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IL CORPO NELL'ERA DIGITALE: DAL SIMULACRO ALLA PERFORMANCE CAPTURE / The Body in the Digital Era: from the Simulacrum to Performance CaptureMACCAFERRI, CAMILLA 03 June 2013 (has links)
Dopo l’avvento del sonoro e quello del colore, la settima arte sta attraversando una terza, forse più radicale, fase di rivoluzione: un vero e proprio tsunami che corrisponde all’avvento del digitale, dove il video insidia il primato della pellicola e la Computer Grafica è sempre più dilagante nel campo degli effetti speciali. Muovendosi all’interno di questo quadro di sostanziale cambiamento la presente ricerca, intitolata "Il corpo nell’era digitale: dal simulacro alla Performance Capture", si sofferma in particolare sull’analisi delle nuove prospettive che il corpo (attoriale) deve affrontare con la smaterializzazione dell’elemento organico.
A partire da una panoramica storica sull’avvento del digitale nel cinema contemporaneo, si arriva a tracciare una linea evolutiva del corpo e del volto per meglio contestualizzare i campi di azione della Performance Capture.
Il digitale e la Performance Capture sono fenomeni il cui sviluppo è ancora pienamente in atto, dagli esiti futuri ancora imprevedibili. Il proposito di questa ricerca è stabilire se il cinema stia diventando come paventa Lev Manovich, “a slave to the computer” o se, al contrario, le nuove tecnologie possano rafforzare le capacità artistiche, e perciò profondamente umane, del mezzo. / After the revolutionary phases brought by the introduction of sound and color, the seventh art is going through another, even more radical, renewal: the digital tsunami, where video is taking over the film and Computer Graphic is ruling the field of special effects.
This project , situated inside a perspective of substantial change, is focused on the analysis of the role of the new actor and of his body, reconstructed after the disappearance of the organic elements in favor of the digital ones.
Starting from an historical overview on the advent of digital cinema, this research aims to follow the development of Performance Capture, a technique capable to rewrite the rules of acting and directing.
Digital moviemaking, CGI and Performance Capture, in particular, are phenomena in constant development, whose future effects are still not predictable. The purpose of this research is to establish whether cinema is becoming, like Manovich suggests, like Lev Manovich says, a “slave to the computer” , or if, on the contrary, new technologies will be able to strengthen its artistic, therefore human, sides.
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La struttura drammaturgica del film biografico nel cinema di Hollywood e nella televisione italiana / The Dramaturgical Structure of Biographical picture by Hollywood Film Industry an by Italian TelevisionARLANCH, FRANCESCO 23 March 2007 (has links)
La tesi indaga le caratteristiche strutturali dei film di genere biografico prodotti nel contesto del cinema statunitense e della televisione italiana. Riconosciuto nel fatto che il personaggio protagonista è costruito ad imitazione della persona realmente esistita di cui porta il nome l'aspetto identificativo superficiale del film biografico, viene proposta la seguente, nuova interpretazione: quello biografico è un film la cui struttura drammaturgica esprime sulla forma di vita del proprio personaggio protagonista un giudizio di redenzione o di dannazione. / The dissertation explores the distinctive structural features of the biographical pictures produced by the U.S. film industry and by the Italian TV. Assuming that a biographical picture is a film that dramatizes the life of an actual person, we propose here a new interpretation: in a biographical picture the dramatic structure expresses a judgement of redemption or damnation on the protagonist and his life story.
