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Diritto antidiscriminatorio e interessi religiosi nell' Unione Europea con particolare riguardo agli ordinamenti italiano, francese e britannico

COGLIEVINA, STELLA 03 March 2009 (has links)
La tesi affronta, dal punto di vista giuridico, il tema della discriminazione religiosa. Il primo capitolo ricostruisce l'interpretazione internazionale e comunitaria dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, declinati in modo diverso a seconda del momento storico e dell’ordinamento giuridico di riferimento. La ricerca si concentra, successivamente, sull'analisi delle direttive dell'Unione europea contro la discriminazione, adottate nell’anno 2000 (dir. 2000/43 sulla discriminazione razziale e dir. 2000/78 sulla discriminazione nell’ambito del lavoro), che costituiscono strumenti innovativi per gestire l'integrazione e la pacifica convivenza dei diversi gruppi etnici e religiosi che compongono la società europea odierna. Il terzo ed il quarto capitolo esaminano il recepimento delle direttive comunitarie in Italia, in Francia e nel Regno Unito. La comparazione dei diversi approcci al problema della discriminazione razziale/religiosa in sede di attuazione delle direttive evidenzia i differenti orientamenti circa la modalità di risposta da parte degli ordinamenti interni ai problemi della società pluri-religiosa e alle politiche di integrazione e tutela delle minoranze. Ciò nonostante, affiora con chiarezza la comune esigenza di conciliare il rispetto del principio di uguaglianza con le rivendicazioni identitarie e la promozione delle diversità confessionali. / The object of the research is religious discrimination, from a juridical point of view. The first chapter gives an overview of the different interpretations of the concept of equality and non-discrimination in international and European law. In the second chapter the research focuses on the EC directives n. 2000/43 and 2000/78 on racial discrimination and discrimination in the field of employment, which are relevant instruments for promoting integration and equality among the different ethnic and religious groups living in Europe. The other two chapters examine the implementation of the directives in Italy, France and United Kingdom. In these countries there are different approaches to combating discrimination and to dealing with religious diversity and religious needs. For all of them, however, the implementation of antidiscrimination law implies to tackle the problem of finding a balance between the principle of equality and the protection of religious diversity.
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La contrattazione decentrata per lo sviluppo / LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LO SVILUPPO / Decentralized bargaining for development

PIRRELLO, ANTONIO EDER 16 April 2018 (has links)
La tesi esamina la tendenza degli ultimi anni alla verticalizzazione della contrattazione; come dal centralismo di quella di livello nazionale si sia passati in maniera sempre più sostanziale ed in stretta correlazione con la competitività del sistema produttivo, al decentramento della contrattazione a livello regionale e provinciale fino al livello aziendale. Si affronta l’evoluzione, iniziata già dagli anni ’90 con il susseguirsi di vari Accordi Interconfederali e Protocolli sottoscritti da Governo e Parti Sociali, dei processi di contrattazione territoriale al fine di attivare nuove iniziative imprenditoriali e creare occupazione in un ambiente economico favorevole ma in aree insufficientemente sviluppate o interessate da gravi crisi occupazionali. Successivamente viene esaminato il ruolo fondamentale delle retribuzioni incentivanti in connessione a indicatori di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Si passa dunque ad affrontare il caso paradigmatico FIAT che ha notevolmente influenzato il processo di ampliamento dei margini di applicazione della contrattazione decentrata per finire ad esaminare gli accordi interconfederali più recenti che promuovono l’utilizzo della contrattazione di secondo livello come volano per la crescita e la competitività sul territorio delle aziende, per lo sviluppo del welfare contrattuale ed aziendale, come nel caso di Luxottica. / The thesis examines the trend of recent years in the verticalization of bargaining; as from the centralism of that of national level has been passed in an increasingly substantial and in close correlation with the competitiveness of the production system, the decentralization of bargaining at the regional and provincial level up to the company level. The evolution, which began as early as the 1990s with the succession of various interconfederal agreements and protocols signed by the Government and the Social Partners, of the territorial bargaining processes in order to activate new business initiatives and create employment in a favorable economic environment, but in areas insufficiently developed or affected by serious employment crises. Subsequently, the fundamental role of incentive remuneration in connection with indicators of productivity, profitability, quality, efficiency and innovation is examined. Thus, the FIAT paradigm case is moved, which has greatly influenced the process of widening the margins of application of decentralized bargaining to end up examining the most recent inter-federal agreements that promote the use of second-level bargaining as a driving force for growth and competitiveness on the territory of companies, for the development of contractual and corporate welfare, as in the case of Luxottica.
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DUMPING SOCIALE E RAPPORTI DI LAVORO CON ELEMENTI DI INTERNAZIONALITA'. UNA ANALISI COMPARATA

