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Lo Special Operations Executive britannico e la Resistenza italiana (1943 - 1945) / British Special Operations Executive britannico and Italian Resistance (1943 - 1945)

BERRETTINI, MIRENO 17 April 2009 (has links)
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LE FAMILY GROUP CONFERENCES: IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NEI PROCESSI DECISIONALI NELLA CHILD PROTECTION. ANALISI DELL'ESPERIENZA BRITANNICA

MACI, FRANCESCA 08 July 2010 (has links)
Nei servizi di tutela del minore di frequente il lavoro sociale con le famiglie assume una connotazione fortemente sanitaria, caratterizzata dalla tendenza da parte degli operatori sociali di concentrare in capo a sé, in forza del mandato istituzionale a cui devono rispondere e in nome della loro riconosciuta expertise, il processo di aiuto, escludendo dalla scena altri soggetti significativi. Per poter realmente parlare di tutela del minore e di supporto alla famiglia è necessario assumere uno sguardo includente che coinvolga nel processo di presa di decisioni, i genitori, il minore e altre relazioni motivate a partecipare alla costruzione del benessere familiare, perché insieme si pensi ad interventi che trovino una significativa rispondenza nel mondo della vita. Le Family Group Conferences sono un modello di presa di decisioni attraverso il quale la famigli allargata (parenti, amici, vicini di casa…) predispone un Piano di protezione ed assume delle decisioni a favore di un minore che si trova in situazione di rischio o pregiudizio per tutelarlo e garantirgli una situazione di benessere. Il modello proposto dalle FGCs è ascrivibile nella categoria dei servizi relazionali perché valorizza le relazioni esistenti, ne produce delle altre e coinvolge i diretti interessati, favorendo processi di empowerment. / The social work in child protection is often characterized by a disabling and authority based work; as a matter of fact the professionals use to centralize the power in their hands, in the name of their expertise, cutting the family out of the decisions regarding their lives . This is not the right way to work to build the parents and children welfare because, if the aim is to promote a real change in families, it is necessary the involvement of the family itself in the decision making process. A family group conference (FGC) is a decision making and planning process whereby the wider family group makes plans and decision for children and young people who have been identified either by the family themselves or by service providers as being in need of s plans that will safeguard and promote their welfare It is possible to define FGC as relational service because it is based on participatory approach in which social service work together with parents, children and others important relations to find the right way to care and protect the child.
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L'ADALET VE KALKINMA PARTISI (AKP) E IL SUO PROGRAMMA DI CONSERVATIVE DEMOCRACY

GIANNOTTA, VALERIA 05 May 2011 (has links)
Oggi la Turchia occupa oggi una posizione cruciale nello scenario internazionale grazie al processo di profonda trasformazione politica, economica e sociale che è in corso da tempo ed è promosso dall’attuale amministrazione conservatrice-democratica dell’AKP -Adalet ve Kalkınma Partisi. (Partito della Giustizia e dello Sviluppo). La sua recente affermazione come partito di centro-destra con radici ideologiche religiose è un esempio di trasformazione politica, anche se, rifiutando ufficialmente ogni riferimento all’Islam e definendosi un movimento politico “democratico conservatore” è stato più volte accusato di minare i fondamentali principi kemalisti su cui si erge la Turchia moderna. Dalla sua peculiarità e dai trionfi elettorali che hanno sancito il suo incontrastato successo nasce l’interesse verso questo partito, volto a far luce sulla particolarità del progetto di “Conservative Democracy” e a esplorare non solo i diversi aspetti sottesi a questo concetto- finora inesistente nella letteratura politica-, ma anche gli effetti sulla vita sociale e sulla politica turca. In altre parole, il successo dell’AKP e i dinamici cambiamenti riflessi dal sistema partitico sono la principale ragione per condurre un’analisi sulla sua organizzazione e strategia e rappresentano anche un interessante caso di studio riguardo il grado di compatibilità tra Islam (moderato) e democrazia liberale. / Nowadays, in the international context Turkey is in a crucial position because of its political, economic and social transformation process. This is the extent of the current conservative –democratic administration. The recent rise of AKP - Adalet ve Kalkınma Partisi- ( Party oF Justice and Development) as center-right party with an Islamic background is a clear example of political transformation. However, even if it doesn’t refer to Islam and define itself as an conservative-democratic party there is suspicious that its performance aims to mine the kemalist principles of the Country. From its peculiarity and its electoral triumphs arises the interest towards this party and its idea of Conservative Democracy- a new concept in political literature-aiming to explore the effects on political and social life in Turkey. This big success and the change inside of Turkish party system are the main reason to explore AKP’s strategy and organization. Moreover, this is an interesting case study about the compatibility between moderate Islam and liberal democracy
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I MEDIA COME RISORSE RELAZIONALI PER I GIOVANI FIGLI DI MIGRANTI

