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«Sens e Razos d'una Escriptura»: edizione e studio della traduzione Occitana dell'Evangelium Nicodemi = «Sens e Razos d'una Escriptura»: édition et étude de la traduction Occitane de l'Evangelium Nicodemi

Collura, Alessio January 2014 (has links)
La tesi fornisce la prima edizione critica commentata del poema occitano 'Sens e razos d'una escriptura', il cosiddetto Vangelo occitano di Nicodemo. Si tratta di un testo in couplets d'octosyllabes, di origine linguadociana orientale e attribuibile, verosimilmente, agli anni '80/'90 del XIII secolo. Un'ampia introduzione di carattere storico-letterario, filologico e codicologico anticipa l'edizione stessa (corredata da traduzione in italiano) e fornisce un primo tentativo di contestualizzazione del testo.
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Il commento di Benvenuto da Imola a Valerio Massimo. Edizione critica dell’Expositio

Dassi, Umberto 04 July 2023 (has links)
The dissertation presents an annotated critical edition of Benvento da Imola's Expositio to the first of Valerius Maximus' books, flanked by a service edition of the recollectae of Benvenuto's Bolognese course (Part II). The Introduction (Part I), in addition to explaining criteria and methods of the edition, brings order within the manuscript tradition of the Expositio and the recollecte; special attention is given to those manuscripts that seem to convey an "intermediate" redaction of the commentary, which the present work seeks to attribute to the Paduan Ludovico Buzzacarini. The long-held view that a commentary on Valerius Maximus by Giovanni Conversini exists, preserved in ms. Correr 855, is also refuted. The Observations (Part III) highlight the differences between the Expositio and the recollecte and the structural features of the commentary. Part IV updates the relationships between Benvenuto, on the one hand, and Petrarch and Boccaccio, on the other, in light of quotations and mentions of the two Corone made in the commentary on Valerius Maximus, which are more often implicit than explicit. Finally, we note the complete absence of quotations from Dante and the Commedia in the Expositio, significant of the author's desire to root his exegesis in classical antiquity. / La tesi presenta un'edizione critica commentata dell'Expositio di Benvento da Imola al primo di libro di Valerio Massimo, affiancata da un'edizione di servizio delle recollecte del corso bolognese di Benvenuto (Parte II). L'Introduzione (Parte I), oltre a spiegare criteri e metodi di edizione, mette ordine all'interno della tradizione manoscritta di Expositio e recollecte; una particolare attenzione è data a quei manoscritti che paiono trasmettere una redazione del commento “intermedia”, che il presente lavoro cerca di attribuire al padovano Ludovico Buzzacarini. Viene inoltre confutata l'opinione a lungo invalsa che esista, conservato nel ms. Correr 855, un commento a Valerio Massimo di Giovanni Conversini. Le Osservazioni (Parte III) mettono in rilievo le differenze tra l'Expositio e le recollecte e i caratteri strutturali del commento. La Parte IV aggiorna i rapporti tra Benvenuto, da una parte, e Petrarca e Boccaccio, dall'altra, alla luce di citazioni e menzioni delle due Corone fatte nel commento a Valerio Massimo, più spesso implicite che esplicite. Si rileva infine la completa assenza di citazioni di Dante e della Commedia nell'Expositio, significativo della volontà dell'autore di radicare l'esegesi nell'antichità classica.
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HUMANITÉS CLASSIQUES E ENSEIGNEMENT SECONDAIRE IN FRANCIA (1802-1902): ASPETTI CUTURALI, STORICI ED ECONOMICI DELLA QUESTIONE DEL SECOLO / CLASSICAL HUMANITIES AND SECONDARY SCHOOL IN FRANCE (1802-1902): CULTURE, HISTORY AND ECONOMY IN THE “QUESTION OF THE CENTURY”

LANDINI, CHIARA 17 March 2016 (has links)
Nel corso dell’Ottocento, in Francia, il principio di formazione, attraverso gli studi classici, delle élite destinate a ricoprire le più alte funzioni professionali assunse una connotazione sempre più anacronistica e il sistema scolastico fu al centro di una serie di accesi dibattiti e tentativi più o meno riusciti di riforma dei metodi di insegnamento e dei contenuti degli studi, che si acuirono soprattutto in seguito alla battaglia di Sedan. Il permanere di una cultura e di un sistema di istruzione immobile e legato alla tradizione umanistica si scontrò violentemente a fine secolo con la democratizzazione della società, il progresso scientifico e lo sviluppo economico e con la corsa alla modernizzazione della cultura. Questo elaborato si propone di ripercorrere i principali aspetti culturali, storici ed economici che scandirono la storia della pedagogia francese, analizzando il lungo ed altalenante percorso di cambiamento delle humanités classiques durante la costituzione dell’istituzione più conservatrice della Francia del XIX secolo: l’enseignement secondaire. / During the nineteenth century in France, the education through classical studies of the elite meant to play the highest professional roles became increasingly anachronistic and the school system was the main target of many debates and reforming processes. These attempts of changing teaching methods and subjects increased even further after the battle of Sedan. At the end of the century, the persistence of a stationary culture and of an educational system linked to the humanistic tradition clashed with the democratisation of the society, the scientific progress and the economic development and also with the rush to modernise this culture. The aim of this research is to trace the main cultural, historical and economic factors that distinguished the history of French education, while analysing the long and various changes of classical humanities during the establishment of French secondary school, which was the more conservative institution of the nineteenth century.
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La Vie des Pères. Genèse et diffusion d'un recueil de contes exemplaires du XIIIe siècle

Mariani, Daniela January 2019 (has links)
La Vie des Pères, raccolta di racconti esemplari dell’inizio del XIII secolo, aspira alla formazione religiosa cristiana proponendo nella narrazione e nei para-sermoni dell’autore (i prologhi e gli epiloghi ai racconti) un insegnamento teologico. In una prospettiva critica letteraria e storica, questa ricerca analizza la genesi e la ricezione del testo. Le intenzioni poetiche dell’autore determinano l’aggiornamento di una materia narrativa preesistente ai temi spirituali dominanti intorno al 1215 (la confessione, l’eucarestia, il celibato dei chierici). Il pubblico medievale (XIII-XV secolo) ha interpretato il testo a partire dai supporti fisici che lo hanno trasmesso. La tradizione manoscritta è così studiata come un insieme di testimoni di presentazione del testo, più o meno modificato e adattato a diversi contesti (altre opere religiose, testi profani, testi non narrativi) e per diverse comunità interpretative: i possessori dei manoscritti, i lettori che hanno annotato i margini, i copisti che hanno strutturato l’opera con le rubriche. Ne emerge una sostanziale coerenza dell’opera tra la funzione esemplare e l’utilizzo effettivo.

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