PROPERSI, GIULIA MARGHERITA ELISABETTA 27 May 2020 (has links)
Il presente lavoro ha ad oggetto una analisi comparata tra Europa ed America Latina in merito al fenomeno del dumping sociale e al suo stretto rapporto con il contratto di lavoro internazionale e le relative condizioni di lavoro. Il lavoro di ricerca ha richiesto lo studio e l’analisi di fonti “variegate” e multidisciplinari in quanto si tratta di un fenomeno poliedrico, relativamente recente e che è stato oggetto di interpretazioni molto diverse, se non antitetiche. L’obiettivo della presente analisi è molteplice. In primo luogo, si è trattato di definire il perimetro del fenomeno, astraendone una possibile definizione, tuttora assente nel panorama normativo vigente. In secondo luogo, si è voluto, mediante una analisi comparata tra Europa e America Latina, verificare l’andamento del dumping sociale in differenti contesti, in particolare, in un Paese industrializzato e in un Paese in via di sviluppo. Con il terzo e ultimo obiettivo, facendo emergere luci ed ombre del dumping sociale, si è cercato di individuare un percorso futuro dove fosse possibile – mediante comportamenti proattivi da parte di tutti gli attori coinvolti – arginare i fenomeni negativi del dumping e tutelare sempre più i diritti sociali. / The thesis concerns a comparative analysis between Europe and Latin America regarding the phenomenon of social dumping and its close relationship with the international employment contract and related working conditions. The research has required the study and analysis of "varied" and multidisciplinary reference sources, taking into account that it is a multifaceted phenomenon, which has become more common in relatively recent periods and has been the subject of very different interpretations, sometimes even antithetical. The aim of this research is multiple. Firstly, the thesis sought to define the perimeter of the phenomenon, extracting a possible legal definition, which is still absent in the existing regulatory framework. Secondly, through a comparative analysis between Europe and Latin America, the research analyzed the trend of social dumping in different contexts, in particular, in a developed and in a developing country. In its third and last objective, the thesis, by taking out the pros and cons of social dumping, tried to identify a future path in where it will be possible – through proactive behavior on behalf by all those involved – to make a positive contribution to counter the negative phenomena of dumping while increasingly protect social rights.
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HUMAN RIGHTS AND LABOUR RIGHTS OBLIGATIONS OF MULTINATIONAL COMPANIES. PERSPECTIVES ON PRIVATE MILITARY AND SECURITY COMPANIES

MARICONDA, CLAUDIA GABRIELLA 06 April 2016 (has links)
Lo studio si inserisce nel dibattito sul potere delle multinazionali e il rispetto dei diritti umani fondamentali e approfondisce i concetti di responsabilità sociale delle imprese (CSR) e della loro "accountability", inquadrando l'analisi nel contesto più ampio degli investimenti esteri diretti (FDI), con i relativi aspetti economici, tecnologici e sociali, nonché ambientali e politici. Si analizzano le norme internazionali in tema di rispetto dei diritti umani da parte delle aziende, ed i meccanismi legali per rendere le società "accountable", soprattutto in caso di complicità aziendali negli abusi perpetrati dagli Stati, anche attraverso la giurisprudenza dei tribunali penali internazionali e dei tribunali statunitensi. Viene data attenzione al settore della sicurezza, i.e. "Private Military and Security Companies" (PMSCs, interessato da notevole crescita negli ultimi decenni. Le PMSCs, impiegate da parte dei governi che esternalizzano una funzione tipicamente dello stato e da imprese e ONG attive in contesti difficili, hanno operato senza adeguato controllo. Le loro attività sollevano questioni su potenziali abusi dei diritti umani commessi dai propri dipendenti oltre che su violazioni dei diritti del lavoro subite dagli stessi. Le azioni ONU per portare le PMSCs fuori dalla 'zona legale grigia' in cui hanno operato vengono trattate insieme alle iniziative di autoregolamentazione. / The study, given the debate about the increasing power of corporations and the attempts to ensure their respect of fundamental human rights, deepens the concepts of corporate social responsibility (CSR) and corporate accountability, framing the analysis within the broader discourse of Foreign Direct Investment (FDI), with its economic, technological and social aspects as well as environmental and political issues. International standards in the area of corporations’ human rights obligations are analyzed in addition to legal mechanisms to hold corporations accountable, particularly for corporate complicity in human rights abuses by States, through the jurisprudence of international criminal tribunals and U.S. Courts. Special attention is given to the security sector, i.e. Private Military and Security Companies (PMSCs), interested in the last decades by a steady growth. PMSCs, increasingly contracted by governments willing to outsource a typical state function and by companies and NGOs active in difficult contexts, have been operating without proper supervision and accountability. PMSCs activities raise issues concerning potential human rights violations committed by their employees and labour rights abuses their employees might suffer themselves. UN actions aimed at bringing PMSCs out of the legal ‘grey zone’ where they have been operating are tackled alongside with self-regulatory initiatives.
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I danni da dequalificazione e demansionamento / The Damages Caused by Downgrading