MILESI, DANIELE 17 June 2011 (has links)
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l’utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano. Gli obiettivi della ricerca consistevano in: 1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera; 2. evidenziare il ruolo di tali pratiche communicative innovative nell’orientare le tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione; 3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza; 4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. / This article analyses peer to peer communication practices mediated by digital technologies. Particularly, the forms of this kind of communication have been in depth analysed within adolescents of foreigner origins living in Milan. Aims of the research were: 1) outlining communication and socialisation practices technologically mediated (such as the use of cellular phone to exchange photos, videos etc. or the participation in social network), typical of the target group; 2) highlighting the role of these new communication practices in shaping peculiar relationship between migrants and indigenous culture, in terms of integration/differentiation processes; 3) defining if and how such behaviours enable a space of creativity, selfdetermination and cultural mediation between multiple belongings; 4) identifying any strategy of identity constructing in transnational terms.
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PENSIERO ORGANIZZATIVO E AZIONE MANAGERIALE PER L'« INTRAPRESA SOCIALE » IN UNA PROSPETTIVA GENERATIVA. IL CASO DELLA CISL / Organizational thinking and managerial action for the “social undertaking" in a generative perspective”?

COLOMBI, MASSIMILIANO 21 June 2011 (has links)
L’ipotesi che ha guidato il lavoro di ricerca fa riferimento alla possibilità di verificare come le trasformazioni in atto, impattando sulle dimensioni concrete della vita delle persone, modificano la domanda sociale che viene rappresentata nelle tante relazioni faccia a faccia tra l’operatore sindacale (confederale, di categoria e dei servizi) e i lavoratori, nei tanti “punti di contatto” che costruiscono il front-office dell’organizzazione. Tra le associazioni di rappresentanza è stato scelto di focalizzare l’attenzione sulla Cisl, il sindacato-associazione. Al fine di “conoscere l’organizzazione” si è privilegiata una logica di ricerca-azione secondo un approccio psicosociologico. Quali indicazioni si possono trarre per delineare una prima proposta di “Pensiero organizzativo e azione manageriale per l’”intrapresa sociale” in una prospettiva generativa”? Una prima indicazione fa riferimento alla possibilità di rappresentare la Cisl come “intrapresa sociale”, sottolineando la necessità di una dimensione “socialmente imprenditiva”, per quanto riguarda sia la “produzione” di tutela e di rappresentanza per tutti quei soggetti “estranei” ai percorsi tradizionali, sia la capacità di riattivare l’associazione come “mondo vitale”. Una leva per l’innovazione è stata rintracciata nel “ciclo della rappresentanza ricompositiva”: la trasformazione dell’ incontro personale in una “mappa collettiva” e la costruzione della rappresentanza a partire da “storie di donne e uomini” con i propri bisogni, possono essere due elementi che aiutano la Cisl a restare il “sindacato nuovo”. La stessa formazione viene sollecitata a mutare paradigma, a ripensarsi e a proporsi con logiche e forme che siano congruenti con l’esigenza di sviluppare capability nelle organizzazioni, negli individui e nella società. / The research has been guided by a hypothesis which refers to the possibility of verifying how the ongoing transformations, drawing on concrete dimensions of people’s lives, modify the social demand that is represented in several face to face relationships between the trade-union operator (confederal operator, category operator and services operator) and the workers, at many “contact points” which construct the front-office of the organization. Among the representative associations it was decided to focus on Cisl, the union-association. In order to “get to know the organization” it was favoured a logic of research-action based on a psycho-sociological approach. Which guidelines can be drawn to outline a first proposal of “Organizational thinking and managerial action for the “social undertaking" in a generative perspective”? A first guideline refers to the possibility of representing Cisl as “social undertaking”, underlining the necessity of a “socially undertaking” dimension, both in relation to the “production” of safeguard and representation for all those subjects which are “alien” to the traditional ways, as well as regarding the capacity of re-activating the association as “vital world”. A lever for innovation has been identified in the “cycle of re-compositional representation”: the transformation of personal encounters in a “collective map”, and the construction of representation starting from "stories of women and men” with their own needs, can be two elements helping Cisl to remain the “new union”. The training itself is solicited to change its paradigm, to re-think of itself and to introduce itself with a series of logics and forms which are congruent with the need for developing capabilities within organizations, individuals and the society.
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VERSO UNA SECESSIONE 'CONVENZIONALE'. L'EVOLUZIONE COSTITUZIONALE SUDISTA NEGLI STATI UNITI DELLA PRIMA META' DELL'800 / Toward a 'conventional' secession. Southern Constitutional Development in the first half of the Nineteenth century.

