121 |
ESSAYS ON OPTION IMPLIED VOLATILITY RISK MEASURES FOR BANKSANSELMI, GIULIO 03 March 2016 (has links)
La tesi comprende tre saggi sul ruolo della volatilità implicita per le banche. La tesi è organizzata in tre capitoli. Capitolo I - studia il ruolo di skew e spread della volatilità implicita nel determinare i rendimenti delle azioni bancarie. Capitolo II - analizza gli effetti degli skew della volatilità implicita e della realized volatility sulla leva finanziaria delle banche. Capitolo III - si focalizza sul rapporto tra il coefficiente di liquidità delle banche e le misure per il rischio estratte dalla volatilità (skew, spread, realized volatility). / The thesis comprehends three essays on option implied volatility risk measures for banks. The thesis is organized in three chapters. Chapter I - studies the informational content for banks' stock returns in option's implied volatilities skews and spread. Chapter II - analyzes the effect of volatility risk measures (volatility skew and realized volatility) on banks' leverage. Chapter III - studies the relationship between banks' liquidity ratio and volatility risk measures.
|
122 |
LE SCELTE STRATEGICHE DELLE AZIENDE FAMILIARI: UNA ANALISI EMPIRICA SULLE MEDIE E GRANDI AZIENDE ITALIANE / BUSINESS STRATEGIES OF FAMILY FIRMS: AN EMPIRICAL ANALYSIS ON MEDIUM AND LARGE ITALIAN FIRMS / BUSINESS STRATEGIES OF FAMILY FIRMS: AN EMPIRICAL ANALYSIS ON MEDIUM AND LARGE ITALIAN FIRMSQUARATO, FABIO 11 March 2016 (has links)
Le aziende a controllo familiare sono considerate in molti Paesi la struttura proprietaria dominante, e la ricerca accademica si è progressivamente concentrata negli ultimi decenni sugli aspetti peculiari che differenziano le aziende familiari dalle altre strutture proprietarie. Nonostante questa convergenza, molti studi hanno sviluppato teorie contrastanti, in modo particolare sulla capacità delle aziende familiari di generare performance finanziarie superiori.
Di converso, pochi studi hanno concentrato l’attenzione sulle scelte strategiche che posso spiegare il (maggiore o minore) differenziale di performance delle aziende familiari. Partendo dall’assunto che punti di forza e di debolezza possano coesistere nelle aziende familiari, identificare se siano gli uni o gli altri a prevalere è una sfida complessa se non si prendono in considerazione le scelte strategiche effettuate dalle aziende familiari.
Partendo da questo gap nella letteratura, il presente lavoro cerca di misurare l’impatto che la proprietà familiare può avere sulle performance aziendali concentrandosi su tre aspetti principali della strategia d’impresa: il livello di conformità strategico alla media di settore (mediante la creazione di un indice che approssima le principali determinanti della business strategy), l’avvio di un processo di internazionalizzazione attraverso investimenti diretti esteri (IDE), e le implicazioni delle strategie di acquisizione. / The family business is widely considered the dominant property structure around the world and the research on this field has increased rapidly in the last decades to understand whether and in which aspects family firms differ from other organizations. Despite this convergence, the actual body of research on family firms is populated by conflicting theories and findings, especially on the relationship with financial performance.
On the other hand, few studies focus their attention on which strategic choices may explain the financial differences between family firms and non-family peers. Starting from this research gap, we think that both positive and negative aspects may coexist in family firms, and it would be difficult to identify which predominate without considering how family principals frame strategic decisions. In our thesis, we try to disentangle the effect of family ownership on firm performance focusing on three main aspects of firm strategy: the level of strategic conformity through the creation of a composite index (in which we incorporated six items that can be considered as key determinants of the business strategy), the departure of the internationalization process through foreign direct investments (FDI), and the implications of acquisition strategies.
|
123 |
Un'analisi dell'attività di design nel contesto dell'industria agro-alimentare in Italia tra innovazione ed estetica / An analysis of the design activity in the context of the agro-food industry in Italy between innovation and aestheticsD'IPPOLITO, BEATRICE 24 February 2011 (has links)
La tesi si prepone di analizzare il significato di design nel contesto dell’industria agro-alimentare in Italia, con particolare riferimento alle teorie dell’innovazione tramite servizi (Miles et al., 1995; Tether et al., 2001). Precedenti studi sulla professionalizzazione di una disciplina hanno supportato una prima fase di ricerca, durante la quale si è cercato di valutare se si sta sviluppando una disciplina del design agro-alimentare (Hodgson, 2002). Successivamente, la ricerca ha analizzato come le imprese del settore abbiano sviluppato ed integrato specifiche competenze mirate a fare del design uno strumento di crescita innovativa (Jennings e Wood, 1994, Meroni, 2000, Miele e Murdoch, 2002).
