU legal and policy agenda. The promotion and protection of the rights of the child is now an objective of the EU as set out in Article 3.3 of the Treaty on European Union. The rights of the child are also enshrined in the article 24 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union. The EU has now many legislative documents and non-legislative acts related to children’s rights or that may have the potential to impact on children’s life. This Phd thesis analyzes the nature, scope and value of EU measures in relation to children in two main areas : child protection and juvenile criminal justice. It investigates if there is an added value of children’s rights at EU level and it also makes some suggestions to improve the promotion and protection of children’s rights in the EU. / Al giorno d’oggi, i diritti dei minori occupano uno spazio sempre più importante nell’agenda giuridica e politica dell’Unione europea. Attualmente, infatti, la promozione dei diritti dei minori rappresenta un obiettivo dell’Unione, consacrato nell’articolo 3, par. 3, del Trattato sull’Unione europea. I diritti fondamentali dei minori sono poi sanciti esplicitamente nell’articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Oggi, l’Unione europea può disporre di numerosi strumenti normativi (e non) dedicati espressamente ai diritti dei fanciulli e tanti altri possono avere delle ripercussioni indirette sulla loro vita. La presente ricerca analizza, pertanto, la natura, la portata e il valore delle misure intraprese dall’UE in due settori principali : la protezione dei minori e la giustizia penale. Lo scopo della tesi è esaminare in che termini si possa parlare di un valore aggiunto della promozione dei diritti dei minori a livello UE, rispetto alle normative già in vigore a livello nazionale e internazionale. A partire da tale analisi, essa cerca di proporre nuove soluzioni per migliorare la promozione e la protezione dei diritti dei minori nell’Unione europea.
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IL POTERE DI CONTROLLO DEL DATORE DI LAVORO TRA ESIGENZE DELL'IMPRESA E TUTELA DELLA DIGNITA' E DELLA RISERVATEZZA DEI LAVORATORI

ROSSI, NICOLO' 14 May 2019 (has links)
Il potere di controllare l’attività dei lavoratori subordinati è da sempre una manifestazione ineliminabile della posizione giuridica del datore di lavoro. Nella misura in cui risulta necessario alla corretta esecuzione del contratto, l’assoggettamento del lavoratore al controllo datoriale costituisce una componente essenziale del rapporto di cui all’art. 2094 c.c., contribuendo a definire la nozione stessa di subordinazione. Proprio per questa ragione, una precisa ricognizione dei limiti posti dall’ordinamento ai controlli dell’imprenditore assume fondamentale importanza, onde scongiurare il rischio che la relazione che si instaura nei luoghi di lavoro divenga occasione di condizionamenti della libertà del lavoratore, incompatibili con i principi su cui si fonda una società democratica. Prendendo le mosse da tali considerazioni, l’opera analizza il quadro normativo sul potere di controllo del datore di lavoro, concentrandosi soprattutto sulle regole sancite dallo Statuto dei lavoratori e sulla più recente disciplina di protezione dei dati personali. Nei quattro capitoli lungo i quali si articola, la riflessione viene svolta con sguardo rivolto sia ai tradizionali problemi della materia sia alle nuove sfide sollevate dall’innovazione tecnologica. / The power to control the activity of workers has always been an ineradicable manifestation of the employer’s legal position. To the extent that it is necessary for the correct performance of the contract, the subjection of the worker to the employer control is an essential element of the relationship referred to in Article 2094 of the Italian Civil Code and plays a crucial role in the definition of subordination. For this reason, an accurate recognition of the legal limits on the entrepreneur’s controls is important to avoid the risk that the employment relationship becomes an occasion for conditioning workers’ freedom in a way that is incompatible with the principles of a democratic society. Based on these considerations, the study analyzes the regulatory framework on the employer’s power to control workers, focusing mostly on the rules laid down by Legge no. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) and on the recent Personal Data Protection Regulation. The reflection, which is organized around four chapters, is carried out with an eye on both traditional problems related to this topic and new challenges raised by technological innovation.

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