BON, CRISTINA 18 May 2010 (has links)
La presente ricerca si pone tre obiettivi fondamentali. In primo luogo mira ad introdurre una nuova prospettiva di studio nell’ambito delle indagini storico-istituzionali dedicate alla Federazione americana, recuperando una dimensione, quella statuale, non sempre valorizzata nel contesto scientifico italiano ma ugualmente importante per la comprensione del sistema costituzionale statunitense. L’esperienza costituzionale dei singoli paesi membri degli Stati Uniti è, fin dalle sue origini, intrinsecamente legata alle convenzioni di revisione costituzionale, una vera e propria innovazione inaugurata dagli Stati ben prima della ratifica dell’articolo V della Costituzione di Philadelphia – che formalizzò a livello federale il principio di riforma costituzionale. Il secondo obiettivo di questa ricerca è quindi quello di indagare il significato profondo assunto dalla Convenzione all’interno del sistema federale americano. La storia delle convenzioni statuali americane affascina peraltro da decenni la produzione teorico-istituzionale statunitense ma, nella maggior parte dei casi, le analisi esistenti adottano prospettive specifiche o si concentrano su un singolo Stato. Il presente lavoro adotta invece una prospettiva comparata che approfondisce il significato delle riforme costituzionali di Virginia e Georgia nella prima metà dell’800. La scelta dei case studies e, quindi, dello specifico approfondimento delle caratteristiche costituzionali della realtà sudista, è legata al terzo obiettivo della ricerca, ovvero all’inserimento dell’analisi storico-istituzionale nell’ambito degli studi dedicati alla ricostruzione delle dinamiche causali della Guerra di Secessione. Nonostante la presenza di alcune felici eccezioni, nel corso dell’ultimo sessantennio l’interesse per gli studi costituzionali statuali di carattere comparativo ha infatti progressivamente perso terreno a favore della ricerca socioculturale. Il presente lavoro vuole dunque recuperare e sviluppare alcune tematiche costituzionali della prima metà dell’Ottocento, con l’obiettivo di contribuire alla spiegazione dei fattori causali di lungo periodo della Guerra Civile americana. / The present dissertation aims to three main goals. First it wants to analyze the United States’ constitutional system at the State level, an issue not extremely deepened by Italian studies. Beginning from its origins, the State level constitutional system is characterized by a consistent revision process mainly realized through the adoption of constitutional conventions. As the second objective the present dissertation analyzes the idea and meaning of this institutional feature in the U.S. history. Once considered the importance of the ‘Convention’, this study focuses on the constitution revision process in the Southern States during the first half of the Nineteenth century, comparing especially two case studies, Virginia and Georgia. Finally, through the analysis of the constitutional revision process in the antebellum period, this study will attempt to see whether or not is possible to find connections between the constitutional development of the two case studies and a more general movement toward the Civil War.
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Federale, indipendente e democratica? La complessità istituzionale ed etno-politica della repubblica irachena: una prospettiva storico-politica.

PLEBANI, ANDREA 21 March 2012 (has links)
La caduta di Baghdad per mano delle forze della Coalizione nell’aprile del 2003 ha segnato un momento di cesura fortissima nella storia della moderna sintesi statuale irachena, ponendo le basi per la creazione di un “nuovo Iraq” federale, unito e democratico, chiamato a risorgere dalle ceneri di una tra le più sanguinarie dittature della storia, per dar vita ad un nuovo ordine in grado di divenire un punto di riferimento per l’intero scenario regionale. A distanza di pochi anni, però, lo iato esistente tra l’Iraq “immaginato” dai sostenitori dell’operazione Iraqi Freedom e quello emerso dopo anni di fortissima instabilità interna si è palesato in tutta la sua eccezionale profondità, mettendo in dubbio le capacità di sopravvivenza stesse dello stato iracheno e la sua coerenza intrinseca. Il presente progetto di ricerca si pone l’obiettivo di contribuire al dibattito sviluppatosi negli ultimi anni attraverso l’adozione di un approccio storico-politico volto a prendere in esame le linee di continuità e discontinuità palesatesi lungo tutto il corso della storia della moderna sintesi statuale irachena. / The fall of Saddam Hussein’s regime in 2003 has represented an exceptional turning point in the history of the modern Iraqi State. The creation of a federal, united and democratic Iraq should have marked the beginning of a new era for the Iraqi people as well as for the whole region. A few years later, widespread violence and continuous political instability seemed to have swept away the above-mentioned scenario, sparking serious doubts about the very survivability of the Iraqi state, as well as its coherence. This thesis aims to contribute to the ongoing debate adopting an historical-political approach in order to delineate the continuities and discontinuities emerged during the modern history of Iraq and to match them with the current situation on the ground.
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The European Union policy of zero tolerance : insights from the discovery of CDC Triffid

