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LE IMPRESE SOCIALI DI INSERIMENTO LAVORATIVO E LA CREAZIONE DI VALORE: MODELLI DI VALUTAZIONE / Work Integration Social Enterprises and Value Creation: Assessment Models

CHIAF, ELISA 14 April 2010 (has links)
La ricerca considera il tema della valutazione del risultato delle imprese - in termini di impatto economico-sociale dell’attività svolta - e il settore delle imprese sociali di inserimento lavorativo (WISE), analizzandolo dal punto di vista degli strumenti di valutazione e rendicontazione. Obiettivo del lavoro è presentare la realtà delle WISE, per proporre un modello di valutazione che consenta di misurare il valore creato e distribuito alla Pubblica Amministrazione e quindi, indirettamente, alla collettività. Questo valore deriva dall’inserimento di soggetti che sono normalmente esclusi dal mercato del lavoro e che sarebbero supportati da interventi pubblici di tipo oneroso. Il lavoro offerto diventa quindi un mezzo di integrazione sociale e di riduzione delle diversità, ma anche una garanzia di risparmio per la Pubblica Amministrazione, che riduce gli interventi di tipo socio-assistenziale e sanitario. Una volta definiti gli obiettivi di valutazione e i metodi utilizzabili, è stato sviluppato uno strumento che consente una migliore accountability esterna. Per giungere a questo risultato, sono state coinvolte alcune cooperative sociali e soggetti impegnati nell’inserimento lavorativo. È stato creato uno strumento che permette alle imprese di mostrare in maniera completa il valore economico creato e distribuito sul territorio, e lo si è fatto in maniera condivisa e partecipata. / Work Integration Social Enterprises (WISEs) are very well known in Europe and they are recognized as important actors to promote the active inclusion of disadvantaged people, disabled, homeless, migrants, unemployed, people with disadvantages and minorities, to avoid their discrimination both in work labour and in the society. Work Integration issue is nowadays a relevant theme that considers social matters together with human rights’ respect, equality, freedom and self-determination. There is the lack of a complete evaluation scheme that could give a whole perspective of WISEs' results. For them there are features and management ties that require methods wider than the economic ones disclosed in the financial report, in order to measure the created value for the Public Administration and community. The PhD work focuses on the creation of a possible evaluation model to apply to WISE. A WISEs’ sample has been selected to understand which elements were difficult to measure and, after the definition of the model it has been directly tested. Local WISEs and institutions have been actively involved in the executions. The main result is the participative creation process of an instrument that evaluates WISEs’ value for the community, through the analysis of their external effect on public budget.
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MULTINAZIONALI E PAESI IN VIA DI SVILUPPO: LA RILEVANZA STRATEGICA DEL COMMUNITY INVESTMENT / MULTINATIONALS AND DEVELOPING COUNTRIES: THE STRATEGIC RELEVANCE OF COMMUNITY INVESTMENTS

CONDOSTA, LUCA 14 April 2010 (has links)
La tesi vuole esaminare il fenomeno dei community investment nei PVS da parte delle multinazionali. Dopo aver studiato la letteratura esistente sul tema della CSR della sua applicazione nei PVS da parte delle MNC, la ricerca sul campo è stata articolata in due fasi. Una prima fase, di tipo esplorativa, è stata condotta attraverso un questionario somministrato nei primi sei mesi del 2009 a 100 imprese, selezionate in modo casuale dalla lista del Fortune Global 500 (che include le maggiori imprese mondiali quotate in termini di ricavi e utile netto) al 31/12/2008. Scopo del questionario è stato quello di iniziare ad indagare sul fenomeno degli interventi di CSR fatti dalle multinazionali a favore delle comunità dei PVS. Una volta raccolti ed esaminati i risultati ottenuti dal questionario esplorativo, la seconda fase della ricerca è stata basata sulla selezione e analisi di cinque casi con la tecnica del multiple-case study analysis. Per le cinque imprese selezionate si è proceduto con l’analisi di un’ampia base di fonti primarie, integrata con dati provenienti da altre fonti. Al termine si è proceduto con l’interpretazione dei dati formulando un modello per interpretare le strategie di un’impresa verso le comunità dei PVS in cui opera. / The thesis is aimed at examining the phenomenon of community investments in developing countries by multinationals. After studying existing literature on CSR and its application in developing countries by MNC, the research has been split in two parts. The first past, explorative, has been done through a survey sent in the first 6 months of 2009 to 100 companies, randomly extracted from the Fortune Global 500 at 31/12/2008. The purpose of the survey was to start understanding the phenomenon of CSR activities done by MNC to communities in developing countries. Once surveys have been collected, the second part of the research has been based on the selection and analysis of 5 cases with the technique of multiple case study analysis. For those 5 companies the work has been done with the analysis of lots of primary source, integrated with data coming from other sources. AT the end data have been interpreted defining a model by which read strategies realized by companies to communities in developing countries.
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LA STRUTTURA PROPRIETARIA E LA CREAZIONE DI VALORE NELLE OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE DELLE SOCIETA' QUOTATE IN ITALIA

