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Reputation, VC funding, and innovation: Evidence from the UK Micro and Nanotechnology sectorZhang, Chunxiang <1981> 03 June 2013 (has links)
Startups’ contributions on economic growth have been widely realized. However, the funding gap is often a problem limiting startups’ development. To some extent, VC can be a means to solve this problem. VC is one of the optimal financial intermediaries for startups. Two streams of VC studies are focused in this dissertation: the criteria used by venture capitalists to evaluate startups and the effect of VC on innovation.
First, although many criteria have been analyzed, the empirical assessment of the effect of startup reputation on VC funding has not been investigated. However, reputation is usually positively related with firm performance, which may affect VC funding. By analyzing reputation from the generalized visibility dimension and the generalized favorability dimension using a sample of 200 startups founded from 1995 operating in the UK MNT sector, we show that both the two dimensions of reputation have positive influence on the likelihood of receiving VC funding. We also find that management team heterogeneity positively influence the likelihood of receiving VC funding.
Second, studies investigating the effect of venture capital on innovation have frequently resorted to patent data. However, innovation is a process leading from invention to successful commercialization, and while patents capture the upstream side of innovative performance, they poorly describe its downstream one. By reflecting the introduction of new products or services trademarks can complete the picture, but empirical studies on trademarking in startups are rare. Analyzing a sample of 192 startups founded from 1996 operating in the UK MNT sector, we find that VC funding has positive effect on the propensity to register trademarks, as well as on the number and breadth of trademarks.
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Opportunità derivanti dalla sostenibilità per il settore agroalimentare. Il settore vitivinicolo italiano. / OPPORTUNITIES FROM SUSTAINABILITY IN THE AGRO-FOOD SECTOR. THE ITALIAN WINE INDUSTRYCORBO, CHIARA 19 February 2014 (has links)
Nell’attuale contesto economico e sociale si parla sempre più di sostenibilità. Sono molte le aziende che oggi sono impegnate in strategie di sostenibilità, più o meno complesse. Si tratta solo di una questione etica o di immagine? In realtà no, dal momento che numerosi studi hanno evidenziato quanto la sostenibilità può rivelarsi strategica per le aziende, in particolare per quei business fortemente basati sulle risorse naturali ed i Servizi Ecosistemici come quello agroalimentare. Il presente lavoro di tesi mira quindi ad “esplorare” le motivazioni che spingono un’azienda del settore agroalimentare ad investire in sostenibilità ma soprattutto le opportunità che questa può rivelare. Ci si focalizza poi nello specifico del settore vitivinicolo italiano. Attraverso un’analisi riguardo i driver della sostenibilità, gli impatti economici e sociali del settore, e un esame del contesto internazionale e nazionale, l’obiettivo finale è quello di comprendere se effettivamente la sostenibilità può essere fonte di opportunità, non solo per la singola azienda vitivinicola, ma per l’intero settore. Il lavoro si completa di un’analisi dei consumatori riguardo la percezione e l’interesse per il “vino sostenibile”. / In the context of the economic crisis that is affecting the major world economies, the phenomenon of the growing interest for the issue of sustainable development is constantly growing. Companies are day by day committed in sustainability: is just a matter of Corporate Social Responsibility or Ethics? Actually it is not, since a wide amount of researches have highlighted opportunities that a sustainability strategy can disclose, in terms of better resource management, cost savings, etc. This thesis aims to explore these opportunities, with a focus on the specific agro-food sector and the Italian wine industry. Through the analysis of some aspects related to sustainability in the wine sectors, the final objective is to understand the opportunities that sustainability can disclose for single companies and for the entire sector. Rather than providing technical solutions in order to achieve sustainability in the sector, the perspective of the analysis is here a more "strategic" one, particularly through the analysis of topics as the drivers of sustainability, the environmental, social and economic aspects of wine production, an overview of the international and national framework. Finally, a consumer analysis about the perception of “sustainable wine” is presented.
