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Making Sense of Users Participation in Open Source Projects: The case of a Mature Video GamePoderi, Giacomo January 2013 (has links)
Through a cyberethnographic informed approach applied to a mature Free and Open Source Software video game collective this research addressed a central issue in contemporary information age: the increasing place taken by users in creating and maintaining innovative public goods thanks to the distributed carrying capacity of the Internet.
The empirical work is based on an ethnographic immersion in the field and on interviews and it is theoretically informed by Actor-Network Theory and integrated with insights coming from Action Nets.
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Saggi sulle Ristrutturazioni e gli Investimenti Aziendali / ESSAYS ON CORPORATE RESTRUCTURINGS AND INVESTMENTS / Essays on Corporate Restructurings and InvestmentsBAROS, ALEKSANDRA 30 March 2020 (has links)
La presente tesi di dottorato è composta da due capitoli indipendenti nei quali sono analizzate le ristrutturazioni aziendali e le politiche di investimento delle società quotate. Il primo capitolo esamina le motivazioni e gli effetti sul valore delle cessioni di asset che hanno luogo durante operazioni di acquisizioni. I risultati delle analisi condotte supportano l’ipotesi di efficienza delle ristrutturazioni associate ad acquisizioni e indicano che il 60% percento dei disinvestimenti avviene ad acquisizione completata. In media, questi disinvestimenti incrementano il valore creato con le acquisizioni dell’1.85%. In generale, la vendita di asset è uno strumento che facilita le acquisizioni e ne aumenta le sinergie. Il secondo capitolo studia l’impatto della diversificazione e della leadership di settore sulle politiche di investimento delle imprese durante periodi di contrazione. L’analisi suggerisce che le imprese diversificate non modificano significativamente il loro portafoglio di asset e adottano politiche d’investimento conservative, risultando in generale meno reattive agli shock. I risultati evidenziano l’assenza di strategie predatorie da parte delle imprese leader. Il vantaggio principale delle imprese diversificate e/o leader consiste nella possibilità di evitare vendite forzate durante crisi settoriali. Tuttavia, nonostante questo vantaggio, il mercato penalizza tali imprese per il loro comportamento passivo. / This dissertation consists of two independent essays that investigate corporate restructurings and the investment policy of listed firms. Chapter 1 studies the motives and the value effects of corporate assets sales that take place around acquisitions, providing support for the efficient restructuring view of acquisition-related divestitures. About 60% of these divestitures occur following the acquisition completion. On average, divestitures are associated with an increase of 1.85% in the value creation around focal acquisitions. Overall, asset sales are a tool to ease an acquisition and bolster the associated synergies. Chapter 2 studies how industry focus and leadership position within the industry impact the investment policy during industry downturn. I find that industry focus and leadership are important factors in explaining the firm’s investment decisions during downturns. Diversified firms are less responsive to shocks: they do not alter much their portfolio and adopt rather conservative investment behavior. I find no evidence supporting predation strategies by industry leaders during industry shocks. The main advantage of being diversified and/or leader consists in avoiding forced asset sales during downturns. Despite this advantage, the stock market penalizes industry leaders and diversified firms for their passive behavior.
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LA MOTIVAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI NONPROFIT: UNO STUDIO SULLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO / Motivation in Nonprofit organizations: a study on voluntary associationsPALUMBO, SONIA 09 June 2014 (has links)
La tesi affronta la questione delle motivazioni che possono spingere la persona a donare gratuitamente il proprio tempo a favore di un’organizzazione di volontariato. Tanto la tematica del nonprofit quanto quella della motivazioni al lavoro (che costituiscono i due punti focali dell’elaborato) sono trattati in un’ottica multidisciplinare presentando una breve rassegna dei principali contributi di studiosi afferenti ad ambiti scientifici eterogenei. Nell’ultima parte del lavoro viene presentata una ricerca condotta su 292 volontari della provincia di Monza e Brianza provenienti da tre associazioni di volontariato diverse per ambito di intervento e target di riferimento: ABIO, AUSER, Protezione Civile. Tramite un questionario, costruito partendo dallo studio di Carpenter e Myers (2007), si è analizzata la rilevanza di diverse categorie motivazionali che, secondo le precedenti ricerche condotte, possono avere una qualche influenza sulla scelta di essere un volontario (e di continuare ad esserlo): l’altruismo puro e impuro, la reputazione, la carriera, la socialità, la propensione al rischio e al risparmio, la religiosità, la familiarità, l’essere stato invitato esplicitamente da amici e conoscenti. L’ultima parte presenta i risultati dell’analisi dei dati da cui si evince la presenza di fattori self-oriented ed other-oriented che sostengono ed alimentano l’impegno prestato dai lavoratori non retribuiti . / This thesis deals with the volunteers's motivations and their effort in NGO. Through a survey we have analysed some motivational variables which could have a certain influence on the decision of being a volunteer. Referring to previous researches on this topic, We have inquired into: altruism and impure altruism, reputation , career, social concerns, risk, religiosity , familiarity , having been expressly invited by friends.
