O presente trabalho tem por escopo a análise jurídica da variação do conteúdo da função social da propriedade e suas interações em matéria urbanísticas, de modo a fundamentar uma verdadeira cooperação entre o Poder Público e o particular nesta seara. Em nosso entender, há duas modalidades de articulação entre os setores público e privado em matéria urbanística. A primeira visa à revitalização ou incremento qualitativo urbano de determinada região, como se pode verificar nos relevantes institutos da operação urbana consorciada e nas concessões urbanísticas. Por sua vez, a segunda modalidade tem como objetivo a redução ou a eliminação dos impactos decorrentes de um grande empreendimento urbanístico, o que pode ser obtido, por exemplo, por meio da contraprestação exigida para redução do trânsito decorrente dos polos geradores de tráfego. Além disto, segundo nosso entendimento, para o cumprimento de sua função social, determinado empreendimento imobiliário deve, sempre que causar significativos impactos locais ou regionais na municipalidade, realizar contraprestação adequada, mesmo que a construção atenda aos respectivos coeficientes de aproveitamento estabelecidos pela legislação em vigor. Assim, a finalidade do presente estudo é identificar, com base nos instrumentos jurídicos existentes no ordenamento jurídico nacional, como é possível reformular o espaço urbano de determinada região e mitigar substancialmente os impactos oriundos dos grandes empreendimentos imobiliários, a fim de que estes possam cumprir, com eficácia e eficiência, a função social que constitui qualquer propriedade urbana. Mais do que isso, pretende-se demonstrar em que medida a evolução da teoria da função social contribui para a realização dessas articulações, o que denota a relevância desse tema em específico para o trabalho elaborado. / Lo scopo di questo lavoro è l\'analisi giuridica della variazione del contenuto della funzione sociale della proprietà e delle loro interazioni in materia di pianificazione urbanistica, al fine di sostenere la cooperazione efficace tra i settori pubblico e privato in questo sforzo. A nostro avviso, ci sono due modalità di articolazione tra i settori pubblico e privato in materia urbane. La prima mira a rivitalizzare o migliorare la qualità urbana in una determinata regione, come si può vedere negli istituti della operação urbana consorciada e delle concessões urbanísticas. A sua volta, la seconda forma di realizzazione mira a ridurre o eliminare l\'impatto di un grande sviluppo urbano, che può essere ottenuta, per esempio, attraverso le misure richieste per il miglioramento della circolazione nelle regioni generatore di traffico. Inoltre, secondo noi, per l\'espletamento della sua funzione sociale, uno sviluppo immobiliare dovrebbe, ove causare impatti significativi sul comune locale o regionale, prestare misure correttivi adeguate, anche se l\'edificio rispetta i coefficienti di sfruttamento stabiliti dalla legge. Pertanto, lo scopo di questo studio è quello di individuare, in base agli strumenti giuridici esistenti nel diritto nazionale, come si può rimodellare lo spazio urbano di una determinata regione e sostanzialmente mitigare gli impatti di importanti sviluppi immobiliari, al fine di che loro possono adempiere, in modo efficace ed efficiente, la funzione sociale che costituisce ogni proprietà urbana. Più di questo, abbiamo intenzione di dimostrare in quale misura l\'evoluzione della teoria della funzione sociale contribuisce a queste articolazioni, il che dimostra l\'importanza di questo argomento, in particolare per il lavoro svolto.

Dans ce travail, on analyse la conception de l’espace formulée par Henri Lefebvre entre la fin des années cinquante et la moitié des années soixante-dix, cherchant à identifier les articulations théorico-politiques les plus importantes et leurs possibles développements. Le premier chapitre est consacré à l’analyse lefebvrienne de la métropole fordiste : le rôle de l’espace dans la production de la quotidienneté, comme organisation systémique de la reproduction sociale. Le deuxième chapitre examine le passage à la « société urbaine » : l’explosion progressive de l’espace d’accumulation keynésiano-fordiste et la formation d’un nouveau sujet de classe, irréductible à l’image du prolétaire industriel. Enfin, le troisième chapitre approfondit la conception constructiviste de l’espace élaborée par Lefebvre et l’hypothèse d’une critique de l’économie politique de l’espace. Un parcours qui conduit à la description d’un modèle articulé et complexe de l’espace politique, centré sur les processus d’urbanisation, rescaling et mondialisation. La thèse illustre de manière globale le parcours théorique qui à partir de l’examen d’une spatialité keynésiano-fordiste conduit Lefebvre à l’analyse de l’« espace néolibéral » émergeant , pour en discuter de manière critique l’actualité. / In this work, we analyze the conception of the space elaborated by Henri Lefebvre between the late fifties and the first half of the seventies, seeking to identify the most important theoretical and political articulations and their possible developments. The first chapter is devoted to Lefebvre’s analysis of Fordist metropolis: the role of the space in the production of everydayness, as a systemic organization of social reproduction. The second chapter examines the transition to “urban society”: the progressive explosion of Keynesian-Fordist space and the formation of a new class subject, irreducible to the image of the industrial proletarian. The third chapter deepens the constructivist conception of the space developed by Lefebvre, and the hypothesis of a critique of the political economy of the space. A path that leads to the description of an articulated and complex model of political space, focusing on the process of urbanization, rescaling and globalization. The dissertation shows comprehensively the theoretical movement, which from the examination of a Keynesian-Fordist spatiality leads Lefebvre to the analysis of the emerging “neoliberal space”, to critically discuss its actuality. / In questo lavoro si analizza la concezione dello spazio formulata da Henri Lefebvre tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta, cercando di individuare gli snodi teorico-politici più importanti e i possibili sviluppi. Il primo capitolo è dedicato all'analisi lefebvriana della metropoli fordista: al ruolo dello spazio nella produzione della quotidianità come organizzazione sistemica della riproduzione sociale. Nel secondo capitolo si esamina il passaggio alla «società urbana»: l'esplosione progressiva dello spazio di accumulazione keynessiano-fordista e la formazione di un nuovo soggetto di classe, non riducibile all'immagine del proletariato industriale. Nel terzo capitolo, infine, vengono approfondite la concezione costruttivistica dello spazio elaborata da Lefebvre e l'ipotesi di una critica dell'economia politica dello spazio. Un percorso che conduce alla descrizione di un modello articolato e complesso dello spazio politico incentrato sui processi di urbanizzazione, riscaling e mondializzazione. Complessivamente, la tesi illustra il percorso teorico che, dalla disamina di una spazialità keynessiano-fordista, conduce Lefebvre all'analisi dello «spazio neoliberale» emergente e ne discute criticamente l'attualità.