Dayananda, Buwani 11 July 2011
Flax is one of the major cash crops in Canada. Approximately seventy percent of Canadian flaxseed was exported to European Union (EU) annually until 2009. In 2009, the EU imposed an import ban on Canadian flaxseed due to the adventitious presence of a GM flax variety - CDC Triffid was identified in Canadian flaxseed exported to the EU. The EUs decision to apply zero tolerance on CDC Triffid flax has been based on its interpretation of the precautionary principle. According to the World Trade Organisations Agreement on the Application of Sanitary and Phytosanitary Measures (SPS), however, precautionary measures are subject to a scientific risk assessment. As the EU did not base its zero tolerance for CDC Triffid flax on any scientific risk assessment, the EU is in violation of the SPS Agreement. Moreover, the EU has ignored the available scientific information regarding CDC Triffid flax. The EU did not consider the possibility of following the guidelines given by Codex Alimentarius Commission in the case of CDC Triffid flax. There are non-scientific reasons behind the EUs zero tolerance on CDC Triffid flax and they overweigh the available scientific information. The EU position would be unlikely to be supported if a complaint was brought to the World Trade Organisation Disputes Panel. A partial equilibrium model was used to provide a theoretical background to examine the changes in the flaxseed industry and the linseed oil industry due to the CDC Triffid event. A model of the supply chain of Canadian flaxseed was developed to illustrate the operationalisation of the Protocol developed by the EU and Canada to address the zero tolerance policy. Empirical estimation suggests that the operationalisation of the Protocol incurred additional cost of $7.5 million to the flax seed industry of Canada in 2009/ 2010. Out of that, cost of testing was approximately $1.2 million and cost of segregation was $4.2 million. Estimation of changes in revenue suggests that there was a loss of revenue in flaxseed trade between the EU and Canada in 2009/2010. Imports of Canadian flax by China provided an alternative market, at a considerably lower price than typically realised from the EU market. Interestingly, the EUs zero tolerance policy on CDC Triffid flax has resulted in a larger additional cost on the EU than Canada.
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L'opera di Mons. Angelo Giuseppe Roncalli, visitatore e delegato apostolico in Bulgaria (1925-1934), alla luce delle nuove fonti archivistiche. Studio Storico-diplomatico e silloge documentaria / The mission of the Apostolic Visitor and Delegate Monseigneur Angelo Giuseppe Roncalli in Bulgaria (1925-1934). Historical and diplomatic study based on the newly unearthed archival documents.

KARTALOFF, KIRIL PLAMEN 16 April 2013 (has links)
Il decennio bulgaro di Mons. Angelo Giuseppe Roncalli (1925-1934) è un capitolo importante nella vicenda biografica di un uomo che, eletto Papa nel 1958, avrebbe segnato una svolta importante nel cammino verso l’unità delle Chiese cristiane: lo sviluppo della sensibilità ecumenica. In Bulgaria egli fu Visitatore apostolico con il compito soprattutto di provvedere ai gravi bisogni della piccola e disastrata comunità cattolica. L’incarico, inizialmente a termine, si trasformò in una permanenza decennale durante la quale il rappresentante della Santa Sede pose le basi per la fondazione di una Delegazione apostolica; egli stesso, infatti, ne fu nominato primo rappresentante. Scopo di questa tesi di dottorato è offrire una ricostruzione della missione di Mons. Roncalli in Bulgaria nell’ottica storico-diplomatica, basata, grazie all’apertura degli Archivi Vaticani dei fondi del Pontificato di Pio XI (6 febbraio 1922 - 10 febbraio 1939), su un lungo e attento studio archivistico. / Monseigneur Angelo Giuseppe Roncalli’s Bulgarian decade (1925-1934) is an important chapter of the men who, elected Pope in 1958, was able to lead the first steps of change in bringing together Christian churches: the transformation of ecumenical sensibility. He was Apostolic Visitor in Bulgaria and his important mission was focused on looking after the problematic catholic community. At the beginning, Mons. Roncalli’s permanence was supposed to be temporary, but it easily was transformed in ten very important years of catholic mission. The Holy See’s representative indeed established the Apostolic Delegation in Bulgaria becoming himself the first representative on charge. The hereby presented purpose is offering to wide audience a specific reconstruction of Monseigneur Angelo Roncalli’s operation in Bulgaria through a historical and diplomatic look. The accomplishment of this study is completely based on the newly unearthed documents of Pope Pius XI treasured in the Vatican Secret Archives.
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Apelqvist, Helén, Ekberg, Linda, Gustafson, Yvonne January 2003 (has links)
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