PISANO, FRANCESCO 15 March 2010 (has links)
L’obiettivo del presente elaborato è verificare se le caratteristiche della struttura proprietaria delle società quotate italiane hanno contribuito a incrementare la creazione di valore per tutti gli azionisti nelle operazioni di fusione e acquisizione effettuate dalle stesse società nel periodo dal 1999 al 2006. In particolare si verifica se, in un contesto che era caratterizzato da un basso livello di corporate governance, con elevata concentrazione della proprietà, con presenza di strutture proprietarie piramidali e azioni senza diritti di voto, esiste una relazione tra la profittabilità delle operazioni di acquisizione per tutti gli azionisti e la struttura proprietaria della società bidder. A tal fine è stato considerato un campione iniziale di 319 eventi di fusione e di acquisizione relativo alle operazioni annunciate dal 1999 al 2006 da società italiane quotate; è stato quindi effettuato uno standard event study per stimarne la profittabilità e sono state inoltre raccolte e classificate le informazioni relative alla struttura proprietaria e all’azionariato della società bidder. / The aim of the paper is to verify if the ownership structure of Italian listed firms was able to increase all the shareholders’ wealth in the M&A activity from 1999 to 2006. In particular, notwithstanding the characteristics of the Italian contest (weak level of corporate governance, high ownership concentration, pyramidal structures and the presence of non-voting shares), I investigate the relation between the M&A activity performance for all the shareholders and the ownership structure of the bidders. I consider a sample of 319 M&A operations made by Italian bidders from 1999 until 2006. I use the standard event study approach to estimate the performance which has been investigated in relation to ownership information of the bidder.
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KNOWLEDGE TRANSFER: VERO VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE ORGANIZZAZIONI ORIENTATE AL FUTURO. UN'INDAGINE NELL'AMBITO DELLE INDUSTRIE CREATIVE DELL'ARTIGIANATO D'ECCELLENZA

BERNER, MARTINA 31 March 2014 (has links)
La presente tesi si propone di comprendere come le organizzazioni chiamate ad agire in mercati complessi siano in grado di produrre, sedimentare, utilizzare, condividere e rendere disponibile la propria conoscenza. La ricerca si focalizza sulle organizzazioni creative legate all'artigianato d’eccellenza in quanto realtà ancora poco esplorate e all'interno delle quali il tema proposto è percepito in misura crescente. Dallo studio emergono due risultati significativi raggiunti grazie all’elaborazione di una review della letteratura e di un’indagine qualitativa condotta sul campo. Il primo risultato è la constatazione di un recente interesse da parte degli studi accademici per il tema della conoscenza e del suo trasferimento con riferimento alle industrie creative dell’artigianato d’eccellenza. Il secondo risultato mette in risalto la relazione tra trasferimento del saper fare e creazione di manufatti d’eccellenza, e riconosce il maestro d’arte come figura cruciale di questo processo di trasferimento della conoscenza (knowledge transfer) in quanto detentore di un sapere che costituisce ed alimenta il valore unico ed esclusivo dei manufatti. Il lavoro proposto riconosce quindi nel sapere dei maestri d’arte una risorsa cardine da valorizzare e trasmettere, in quanto leva di sviluppo di sistemi produttivi basati sulla qualità, sull’eccellenza e sulla differenziazione. / The goal of this study is to understand how organizations operating in a complex market are able to produce, leave sediment, use, share and make available their knowledge. The focus is on arts & crafts creative industries as still insufficiently investigated organizations, although the proposed theme is increasingly perceived. This study presents two significant results achieved thanks to a literature review and a qualitative field research. The first result is the identification of a unprecedented interest of academic studies for the issue of knowledge and its transfer relevant to arts & crafts creative industries. The second result focuses on the relationship between knowledge transfer and creation of artifacts of excellence. In this second part of the study, the craftsman is a critical factor in the process of knowledge transfer as holder of a knowledge which constitutes and nurtures the sole and the exclusive value of the products. In the present dissertation the knowledge of these craftsmen emerges as a key resource that must be valued and transmitted as lever of development of production systems based on quality, excellence and differentiation.
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KNOWLEDGE MANAGEMENT, FORMAZIONE E TECNOLOGIE 2.0: VERSO LA SOCIAL COLLABORATION IN CONTESTI PROFESSIONALI