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CREDIT RATING: A REVIEW OF RECENT ACADEMIC AND EMPIRICAL EVIDENCE ON CONFLICT OF INTERESTCAFARELLI, ALESSANDRO 11 March 2016 (has links)
Il rating creditizio è un elemento molto importante per le imprese in quanto ha impatto, ad esempio, sul costo del capitale (Bhojraj and Sengupta, 2003; Campbell and Taksler, 2003), sul prezzo delle azioni e dei titoli obbligazionari (Dichev and Piotroski, 2001; Hand et al., 1992). Anche le imprese che ottengono il rating per la prima volta, tipicamente soggetti di dimensioni più piccole e con una storia più recente, hanno molto interesse per il rating. Nel principale contributo della mia tesi (“Is Indebtedness always negative for Credit Ratings? Empirical evidence on Newly Rated Firms”), misuro empiricamente, per il periodo dal 1985 al 2013, se i soggetti che hanno ottenuto un rating per la prima volta ottengono una valutazione differente rispetto agli altri operatori. Dalle mie analisi emerge che i soggetti che hanno ottenuto un rating per la prima volta ottengono valutazioni lievemente più negative rispetto agli altri operatori ma, sorprendentemente, emerge che coloro che hanno un maggiore indebitamento hanno delle valutazioni migliori. Negli altri due articoli della mia tesi sviluppo ulteriori analisi sui rating. Nel primo articolo (“Credit Rating Agencies: a Review of Recent Academic Studies and Key Practical Implications”), presento una sistematizzazione della letteratura accademica sui rating e sulle agenzie di rating. Nel secondo articolo (“The Dynamics of Credit Rating Standards”), esamino se le agenzie di rating hanno modificato i propri standards nel corso del tempo. / Firms care deeply about their credit ratings, since ratings influence, for instance, firm’s cost of capital (Bhojraj and Sengupta, 2003; Campbell and Taksler, 2003), bond and stock market prices (Dichev and Piotroski, 2001; Hand et al., 1992). This is also true for newly rated firms, typically smaller, in a younger stage of their life cycle and with a shorter track record compared with other issuers to show to the external financial stakeholders. In the main paper of my thesis (“Is Indebtedness always negative for Credit Ratings? Empirical evidence on Newly Rated Firms”), I test the impact of being newly rated firms on credit ratings over the period from 1985 to 2013. I report a negative but pretty low effect on rating outcome for the entire sample of newly rated firms but, surprisingly, I find a strong positive relation between highly levered firms and credit rating. I develop additional research on credit rating in the other two papers of my thesis. In the first paper (“Credit Rating Agencies: a Review of Recent Academic Studies and Key Practical Implications”), I present a systematization of the latest academic contributions on credit ratings and credit rating agencies. In the second paper (“The Dynamics of Credit Rating Standards”), I examine long-term issuer credit ratings and I focus on the time variable to study how credit rating agencies have modified their standards over years.
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Processo decisionale imprenditoriale in Africa: Comprensione dei principi di effectuation / UNPACKING PRINCIPLES OF EFFECTUATION IN THE AFRICAN CONTEXTSYDOW, ALISA 01 April 2019 (has links)
L'obiettivo di questa tesi è di estendere la teoria di effectuation guardando attraverso la lente di un contesto piuttosto nuovo come l'Africa. In questo modo, possiamo ampliare il nostro comprensione dell'effectuation delle dinamiche promettenti - in particolare - della pluralità istituzionale, della scarsità di risorse e delle attività imprenditoriali nell'economia informale. Nei seguenti capitoli presenteremo tre articoli che raccoglieranno gli argomenti delineati e quindi, essi
dimostrare la fertilità del territorio africano per la ricerca imprenditoriale. / The objective of this thesis is to extend effectuation theory by looking at it through the lens of a rather new context such as Africa. By doing this, we can broaden our
understanding of effectuation to promising dynamics – namely - to institutional plurality, resource scarcity, and entrepreneurial activities in the informal economy. In the following chapters we will present three papers which will pick up the outlined topics and hence, they
demonstrate the fertility of the African territory for entrepreneurship research.
