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Quality Assurance of Pressure Equipment Materials and Steelwork

Horkeby, Filip, Larsson, Melanie January 2016 (has links)
Kvalitetskraven i samhället blir allt högre och det blir allt tuffare för producenterna att hålla de kvalitetskrav som krävs av kund, men också att uppnå de kvalitetsdirektiv som finns i EU idag. Det finns idag en mängd olika definitioner på vad kvalitet är och hur kvaliteten ska uppnås. EU kräver att alla produkter ska ha CE-märkning, vilket är en försäkring om att produkterna håller den kvalitet som definierad av EU’s lagstiftning. För att möta de krav som finns på kvalitet idag undersöker Siemens Industrial Turbomachinery AB om deras leverantörer följer de direktiv som krävs för tryckbärande anordningar. För att materialen i de tryckbärande anordningarna ska vara godkända krävs det att ståltillverkaren är godkänd för tillverkningen. Ståltillverkaren ska kunna bekräfta godkännandet genom att uppvisa ett så kallat PED certifikat (Pressure Equipment Directive, 97/23/EC).
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PraDiVaP. Costruzione e validazione di uno strumento per osservare le prassi didattiche dell'insegnante di scuola primaria nella prospettiva della Formative Educational Evaluation / PraDiVaP: Development and validation of a tool for the observation and evaluation of teacher’s practice in primary school.

Tartufoli, Laura <1984> 09 May 2016 (has links)
La ricerca ha come oggetto la valutazione formativa delle prassi didattiche dell’insegnante di scuola primaria all’interno del contesto in cui esse assumono significato. Ci si è occupati di analizzare, sviluppare e verificare le procedure d’uso di strumenti di osservazione in grado di innescare processi di valutazione formativa, mirati a promuovere un’innovazione e un miglioramento dell’azione didattica, del contesto e della professionalità docente. Obiettivi • Costruire, mettere a punto e validare uno strumento strutturato (corredato da due strumenti complementari), da utilizzare per l’osservazione delle prassi didattiche messe in atto dall’insegnante (e del contesto in cui esse avvengono) durante lo svolgimento dell’attività didattica. • Definire procedure osservative e modalità di restituzione dei dati utili alla ricerca valutativa, nell’ottica della valutazione formativa della professionalità docente. Metodologia: Disegno di ricerca empirica, secondo un approccio di ricerca-formazione, capace di controllare: la validità e l’affidabilità dello strumento proposto; l’efficacia delle procedure d’uso di tale strumento in un’ottica di valutazione formativa. Le principali fasi della ricerca sono state: fase esplorativa (prima indagine esplorativa) e fase di try out (utilizzo di un questionario per la validazione di contenuto e di costrutto del PraDiVaP), per la messa a punto delle procedure osservative; studio pilota: osservazione sistematica su campione (di giudizio) di insegnanti, con successiva restituzione dei dati ai soggetti coinvolti. È stata utilizzata una metodologia di ricerca basata sull’osservazione sistematica, diretta e non partecipata, come strumento funzionale alla raccolta dei dati necessari per il processo di valutazione formativa delle prassi didattiche. Risultati conseguiti 1. Messa a punto di uno strumento d’osservazione con buone caratteristiche di validità, affidabilità; 2. Definizione di procedure d’uso di tipo formativo, atte a promuovere processi di riflessione individuale/collegiale e riprogettazione didattica; 3. Raccolta di evidenze sugli incontri di restituzione individuale e collegiale che consentono di riflettere sulla valenza formativa delle procedure messe in atto. / This PhD research aims at developing a tool for the observation and evaluation of teacher's practices in primary school, and the context where they occur. The main hypothesis is that observation, collection of data and the consequent feed back to the subjects involved (stakeholders) can lead teachers to put into place some effective processes of formative evaluation. Aims: • Create, develop and validate a structured tool to be used for observation of teacher’s practice (and the context in which they occur). • Define observational procedures and how to return useful data for evaluation research, in perspective of the formative evaluation of the teacher’s professionalism. Methodology: Empirical research, according to action research, able to control: the validity and reliability of the proposed tool; the effectiveness of the procedures in the use of this tool in perspective of formative assessment. The main phases of the research are: − Exploratory phase (first exploratory survey) and the try-out phase (use of a questionnaire for the validation of content and construct of PraDiVaP), for the development of observational procedures; − Pilot study: systematic observation of the sample (of judgment) of teachers, with subsequent return of data to the subjects involved. It use a methodology of systematic observational research, direct and non-participatory, as a functional tool for the collection of data necessary for the formative evaluation process of teacher’s practice. Results: 1. Development of an observation tool with good validity and reliability; 2. Definition of use formative procedures, to promote individual/collegial reflection and redesign teacher’s practice; 3. Collection of evidence on the meetings of individual and collegial return that let you reflect on the educational value of the procedures put in place.