GABRI, SARA 17 March 2014 (has links)
La ricerca è stata condotta in una realtà organizzativa multinazionale, con lo scopo di comprendere quale sia il ruolo giocato dalle Nuove Tecnologie (NT) nel processo di integrazione tra Knowledge Management (KM) e Formazione. Queste due aree, infatti, potrebbero reciprocamente supportarsi nella capitalizzazione della conoscenza prodotta in azienda. Il primo studio ha esplorato la cultura organizzativa attraverso l’analisi delle comunicazioni sull’intranet. Con il secondo studio sono stati approfonditi vissuti e rappresentazioni dei membri dell’organizzazione; sono state condotte interviste etno-narrative ai responsabili dell’area Formazione, del KM ed ai Facilitatori delle Comunità di Pratica (CoP) per far emerge le pratiche d’uso delle NT. Nel terzo studio è stato indagato il costrutto della partecipazione alle CoP Virtuali, strumento indispensabile per rendere capillari le attività del KM. Il questionario compilato dai membri di alcune delle CoP aziendali ha mostrato come l’influenza di un fattore soggettivo e di uno sociale favoriscano la partecipazione alle attività. Dagli studi è emerso che la creazione di spazi prossimali di apprendimento riconosciuti e di un ambiente per la social collaboration consentirebbero il passaggio ad un sistema integrato ed un cambiamento nella cultura d’uso. Risulta fondamentale anche l’apporto di alcune figure chiave interne all’azienda, unito ad interventi di educazione all’uso. / Aim of the research, conducted in a multinational organization, is understanding the role played by New Technologies (NT) in the process of integration of Knowledge Management (KM) and Learning. These two areas, in fact, could support reciprocally in the capitalization of the knowledge produced in the company. The first study explores the organizational culture through the analysis of communication on the intranet. The second study looks at organization’s members experiences and representations. Ethno-narrative interviews were conducted to the training and KM areas managers, and to Communities of Practice’s (CoPs) Facilitators, to understand the NT’s practices of use. The third study investigates the construct of participation in Virtual CoPs, an essential tool to make widespread KM activities. The questionnaire completed by members of some Company’s CoPs showed how one subjective and one social factors encourage participation in activities. These studies show that the creation of spaces of recognized proximal learning and a social collaboration environment can enable the transition to an integrated system, and a change in the culture of usage. It is also essential the contribution of some key figures within the Company, combined with education to usage.
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Public sector accounting in tempo di austerity. Strategie finanziarie, resilienza e ruoli dell'accounting nelle relazioni tra Stato ed enti locali / PUBLIC SECTOR ACCOUNTING IN TIMES OF AUSTERITY. FINANCIAL STRATEGIES, RESILIENCE AND THE ROLES OF ACCOUNTING IN THE CHANGING RELATIONSHIP BETWEEN CENTRAL AND LOCAL GOVERNMENTS / Public sector accounting in times of austerity. Financial strategies, resilience and the roles of accounting in the changing relationship between central and local governments