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L'Analisi e la Previsione delle Insolvenze: Lo Studio del Caso Italiano / Corporate Distress Analysis and Bankruptcy Prediction: the Italian ExperienceGRASSELLI, FRANCESCA 20 February 2007 (has links)
A causa delle conseguenze che il fenomeno comporta, sia sul piano finanziario sia sul fronte dell'economia reale, l'analisi e la previsione delle insolvenze societarie continua a rappresentare un argomento attuale nell'ambito della ricerca economica. I recenti sforzi condotti dal Comitato di Basilea verso la diffusione di criteri di valutazione del rischio di credito più precisi ed oggettivi, hanno ulteriormente accresciuto l'importanza della materia.
L'obiettivo del presente studio è l'analisi del fenomeno del fallimento sul territorio italiano, al fine di valutare quali variabili sono più efficaci nell'individuazione di una situazione di dissesto dell'impresa.
Per l'analisi si sono sviluppati dei modelli di previsione delle insolvenze in grado di individuare i segnali early warning di dissesto finanziario. L'analisi econometrica è basata su un campione ampio ed originale di fallimenti rilevati negli anni 2003 e 2004: a tal fine sono stati costituiti dei campioni comparabili di imprese fallite e non fallite ed è stato verificato, mediante l'applicazione di una metodologia logit, il potere previsivo di diversi indici di bilancio e di variabili di tipo non finanziario. I risultati ottenuti sono stati validati su un campione hold-out.
L'analisi si evidenzia l'importanza delle caratteristiche del settore di attività nel determinare la forma del processo di fallimento: i modelli sector specific ottengono risultati migliori rispetto ai modelli generali stimati. Inoltre, alcuni fattori comuni ai diversi settori di attività si dimostrano particolarmente efficaci nella previsione dei dissesti aziendali: l'età, il livello di leverage e la composizione del debito d'impresa, così come la sua redditività. / Due to the consequences that the phenomenon entails both on the financial and real sides of the economy, the analysis and prediction of corporate failures continue to be a current topic in economic research. The recent efforts laid by the Basel Committee towards the diffusion of more precise and objective ways of assessing credit risk have further increased the importance of this matter.
The purpose of the study is to analyse the bankruptcy phenomenon among Italian firms, in order to assess what firm-specific and industry variables are more important in determining corporate failure events.
We develop a bankruptcy prediction model that aims at detecting early signals of financial distress. The econometric analysis is based on a wide and unique sample of recent failure events: comparable sets of bankrupt and non-bankrupt firms are identified and several prior balance-sheet and economic indicators are tested for their power in predicting failure probabilities in a logit modelling framework; model performances are cross-validated on hold-out samples.
The analyses provide evidence of the importance of industry membership in determining and shaping corporate failure processes: sector-specific models produce a better assessment of financial distress than general ones. Also, some common factors emerge as important predictors of corporate collapse across different industries: age, gearing and the composition of a firm's debt, as well as its capability of generating profits.
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Responsabilità sociale di impresa e competitività nelle PMI / Social Responsibility and Competitiveness in SMESTODISCO, ALESSANDRA 03 April 2008 (has links)
Superata la fase pionieristica, il dibattito sulla Corporate Social Responsibility (CSR) ha posto al centro la relazione tra CSR e competitività delle imprese. Il problema ha interessato innanzitutto le grandi imprese, ma, da qualche tempo, maggiore attenzione viene riservata alle PMI e al possibile ruolo della CSR nella creazione di vantaggio competitivo.
Oggetto dell'attuale dibattito accademico, economico e politico sono, da un lato, i possibili sentieri di miglioramento dell'impegno socio-ambientale delle PMI e, dall'altro, le possibili alternative strategiche di valorizzazione della CSR in chiave competitiva. In questo contesto
di grande attenzione attorno al tema CSR e PMI , si inseriscono i due progetti di ricerca presentati in questo scritto: uno, di natura quantitativa, ha per oggetto 828 PMI appartenenti ai 16 Distretti Industriali Lombardi ed ha l'obiettivo di comprendere se, e secondo quali modalità, l'appartenenza ad un distretto possa influire sulla propensione un'impresa ad adottare comportamenti socialmente responsabili; l'altro, di natura qualitativa, si propone di indagare, attraverso l'analisi di 12 casi, il possibile ruolo della CSR nella creazione di un vantaggio di differenziazione. / After the pioneer phase, the debate on Corporate Social Responsibility (CSR) has been focused on the relationship between CSR and firms' competitiveness. At the beginning, the problem mainly concerned large companies, but, later, greater attention has been paid to SMEs and to the possible role of CSR in the creation of competitive advantage.