La metodologia si basa su casi studio tratti da dati di fonte primaria e secondaria. Un primo risultato ha evidenziato l’importanza dell’innovazione di tipo organizzativo, in particolare il lavoro di progetto ed un rapporto frequente con il cliente. Lo studio enfatizza inoltre che le aziende agro-alimentari debbano considerare aspetti legati all’innovazione in concomitanza a quelli legati all’estetica. Nei casi in cui il prodotto non rappresenti l'unica interfaccia col cliente (es. settore vinicolo), la ricerca suggerisce che la funzione di servizio del design emerge come preminente. / This thesis unveils the meaning of design in the context of the agro-food industry in Italy from a service innovation perspective (Miles et al., 1995; Tether et al., 2001). Different theoretical underpinnings have been called: previous studies on the professionalisation of a discipline have helped to assess the extent to which a discipline of agro-food design is emerging (Hodgson, 2002). Additional insight is provided by the analysis of firms and sectors that have integrated design-related expertise into their activities and, consequently, contributed to further our understanding on this matter (Jennings and Wood, 1994, Meroni, 2000, Miele and Murdoch, 2002).
A qualitative approach has combined both primary- and secondary-source data. The study indicates that organisational innovations are crucial for the competitiveness of Italian design firms, project-based activity and close relationship with client firms in particular. Case studies on medium and large agro-food firms point to a blurring line between design and marketing. The study emphasises that both the innovation and aesthetic components must be considered. In cases where the product is not the only interface with the client (e.g. winemaking sector), the research suggests that the service trait of the design activity is becoming increasingly relevant.
|
124 |
La struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo: un'indagine empiricaFOTI, GIUSEPPE 19 March 2012 (has links)
La recente crisi internazionale ha acceso un intenso dibattito sulla composizione degli organi di governo societario delle istituzioni finanziarie. Questo studio si pone l’obiettivo di indagare le determinanti della struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo. Il primo capitolo è dedicato all’analisi dei fattori capaci di condizionare la dimensione del consiglio e la presenza di componenti non esecutivi e di componenti indipendenti. I risultati ottenuti dimostrano l’esistenza di un equilibrio complessivo tra i fattori idiosincratici propri delle singole banche e le caratteristiche dei Paesi in cui esse operano nell’influenzare la dimensione dell’organo amministrativo. Di contro, le peculiarità del contesto di riferimento spiegano la maggior parte della variabilità nelle percentuali di amministratori non esecutivi e di amministratori indipendenti. Con riferimento alle caratteristiche specifiche degli intermediari, vengono identificate relazioni sistematiche tra la struttura del consiglio di amministrazione e l’operatività aziendale o la struttura proprietaria, in funzione del trade-off tra i costi e i benefici associati a configurazioni alternative dell’organo di gestione. Nel secondo capitolo, viene sviluppata l’analisi delle determinanti della presenza di amministratori di genere femminile. Il modello empirico integra le variabili esplicative relative alle caratteristiche delle singole banche con un ampio numero di indicatori della condizione della donna in ciascun Paese, attinenti all’istruzione, alla famiglia, al bilanciamento tra vita privata e lavoro, all’occupazione e al coinvolgimento nella politica e nelle istituzioni pubbliche. Le evidenze dell’analisi fanno emergere con chiarezza che la partecipazione femminile al consiglio delle banche è uno specchio dell’immagine della donna nell’ambiente esterno. In questo senso, i Paesi con costumi più emancipativi e un più efficace sistema di welfare a supporto della parità tra i generi presentano la più elevata partecipazione femminile al consiglio di amministrazione degli intermediari nazionali. / The recent financial crisis has brought board of directors of financial institutions into the spotlight. This study investigates the determinants of board structure in the European banking industry. In the first chapter, we analyze factors that can affect the number of board members, the percentage of non executive directors and the percentage of independent directors. We prove the existence of an overall equilibrium between bank-specific and country-specific characteristics in explaining variation in board size. In contrast, country-specific characteristics explain most of the variation in the percentages of non executive directors and independent directors. As regards bank-specific characteristics, we find systematic relationships between board composition and bank’s operating variables or ownership structure variables, according to benefits and costs embedded in different board structures. In the second chapter, we examine the determinants of female participation in the boardroom. In this case, bank-specific characteristics are complemented by country-specific explanatory variables of women’s status covering the areas of education, family life, economic activity and employment, work-life balance, participation in public life and decision making. The results provide evidence that female representation on bank boards is a mirror of the general status of women in the country in which the banks operate. In this sense countries that exhibit more emancipative values, as well as more advanced welfare systems to promote effective equality between women and men, are the ones that present higher percentages of female board directors in their banks.