BARBERA, CARMELA 24 May 2017 (has links)
Molti studi hanno evidenziato come le riforme legate al NPM abbiano favorito l’adozione di logiche di mercato nelle amministrazioni pubbliche, basate sul rafforzamento dell’efficienza e dell’efficacia, e l’introduzione di innovazioni manageriali nell’erogazione dei servizi pubblici. In ciò, i meccanismi contabili pubblici hanno giocato un ruolo importante. Alcuni hanno enfatizzato che sono poche le evidenze sulla relazione tra logiche di NPM e maggiore performance, sottolineando che l’efficienza e l’orientamento ai risultati non sono sufficienti a evitare le conseguenze di shock. Altri affermano che le recenti misure di austerity hanno portato ad un rinnovato interesse sia in approcci di tipo privatistico, che a logiche neo-weberiane, ma sono anche emersi nuovi paradigmi. Date queste considerazioni, la mia ricerca mira a contribuire (i) alla letteratura di pubblica amministrazione e a quella di financial management investigando come le risposte organizzative a eventi negativi sono legate alle precedenti strategie finanziarie e condizioni e capacità organizzative, e come la resilienza organizzativa sia influenzata da condizioni interne ed esterne; (ii) alla letteratura di public sector accounting, esplorando come l’accounting inficia sulle relazioni tra stato ed enti locali nell’ambito delle politiche di austerity, e le relative conseguenze su come i servizi pubblici sono organizzati, erogati e a chi. / Many studies have emphasized how NPM reforms have led to the adoption of market logics within public sector organizations, based on enhancing efficiency and effectiveness, and to the introduction of managerial innovations to public service delivery. In this, public accounting mechanisms have played a relevant role. Some have emphasized that there are scant evidences of the relation between NPM logics and increased performance, with “efficiency” and “result-orientation” being not sufficient to avoid the consequences of shocks. Others claim that the recent austerity measures has led to a renewed interest on both private-like approaches and neo-weberian logics, but also to the emergence of post-NPM paradigms. Based on these considerations, my research aims (i) to contribute to public administration and public sector financial management literature by investigating how organizational responses to negative events are rooted in past financial strategies and organizational conditions and capacities, and how organizational resilience is affected both by internal and external conditions; (ii) to contribute to public sector accounting literature by exploring how accounting is implicated in the (re)shaping of the relationship between central and local governments under the emergence of austerity policies, and how this affects how public services are organized, provided, and to whom.
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THE DEPLOYMENT OF CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY IN MULTINATIONAL CORPORATIONS: FROM INSTITUTIONAL COMPLEXITY TO STAKEHOLDER DIALOGUE

PILATO, VIVIANA 24 May 2017 (has links)
La letteratura di business internazionale fornisce la prova convincente della diffusione globale di pratiche di responsabilità sociale delle imprese (RSI) e l'importante ruolo svolto dalle multinazionali (MNC) nel trasferimento di pratiche di RSI alle loro controllate estere. La tesi esplora la gestione di strategie di RSI da società controllate di MNC, spiegando il meccanismo che permette loro di bilanciare le pressioni istituzionali divergenti. Questo fenomeno è noto come ‘complessità istituzionale’, derivante dai molteplici ed eterogenee forze istituzionali a cui le controllate di multinazionali e le loro sedi sono esposte in relazione all'adozione di pratiche di RSI. Attingendo alla letteratura su RSI e teoria istituzionale, il primo articolo della tesi sviluppa un framework concettuale e un set di proposizioni da testare per studi futuri, attraverso un approccio configurazionale. Il secondo articolo della tesi esamina come le filiali di MNC gestiscono le pressioni, le barriere e i mezzi che affrontano durante la distribuzione delle loro attività di RSI in cinque paesi africani (Angola, Egitto, Ghana, Kenya e Sud Africa), attraverso 33 interviste, permettendoci di catturare alcuni modelli di variazione nella distribuzione di pratiche di RSI all'interno dei paesi in via di sviluppo. Il terzo documento della tesi analizza le pratiche di dialogo realizzate da 418 società quotate all'indice FTSE4Good in Europa, Nord America e Asia. / The international business literature provides compelling evidence for the global diffusions of Corporate Social Responsibility (CSR) practices and the important role played by Multinational Corporations (MNCs) in transfer of CSR practices to their foreign subsidiaries. The thesis explores the management of CSR strategies by MNCs’ subsidiaries, by explaining the mechanism that allows them to balance divergent institutional pressures. This phenomenon is known as ‘institutional complexity’, resulting from the multiple and heterogeneous institutional forces to which MNCs’ subsidiaries and their headquarters are exposed in relation to the adoption of CSR practices. Drawing on CSR literature and institutional theory, the first paper of the thesis develops a conceptual framework and a set of propositions to be tested for future studies, through a configurational approach. The second paper examines how the MNCs’ subsidiaries manage the pressures, the barriers and the enablers they face when deploying their CSR activities in five African countries (Angola, Egypt, Ghana, Kenya and South Africa), through 33 interviews, allowing us to capture some patterns of variations in CSR deployment within developing countries. The third paper analyses the stakeholder dialogue practices realized by 418 companies listed in the FTSE4Good index in Europe, North America, and Asia.
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Creatività individuale e di team: Esperimenti riguardo gli effetti degli stili di leadership e delle pratiche di gestione delle risorse umane / INDIVIDUAL AND TEAM CREATIVITY: EXPERIMENTS ON THE EFFECTS OF LEADERSHIP STYLES AND HUMAN RESOURCES MANAGEMENT PRACTICES