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Sfide familiari e disabilita'. Il ruolo educativo dei padri / Family challenges and disability. The educational role of fathers

Cinotti, Alessia <1984> 08 May 2015 (has links)
Il progetto si pone in sintonia con i nuovi scenari di ricerca – sia in ambito nazionale che internazionale - della Pedagogia Speciale per l’inclusione e la piena e attiva partecipazione all’interno della società delle persone con disabilità e delle loro famiglie (Convenzione Onu, 2006). La riflessione sul ruolo educativo del padre riguardo alla disabilità di un/una figlio/a è una questione complessa e controversa che necessita di una premessa che ponga al centro dell’attenzione pedagogica la funzione paterna in senso ampio. L’obiettivo principale del progetto è quello di indagare il ruolo educativo del padre – nelle situazioni di disabilità - con riflessioni più ampie riguardanti le funzioni parentali, i modelli di genitorialità e l’educare nella nostra società.I risultati attesi potranno gettare luce su alcune Linee Guida - riguardo alla presa in carico della famiglia e del sostegno alla genitorialità - utili ai professionisti impegnati in quest’area e agli educatori dei servizio socio-educativi e sanitari. / The research is aligned with new research scenarios, such as special needs education for inclusion and the active and full participation of people with disabilities and their families in societies (UN Convention, 2006), both at international and national level. Reflections on the educational role of fathers in relation to the disability of their sons or daughters is a very complex and controversial issue and it requires the positioning of the father role as the focus of the educational action. The main objective of the research is to investigate the educational role of the father – in relation to disability – including broader considerations about parental functions, models of parenting and educating.The expected results could provide guidelines related to this area of study for social and health services educators.
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La promozione dell'inclusione nei sistemi scolastici attraverso l'intervento di cooperazione internazionale: l'esperienza di El Salvador / Promoting inclusion in school system through the intervention of the international cooperation: the experience of El Salvador

Taddei, Arianna <1979> 08 May 2015 (has links)
La ricerca si colloca all’interno di un complesso intervento di cooperazione internazionale realizzato in El Salvador tra il 2009 e il 2014. Il Progetto di cooperazione è stato promosso dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e finanziato dalla Cooperazione Italiana. L’esperienza studiata rappresenta un esempio di promozione dell’inclusione nei sistemi scolastici di Paesi del Sud del mondo e si propone due obiettivi: 1) analizzare il processo di cambiamento della prospettiva di intervento promossa dalla cooperazione internazionale, evidenziando la dimensione educativa che sostiene processi di empowerment e ownership delle istituzioni locali; 2) contribuire al dibattito sull’ “inclusive education”, sostenendo processi di inclusione scolastica e sociale rivolti a tutti coloro che si trovano in situazione di svantaggio psico-fisico e/o socio-culturale. Le politiche locali del Ministero dell’Educazione dal 2009 hanno promosso un modello educativo con l’obiettivo di garantire il diritto all’educazione per tutti nella scuola pubblica. Lo studio costituisce un'indagine di tipo valutativo sul processo di sviluppo della scuola inclusiva in El Salvador, supportato dall’intervento di cooperazione internazionale. La ricerca utilizza in modo integrato strumenti di natura quantitativa (questionari) e qualitativa (interviste). Dai dati raccolti emerge come il processo di cooperazione sia stato caratterizzato dal principio della pari dignità tra esperti internazionali e autorità politiche e tecniche locali. Inoltre, la ricerca ha consentito di verificare come la cultura dell'inclusione si sia radicata in modo diffuso nella percezione della missione della scuola e il suo ruolo tra i protagonisti del sistema scolastico. Alla luce dei risultati, appare fondamentale continuare a investire sulla formazione tecnica delle figure chiave del sistema educativo; facilitare il processo di inclusione dei disabili nelle scuole regolari con una parallela trasformazione delle scuole speciali in centri di supporto all’integrazione; promuovere una sinergia di azione formativa tra il ministero, mondo accademico e della formazione professionale. / The research is part of a complex intervention of international cooperation implemented in El Salvador between 2009 and 2014. The project was promoted by the Department of Educational Sciences of the University of Bologna and funded by the Italian Cooperation. Experience studied represents an example of promoting inclusion in school systems of South Countries and has two objectives: 1) analyse process of change in the perspective of intervention promoted by international cooperation, highlighting the educational dimension that supports processes of empowerment and ownership of local institutions; 2) contribute to the debate on '"inclusive education", supporting processes of school and social inclusion addressed to all people who are in psycho-physical and/or