|
125 |
EFFETTI DELLA RICERCA DI INFORMAZIONI DI SALUTE ONLINE SULLE AZIONI DEL MEDICO E DEL PAZIENTE / EFFECTS OF ONLINE HEALTH INFORMATION SEEKING ON PHYSICIAN/PATIENT'S ACTIONSAFFINITO, LETIZIA 25 March 2013 (has links)
Il 40 per cento degli intervistati afferma che non ha trovato informazioni esaustive sui rischi e benefici dei farmaci trovati, mentre il 52 per cento afferma che le informazioni trovate hanno aiutato a seguire le indicazioni e i consigli del medico.
Tra i rispondenti che si sono sottoposti a visita medica e che hanno discusso le informazioni trovate online con il proprio medico di fiducia, l'84 per cento ha ricevuto la prescrizione di farmaci. Di questi, solo il 17 per cento riporta che il farmaco prescritto era lo stesso trovato online, il 74 per cento è stato inviato da uno specialista e l'80 per cento ha ricevuto una prescrizione per test diagnostici.
Più della metà dei rispondenti ha anche riportato azioni intraprese dal medico diverse dalla prescrizione del farmaco trovato online.
Il 20 per cento degli intervistati afferma che le informazioni trovate sul farmaco da prescrizione in Internet hanno ridotto il suo / la sua fiducia nel medico, mentre il 41 per cento afferma che lo ha aiutato ad avere una comunicazione migliore con il proprio medico di fiducia.
Nonostante le preoccupazioni sulle conseguenze negative della comunicazione di salute online, non abbiamo riscontrato differenze in termini di effetti sulla salute tra i pazienti che hanno assunto i farmaci “menzionati” online e coloro che hanno preso altri farmaci da prescrizione. / We conducted a national online survey about health care experiences associated with digital communication of prescription drugs. 46 percent of the sample (265 adults) found information about prescription drugs during their online search in the last 12 months.
40 percent of respondents agreed they didn’t find exhaustive information about risks and benefits while 52 percent agreed it helped in following their physician’s indications and advise.
Among the respondents who had a physician visit during which health information found online was discussed, 84 percent received a drug prescription with only 17 percent being the same drug found on internet, 74 percent was sent to a specialist and 80 percent received a diagnostic test prescription.
More than half also reported actions taken by their physician other than prescribing the drug brand found online.
20 percent respondents states that info found on the prescription drug in Internet reduced his/her trust in the physician while 41 percent states it helped in his/her communication with physician.
Despite concerns about online health communication’s negative consequences, we found no differences in health effects between patients who took “advocated”/”mentioned” drugs and those who took other prescription drugs.
|
126 |
Sostenibilità applicata: esplorando le strategie di Business Inclusivo attraverso le dimensioni spaziali ed istituzionali. / APPLIED SUSTAINABILITY: EXPLORING INCLUSIVE BUSINESS STRATEGIES ALONG SPATIAL AND INSTITUTIONAL DIMENSIONSDAL NEGRO, LUCIA 06 March 2014 (has links)
Questo studio analizza i meccanismi di diffusione di iniziative di Inclusive Business secondo i principi della Teoria Base della Piramide (BOP). La ragione è quella di approfondire l’ipotesi che tali iniziative possano rappresentare un modello di policies a favore dello Sviluppo Sostenibile e Umano, a livello globale.
Due variabili sono state analizzate: la replicabilità geografica dei modelli di inclusive Business e la presenza di un contesto istituzionale di supporto. Lo studio ha verificato l’ipotesi attraverso un’analisi qualitativa di due aziende (per la variabile geografica), quindici laboratori appartenenti al BOP Learning Lab Network (per la variabile istituzionale) e novantasei casi-studio del database UNDP Growing Inclusive Markets (per entrambe le variabili).