PONTE , FLAVIO VINCENZO 23 February 2007 (has links)
L'elaborato si propone di analizzare le conseguenze dannose scaturenti dalla violazione dell'art. 2103 c.c. Nel primo capitolo ci si sofferma sul concetto di danno, rendendo notizia delle varie teorie concernenti il sistema di responsabilità civile. Nel secondo capitolo si esplorano le diverse ipotesi di danno. in particolare: danni da inadempimento, alla professionalità, alla salute ed esistenziale. Nel terzo capitolo si affronta il tema della tutela assicurativa del danno biologico, ponendo in evidenza i rapporti tra l'indennizzo erogato dall'I.N.A.I.L. ed il risarcimento del danno differenziale. / The dissertation concerns torts and liability in case of transgression of the paragraph 2103 of the Italian civil code. The first chapter is dedicated to torts and liability theories. The second chapter is about various kinds of torts, in the Italian civil code regulation. The author speaks about downgrading consequences, involving workers' health and competences. Moreover he speaks about the loss of enjoyment of life, pain and suffering, caused by the employer's unlawful behaviour. The third chapter concerns workers' insurance, halfway social insurance and accident insurance.
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Il contratto di lavoro a progetto / The Self-Employed Project Contract

BONORA, CHIARA TERESA 18 February 2008 (has links)
L'autore analizza i punti salienti della nuova disciplina del lavoro a progetto introdotto con il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276. L'analisi muove dall'individuazione delle ragioni sottese alla introduzione del lavoro a progetto che riguardano, l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di subordinazione ed autonomia a rappresentare l'attuale mondo del lavoro e dell'impresa e l'incremento dell'abuso dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sottolineando che il legislatore, con il D. lgs. 276/2003 si è concentrato principalmente sul problema di abuso della legalità e per fronteggiarlo, ha lavorato sulla fattispecie, configurando una specifica tipologia contrattuale, caratterizzata da un tenore letterale spesso incerto e discutibile. L'A. evidenzia come la scelta del legislatore si dimostra inefficace, in primo luogo, a causa dell'indeterminatezza dell'elemento del progetto, programma o fase di esso ed inoltre, perché il sistema sanzionatorio di conversione in rapporto di lavoro subordinato in caso di assenza del progetto, non può che essere interpretato nel senso di una presunzione relativa a causa dei palesi vizi di incostituzionalità che si presenterebbero in caso contrario. Inoltre il sistema di tutele predisposto per i collaboratori coordinati e continuative a progetto appare leggero. / The Author points out the new statutory features of self-employed project contract, introduced with the D. Lgs. September 10, 2003, No 276. The analysis begins from the identification of the reasons of the introduction of this contract, which concern, on one hand, the inadequacy of conventional patterns of subordination and autonomy within the current world of work and enterprise and, on the second hand, the increasing abuse of the collaboration coordinated and continuous contract. The A. underlines that the new statutory has been focused mainly on the issue of the abuse of law and, in order to face it, has worked on the legal case specification, setting up a specific type of contract, featured by a uncertain and questionable wording. The A. underlines that the choice of the legislature is ineffective anyway. First of all, because the "project, program or phase of it" is a too much generical expression and second of all, because the sanctionative system can only be interpreted as a refutable presumption. Moreover, the system of safeguards provided for the coordinated and continuous project workers is very light.
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LAVORO AUTONOMO E INTERESSI COLLETTIVI: RAPPRESENTANZA, ORGANIZZAZIONE E AZIONE SINDACALE DI TUTELA / Self-Employment and Collective Interests: Representation, Organization and Trade Union Action