socio-cultural disadvantage. Local policies of Ministry of Education since 2009 have promoted an educational model with the objective of ensuring the right to education for all in public school. The study is an evaluative investigation of the process of development of inclusive school in El Salvador, supported by the intervention of international cooperation. The research uses in an integrated way quantitative tools (questionnaires) and qualitative ones (interviews). Data shows that process of cooperation has been characterized by the principle of equal dignity between international experts and political and technical local authorities. In addition, the research has allowed to verify how culture of inclusion has rooted in in the perception of the mission of the school and its role among leaders of school system. In the light of results, still appears essential to continue to invest in technical training of the key figures of education system; to facilitate process of inclusion of all people with disabilities in regular schools with a parallel transformation of special schools into centres of support for integration; to promote a synergy of training action between the Ministry, the academic and professional training sector.
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Alle origini delle case di correzione. Indagine storico-educativa sulle pratiche di internamento in Italia e in Inghilterra / On the origins of the houses of correction. A historico-educational study on the realities of internment in Italy and England

Raimondo, Rossella <1986> January 1900 (has links)
La presente tesi intende compiere un’indagine, dal punto di vista storico-educativo, sulla storia delle case di correzione. Nello specifico si è tentato di analizzare il “caso” del Discolato bolognese, operando un confronto con altre analoghe istituzioni, sorte in due città campione, come Roma e Milano, per quanto riguarda il contesto italiano, e con la situazione inglese, per quanto riguarda il contesto internazionale. Il focus della ricerca si è incentrato sul rapporto tra devianza e internamento, considerato secondo una declinazione pedagogica. A tal proposito si è cercato di far emergere le modalità educative, nonché i principi e le finalità che sottostavano agli interventi istituzionali, non solo soffermandosi su quanto i regolamenti e gli statuti prescrivevano all’interno delle strutture correzionali, ma analizzando la reclusione nella sua effettiva organizzazione quotidiana. Per quanto riguarda la situazione bolognese è stata analizzata un’ampissima documentazione, conservata presso l’Archivio storico Provinciale di Bologna, che ha permesso di svolgere un’analisi di tipo quantitativo su un totale di 1105 individui al fine di delineare le principali caratteristiche demografiche e sociali delle persone internate nel Discolato bolognese. L’interpretazione delle fonti ha permesso anche un’indagine qualitativa, nel tentativo di ricostruire le storie di vita dei singoli reclusi. Da questa ricerca emerge un’immagine complessa delle case di correzione. Nel corso dei secoli, in modo particolare nelle diverse realtà prese in esame, esse hanno assunto caratteristiche e peculiarità differenti. La loro inefficacia fu la motivazione principale che condusse alla definitiva chiusura, quando si fece via via sempre più evidente la difficoltà a tradurre in pratica ciò che regolamenti e statuti - a livello teorico - prescrivevano. / The present research investigates the history of the house of correction from an educational history perspective. More specifically, the study focuses on an analysis of the case of the Discolato of Bologna, making a comparison with other analogous institutions that came about in the two sample cities of Milan and Rome in an Italian context, and more broadly, examples of the house of correction in England in a more international context. The object of the research is focused on the relationship between deviance and internment, from a pedagogical perspective. To this end, this study aims to evidence not only the educational methods employed in these institutions but also the principles and goals that these educational methods aimed to foster and achieve. Furthermore, the present research analyses both the rules and regulations that formed the backbone of such corrective institutions, as well as the daily functioning and organization of imprisonment. In analysis of the correctional institution in Bologna, a wide range of documents from the Archivio Storico Provinciale di Bologna were consulted, thus enabling the operationalisation of a quantitative study of 1105 prisoners which gave invaluable insights into the principal demographic and social characteristics of the people interned in the Discolato. The interpretation of a variety of sources also facilitated the creation of a qualitative survey in an attempt to reconstruct the life stories of individual inmates. The present research paints a complex picture of the houses of correction. Over the course of centuries, and especially in the various realities examined in the study, they have taken on different characteristics and peculiarities. Their ineffectiveness was the main reason for their final closure, as it became increasingly evident that translating the theoretical prescriptions of regulations and statutes into practice was an extremely difficult task.
