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Arbitragem e nulidades: uma proposta de sistematização / Larbitrato e la nullità: una proposta di sistematizzoneVicente, Fabrizzio Matteucci 10 June 2010 (has links)
Este trabalho tem por objetivo sistematizar as situações de invalidades da sentença arbitral segundo os planos da existência, validade e eficácia dos atos jurídicos. A doutrina nacional vem demonstrando grande divergência acerca da classificação das hipóteses de invalidades da sentença arbitral, situação esta gerada pela não exaustiva relação de situações de nulidade da sentença arbitral, nos termos do art. 32 da Lei de Arbitragem. Para o desenvolvimento do trabalho iniciou-se pela apresentação de um esboço sobre o tema das invalidades, traçando a classificação dos fatos jurídicos para uma teoria geral do direito e estabelecendo a diferente estrutura da cada ato jurídico. Estabelecidas as necessárias distinções concentrando-se na distinção entre atos processuais e negócios jurídicos. Ainda com essa preocupação, estabeleceu-se como se dá a aplicação da teoria das invalidades conforme o direito civil e o direito processual civil tendo em conta que as hipóteses de invalidade da sentença arbitral, previstas na Lei de Arbitragem envolvem a nulidade de negócio jurídico e a suposta nulidade da sentença arbitral. No capítulo seguinte fez-se uma análise atualizada da jurisdição, com o objetivo de verificar se a atividade arbitral é de fato jurisdicional. Concluindo-se pela natureza jurisdicional dessa atividade, buscou-se estabelecer suas características fundamentais, dentre as quais se destacou o fato de ser uma jurisdição limitada legal e contratualmente. Analisou-se, ainda, a presença dos pressupostos processuais de existência na arbitragem, com o objetivo de se verificar quando o processo arbitral se forma e a partir de quais institutos. Nesse capítulo estabeleceu-se, ainda, a inaplicabilidade do princípio do juiz natural na arbitragem. No terceiro capítulo fez-se uma análise da existência da sentença arbitral, partindo dos elementos necessários à convenção de arbitragem enquanto negócio jurídico e desenvolvendo a análise da sentença arbitral. Estabelecidas as premissas necessárias, no quarto capítulo se desenvolve o estudo de cada uma das hipóteses de nulidade da sentença arbitral, buscando estabelecer em cada uma delas quando o vício atingirá a existência da sentença e quando tornará a sentença inválida. Encontrou-se, ainda, hipóteses de ineficácia da sentença arbitral. Na conclusão busca-se sistematizar essas hipóteses, agrupando-as em situações de inexistência, de nulidade e de ineficácia da sentença arbitral, indicando, nos últimos parágrafos a distinção dos meios impugnativos para cada grupo de vícios / Il presente documento mira a sistematizzare le situazioni di nullità del lodo secondo i piani di esistenza, la validità e l\'efficacia degli atti giuridici. La dottrina nazionale ha dimostrato di sostanziale disaccordo circa la classificazione delle cause di nullità del lodo, una situazione generata dalla non-elenco esaustivo delle situazioni di \"invalidità\" della sentenza, ai sensi dell\'art. 32 della legge sull\'arbitrato. Per sviluppare il lavoro iniziato con la presentazione di un progetto sul tema della nullità, tracciando la qualificazione giuridica dei fatti a una teoria generale del diritto e che istituisce la diversa struttura di ogni atto giuridico. Stabilite le necessarie distinzioni - incentrato sulla distinzione tra gli atti del procedimento e negozi giuridici. Anche con questa preoccupazione, si è stabilito come è l\'applicazione della teoria della nullità di diritto civile e procedura civile - dato che le possibilità di nullità del lodo arbitrale in applicazione della legge comporta la nullità delle accordo arbitrali e la nullità del lodo arbitrale. Nel capitolo successivo è diventato un\'analisi aggiornata di giurisdizione, al fine di determinare se l\'attività arbitrale è giurisdizionale. Si è concluso con la natura giurisdizionale di questa attività, abbiamo cercato di stabilire le sue caratteristiche fondamentali, tra i quali ha evidenziato il fatto che una giurisdizione limitata per legge o per contratto. Si è inoltre svillupato la presenza di presuposti di esistenza in arbitrato, con l\'obiettivo di determinare quando l\'arbitrato si forma e da cui gli istituti. In questo capitolo si è stabilito, l\'inapplicabilità del principio del giudice naturale in arbitrato. Nel terzo capitolo l\'analisi è stata l\'esistenza della sentenza arbitrale, sulla base degli elementi necessari per la convenzione d\'arbitrato, come un negozio giuridico e sviluppare l\'analisi giuridica della sentenza. Creatti le premesse necessarie, il quarto capitolo si sviluppa lo studio di ciascuna delle ipotesi di nullità della senteza arbitrale, cercando di stabilire in ciascuno di essi, quando la dipendenza raggiungerà l\'esistenza della sentenza e quando la sentenza è nulla. Si è constatato, ancora due possibilità di inefficienza della sentenza. In conclusione, cerca di sistematizzare tali ipotesi, il raggruppamento in caso di inesistenza, di invalidità e inefficacia della sentenza arbitrale, affermando, negli ultimi paragrafi di distinguere i mezzi di impugnazione in discussione per ogni gruppo di difetti.