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Dinamiche Comportamentali dell'EsplorazioneMastrogiorgio, Antonio <1976> 27 May 2010 (has links)
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La gestione dei rischi della logistica nelle imprese della grande distribuzione despecializzata / SUPPLY CHAIN RISK MANAGEMENT IN LARGE RETAILERSRAPANA', PAOLA 10 March 2009 (has links)
Negli ultimi vent’anni le imprese del grande dettaglio hanno assunto un ruolo ragguardevole nell’ambito della distribuzione commerciale e del sistema economico italiano. Questo lavoro di ricerca è dedicato a tale settore e, più specificatamente, ha come obiettivo l’identificazione dei rischi della logistica nelle imprese della grande distribuzione despecializzata e l’individuazione delle misure di gestione, attraverso una validazione empirica dei contributi della teoria. Partendo dalla mission dell’impresa commerciale del grande dettaglio, sono presentati i suoi principali processi di gestione, con un particolare focus su obiettivi, logiche di funzionamento e strumenti adottati nell’ambito della logistica. Inoltre sono esaminate le tipologie di rischio di supply chain e le correlate misure di mitigazione descritte in letteratura. Si è in tal modo giunti alla costruzione di una mappa dei rischi della logistica in tali imprese. Per la validazione di tale modello si sono analizzate alcune delle più importanti imprese della grande distribuzione in Italia. L’evidenza empirica ha permesso di validare tale modello, pur nella sua non esaustività, consentendo di individuare un gruppo di rischi specifici per la logistica e le principali misure di mitigazione adottate. / In the last 20 years large retailers have increased their importance in the commercial distribution and Italian economic system. The thesis is focused on these firms and, specifically, it has the purpose of identifying supply chain risks and risk responses in large-scale retail trade, by a experimental verification of theoretical models. Beginning by large retailer’s mission, its key management processes were explained, with a particular focus on goals, processes and tools of retail logistics. Furthermore supply chain risks and connected risk responses, as described in literature, were elucidated. Besides, a supply chain risk map was presented. Case studies was carried out on some of the most important Italian large retailers, with the aim to validate the risk map. It has been possible, thus, to validate the model and to identify typical supply chain risks and the most common risk response strategies.
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INTERPRETANDO I SISTEMI INFORMATIVI: IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA ERP VISTA CON LA LENTE DELL'ABSORPTIVE CAPACITY / Interpreting Information Systems: ERP Implementation under the Lens of Absorptive CapacityMARABELLI, MARCO 14 April 2010 (has links)
La tesi si focalizza sull'implementazione di un sistema ERP in una organizzazione multinazionale con headquarters in Massachusetts, USA. Il metodo e' case study e l'approccio e' di tipo interpretativo. Sono studiati i processi di apprendimento (learning) di utenti e management che hanno permesso lo sviluppo di absorptive capacity. I risultati sottolineano l'importanza di processi di apprendimento di tipo "double loop". E' proposta una riconcettualizzazione del costrutto "absorptive capacity" ispirato all'originario framework di Cohen e Levinthal (1990)che rappresenta un modello di sintesi. / The dissertation concentrates on ERP implementation in a worldwide organization with headquarters in Massachusetts, USA. The method used is the case study and the approach is interpretive. The research points to learning processes which underpin the development of absorptive capacity. The findings highlight that double-loop learning is necessary to develop absorptive capacity. A reconceptualized model of absorptive capacity is provided based on the original construct of Cohen and Levinthal (1990).
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Overpayment nelle operazioni di acquisizione ed Impairment dell'Avviamento - un'analisi del contesto statunitense / Overpaid Acquisitions and Goodwill Impairment Losses - Evidence from the US MarketOLANTE, MARIA ELENA 14 April 2010 (has links)
La contabilizzazione delle operazioni di M&A è radicalmente mutata nel corso degli ultimi dieci anni, nel contesto statunitense come in quello europeo. A seguito di tali cambiamenti l’ammontare di goodwill (avviamento) iscritto nei bilanci di molte società si è incrementato. Questo studio si propone in primo luogo di far luce sulla reliability di tali valori analizzando le cause della svalutazione del goodwill, a partire dall’ipotesi essa sia causata in molti casi dal pagamento di un prezzo eccessivo da parte dell’impresa acquirente, piuttosto che essere la conseguenza di eventi successivi all’operazione. L’analisi, in secondo luogo, ha lo scopo valutare se l’impairment test del goodwill, reso obbligatorio dallo SFAS 142 raggiunga l’obiettivo di individuare in modo tempestivo le perdite durevoli di valore del goodwill acquisito e, dunque, di evitare che rimangano iscritti in bilancio come assets valori che di fatto non lo sono. Lo studio ha considerato un campione di 929 acquisizioni concluse nel periodo 1999-2007 che hanno coinvolto società statunitensi quotate ed è stato condotto sviluppando un modello predittivo basato su alcune misure indicanti potenziale overpayment da parte dell’acquirente alla data di acquisizione. I risultati mostrano in primo luogo come alcuni indicatori di overpayment, come la percentuale del prezzo pagata in azioni dell’impresa acquirente e un ammontare elevato di goodwill rispetto al prezzo di acquisto, diano un contributo significativo nella stima di future svalutazioni del goodwill. Un risultato piuttosto preoccupante, poiché segnala una almeno parziale incapacità da parte degli attuali Principi Contabili (SFAS 141) di garantire che alla data di acquisizione il valore attribuito a tale asset sia effettivamente fondato sulle sinergie e sul valore di “going-concern” del target (“core goodwill”), escludendo elementi ad esso estranei, come l’ overpayment da parte dell’acquirente. Per quanto attiene al secondo obiettivo, i risultati mostrano che il lasso temporale tra la data di acquisizione e il momento della svalutazione è in media di due - tre anni, a differenza di quanto accadeva precedentemente all’entrata in vigore dello SFAS 142, quando tale distanza temporale è stata stimata essere tra i quattro e i cinque anni. Tale risultato pertanto suggerisce che l’impairment test (almeno) annuale ha ottenuto l’effetto di migliorare la tempestività dell’individuazione di eventuali perdite durevoli di valore, contribuendo a bilanciare l’effetto sopra descritto che potenzialmente si ingenera alla data di acquisizione. / The purpose of this study is to shed light on the reliability of accounting goodwill numbers by examining whether the root cause of many goodwill impairment losses is the overpayment for the target at the time of the original acquisition, rather than the deterioration of goodwill values caused by events occurred after acquisition. A second related objective is to assess whether the annual impairment test of the acquired goodwill introduced by SFAS 142 improved the ability of accounting standards to timely capture situations in which the amount of goodwill is overstated and should thus be written down.