I risultati indicano la presenza di barriere culturali, politiche, normative ed economiche che impediscono la replicabilità/diffusione di iniziative BOP. Dal punto di vista istituzionale, appare una scarsa integrazione dei rappresentanti delle comunità BOP all’interno delle istituzioni a loro supporto. Tuttavia, sono emersi due driver per la diffusione di iniziative BOP: reti migratorie e organizzazioni settoriali. Questi sono stati analizzati evidenziandone le potenzialità relativamente alla domanda di ricerca.
Infine, sono state presentate questioni aperte derivanti dalla diffusione di meccanismi di Inclusive Business a livello globale, contestualizzandole in rapporto alla Teoria BOP. / This study wants to investigate the process of diffusion of Inclusive Businesses according to the principles of the Bottom of the Pyramid (BOP) theory. The rationale is to investigate whether the Inclusive Business approach may lead to a new policy framework addressing Sustainability needs and Human Development, at a global level.
Two diffusion-related variables were tested: the geographical replication of Inclusive Business models and the presence of a supporting institutional landscape. The study verified the hypothesis through a qualitative analysis of two firms (geographical replication variable), sixteen labs from the BOP Learning Lab Network (supporting institutional landscape variable) and ninety-six case-studies of the UNDP Growing Inclusive Markets database (both variables).
Results showed cultural, policy, regulatory and economic barriers hampering the geographical replication of BOP ventures. From the institutional point of view, results showed a poor integration of actors from the BOP within the supporting institutions. Yet, two drivers to diffuse the Inclusive Businesses emerged: migrant networks and sector-level organizations. Both were investigated highlighting their potentialities in relation to the research question.
Finally, open issues on the diffusion of Inclusive Business models were presented, explaining their contribution in advancing the state of the art of the BOP theory.
|
127 |
Imprese familiari e acquisizioni: come la famiglia influenza le strategie e le performance aziendali / IMPRESE FAMILIARI E ACQUISIZIONI: COME LA FAMIGLIA INFLUENZA LE STRATEGIE E LE PERFORMANCE AZIENDALI / Family firms and acquisitions: how the family influences business strategies and performancesRIZZI, FRANCESCA 28 March 2018 (has links)
Il presente lavoro, riconoscendo la rilevanza che le aziende familiari detengono all’interno del contesto internazionale, con particolare riferimento a quello italiano, si propone di analizzare la loro propensione verso l’implementazione della strategia di acquisizione. In particolare lo studio, composto da tre paper tra loro connessi, è volto a delineare una “fotografia” del tessuto imprenditoriale italiano rilevando le caratteristiche delle aziende familiari e della tipologia delle operazioni di crescita per via esterna da queste conseguite.
Inoltre, la ricerca fornisce delle comparazioni con le operazioni svolte dalle imprese non familiari così da comprenderne similitudini e differenze evidenziando come la partecipazione della famiglia proprietaria, sia in termini di proprietà che di gestione, incida sulla predisposizione ad acquisire.
Il primo paper indaga l’attitudine delle imprese familiari e non familiari ad acquisire, mostrando tipologie e caratteristiche delle operazioni di crescita per via esterna da queste conseguite nel periodo 2000 – 2014. Il secondo lavoro, approfondito il ruolo della distanza culturale ed economica tra acquirente ed acquisita, verifica se le aziende familiari hanno economicamente beneficiato dell’implementazione della strategia di crescita per via esterna. Il terzo contributo analizza come le differenti modalità e livelli di coinvolgimento diretto della famiglia alla vita d’impresa incida sulla predisposizione ad acquisire. / The aim of this work, which recognizes the importance of family-owned firms in the international environment – focusing in particular on the Italian context – is to analyze their propensity to implement the acquisition strategy. The study, composed of three interrelated papers, is intended to “take a picture” of the Italian entrepreneurial fabric, by detecting the features of family firms and the type of growth operations through acquisitions.
Furthermore, this research outlines comparisons with the operations led by non family firms, in order to understand similarities and differences by highlighting how the role of family owner, both in terms of property and management, influences the propensity to acquire.