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Families Stories. Rappresentazioni di famiglie nella letteratura per l'infanzia in Europa e negli Stati Uniti / Families Stories. Depictions of Families in Children's literature in Europe and in United States

Trisciuzzi, Maria Teresa <1983> 08 May 2015 (has links)
In questa tesi dottorale viene preso in analisi il tema della famiglia, uno degli elementi fondanti della riflessione pedagogica, crocevia di una molteplicità di nuclei interpretativi con diramazioni e contaminazioni, con mutamenti attraverso le epoche storiche, rappresentati in pagine contenute nei Classici della letteratura per l’infanzia e nei migliori libri di narrativa contemporanea. Si tratta di un tema di grande ampiezza che ha comportato una scelta mirata di Autori che, nei loro romanzi hanno trattato questioni riguardanti la famiglia nelle sue pluralità delle sue tante accezioni, dalla vita familiare agli abbandoni, dalle infanzie senza famiglia alle famiglie altre. Nelle diverse epoche storiche, le loro narrazioni hanno lasciato un segno per l'originalità interpretativa che ancora oggi ci raccontano storie di vie familiale Dai romanzi ottocenteschi alle saghe fantasy degli ultimi cinquant’anni, fino ai picturebook, destinati ai più piccoli, le families stories possono costituire un materiale pedagogico privilegiato, sia offrendo occasioni di scoperta e conoscenza di sé e del mondo, attraverso le quali i lettori bambini, enigmatici frontalieri, varcano soglie verso altrovi misteriosi, sia fornendo spunti agli studiosi per approfondire tematiche multiple e complesse. Le families stories riflettono spesso in maniera critica le divergenze che possono manifestarsi tra le prassi individuate e studiate dalle scienze umane e sociali e le metafore narrative proposte dai numerosi Autori della letteratura per l’infanzia. Proponendo una prospettiva spesso spiazzante, esse interpretano la realtà a fondo, cogliendo i più piccoli ed inosservati particolari che, invece, hanno la capacità di rompere gli schemi socio-educativi dell’epoca storica in cui le storie prendono vita. / This doctoral dissertation analyzes the theme of the Family, one of the founding elements of pedagogical reflection, crossroads of a multiplicity of interpretive nucleuses with branching and contaminations, with Changes across historical periods represented in the pages of Classics of Children's literature and in the best contemporary's fiction books. It is a subject of great amplitude that entailed a choice of Authors who, in their novels have dealt with issues relating to the family in its plurality of its many meanings, from family life to the abandoned child, from childhoods without family to others families. In different historical epochs, their narratives have left an originality of interpretation that still tell stories of 'vie familiale'. From 19th-century's novels to sagas of fantasy's novels of the past fifty years, until the picturebook, the families’ stories may constitute a privileged educational and pedagogical material, that offers opportunities for discovery and knowledge of oneself and of the world, through which children's readers, cross the threshold to the mysterious everywhere, and also provides insights to scholars to study multiple and complex issues. The families’ stories often reflect critically the variations that can occur between the practices identified and studied by the humanities and social sciences and the metaphors offered by numerous narrative's Authors of children's literature. Offering a perspective often unsettling, they interpret reality thoroughly, taking the smaller and unnoticed details that have the ability to break the mold of socio-educational historical epoch in which the stories come to life.