Under current academic, economic and political debate are, from one side, the possible paths to improve the socio-environmental commitment of SMEs and, from the other, the strategic choices for the competitive development of CSR practices. In this context of strong attention to the topic CSR and SMEs , the two research project presented in this work are positioned: the first one is a survey on 828 SMEs, belonging to the 16 Industrial District of Lombardy, and is claimed to understand if and how the belonging to the district can influence the firms' orientation to CSR; the second is a qualitative study on 12 SMEs and it is aimed to investigate the potential role of CSR in the creation of differentiation advantage.
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LE VARIETA' DEL TEDESCO NELLA COMUNICAZIONE DEL SETTORE ASSICURATIVO / The Varieties of German in the Insurance CommunicationCOLOMBO, ELENA 07 April 2008 (has links)
Nella dissertazione si intende indagare il problema delle varietà della lingua tedesca, con particolare attenzione alla loro percezione da parte di parlanti provenienti dai tre centri principali, la Germania, l'Austria e la Svizzera. Le istituzioni di questi Paesi hanno avvertito la necessità di fissare le particolarità linguistiche attraverso grammatiche, dizionari, glossari.
La trattazione ha inizio con una breve descrizione dello sviluppo del concetto di testo e dell'insorgere della sua consapevolezza negli studi linguistici. In seguito, si introducono la tipologia testuale e la componente culturale, con considerazioni sui molti approcci e scopi attraverso i quali entrambi i fenomeni sono stati affrontati nelle discipline più disparate, per giungere a collocare in modo più puntuale l'evoluzione dell'interesse per il pluricentrismo nella lingua tedesca. L'ipotesi più accreditata presso gli esperti è che la varietà di appartenenza venga segnalata sul piano lessicale, sintattico, grammaticale e pragmatico. Infine, si descrivono i risultati che un semplice sondaggio sulla comprensione di testi del settore assicurativo hanno evidenziato e li si confronteranno con quanto riportato dai dizionari di riferimento che fanno parte del codice delle varietà. / The dissertation investigates the problem of the German varieties, and in particular how a text is perceived by native speakers coming from its three main linguistic centres, namely Germany, Austria and Switzerland, where the institutions have felt the need to fix the different characteristics of their own variety in dictionaries, grammars and glossaries.
The first Chapter is devoted to the development of the concept of textuality in linguistics. Chapter two considers some of the various approaches to text typology and culture in the different disciplines to introduce the question of pluricentricity in German. The hypothesis generally supported by the main scholars is that the varieties are signalled at the lexical, syntactic, pragmatic and grammar levels. The last chapter deals with the results of the interviews about the comprehension of some insurance texts and compare them to the dictionaries acknowledged in the code of the three varieties.
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LA RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI NELL'ASSET MANAGEMENT IN UN'OTTICA DI COMPLIANCE: UNA METODOLOGIA PER L'ANALISI DEI COSTICOMMISSO, FRANCESCO 04 May 2009 (has links)
Questa tesi ha per oggetto la definizione di un “prospetto di controllo” (Modello dei costi ) per la realizzazione di un’unica piattaforma di informazioni, che permetta al Management di un’impresa finanziaria di valutare quale tipo di progetto di integrazione dei processi sia più conveniente da applicare alla propria realtà aziendale. Il modello propone una metodologia in grado di evidenziare al Management “come” ed “in quale forma” l’IT/ICT siano in grado di sostenere un ciclo di crescita e di sviluppo stabile e duraturo.
Il lavoro è stato suddiviso in tre sezioni, dedicate a tre specifici contenuti:
• Sezione prima: “Il Business Process Reengeneering : una strategia basata sulle sinergie di piccoli progetti”;
• Sezione seconda: “IL BPR come metodo di trasparenza per le aree di valutazione normativa e per lo scambio di informazioni”;
• Sezione terza: “Il Modello di Valutazione di un progetto di Integrazione di processi e di sistemi informativi (Information Comunication Technology) all’interno di una società di Asset Management”. / This Thesis' subject is the definition of a "control prospect"(Cost Model) to build a unique information platform, that would enable the management of a financial company to evaluate which type of process-integration project would be suitable for their specific corporate situation.
The Model proposes a framework capable to highlight "how" and "in which shape" the "IT/ICT" could sustain a stable and durable growth cycle.