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'FAITH-BASED APPROACHES TO DISPUTE RESOLUTION' L'ESPERIENZA INGLESE DEL RICONOSCIMENTO DELLA GIURISDIZIONE CONFESSIONALE NELLA GESTIONE DELLE CONTROVERSIE RIGUARDANTI I CIVES-FIDELESCAPRARA, LEONARDO 11 September 2018 (has links)
In un Paese come l’Inghilterra che, a differenza dell’Italia, non conosce, strumenti di gestione del pluralismo religioso come le intese e/o i concordati, l’istituto giuridico prescelto da legislatore per raggiungere questo risultato anche in campo giurisdizionale, è stato l’arbitrato: alle comunità religiose presenti nel Regno Unito, è stato concessa la facoltà di poter istituire propri organi giudiziari in conformità all’Arbitration Act del 1996 le cui decisioni potranno, ad alcune condizion, spiegare efficacia esecutiva nell’ordinamento statale.
All’approfondimento dell’originalità di questa scelta è dedicato il presente elaborato che, partendo da un’analisi storica di alcune esperienze passate di gestione del pluralismo religioso (Capitolo I), che dimostrano che il tema non è affatto nuovo, passa a delineare i principi cardine degli arbitrati religiosi legati indissolubilmente al carattere multiculturale della società inglese in quanto finalizzati a garantire il principio di uguaglianza in una società di “diversi” (Capitolo II).Oltre che all’analisi dell’Arbitration Act del 1996, che rappresenta la cornice normativa di riferimento dei faith-based approaches to dispute resolution, il terzo capitolo è dedicato alla descrizione della struttura e del funzionamento dei tribunali religiosi islamici ed ebraici. Nella parte finale della ricerca saranno prese in considerazione le criticità dell’istituto dell’arbitrato religioso e alcune proposte in senso migliorativo. / In a country like England which, unlike Italy, does not know, instruments of management of religious pluralism such as agreements and Concordats, the legal institution chosen by the legislator to achieve this result also in the jurisdictional field, has been arbitration: the religious communities present in the United Kingdom have been granted the right to establish their own judicial bodies in accordance with the Arbitration Act of 1996, whose decisions may, to some conditions, explain their enforceability in state law.
To the deepening of the originality of this choice the present paper is dedicated which, starting from a historical analysis of some past experiences of managing religious pluralism (Chapter I), which show that the subject is not new at all, goes on to outline the cardinal principles of religious arbitrations inextricably linked to the multicultural character of English society as they are aimed at guaranteeing the principle of equality in a society of "different" (Chapter II). In addition to the Arbitration Act of 1996, which represents the framework reference legislation of the faith-based approaches to dispute resolution, the third chapter is dedicated to the description of the structure and functioning of Islamic and Jewish religious courts. In the final part of the research the critical aspects of the institution of religious arbitration and some proposals in an improvement sense will be taken into consideration.
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Gli effetti di giudicato delle sentenze straniere e dei lodi / THE RES JUDICATA EFFECTS OF FOREIGN JUDGMENTS AND AWARDSPONZANO, FLAVIO 19 December 2018 (has links)
Benché ampiamente studiata con riferimento al contenzioso interno, la res judicata ha ricevuto minore attenzione nella sua “dimensione internazionale”. Il presente lavoro si propone di esplorare i profili incerti degli effetti di giudicato delle “decisioni non domestiche”, intese come decisioni non provenienti dalle corti del foro, e in particolare delle sentenze straniere e dei lodi arbitrali internazionali. Nel tentativo di superare almeno parte delle incertezze e dei problemi della prassi attuale, in relazione alle sentenze straniere si sostiene che i relativi effetti di giudicato vengano determinati sulla base della teoria dell’estensione assoluta degli effetti, la quale assicura certezza giuridica transnazionale ed è consona alla moderna evoluzione liberale delle norme sul riconoscimento. Quanto ai lodi arbitrali, si propone che le istituzioni arbitrali adottino, nei propri regolamenti, ampie regole preclusive che riflettano la natura e gli obiettivi del procedimento arbitrale. Le soluzioni proposte condividono l’idea che gli effetti di giudicato di una “decisione non domestica” dovrebbero essere determinati in linea di principio dal “sistema” a cui la decisione appartiene, sebbene l’adozione di un approccio unitario risulti problematica quando questioni di giudicato sorgono tra corti statali e tribunali arbitrali in maniera da compromettere l’autonomia dell’arbitrato internazionale. / Although extensively studied in domestic litigation, res judicata has received less attention in its “international dimension”. This work seeks to navigate the uncharted waters of the res judicata effects of “non-domestic decisions”, understood as decisions that are not rendered by the courts of the forum, and in particular of foreign judgments and international arbitral awards. In an attempt to overcome at least part of the uncertainties and problems of the current practice, as regards foreign judgments it is proposed that their res judicata effects be determined based on the theory of the absolute extension of effects, which ensures cross-border legal certainty and accords with the modern liberal evolution of recognition rules. As regards arbitral awards, it is suggested that arbitral institutions adopt, in their regulations, broad preclusive rules that reflect the nature and objectives of the arbitral process. The proposed solutions share the idea that the res judicata effects of a “non-domestic decision” should be in principle determined according to the “system” to which the decision belongs, although the adoption of a unitary approach is challenged when res judicata issues arise between state courts and arbitral tribunals so to jeopardize the autonomy of international arbitration.
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