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La cura delle bambine e dei bambini nella scuola dell'infanzia: buone pratiche in Cina e in Italia / The child care in the kindergarten: best practice in China and in Italy

Yuan, Qin <1985> 09 May 2016 (has links)
Motivazione: La ricerca proposta vuole individuare e indagare i modelli educativi e le buone pratiche di cura dei bambini e delle bambine che si sono sviluppati nelle scuole d’infanzia di alcune zone della Cina e dell’Italia. A tale fine, verranno considerati i fattori connessi all’individuazione: a) del modello educativo; b) del pattern educativo informale; c) delle buone pratiche. Queste diverse fasi delle analisi ci aiutano a capire quali siano le teorie pedagogiche (implicite e/o esplicite) presenti nella scelta delle attività educative e nella loro organizzazione e le concezioni d'infanzia strettamente legate alle tradizioni culturali della cura e dell'educazione dei due paesi. Metodologia: La ricerca ha appoggiato alle diverse metodologie e strumenti di indagine. Si è scelto di utilizzare una metodologia di tipo descrittivo, alternando diversi metodi osservativi in alcune sezioni di diverse scuole d’infanzia sia in Italia sia in Cina. Inoltre si è scelto di utilizzare un altro strumento guida dell'osservazione, applicato solo alle scuole d’infanzia italiane perché si tratta della scala di valutazione della qualità della scuola dell'infanzia (PraDISI) elaborata sulla base delle storie e della culture dell'infanzia diverse da quelle della Cina, che permette di valutare la qualità delle scuole dell'infanzia coinvolte nell’indagine. Oltre a ciò, nelle scuole d’infanzia di Shanghai è stata utilizzata la tecnica della video-registrazione per poter documentare e successivamente analizzare momenti specifici e rilevanti delle giornate. Conclusione: Dalle analisi sui dati raccolti, si risulta che è interessante integrare due modelli: uno della scuola dell'infanzia di Shanghai centrato più sul gruppo e l'altro della scuola dell'infanzia di Bologna e di Reggio Emilia più sul singolo. / Objective: The mail objective of the research is to identify: a. The educational model; b. The informal educational pattern; c. The best practice in some preschools of China and Italy. The research of this project has something with my personal experiences. The Chinese government pays more attention to the child care and more preschools choose the Montessori educational model from others. The negligence of training of teacher created many problems during the importation of the education model, coming from another country. Method: In the part of empirical research, I used different tools for doing observation. In the three preschools of Shanghai, it is applied that named descriptive, that is, collecting the data with the paper and pen (Anna Bondioli); while in the preschool of Bologna and Reggio Emilia, it used the PraDISI (Rossaella D’Ugo, Ira Vannini), an instrument for observation and valuation of the quality of the teaching practice. The third tool which is applied just in one of the three preschools of Shanghai is the video-cued multivocal ethnography, elaborated by the group of researchers of Joseph Tobin. Result: After the analysis of data, it noted that the educational model in of preschool of Shanghai emphasized the collective value, while in Italy it focus more on the individual realization. So it is interesting that the one model can be integrated with another.
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Culture familiari e pratiche di vita quotidiana. Modelli educativi e culturali nelle conversazioni tra genitori e bambini / Families cultures and everyday life practices. Educational and cultural models into parents-children interaction

Vassallo, Erika <1982> January 1900 (has links)
la ricerca vuole analizzare e descrivere i modelli educativi agiti e trasmessi dai genitori nell'interazione quotidiana, privilegiando fra gli altri un peculiare contesto naturale quale quello delle cene in famiglia. Attraverso una interrogazione sistematica dell’apparente normalità delle interazioni tra genitori e figli, l’analisi si propone di amplificare la portata educativa delle pratiche quotidiane. A partire da un approccio qualitativo allo studio dell’interazione, il parlare-in-interazione è qui considerato come uno dei più potenti strumenti attraverso cui genitori e figli costantemente costruiscono, negoziano e mantengono le loro rispettive identità, ruoli, posizioni sociali. L’analisi si sofferma in particolare sul micro-ordine delle interazioni familiari, così come si realizzano nel contesto domestico (l’abitazione di ogni famiglia), in un momento specifico della giornata (la consumazione della cena). A tale scopo è stato raccolto un corpus di 28 cene video registrate presso 6 famiglie italiane riprese presso le loro case durante la consumazione della cena. La ricerca intende mostrare come modelli educativi, orientamenti valoriali e credenze culturali siano costantemente (ri)prodotti sul piano del micro ordine della vita quotidiana. / The research focuses on the ordinary life parents/children interactions. Through a systematical consideration of the only seeming normality of interactions between parents and children, the analysis aims at enlarging the educational meaning of family practices in the process of everyday life. On the basis of a qualitative approach to interaction studies, talking-in-interaction is here considered as one of the most powerful means by which parents and children steadily construct, negotiate and maintain their reciprocal identities, roles, social positions. The analysis specifically focuses on the micro-order of family interactions in the way they take form in the domestic environment (every family household) and in a specific moment of the day (dinner time). To this effect a corpus of twenty-eight Italian family dinners recorded in their own household has been collected. This research intends to show how educational patterns, values orientations and cultural beliefs are steadily reproduced and reshaped in the context of daily, interactive micro-order.
