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Městské divadlo v Kuřimi / Theatre House in KuřimPetr, Radovan January 2015 (has links)
The theme of the master´s theses is to design a wooden structure of city theater with internal steel construction. The concept of wooden structure is developed in two versions according to standard ČSN EN. The theses solve the static effect of the construction and design of individual parts and materials. Theater has dimensions 49.0 x 25.6 m, max. height of 12.5 meters. The construstion is devise to withstand a weight and applicability. The supporting structure of the roof is solved using by 13 arched plate girders. The second variant is designed as arched truss girders. The gable wall is glassed-in, glass envelopes support by wooden structure with columns and side runners. The work also includes solutions for joins and construction details. The structure was solved in the program RSTAB Dlubal 8. The assessment of the components was done using additional module TIMBER Pro. First Variant of plate girder was checking by manual report. The work includes drawings.
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Placement of Controls in Construction Equipment Using Operators´Sitting Postures : Process and RecommendationsJalkebo, Charlotte January 2014 (has links)
An ergonomically designed work environment may decrease work related musculoskeletal disorders, lead to less sick leaves and increase production time for operators and companies all around the world. Volvo Construction Equipment wants to deepen the knowledge and investigate more carefully how operators are actually sitting whilst operating the machines, how this affects placement of controls and furthermore optimize controls placements accordingly. The purpose is to enhance their product development process by suggesting guidelines for control placement with improved ergonomics based on operators’ sitting postures. The goal is to deliver a process which identifies and transfers sitting postures to RAMSIS and uses them for control placement recommendations in the cab and operator environments. Delimitations concerns: physical ergonomics, 80% usability of the resulted process on the machine types, and the level of detail for controls and their placements. Research, analysis, interviews, test driving of machines, video recordings of operators and the ergonomic software RAMSIS has served as base for analysis. The analysis led to (i) the conclusion that sitting postures affect optimal ergonomic placement of controls, though not ISO-standards, (ii) the conclusion that RAMSIS heavy truck postures does not seem to correspond to Volvo CE’s operators’ sitting postures and (iii) and to an advanced engineering project process suitable for all machine types and applicable in the product development process. The result can also be used for other machines than construction equipment. The resulted process consists of three independent sub-processes with step by step explanations and recommendations of; (i) what information that needs to be gathered, (ii) how to identify and transfer sitting postures into RAMSIS, (iii) how to use RAMSIS to create e design aid for recommended control placement. The thesis also contains additional enhancements to Volvo CE’s product development process with focus on ergonomics. A conclusion is that the use of motion capture could not be verified to work for Volvo Construction Equipment, though it was verified that if motion capture works, the process works. Another conclusion is that the suggested body landmarks not could be verified that they are all needed for this purpose except for those needed for control placement. Though they are based on previous sitting posture identification in vehicles and only those that also occur in RAMSIS are recommended, and therefore they can be used. This thesis also questions the most important parameters for interior vehicle design (hip- and eye locations) and suggests that shoulder locations are just as important. The thesis concluded five parameters for control categorization, and added seven categories in addition to those mentioned in the ISO-standards. Other contradictions and loopholes in the ISO-standards were identified, highlighted and discussed. Suggestions for improving the ergonomic analyses in RAMSIS can also be found in this report. More future research mentioned is more details on control placement as well as research regarding sitting postures are suggested. If the resulted process is delimited to concern upper body postures, other methods for posture identification may be used.
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Boiardo lettore di Dante. Comunicazione letteraria e intertestualità a Ferrara nella loro dimensione storicaCazzato, Matteo 29 May 2024 (has links)
La tesi si propone di indagare l’intertestualità dantesca nell’opera volgare di Matteo Maria Boiardo. Il fenomeno è già stato oggetto di studi – indirizzati soprattutto al poema cavalleresco, e in misura minore (specie negli ultimi anni) al canzoniere lirico – che si sono mossi però nell’alveo dell’impostazione strutturalista, con una considerazione della memoria poetica da un punto di vista formalista e tipologico. Questa corrente ha consentito sviluppi importanti negli studi filologici, ma porta a vedere il fatto letterario staccato dal suo contesto di riferimento. Se questo esito in Italia è stato arginato da una forte base storicista, va detto che gli studi sulle riprese poetiche hanno però vissuto una situazione particolare. Da una parte, infatti, lo strutturalismo fra anni ’60 e ’70 ha imposto anche in Italia, attraverso una serie di importanti lavori, il suo modo di trattare la questione, senza poi che il successivo approdo semiotico incidesse in maniera significativa. Dall’altra, la reazione di chi voleva agganciare il fenomeno al dato storico ha riportato il problema all’impostazione erudita della critica delle fonti, privilegiando la raccolta dati da mettere in relazione con le informazioni sulla storia della tradizione e della circolazione. L’obbiettivo di questa tesi è fare un passo avanti, nella convinzione che per lo studio di questi fenomeni di riuso sia la circolazione manoscritta che i dati testuali e formali vadano letti in una piena prospettiva semiotica: guardare ai fenomeni di tradizione e trasmissione testuale nell’ottica dei processi ricettivi, e considerare le scelte di memoria poetica come atti comunicativi, con un valore pragmatico. La ricerca ha l’intento di giungere ad una maggior comprensione del rapporto del dotto poeta umanistico con il modello dantesco, un’interpretazione più chiara delle strategie di riuso, determinate dal particolare modo di leggere la Commedia nel contesto specifico, e perciò attraverso un preciso filtro fra quelli disponibili al tempo. Accanto all’insieme di informazioni filologiche sulle attestazioni manoscritte nelle biblioteche del tempo, l’indagine qui condotta consente – anche da un punto di vista che potremmo definire attributivo – di indicare in Benvenuto da Imola l’esegeta di riferimento per Boiardo e il suo pubblico, proprio perché l’osservazione ravvicinata dei testi e dei loro legami fa emergere questa tradizione interpretativa come la più attiva nell’elaborazione boiardesca rivolta ai lettori. Il lavoro non ha preso le mosse da un afflato teorico, teso a riconcettualizzare l’intertestualità, ma da un intento di chiarificazione sui testi e alcuni loro aspetti che non sembravano però trovare una spiegazione soddisfacente all’interno del quadro metodologico diffuso. Il lavoro, allora, ha assunto poco alla volta anche una vena metodologica sorta dall’osservazione dei fenomeni in modo nuovo. E così, accanto all’indagine storico-letteraria, e in stretta relazione con essa, è stato possibile avanzare alcune proposte ermeneutiche sui meccanismi intertestuali in base alle dinamiche della comunicazione letteraria. E nelle pagine che seguono il percorso si articola attorno a nuclei diversi ma interconnessi: da una parte la riflessione generale a carattere semiotico sui fenomeni di memoria poetica, che vengono concettualizzati grazie agli apporti di discipline come la pragmatica; segue una ricognizione storica sulle modalità di lettura e ricezione del modello dantesco – e non solo – in base alla circolazione dei testi e dei loro apparati esegetici; si arriva poi al nucleo del lavoro con l’affondo diretto su opere e paratesti esegetici con le loro relazioni, che si instaurano all’interno del laboratorio d’autore e poi da lì arrivano al pubblico.
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