I tested these hypotheses over a sample of 929 acquisitions completed by US listed companies over the nine-year period from 1999 to 2007. To assess whether the occurrence of a goodwill impairment loss can be predicted based on overpayment indicators, I developed a prediction model of goodwill impairment losses using some indicators measured at the acquisition date that signal potential overpayment by the acquiring firm. First, I found that certain measures, such as the percentage of stock in the consideration and the amount of purchase price assigned to goodwill, in fact represent powerful indicators of the occurrence of a subsequent goodwill impairment. This result is troubling as it suggests that SFAS 141 provisions are at least partially unable to avoid that components other than “core goodwill” being included in the amount recognized as goodwill, casting some doubt on the credibility of prominent goodwill amounts included in the financial statements of many corporations. I also found that the recognition of goodwill impairments lags behind the acquisition time by an average of two to three years. Compared with findings of earlier studies this result indicates that SFAS 142 requirements for annual impairment tests in fact improved the timeliness of recognizing goodwill write-offs, eventually helping to mitigate the failure of SFAS 141.
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Business model: l'evoluzione del concetto e la sua applicazione nelle industrie creative / BUSINESS MODEL: CONCEPT EVOLUTION AND ITS APPLICABILITY FOR CREATIVE INDUSTRIESMAKAROVA, MARIA ALEKSEEVNA 24 May 2017 (has links)
Il concetto di business model ha acquisito la sua popolarità durante l'ultimo decennio del secolo scorso e continua ancora oggi ad essere uno degli argomenti più rilevanti per la ricerca. Il presente lavoro è composto da tre articoli che si focalizzano su uno dei temi meno esplorati, ossia il business model nelle industrie creative. Il primo paper offre un'analisi del dibattito accademico e sulla base delle pubblicazioni suggerisce le tappe temporali della ricerca sul tema del business model, identificando le aree che hanno ricevuto ancora limitata attenzione. Il secondo articolo è composto da due studi: sulla base di 142 siti web, esso identifica dei cluster di business models online per le aziende operanti nell'industria della moda. Il terzo paper si focalizza invece sull'industria musicale ed esplora per la prima volta la relazione tra il concetto emergente di modello di business individuale e il business model dell'organizzazione. / Business model concept started to acquire its popularity during the last decade of the twentieth century and continues to be an intriguing field of study. This thesis is composed by three autonomous papers and focuses on the less explored theme of the business models in creative industries. The first paper provides the comprehensive analysis of vivid academic discussion present within the publications, suggesting time-related paths in business model research and identifying areas that - despite the growth of the business model literature - yet received little attention. The second paper is composed by two studies: on the base of 142 websites, it identifies specific clusters of online business models in the fashion industry. The third paper moves to the music industry and explores for the first time the relationship between the emerging concept of individual business model and the business model of the organization
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Questioni di attendibilità, comprensibilità e impatto nei sistemi contabili delle aziende pubbliche / ISSUES OF RELIABILITY, UNDERSTANDABILITY, AND IMPACT IN PUBLIC SECTOR ACCOUNTINGLANGELLA, CECILIA 11 May 2021 (has links)
La tesi analizza come i sistemi contabili possano contribuire alla creazione e allo sviluppo del valore pubblico e considera, nello specifico, tre prospettive: (i) il ruolo di alcuni meccanismi di governance e auditing nell’assicurare l’attendibilità dei dati di bilancio; (ii) gli effetti della trasparenza (e, in particolare, della comprensibilità delle informazioni contabili) sulla partecipazione dei cittadini; e (iii) gli impatti delle riforme contabili nella lotta alla corruzione. I risultati dimostrano che i sistemi contabili forniscono le modalità operative per comunicare, diffondere e sviluppare il valore pubblico. Alcune caratteristiche dei Collegi Sindacali sono risultate cruciali per assicurare l’attendibilità dei dati di bilancio, contribuendo così a rendere visibili alcuni aspetti del valore pubblico. Determinati attributi della trasparenza si sono dimostrati efficaci nel migliorare la comprensibilità delle informazioni contabili per i cittadini, sostenendone in questo modo la partecipazione. Da ultimo, le riforme contabili hanno generalmente avuto successo nella lotta alla corruzione. Tuttavia, da alcuni risultati è emerso che i sistemi