MOCHI, FRANCESCA 28 March 2018 (has links)
La tesi approfondisce alcune delle risorse strategiche che permettono la sopravvivenza e il miglioramento delle organizzazioni. Essa si divide in tre articoli, il fil rouge è l’utilizzo degli esperimenti come metodologia di ricerca. Riconoscendo la creatività dei lavoratori come una competenza strategica e una misura di performance sia a livello individuale che di gruppo, il primo articolo confronta gli effetti di tre stili di leadership – trasformazionale, transazionale e laissez-faire – sulla creatività individuale e mostra quale di essi sia più appropriato per il suo incremento. I mood positivi e negativi sono stati inclusi nel modello di ricerca come mediatori e la motivazione intrinseca è stata inclusa come moderatore. Il secondo articolo estende il primo e indaga le medesime relazioni a livello di team. Non solo i leader, ma anche i follower sono rilevanti per le organizzazioni: i talenti sono la linfa vitale delle organizzazioni e il loro comportamento deve essere indagato in modo da attrarli, trattenerli e gestirli. Il terzo articolo indaga quindi il comportamento dei talenti nella ricerca di una posizione lavorativa e nella scelta del datore di lavoro tramite l’utilizzo di social media e l’analisi delle pagine sui social network. / The purpose of the thesis is to provide an in-depth understanding of some strategic resources that allow organizational survival and improvement. The thesis is divided into three papers and the fil rouge is the use of experimental design as research methodology. Recognizing creativity as a strategic competence and a measure of individual or team performance, the first paper compares the effect of three leadership styles – transformational, transactional and laissez-faire – on individual creativity, thus showing which leadership behavior is the most suitable for enhancing it. Positive and negative moods are included in the research design as mediators and individual intrinsic motivation is included as moderator. The second paper is an extension of the first one and investigates the same relationships at a team level of analysis. Furthermore, not only leaders are relevant for the organizations, but followers too. Talents are the life-bloods of organizations and their behaviours have to be detected for attracting them, but also for retaining and managing them. The third paper untangles the job seekers’ behaviors in looking for a job and choosing a company rather than another one basing their choice on the screening of social media and social network pages.
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L'invecchiamento dei consumatori in Italia. Il Valore Generato da una Strategia di "Silver Marketing" / AGEING CUSTOMERS IN ITALY. THE VALUE OF A 'SILVER MARKETING' STRATEGY / Ageing Customers in Italy. The Value of a “Silver Marketing” Strategy

BELLIO, ELENA 28 March 2018 (has links)
L’italia è un paese che invecchia rapidamente. Oggi il marketing dedica una rinnovata attenzione a questo fenomeno, cercando di valorizzarne appieno le potenzialità. La ricerca analizza le caratteristiche peculiari del cliente “over 65” con l’obiettivo di comprenderne specificità e value driver e di orientare correttamente le azioni volte alla creazione di valore. L’analisi è stata condotta in tre ambiti distinti: 1) Grande distribuzione organizzata indagando il ruolo dell’in-store design rispetto alla progettazione dell’esperienza di acquisto del cliente silver con un focus specifico sul ruolo della nostalgia; 2) Settore bancario focalizzando l’attenzione sulle variabili più rilevanti per la creazione di fiducia e sulle relazioni tra fiducia ed importanza attribuita ad un set di variabili; 3) Settore sanitario, indagando la propensione alla spesa a fronte di elementi migliorativi del servizio ed il grado di accettazione di logiche di prezzo dinamico. La metodologia adottata è una survey condotta per mezzo di un questionario. I dati sono stati raccolti mediante interviste interpersonali e interviste CATI. Complessivamente, è stato raggiunto un campione di 1550 soggetti. I dati sono stati elaborati con analisi di moderazione/mediazione e analisi cluster. I risultati ottenuti hanno consentito di profilare i segmenti senior limitatamente ai loro value driver, evidenziando il ruolo della sfera sociale e relazionale, che si conferma la variabile più critica nell’orientare comportamenti e preferenze. / Italy is a rapidly aging country. Today marketing is showing a renewed attention to this phenomenon, trying to fully exploit its potential. The research analyzes the specific characteristics of the "over 65" customer with the objective of understanding its value drivers in order to correctly guide managerial actions aimed at providing value. The analysis was conducted in three different contexts: 1) Mass retailers, looking at the impact of in-store design solutions on silver customers experience with a specific focus on the role of nostalgia; 2) Banking sector, to identify the variables which impact the most on trust in banks and the financial sector and on the relationships between trust and the importance attributed to a set of other variables; 3) Healthcare sector, investigating the willingness to pay for service improvements and dynamic pricing degree of acceptance. The adopted methodology is a survey developed through questionnaires. Data were collected through personal interviews and CATI. Overall 1550 respondents were reached. Moderation/mediation analysis and cluster analysis were performed on the collected data. Results allow to define different segments of silver customers by identifying their value driver, especially highlighting the specific role played by social interactions.
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Innovation Patterns in the Design-Driven Industries. Opening Up the 'Made in Italy'