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Alla ricerca del cinema perduto in Rete: il Webcinema / In search of lost cinema in the Net: the webcinemaMORTEO, MARZIA 26 June 2009 (has links)
L’obiettivo di questo lavoro è la ricostruzione di un oggetto mediale di cui ormai in Rete si sono perse le tracce: il webcinema, il cinema creato, realizzato e distribuito attraverso la Rete. Esso nasce e si sviluppa in una fase pionieristica del web tra la seconda metà degli anni novanta e i primi anni del XXI secolo, in un periodo segnato dalla sviluppo della tecnologia dello streaming che consentirà la trasmissione di contenuti sonori e audiovisivi attraverso la Rete, ridefinendo il concetto del web stesso da collezione di testi a flusso di informazioni audiovisive, l’euforia della net economy e lo scoppio della bolla delle dot-com. Per analizzare questo fenomeno ibrido, di cui la teorizzazione coeva è scarsa e di cui la Rete sembra essersi dimenticata, adottiamo l’approccio metodologico della Actor-network Theory che ci permetterà di investigare i veloci cambiamenti, l’instabilità e l’eterogeneità propria dei media digitali. Con l’analisi del case history verrà evidenziata la complessa relazione esistente tra dimensione tecnologica e dimensione sociale che nel caso dei media digitali è improntata a momenti di apertura nei confronti della innovazione e di stabilizzazione e definizione di determinati modelli d’uso. / Aim of this work is the reconstruction of a forgotten media by the Net: webcinema, cinema created specifically for viewing on the Internet. It is born and it develops in a pioneering phase of the web between the second half of the Nineties and first years of XXI century, in a period marked from the development of the streaming technology allowing the transmission of sound and audiovisual contents through the Net, redefining quite the concept of the web from collection of texts to audiovisual informational flux, net economy hype and the collapse of the dot-com bubble. In order to analyze this hybrid media object, barely studied by the contemporaneous scholarship and forgotten by the Net, we use the Actor-network theory approach that will allow to investigate the rapid changes, the instability and the heterogeneity of digital media. The case history will underline the complex relation between technological dimension and social dimension that digital media modellize in an opening approach versus innovation and a stabilization one versus some certain user models.
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L'ANGOSCIA CARTOGRAFICA DEL CINEMA. PERSISTENZA E CRISI DELLA RAGIONE CARTOGRAFICA NEL FILM CONTEMPORANEO / The Geographic Anxiety of Cinema. Persistence and Crisis of the Cartographic Reason in Contemporary FilmAVEZZU', GIORGIO 12 April 2014 (has links)
Lo studio approfondisce la questione dei rapporti tra la geografia e il cinema, in particolare il cinema contemporaneo. La “propensione geografica” del cinema, tipicamente individuata da molti studiosi, deve oggi confrontarsi con un problema fondamentale: quello di una riconsiderazione radicale dei limiti del discorso geografico, e della geografia intesa come scienza, come sapere e come progetto della modernità. In che modo un medium con un’antica vocazione geografica oggi interpreta, commenta, elabora la “crisi della ragione cartografica”? Le “forme cartografiche” del cinema, cioè le porzioni di testo filmico che riflettono sulla geograficità del medium, nel cinema recente non si limitano a dichiarare o a celebrare tale geograficità, ma la considerano come un problema. Se le forme cartografiche sono considerate in modo problematico nel cinema contemporaneo è perché il cinema stesso si è accorto, o si è convinto, che il proprio ruolo è cambiato, che non può più (forse non deve) guardare in un certo modo. Perché la crisi della ragione cartografica del cinema è un sinonimo della crisi strutturale della cinematograficità, di un modo di vedere il mondo, di un dispositivo, di una geometria che descriveva le posizioni di soggetti e oggetti, il loro valore e il loro significato. / This work explores the relationship between geography and cinema, especially contemporary cinema. The “cartographic penchant” of cinema, typically traced by many scholars, has to face a fundamental problem today: a radical reconsideration of the geographical discourse, and of geography intended as a science and an epistemic project of modernity. How does a medium with an ancient geographical vocation deal with the “crisis of cartographic reason”? The “cartographic shapes” of cinema, which are portions of filmic texts that mirror the “geographicity” of the medium, in contemporary cinema do not simply declare or celebrate that kind of geographicity, but they consider it as a problem. The reason the cartographic shapes are problematically represented by recent cinema is that cinema itself is aware, or became convinced, that its cultural role has changed, that it cannot understand the world in a certain way anymore. Because the crisis of cartographic reason of cinema is a synonym of a structural crisis of “cinematographicity”, of a way of looking at the world, of a dispositif, of a geometry that used to describe the positions of subjects and objects, their value and their meaning.