The first paper examines the propensity of family and non family firms to acquire, showing the types and features of the growth operations through acquisitions in the timeframe 2000 - 2014. The second paper, after studying in depth the role of the cultural and economic distance between the acquirer and target, checks whether family firms benefitted from the implementation of acquisition. The third paper analyses the influence of the several implementation procedures and the level of direct involvement of the family in the life of the firms on the propensity to acquire.
|
128 |
Alcuni insight nel definire le strategie di marketing nel settore food & beverage / SOME INSIGHTS IN DEFINING MARKETING STRATEGIES IN THE FOOD AND BEVERAGE INDUSTRY / Some insights in defining marketing strategies in the food and beverage industrySEPE, GIORGIA 28 March 2018 (has links)
Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei diversi aspetti del marketing del food & beverage, in considerazione dei molteplici cambiamenti occorsi e derivanti non solo dalla tecnologia ma anche dalle preferenze dei consumatori. A tal proposito, la ricerca adotta una triplice prospettiva, prendendo in considerazione l’analisi degli attori fondamentali esperti delle dinamiche del settore: gli insegnanti di educazione alimentare nelle scuole italiene; i professionisti di marketing, trade marketing e vendite nei loro processi di integrazione; le startup digitali coinvolte nello sviluppo di progetti che innovano i canali e le modalità distributivi. Pertanto, ogni capitolo di questo lavoro si focalizza in modo indipendente su ognuno degli attori proposti, presentando evidenze empiriche e spunti di ricerca futuri.
L’obiettivo dell’intero studio è dunque di analizzare l’evoluzione del settore food & beverage a livello empirico e di fornire degli avanzamenti dal punto di vista teorico. / This research project deepens the knowledge around many aspects of the marketing of the food and beverage industry to address the new challenges deriving from both incremental and disruptive changes and more unpredictable consumers’ preferences. The research adopts different perspectives of three fundamental actors: consumers, established firms, and new ventures. The first study examines teachers’ perceptions and feelings around nutrition education, to what extent these professional figures can affect students’ behavior and how they perceive the relationship with families. The second study focuses on the integration of marketing, trade marketing, and sales functions within established firms. The third paper analyzes digital startups, and it contributes to the entrepreneurial literature on startups development and survival and the development of dynamic capabilities.
The aim of the study is twofold, both empirical and theoretical. At a more empirical level, the goal is to provide an in-depth understanding of the evolution of marketing in the changing and complex environment of the food and beverage system, regarding competition, channels and institutions and consumers. At a theoretical level, it tries to provide some explanatory propositions for each analyzed setting.
|
129 |
Le dinamiche di social evaluation di individui ed organizzazioni nei field istituzionali culturali e creativi / AN INSTITUTIONAL PERSPECTIVE ON THE EVALUATION OF INDIVIDUALS AND ORGANIZATIONS IN CREATIVE AND CULTURAL FIELDS / An institutional perspective on the evaluation of individuals and organizations in creative and cultural fieldsALIBERTI, DANIELA 11 May 2021 (has links)
Questa tesi di dottorato ha l’obiettivo di analizzare i processi attraverso cui individui ed organizzazioni costruiscono la loro posizione e la loro valutazione nel contesto di field istituzionali culturali e creativi. La tesi contiene tre capitoli che rappresentano tre distinti lavori di ricerca. Le analisi empiriche svolte sono incentrate sui settori del cinema (primo capitolo), della quality television (televisione ‘di qualità’, serie televisive) e della musica indipendente negli Stati Uniti. In tutti i lavori di ricerca sono stati utilizzati database longitudinali e metodi quantitativi e qualitativi. Nel primo capitolo, si analizza come gli scandali personali (di natura sessuale e non sessuale) influenzino la costruzione della peer recognition. Si prendono anche in considerazione gli effetti degli stereotipi legati al genere e dei comportamenti orientati alla valorizzazione delle diversità (solidarietà femminile), per comprendere come questi influiscano sulla peer recognition, insieme agli scandali, nell’ambito della valutazione degli attori di Hollywood (candidatura all’Oscar), nel lasso temporale 2003-2018. Nel secondo capitolo, viene teorizzato il processo di nascita e di consolidamento di un field interstiziale (interstitial issue field), attraverso l’analisi del caso del field nato tra la musica indipendente e la quality television negli Stati Uniti, dal 2003 al 2018. Si delineano le caratteristiche della infrastruttura istituzionale del field emerso, si definisce il ruolo lavoro degli attori istituzionali (institutional work) e degli spazi interstiziali (interstitial spaces). Nel terzo capitolo, i field istituzionali della musica indipendente e della quality television sono ulteriormente esaminati, tra il 2013 e il 2018, attraverso una indagine della collaborazione tra i due field, nell’ utilizzo di un album indipendente nella soundtrack di episodi di una serie televisiva. La ricerca mira a comprendere gli effetti della collaborazione sulla valutazione di un prodotto del field della musica indipendente (album indipendenti) che collabora con un field più ‘commerciale’ (quality television). / This doctoral thesis aims at shedding light on the processes by which individuals and organizations negotiate their structure, position, and evaluation, within the context of creative and cultural fields. It contains three chapters that represent three research studies. The empirical analyses undertaken throughout the research pieces are focused on the fields of cinema (first chapter), quality television, and independent music (second and third chapter) in the United States. For all of them, longitudinal databases are employed, and both quantitative and qualitative methodologies are utilized. In the first chapter, the role of personal (sexual and non-sexual) scandals for peer recognition is investigated. The research focuses on how scandals, gender stereotypes, and engagement in diversity-valuing behaviors (female solidarity) affect peer recognition for Hollywood actors (nomination of actors for an Oscar), in the time frame 2003-2018. In the second chapter, the process of emergence and consolidation of an interstitial issue field is theorized, by exploring the case of the field that emerged between indie music and the quality television in the United States from 2003 to 2018. In the analysis, the features of the institutional infrastructure of the emerged field, with the role of institutional actors and of interstitial spaces, are taken into consideration. In the third chapter, the fields of independent music and quality television in the US are further examined, between 2013 and 2018, by focusing on the patterns of evaluation of one field’s products (independent music, independent albums) when this field interacts with the other (quality television) – that is, when independent albums are featured in quality television episodes.