Faludi, Julianna January 2016 (has links)
The main argument of the dissertation is structured around the relationship of innovation and modularity with a special focus on innovation openness. This research took a grasp in understanding the context, the classics, story of Italian design, and Made in Italy at the same time exploring design today: based on a field work in Milan, Lombardy. Case study method proved to be as most suitable for answering the explorative nature of this research. The approach was thus relying on secondary data, desk research and observation for understanding the context both from the angle of tradition and current discourse, as for reaching the next level: collecting cases worth to pursue. The cases presented were chosen to elucidate the targeted questions, and to open the path for further research. However, obstacles faced on the field narrowed the cases covered, and the breadth of the investigation of each case study. Limitations in data access did not allow going beyond the story, I had to rely on what was constructed by the company itself. Despite these obstacles the analysis benefited from the perspective of communication and branding: it made possible to investigate a complex innovation effort. This proved to be a valuable insight, since design-driven industries are driven by producing meanings, forming the discourse where communication plays a key role. This work explores what modularity means in production opening up the perspective toward the aesthetic and semantic realm of production of goods. Furthermore in search for the locus of innovation it examines the relationship of modularity, innovation and openness. By exploring architectural innovation [Henderson and Clark 1990] I found that core design concepts that define the direction of technological improvements enter the conceptual frame of innovation: • What was interpreted as ‘values’ by the company defining the design are proven to be core design concepts in the conceptual frame, as they define here a technological and conceptual [stylistic] frame. • Thus, architecture draws here a semantic and aesthetic frame of conveying meanings. [Not just merely defining the technological construction of the artifact described by the interaction of the elements]. • Procedural innovation [coined by me]: the effort that evolves around the main objective to most efficiently elaborate on the core design concepts in technological, and semantic realms. Further findings of the case studies suggest that open methodology of design and innovation is prone to come from third parties to established firms: • open design methodology as a communication strategy that contributes to innovation practices of the company, and not as a conscious strategy coming from the other way round. Here technological and communication tools are intertwined, as they are conveying meanings defined by the core design concepts • Firms in need for raising their capacities and reshaping organizational routines to innovate turn to third parties in the Knowledge-Intensive Business Services • elucidate hybrid forms of innovation Adding to theory The above-mentioned empirical findings were backed by a concise summary on: • open/ user/ collaborative innovation scholarship • links between modularity and innovation • and understanding the relationship of modular design in the history of design and architecture; also elaborating the: • Semantic frame of innovation: where the product is an architecture of meanings • Framework for understanding stylistic realm of conveying meanings and innovation • Linking modular design of products as a conceptual approach [aesthetics] and linking it to production from an evolutionary perspective Adding empirical insights to be considered for • Organizational theory: namely redefining the boundaries of the firm • Innovation openness: based on the locus of innovation • Modularity: apart from focusing on production, organization and that modular construction of goods has also a conceptual meaning (conceptually exploring the relationship of modular design and integrality with examples from architecture and classics of Italian design). Considering goods as an architecture of meanings and firms producing brands rather than goods, it draws on the implications of arrangement of production.

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