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Impatto pedagogico e sociale dei grandi eventi / Mega Events Impact

Masi, Enrico <1983> January 1900 (has links)
Obiettivo della tesi è il tentativo di indagare - da un punto di vista pedagogico e con un approccio interdisciplinare - l’invasione “intima” delle tecnologie di comunicazione e la cosiddetta invasione globale dei grandi eventi. Che cosa si intende per impatto pedagogico e sociale? Come lo spazio influenza la vita delle persone, colpite o soltanto sfiorate, dal conflitto urbano e dal suo linguaggio? La struttura si suddivide in presentazione del problema e definizione del grande evento; disamina fenomenologica e concettuale del progetto educativo di Coubertin e del rituale olimpico; analisi pedagogica e teoretica della diffusione e “invasione” delle tecnologie nello spazio postmoderno; diari di campo e casi-studio; apparato visuale. Per affrontare questa ricerca è stato scelto un approccio di tipo fenomenologico, attivando un’analisi qualitativa su casi-studio specifici, e realizzando interviste semi-strutturate ad alcuni testimoni privilegiati del sistema di relazione sociale tra territorio e città che essi rappresentano. Con la presente ricerca vengono messe in evidenza alcune caratteristiche archetipiche e stereotipiche, all'interno della manifestazione dell'evento globale. Questo lavoro si avvicina all'esperienza vissuta per tentare di ritrarre modellizzazioni educative-relazionali del quotidiano, focalizzandosi sul concetto di reperibilità permanente e sul rapporto dell'individuo con l’identità virtuale. Basandosi sull’osservazione e attraverso una analisi critica di tipo esplorativo, lo sguardo del ricercatore si concentra sulla rappresentazione del grande evento in quanto fenomeno educativo-sociale allargato, rilevando negli ambienti neutrali, nei luoghi di transito, e nello spazio rituale delle grandi manifestazioni sportive ed espositive globali, il superamento del concetto di non-luogo e di sur-modernità. L’attenzione primaria viene posta sull’individualità dell’oppresso, la cui narrazione ritorna ad essere parte possibile nel discorso pedagogico e politico attuale. La ricerca si concentra su fenomeni quali il colonialismo e la “rivoluzione” tecnocratica, proponendosi di costruire uno strumento utile alla interpretazione educativa del nostro agire sociale di mediatori, attivi nel contesto globale. / The aim of this thesis is to investigate – from the educational point of view and with an interdisciplinary approach – the inner invasion of communication technologies and the global invasion of mega events. How the space influences the life of people touched or just scratched by the urban conflict and its language? The structure of the work: presentation and definition of the mega event; phenomenological and conceptual investigation of the educative project of Coubertin within the Olympic ritual; educational and theoretical analysis of the spreading “invasion” of technologies in the postmodern space; field-diaries and case-studies; visual apparatus. A phenomenolgical approach was chosen to work on the thesis; a qualitative analysis of the case-studies was activated, and semi-structured interviews have been made to both eye and body witnesses of the problematic relationship existing between the city and the living territory. Inside the thesis are shown some archetypical and stereotyped characteristics of the global mega event. The current research works close with everyday experiences to depict educative-relational structures, focusing on the concept of constant availability and the relationship between individual and virtual identity. The work is based on exploration, observation and critical analysis while the researcher focused on the mega event representation as expanded socio-educative phenomenon, detecting its proof in neutral areas, transit areas, and in the ritual space of the great sporting and global exhibition events, to describe the overcoming of the non-place. The primary attention is put on the oppressed person, according to Freire. The research focuses on phenomena such as late colonialism and “technocratic” revolution and aims to be a useful tool to the educative interpretation of our social action of mediators, operating in the global context.