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PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA / Psychology of perception and aesthetics of movement in France (1875-1905). An archaeology of cinematic experienceGROSSI, GIANCARLO MARIA 08 March 2016 (has links)
In Francia, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sorge una nuova forma esperienziale, quella del cinema. Nello stesso contesto, il movimento corporeo diventa oggetto di studio da parte di una serie di discipline, in particolar modo l’estetica e la psicofisiologia, che si ridefiniscono reciprocamente in un costante dialogo con le nuove tecnologie visive. Esiste una relazione tra questi due eventi? Il presente lavoro mira a costruire un’archeologia dell’esperienza cinematografica attraverso l’analisi dei testi di estetica sperimentale, psicologia della percezione e neurologia che emergono nell’orizzonte culturale francese tra il 1875 e il 1905. Il primo capitolo si concentra sulle teorie estetiche di Guyau, Séailles e Souriau, in cui la bellezza del movimento è concettualizzata seguendo un processo di progressiva meccanizzazione del corpo. Nel secondo capitolo viene analizzato il dibattito psicologico interno alla «Revue Philosophique» (1876), dove il corpo diviene medium capace di rendere visibile e registrabile il mondo soggettivo. Infine, nel terzo capitolo vengono studiate le ricerche estetiche e iconografiche che hanno luogo presso la clinica della Salpêtrière diretta da Charcot, pubblicate nella «Nouvelle Iconographie» (1888). Da queste, nasce una nuova morfologia del corpo in movimento, sostenuta dal progresso dei metodi grafici fino all’avvento del cinema. / In France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
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La televisione digitale terrestre e lo sviluppo di servizi di pubblica utilità. Rappresentazioni condivise e comportamenti d'uso / The Digital Terrestrial Television and the Development of Public Utility's Services. Shared Representations and Practical AvailmentDE LUCA, PAOLA 04 July 2007 (has links)
Obiettivo di questo lavoro è definire il processo di interazione con la televisione digitale terrestre secondo una prospettiva psicosociale, che tenga conto delle e modalità di rappresentazione e fruizione della stessa da parte degli utenti e degli esperti del settore.
Dal materiale prodotto (interviste agli utenti e analisi della Prima Conferenza Nazionale sulla DTT) emerge una diversità tra i due punti di vista: i telespettatori mostrano di essere ancora legati ad una fruizione tradizionale del medium televisivo, mentre gli esperti ritengono che il digitale sia un prodotto per la massa, in grado di rispondere al bisogno di ascolto e di partecipazione che gli spettatori manifestano. / Aim of this work is to define the process of interaction with the DTT according to a psychosocial perspective, taking into account its representation and fruition, from part of the users and the experts of the field.
From the data collected (interviews to DTT users and analysis of the First National Conference on DTT) a difference rises between the comparison of the two points of view: the televiewers seem to be still bound to a traditional fruition of the medium; but regarding the experts' representations the digital is thought as a product for the mass that at the same time can answer to that need of participation the televiewers show.
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La comunicazione della salute e del farmaco in ItaliaCICCHIRILLO, MARA 17 June 2011 (has links)
Nella società odierna il termine “salute” assume una valenza sempre più omnicomprensiva e legata al concetto di benessere. L’individuo vive la questione della salute come un problema cogente e quotidiano e si dimostra attivo, ha però bisogno di informazioni e uno degli strumenti più importanti attraverso cui riesce a ottenerle sono proprio i media.
A questa domanda così insistente corrisponde effettivamente una elevata offerta relativa ai temi della salute, ma l’abbondanza di contenuti, anche molto specifici, rende i cittadini disorientati e rischia di divenire un indistinto rumore di fondo in cui risulta difficile trovare ciò che interessa e comprendere cosa sia effettivamente utile, affidabile e corretto.