The Thesis has been divided in three sections, each one dedicated to a specific topic:
1- "Business Process Reengeneering : a strategy based on small projects synergies"
2-"The BPR as a transparent method of normative evaluation and information exchange"
3-"The Evaluation Model for a project of process and information system inteegration(Information Comunication Technology) for an Asset Management company"
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EMPIRICAL EVIDENCE ON PREDICTABILITY OF EXCESS RETURNS: CONTRARIAN STRATEGY, DOLLAR COST AVERAGING, TACTICAL ASSET ALLOCATION BASED ON A THICK MODELING STRATEGYBORELLO, GIULIANA 15 March 2010 (has links)
Questa tesi è composta da 3 differenti lavori che ci confermano la prevedibilità degli extra rendimenti rispetto al mercato usando semplici strategie di portafoglio azionario utilizzabili sia dal semplice risparmiatore sia dall'investitore istituzionale.
Nel primo capitolo è stata analizzata la profittabilità della contrarian strategy nel mercato azionario Italiano. In letteratura é stato già abbondantemente dimostrato che i rendimenti azionari sono caratterizzati da un’autocorrelazione negativa nel breve periodo e da un effetto di ritorno alla media nel lungo periodo. La contrarian strategy é utilizzata per trarre profitto dalla correlazione seriale negativa dei rendimenti azionari, infatti, vendendo i titoli che si sono rivelati vincenti nel passato (in termini di rendimento) e acquistando quelli "perdenti" si ottengono profitti inaspettati.
Nel secondo paper, l'analisi si focalizza sulla strategia di portafoglio definita Dollar Cost Averaging (DCA). La Dollar Cost Averaging si riferisce a una semplice metodologia di portafoglio che prevede di investire una somma fissa di denaro in un'attività rischiosa a uguali intervalli di tempo, per tutto l'orizzonte temporale prefissato. Il lavoro si propone di confrontare i vantaggi, in termini di riduzione sostanziale del rischio, di questa strategia dal punto di vista di un semplice risparmiatore. Nell'ultimo capitolo, ipotizzando di essere un investitore istituzionale che possiede ogni giorno numerose informazioni e previsioni, ho cercato di capire come egli può usare tutte le informazioni in suo possesso per decidere prontamente come allocare al meglio il patrimonio del fondo. L’investitore normalmente cerca di identificare la migliore previsione possibile, ma quasi sempre non riesce ad identificare l’esatto processo dei prezzi sottostanti. Quest’osservazione ha condotto molti ricercatori ad utilizzare numerosi fattori esplicativi per ottenere un buona previsione. Il paper supporta l’esistente letteratura che utilizza un nuovo approccio per trasformare previsioni di rendimenti in scelte di gestione di portafoglio che possano offrire una maggiore performance del portafoglio.Partendo dal modello d’incertezza di Pesaran e Timmerman(1996), considero un cospicuo numero di fattori macroeconomici per identificare un modello predittivo che mi permetta di prevedere i movimenti del mercato tenendo presente i maggiori indicatori economici e finanziari e considerato che il loro rispettivo potere predittivo cambia nel tempo. / This thesis is composed by three different papers that confirm us the predictability of expected returns using different simple portfolio strategy and under different point of view (i.e. a generic saver and institutional investor).
In the first chapter, I investigate the profitability of contrarian strategy in the Italian Stock Market.
However empirical research has shown that asset returns tend to exhibit some form of negative autocorrelation in the short term and mean-reversion over long horizons. Contrarian strategy is used to take advantage of serial correlation in stock price returns, such that selling winners and buying losers generates abnormal profits.
On the second chapter, the analyse is focused in another classic portfolio strategy called Dollar Cost Averaging (DCA). Dollar Cost Averaging refers to an investment methodology in which a set dollar amount is invested in a risky asset at equal intervals over a holding period. The paper compares the advantages and risk of this strategy from the point of view of a saver.
Lastly, supposing to be an institutional investor who has a large number of information and forecasts, I tried to understand how using all them he decide with dispatch how to allocate the portfolio fund.
When a wide set of forecasts of some future economic events are available, decision makers usually attempt to discover which is the best forecast, but in almost all cases a decision maker cannot identify ex ante the true process. This observation has led researchers to introduce several sources of uncertainty in forecasting exercises. The paper supporting the existent literature employs a novel approaches to transform predicted returns into portfolio asset allocations, and their relative performances. First of all dealing with model uncertainty, as Pesaran and Timmerman (1996), I consider a richer parameterization for the forecasting model to find that the predictive power of various economic and financial factors over excess returns change through time.
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