|
130 |
Il Multinational Managerial Community Index per analizzare l’internazionalizzazione d’impresa da una prospettiva incentrata sul comportamento collaborativo internazionale dei manager relativamente alla propria catena del valore / IL MULTINATIONAL MANAGERIAL COMMUNITY INDEX PER ANALIZZARE L'INTERNAZIONALIZZAZIONE D'IMPRESA DA UNA PROSPETTIVA INCENTRATA SUL COMPORTAMENTO COLLABORATIVO INTERNAZIONALE DEI MANAGER RELATIVAMENTE ALLA PROPRIA CATENA DEL VALORE / The Multinational Managerial Community Index to analyze the firm’s internationalization degree from a perspective focused on the international collaborative managerial behavior relative to its value chain.ALBERTIN, ROBERTO 24 May 2017 (has links)
La presente tesi teorica propone il MOPC index per misurare quanto i manager abbiano generato una comunità multinazionale di gestione aperta di un generico processo considerando congiuntamente l’affiliazione, la connettività interna, la forza e la multinazionalità. A tal fine ho impiegato il SAOM-Behavior valutando la collaborazione internazionale di processo ed annessa propensione come variabili multiple i cui valori e co-evoluzione dipendono dalla co-influenza tra le collaborazioni internazionali fasiche, tra le medesime e le rispettive propensioni fasiche e tra queste ultime. L’intensità relazionale dipende dal modello mentale condiviso, generatosi a livello di team internazionale, su una certa fase del processo mentre la propensione è funzione dell’orientamento e dell’attitudine alla collaborazione internazionale fasica. Il MOPC index è stato applicato alla comunità multinazionale di innovazione aperta e di gestione aperta introducendo due indici teorici: MOIC index e MOMC index. Infine ho teorizzato la catena del valore del manager (MVC) impiegando il processo innovativo e gestionale; considerando le collaborazioni internazionali sui due processi con annesse propensioni, si ho analizzato la collaborazione internazionale sulla MVC, la relativa propensione e la loro co-evoluzione. Cosi facendo, ho introdotto il MMC index per misurare la comunità multinazionale manageriale e, mediante questo, la multinazionalizzazione d’impresa da una prospettiva relazionale manageriale. / This thesis presents the theoretical MOPC index to measure how much the managers generate a multinational open process community by considering the affiliation, the internal connectivity, the strenghtness and the multinationality. I employed the SAOM-Behavior by evaluating the international process collaboration and the respective propensity as multiple variables whose value and co-evolution depend on the co-influence between the international collaborations phasic, between the same and the respective propensities phasic and between them. The intensity of these relationships depends on the International phasic team mental model sharing (TMMS) while the propensity’s one depends on the orientation and the attitude. Then the MOPC index has been applied to measure the multinational open innovation community and the multinational open management community by introducing the MOIC index and the MOMC index. Finally, I introduced the managerial value chain (MVC) as composed of the innovative and the management process. By integrating the international collaborations related to the two processes and their propensities It’s possible to measure the international MVC collaboration, the correlated propensity and their co-evolution. In doing so, I introduced the MMC index to determine the multinational managerial community’s degree and use it to evaluate the firm’s multinationalization by a managerial relational perspective.
|
Page generated in 0.0697 seconds