In questo contesto si inserisce la comunicazione sul farmaco: le aziende farmaceutiche non utilizzano più solo strumenti diretti per comunicare (la pubblicità per i prodotti e verso chi è concesso dalla legge o l’informazione scientifica sul farmaco), ma anche mezzi “indiretti” come i mass media, che contemplano la presenza di intermediari, soprattutto giornalisti.
La ricerca si occupa quindi da un lato di individuare gli strumenti utilizzati dall’industria farmaceutica per comunicare e dall’altro di analizzare le modalità di rappresentazione del tema della salute e del farmaco nei media. / In today's society the term “health” becomes increasingly comprehensive and linked to the concept of wellness. People live the issue of health as a cogent and daily problem and become active, therefore they need information and one of the most important instruments through which they manage to get them is the media system.
This persistent question coincides with abundance of health issues, but the richness of themes, even very specific, makes people confused and could become a blurred background noise in which it is difficult to find what you are looking for and to understand what it is actually useful, reliable and correct.
The communication about drugs stands in this context: pharmaceutical companies are not only using direct instruments to communicate (advertising for products when is permitted by law or scientific information), but also "indirect tools” as mass media, which include the presence of intermediaries, especially journalists.
The research seeks to identify the instruments used by pharmaceutical industry to communicate and secondly to analyze the representation of the theme of health and medicine in media.
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Il genere adolescenziale nel cinema: dal modello hollywoodiano alla risposta nel cinema italiano contemporaneoCAMPAN, SPERANTA LETITIA 26 June 2012 (has links)
Gli studi sull’adolescenza, sotto varie prospettive, si sono moltiplicati negli ltimi 50 anni a ritmo quasi esponenziale. Le ricerche antropologiche, la psico-pedagogia, la psichiatria clinica e psicodinamica, la genetica, le neuroscienze, la sociologia, le audience studies, celebrity studies e marketing, gli studiosi di ricostruire l’identikit dell’adolescente che spesso assume tratti contraddittori. A partire dagli anni ’50 la cinematografia coglie e valorizza le tendenze della cultura adolescenziale proponendo un set variato di produzioni riconducibili al genere teen movie. Il lavoro presente si propone di esplorare le adolescenze e gli adolescenti della contemporaneità, così come esse vengono raccontante nel genere cinematografico del teen movie hollywoodiano e della sua risposta nell’ambito produttivo italiano. / In the last 50 years the number of studies on adolescence and teenagers has been growing exponentially. From different perspectives and in many fields of research, from anthropology to neurology, from genetics to sociology, marketing and cultural studies, scholars try to trace the identikit of the contemporary teenager. Since the early 50's cinematography captures and highlights trends in teen culture, proposing a set of varied productions belonging to the teen movie genre. The present work aims to explore the contemporary adolescences and teens, the way teen films of Hollywood and the new Italian teen movies reflect them through a narratological lens.
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Strutture drammaturgiche e tecniche di scrittura del cinema americano classico : casi di intertestualità tra teatro e cinema / Dramaturgic Structures and Screenwriting Techniques in the Classical American Cinema. Intertextuality Cases Between Theatre and Cinema.CHIARULLI, RAFFAELE ROSARIO 26 June 2012 (has links)
Questa tesi è un’esplorazione dei rapporti tra il segno teatrale e il segno cinematografico attraverso la prospettiva degli sceneggiatori e della sceneggiatura nel cinema hollywoodiano classico. Presenta problematiche che riguardano la sceneggiatura come pratica, forma d’arte, oggetto di discussione, mezzo di espressione e risultato di una messa in campo di propositi, valori e significati. / This doctoral thesis is an analysis of the relationships between the
"theatrical sign" and the "cinematographic sign" from the perspective of
screenwriters and of Classic Hollywood screenwriting. It introduces issues
related to screenwriting as practical activity, form of art, subject of
discussion, system of communication, and as the result of a negotiation of
aims, values and meanings.
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L'interface etre humain/technologie dans la Litterature Europeenne des Annees 60 a aujord'huiFenga, Valentina <1978> 07 June 2010 (has links)
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