contabili possono anche essere implicati in comportamenti non etici e volti alla distruzione del valore pubblico. / The thesis is aimed at investigating how accounting systems can contribute to the creation and development of public value. Three facets of public sector accounting research are explored, namely: (i) the role of governance and auditing arrangements in assuring the reliability of financial information; (ii) the effects of transparency (and, in particular, of the understandability of financial information) on democratic participation; and (iii) the impact(s) of accounting in the fight against corruption. Results show that accounting systems do provide the operational ways to communicate and develop public value. Specific auditors characteristics have proven to be crucial for assuring the reliability of financial information, thus contributing to making aspects of public value and its distribution in the society more visible. Certain transparency attributes were found to be effective in improving citizens’ understanding of governments’ financial performance, thus sustaining democratic participation. Finally, accounting-based anti-corruption reforms have largely been recognized as successful. However, drawing on a more critical point of view, accounting may also be implicated in unethical behaviors and in the destruction of public value.
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Reazioni Punitive e Attivismo nei confronti di Amministratori Delegati e Società negli Stati Uniti / PUNISHMENT REACTIONS AND ACTIVISM TOWARDS CEOS AND CORPORATIONS IN THE U.S. / Punishment Reactions and Activism Towards CEOs and Corporations in the U.S.ZACCONE, MARIA CRISTINA 11 May 2021 (has links)
Gli amministratori delegati e le aziende sono sempre più sotto i riflettori dei media e del pubblico in generale. Ad oggi pochi studi hanno compreso quali variabili influenzano l’attivismo degli azionisti, così come quali variabili portano a far sì che gli stakeholder aziendali reagiscano negativamente di fronte a determinate caratteristiche aziendali. La tesi intende quindi approfondire tre fenomeni: le reazioni degli individui nei confronti del compenso percepito dal CEO e nei confronti della performance aziendale; l’attivismo degli azionisti nei confronti del linguaggio utilizzato dal CEO; l’attivismo degli azionisti nei confronti delle politiche di CSR adottate dalle aziende. Il primo capitolo si intitola “Eccessività e merito del compenso del CEO” e mira a comprendere l’effetto che il compenso del CEO e la performance aziendale possono avere sulle percezioni degli stakeholder. Il secondo capitolo si intitola “Attivismo degli azionisti e linguaggio del CEO”. Lo studio dimostra che un linguaggio in cui è frequente l’utilizzo del simbolo “shareholder-value” porta gli azionisti a valutare il CEO in modo più favorevole e a ridurre il loro attivismo nei confronti dell'azienda. Il terzo capitolo si intitola “L’effetto delle politiche di CSR sull’attivismo degli azionisti” e mira a comprendere l’effetto delle politiche di CSR sulla probabilità che un'impresa venga presa di mira da azionisti attivisti. / CEOs and corporations are under the spotlight and relatively little is known about what influences shareholder activism and stakeholder reaction towards specific CEO-level and firm-level characteristics. This thesis aims at investigating three phenomena: individuals’ reactions towards CEO pay and firm performance; shareholder activism towards CEO’s use of language; shareholder activism towards CSR policies. The first chapter is entitled “CEO Compensation Excessiveness and Deservingness” and aims at investigating the effect of CEO pay and corporate performance on individuals’ negative reaction. The second chapter is entitled “Shareholder Activism and CEO’s Use of Language”. Drawing on signaling theory and the symbolic management perspective, the chapter shows that a CEO’s use of language that is congruent with the prevailing governance model of shareholder value maximization leads shareholders to evaluate the CEO more favorably and to reduce their activism toward the firm. The third chapter is entitled “The Effect of CSR Policies on Activist Shareholders” and aims at investigating whether CSR policies attract activist shareholders. The chapter theorizes and examines the effect of CSR policies on the probability of a firm being targeted by activist shareholders, as well as the moderating effect of firm positive reputation in the relationship between CSR policies and shareholder activism.
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Keeping Information Systems alive: participation, work and maintenance-in-use in a welfare departmentMarcolin, Mario January 2012 (has links)
Through the case study of a regional welfare information system, I analize how the process of keeping information systems workable and operational unfolded.
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