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Fuori dal limbo. Mafie e direzioni progettuali per una resistenza pedagogica / Out of the limbo. Mafia and pedagogical resistance

Gazzotti, Elena <1983> 09 May 2016 (has links)
La riflessione pedagogica è stata da una parte accusata di silenzio e di mancanza di approfondimento rispetto alle responsabilità educative coinvolte nello sviluppo dei fenomeni mafiosi; d'altra parte ci confrontiamo con la diffusa domanda di comprensione di tali realtà e del ruolo della società civile e con un aumento di interesse, da parte delle Istituzioni, verso percorsi educativi. Questa ricerca intende contribuire al dibattito pedagogico sulle possibili progettualità educative per costruire una risposta civile alla problematica delle mafie. Per fare ciò, si accostano diverse griglie interpretative (storiche, sociologiche, giuridiche) e si confrontano percorsi di differenti criminalità organizzate (mafia, camorra, 'ndrangheta a livello nazionale e internazionale in primis, ma anche Yakuza, Cosa nostra americana e Triadi) con l'obiettivo di formarsi un angolo visuale più ampio e nello stesso tempo profondo della problematica mafiosa nella società globalizzata. Da questo confronto emerge l'importanza di comprendere, accanto alla pervasività delle mafie, la permeabilità dei contesti e le convergenze con gli stili esistenziali inautentici del nostro tempo, improntati al consumo, all'utilitarismo, al disimpegno, all'antropocentrismo. Ripercorrendo l'evoluzione delle iniziative che sono state svolte sul piano politico-istituzionale e su quello civile, constatiamo soprattutto a partire dagli anni '80 l'emergere del discorso educativo. Per comprendere i possibili obiettivi educativi, si analizzano infine diversi progetti, narrati attraverso la documentazione, le interviste e i questionari rivolti ai protagonisti, e confrontati con le riflessioni pedagogiche in merito alla cittadinanza e alla legalità. L'ascolto dei familiari delle vittime, le esperienze dei campi della legalità “tra nord e sud”, di rigenerazione sociale e cura degli spazi e dei beni pubblici e dell'abitare la città, consentono di aprire l'orizzonte all'utopia di una civiltà dell'empatia, a patto di non sottrarsi all'investimento educativo nello sviluppare la capacità di ascolto della realtà e delle ragioni dell'altro, di coltivare l'arte della resistenza nel segno dell'empatia. / Pedagogy has been blamed of silence and superficiality on the relationship between mafias and education; however, nowadays we are facing a spreading of interest among civil society and institution around educational projects. This research aims to contribute to the pedagogical debate around possible directions to support the civil society response to the problems of mafias. First of all, it deepens different theoretical framework (sociological, criminological, historical, law) and compares the different evolution of mafias (Cosa nostra, camorra, 'ndrangheta in the italian and international context, but also yakuza, triads, and italo-american mafia). The aim is to keep a wide and deep perspective of the problem of mafias in the globalized era. From this analysis emerges the importance of comprehension not only of the pervasiveness of the phenomenon but also the permeability of the contexts and the convergence with inauthentic lifestyles which are connected with consumption, utilitarianism, anthropocentrism and disengagement. Considering this, the research address to understand the evolution of political-institutional and civil initiatives. The importance of education has increased since the '80s, when the law enforcement agents have started to be murdered. To comprehend possible educational goals, the research analyzes different projects, which are narrated through the documentation, interviews and surveys of actors involved and it confronts them with the pedagogical reflections on citizenship and legality. Listening to the relatives of victims, working on the land confiscated to mafiosi and turned into social land trust or social projects, restoring and taking care of public spaces and goods, trying new way of social living: these practices allow us to open the horizon to the utopy of the civilization of empathy if we engage in the development of the ability to comprehend reality and the reasons of the other and to nurture the art of resistence, in the sign of empathy.

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