FERRARIO, SUSANNA 18 February 2008 (has links)
La ricerca prende avvio dalla ricostruzione dei processi socio-economici che hanno portato alla crisi del modo di produzione taylorista-fordista. Muovendo da tali riflessioni, si constata come le imprese “post-fordiste” si avvalgano in misura crescente di lavoratori autonomi, un tempo coordinati e continuativi e, oggi, a progetto (artt. 61 e ss., d.lgs. 276/2003). Tali collaboratori sono, dunque, soggetti ad un potere (contrattuale) di coordinamento del committente che, alle volte, si somma ad una condizione di dipendenza economica dal committente medesimo. Si crea, quindi, una differenziazione interna all'area dell'autonomia coordinata che non pare adeguatamente valorizzata dal legislatore ordinario, ma che sembra interessare i sindacati. Il dato reale vede, infatti, agire rappresentanze varie, sicché occorre circoscrivere l'ambito di applicabilità degli artt. 39 e 40 Cost. L'assenza di un genuino interesse collettivo e di un'effettiva attività di autotutela inducono a ritenere che i collaboratori “forti” e il relativo associazionismo possano beneficiare delle sole tutele poste dagli artt. 2, 18 e 41 Cost. A conclusione si affrontano le problematiche che la ricostruzione così svolta solleva, ovverosia come garantire l'effettività delle tutele riconosciute al sindacalismo dei collaboratori “deboli” e come contemperare l'associazionismo dei collaboratori “forti” con il diritto antitrust comunitario. / The search starts with the reconstruction of socio-economic processes. Moving from these reflections, it's possible to see that today's companies take advantage of increasingly self-employed coordinated and continuous and, after d.lgs. 276/2003 “lavoratori a progetto”. These employees are, therefore, subject to a power (contractual) coordination of the customer that, at times, it adds up to a state of economic dependence by the same. It then creates an internal differentiation into autonomy area that does not seem properly valued by the ordinary legislator, but that seems to involve trade unions. Given that in reality there are different representations, we move to circumscribe the scope of applicability of the Arts. 39 and 40 Const. The absence of a genuine interest and genuine self activities suggest that employees "strong" and its associations can only benefit from the protections posed by Arts. 2, 18 and 41 Const. At the end tackling the problems so that the reconstruction turn raises, namely how to ensure the effectiveness of the safeguards recognized unionism collaborators "weak" and reconcile the associations of employees "strong" with the antitrust law.
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Gestione del rapporto di lavoro e intervento pubblico nel sistema giuslavoristico / Management of the Labour Relationships and the Public Intervention in the Labour Law System

CRO, PAOLO 23 February 2007 (has links)
L'opera esamina l'intervento pubblico nella gestione del rapporto di lavoro sotto il profilo storico e giuridico nelle tre fasi d'instaurazione, gestione e cessazione del rapporto. Si valorizza anche il ruolo specifico dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, con particolare riguardo all'analisi sistematica del diritto amministrativo del lavoro. L'opera intende porre in luce gli elementi logici, giuridici ed assiologici di questo ramo del diritto del lavoro, per ricondurne le fattispecie esaminate ad un sistema coerente e razionale e per suggerirne sia un metodo d'analisi de iure condito sia una prospettiva per una lettura ed una proposta de iure condendo. / This work analyses how public powers affects labour relationships both from the historical and the juridical points of view. The three main phases of labour relationships beginning, management and end are examined separately. The specific contributions by the three public powers legislative, administrative and judiciary especially by the public administration, are also dealt with. The goal is to illustrate the logical, juridical and ethical elements of this branch of the labour law, in order to build a rational system for both the analysis de iure condito and the debate de iure condendo.

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